BARBI, TEMPESTINI, NARDUCCI, SARUBBI e CORSINI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
al vertice dei leader dei Paesi dell'Unione europea dello scorso 11 marzo, svoltosi a Bruxelles, Germania e Francia, è stata nuovamente chiesto l'introduzione di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie - TTF in Europa, giudicando tale misura utile a frenare la speculazione finanziaria, senza impatti negativi su investimenti e risparmio, e a generare risorse per fronte al grave momento di difficoltà per i conti pubblici per molti Stati membri e le stesse istituzioni comunitarie;
sulla proposta avanzata da Germania e Francia, altri Paesi quali Austria, Belgio, Spagna, Slovacchia, Grecia, Portogallo si sono dichiarati a favore: si tratta di governi con orientamenti politici diversi tra di loro ma concordi sulla necessità di intervenire subito per frenare le operazioni finanziarie meramente speculative, aventi impatti devastanti per i cittadini, e per attivare meccanismi finanziari innovativi in grado di generare risorse aggiuntive, indispensabili al rilancio dell'economia europea;
da notizie stampa, si è appreso che la posizione del Governo italiano nell'ambito del suddetto vertice sia stata improntata a un atteggiamento di scetticismo e di distanza rispetto alle posizioni espresse concordemente dagli altri Governi europei;
lo scorso 8 marzo il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza in seduta plenaria una risoluzione che chiede di approvare la TTF anche su scala europea, indicando come l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie debba avvenire «senza ulteriori ritardi», segnalando espressamente la necessità per l'Unione europea di andare avanti da sola anche qualora non si riuscisse a trovare un consenso a livello globale su tale proposta;
nel giugno del 2010 la Commissione affari esteri della Camera ha approvato tre risoluzioni che impegnano il Governo a dare seguito alle TTF e a lavorare con gli altri Paesi in tale direzione, coerentemente con quanto richiesto sia dal Consiglio europeo che dalla Commissione europea in riferimento all'introduzione di tale misura;
al fine di rispondere alla richiesta formulata dal Parlamento europeo il 10 marzo 2010, in merito a uno studio di fattibilità per l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie a livello globale e dell'Unione europea, è prevista la presentazione di un rapporto della Commissione europea entro l'estate 2011, così come annunciato nella comunicazione della Commissione sulla tassazione del settore finanziario, un rapporto che dovrebbe rappresentare la base su cui attuare la procedura per introdurre detta tassa;
nella direzione indicata nelle sedi europee, alla Camera è stata presentata, nel settembre 2010, una proposta di legge bipartisan, sottoscritta da un ampio schieramento politico e dalla gran parte dei gruppi parlamentari (con l'eccezione del gruppo della Lega Nord), a favore dell'introduzione di una TTF in Italia, la cui istituzione è avviata a decorrere dall'anno successivo all'adesione da parte di tutti i Paesi dell'«area euro», ovvero dall'adozione di almeno sei Paesi membri dell'Unione europea;
il 17 marzo 2011, davanti a Palazzo Montecitorio, si è svolta una mobilitazione della società civile a sostegno della TTF, organizzata dalla Campagna Zerozerocinque, che ha avuto una vasta eco sulla stampa e sui mezzi di comunicazione -:
quale sia la posizione espressa dal Governo italiano nei recenti vertici intergovernativi europei circa la proposta di istituire a livello europeo una tassa sulle transazioni finanziarie, e quali siano le relative iniziative da assumere in futuro a sostegno di tale misura sia in ambito europeo che nelle sedi internazionali.
(5-04529)