BARANI, DI VIRGILIO e BOCCIARDO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
con l'articolo 20 del decreto-legge n, 48 del 2009 - «Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile» - convertito dalla legge 3 agosto 2009 n. 201, si è ridefinito il percorso per gli accertamenti e il riconoscimento delle minoranze civili, handicap (legge n. 104 del 1992) e disabilità (legge n. 68 del 1999), e delle procedure di valutazione, concessione e ricorso giurisdizionale;
secondo gli auspici del legislatore, il provvedimento, attribuendo all'Inps nuove competenze, avrebbe dovuto consentire una maggiore rapidità e modalità più chiare per il riconoscimento dell'invalidità civile, dell'handicap e della disabilità;
il presidente dell'Inps Antonio Mastropasqua presentando in un'intervista i dati sulle verifiche di invalidità effettuate nel 2010 dall'Istituto ha dichiarato che «è stato revocato il 23 per cento delle pensioni di invalidità civile controllate, quasi una su quattro»;
un risultato in crescita rispetto al 2009 (quando erano state cancellate l'11 per cento delle pensioni controllate) che il presidente dell'Istituto addebita all'affidamento del campione che siamo andati a controllare;
in alcune regioni, in particolare al sud, la quantità di cancellazioni è molto alta (in Sardegna raggiunge il 53 per cento) e proprio qui si è concentrata l'azione di verifica;
per restituire lustro alla propria immagine, l'Istituto annuncia che il 23 per cento dei controlli (non si è ben compreso se i 100mila del 2009 o i 200mila del 2010) avrebbe prodotto la revoca delle provvidenze economiche. Si arrivano a comunicare dati ad effetto: 76 per cento a Sassari, 53 per cento a Perugia e altro;
non è in discussione il contrasto alle frodi in materia di invalidità civile né le misure che tendono a ripristinare la legalità violata;
l'ANMI - FeMEPA apprendendo i dati di fonte Inps, che riportano revoche di prestazioni in tema di invalidità civile che arrivano persino al 76 per cento in alcune città d'Italia, si sono dissociate da tale lettura interpretativa che non reputano corrispondenti alla realtà, specie per i casi più eclatanti;
a quanto si apprende dalle associazioni dei disabili, l'Inps starebbe effettuando i controlli secondo standard propri, ispirati al controllo della spesa, non nel pieno rispetto delle norme approvate dal Parlamento;
secondo le associazioni stiamo assistendo, anche quotidianamente, alla revoca dell'indennità a persone con Alzheimer, con autismo e con tetra-paresi;
i familiari delle persone disabili si sono visti sottoporre in questi giorni la cosiddetta «Dichiarazione», che crea un pregiudizio generalizzato nei confronti delle persone disabili e dei loro familiari, titolari di diritti inalienabili e non destinatari di concessioni;
secondo le associazioni dei disabili tutte queste persone presenteranno ricorso al giudice e, se andrà come in altri casi, l'Inps perderà più della metà delle cause;
per l'allarme sociale che tale notizia sta generando tra i cittadini affetti da disabilità sarebbe opportuno effettuare ulteriori approfondimenti e verifiche numeriche -:
se il Ministro abbia notizie circostanziate sui fatti riportati dalle associazioni dei disabili e prodottasi a seguito dell'approvazione della nuova disciplina relativamente ai tempi di accertamento e riconoscimento dell'invalidità civile, dell'handicap e della disabilità.
(5-04324)