ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05302

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 517 del 13/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: BRANDOLINI SANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2011
ZUCCHI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2011
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2011
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2011
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2011
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2011
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2011
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2011
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2011
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2011


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 13/09/2011
Stato iter:
23/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/05/2012
Resoconto BRAGA FRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 23/05/2012
Resoconto BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/09/2011

DISCUSSIONE IL 23/05/2012

SVOLTO IL 23/05/2012

CONCLUSO IL 23/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-05302
presentata da
SANDRO BRANDOLINI
martedì 13 settembre 2011, seduta n.517

BRANDOLINI, CENNI, ZUCCHI, SANI, FIORIO, TRAPPOLINO, AGOSTINI, MARCO CARRA, OLIVERIO, SERVODIO e MARIO PEPE (PD). -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

il verbale dell'incontro svoltosi in data 5 luglio 2010 fra la struttura di missione per le procedure di infrazione ed i servizi della direzione generale ambiente della commissione europea, inviato in data 8 luglio al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ad ISPRA, al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, alle regioni Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto e, per conoscenza, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero degli affari esteri ed al Rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea, riporta l'affermazione della direttrice per la «natura, la biodiversità ed i suoli» della Commissione europea, secondo cui «ad avviso della Commissione i pareri rilasciati da ISPRA sui provvedimenti regionali in materia di caccia (in deroga) devono considerarsi obbligatori e che le regioni debbono necessariamente uniformarsi»;

la sentenza della Corte di giustizia europea del 15 luglio 2010 ha condannato l'Italia per l'inadeguatezza delle proprie disposizioni rispetto a quanto richiesto dalla «direttiva uccelli»;
la regione Emilia-Romagna in base all'articolo 3, comma 3, della legge regionale n. 3 del 2007 Disciplina dell'esercizio delle deroghe previste dalla direttiva 2009/147/CE deve adottare i provvedimenti amministrativi che disciplinano la cattura e il prelievo venatorio in regime di deroga obbligatoriamente entro il 31 luglio di ogni anno, pertanto, nel luglio 2011 è stato sottoscritto un documento unitario dalla regione Emilia-Romagna e dalle associazioni regionali degli agricoltori e del mondo venatorio (Confagricoltura, Coldiretti, Cia Emilia-Romagna, Anuu, Enalcaccia, Arcicaccia, Italcaccia, Fidc, Anlc), nel quale si chiede al Governo di emanare a breve le direttive nazionali per la caccia in deroga ed intervenire sull'ISPRA per favorire l'approvazione dei provvedimenti regionali di caccia in deroga senza incomprensibili limitazioni;

nonostante in Italia la specie «storno» non corra pericolo di estinzione - così come evidenziato dalle relazioni scientifiche della stessa ISPRA - il nostro è l'unico Paese mediterraneo dell'Unione europea per il quale il Governo nazionale non sia riuscito ad ottenere l'inserimento nell'elenco delle specie cacciabili;

in mancanza di una norma di legge che consenta l'abbattimento, negli anni scorsi le regioni sono intervenute con deroghe che rendessero cacciabile la specie nei periodi in cui tale presenza è causa di ingenti danni all'agricoltura;

l'ISPRA, dal canto suo, pur favorevole all'inserimento dello storno fra le specie cacciabili, in quanto presente in grande quantità, pone limiti estremamente rigidi e spesso incomprensibili alle deroghe;

la mancata emanazione di linee guida per le deroghe da parte del Governo, da tempo richieste con forza dalle regioni, insieme alla possibilità di incorrere in una nuova procedura d'infrazione per via del parere negativo di ISPRA - che potrebbe avere pesanti ripercussioni economiche sull'ente -, ha portato la regione Emilia-Romagna ad emanare una deliberazione che di fatto rende il prelievo di storni di dubbia efficacia circa la prevenzione dei danni agricoli -:

quali iniziative urgenti il Governo intenda porre in essere per evitare danni all'agricoltura, già duramente colpita da una consistente caduta dei prezzi, in particolare rispetto:

a) all'emanazione immediata delle linee guida per le deroghe;

b) alla necessità di avere un parere definitivo circa il valore da dare al parere di ISPRA nell'adozione delle delibere di deroga, con particolare riguardo al fatto che tale parere vada considerato o meno vincolante;

c) all'inserimento dello storno fra le specie cacciabili. (5-05302)