ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04023

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 415 del 11/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI TINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 11/01/2011


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 11/01/2011
Stato iter:
02/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/02/2011
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 02/02/2011
Resoconto IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/01/2011

DISCUSSIONE IL 02/02/2011

SVOLTO IL 02/02/2011

CONCLUSO IL 02/02/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04023
presentata da
TINO IANNUZZI
martedì 11 gennaio 2011, seduta n.415

IANNUZZI e VACCARO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:


dal 1o gennaio 2011 è entrato in vigore sulla autostrada Napoli-Pompei-Salerno gestita in concessione dalla Società Autostrade Meridionali (SAM), il nuovo sistema tariffario differenziato e fondato sui chilometri effettivamente percorsi;

è giusta l'introduzione di questo nuovo modello tariffario che sostituisce il precedente pedaggio - unico ed indifferenziato a prescindere dal chilometraggio effettuato - soprattutto per venire incontro alle esigenze delle tantissime persone che ogni giorno utilizzano per ragioni di studio e/o di lavoro l'autostrada;

è assolutamente necessario tuttavia che i pedaggi differenziati, scaglione per scaglione e tratta per tratta, siano al massimo contenuti e ridotti per evitare pesanti ed inaccettabili conseguenze economiche negative sugli utenti dell'autostrada, soprattutto in una fase economica e sociale così dura per le famiglie ancora di più nel Mezzogiorno del Paese;

il quadro delle nuove tariffe è ingiustificato e troppo oneroso e, quindi, va con immediatezza e tempestività modificato;

le tariffe in vigore dal 1o gennaio 2011 sono nettamente più elevate di quelle comunicate dal Vice Ministro alle infrastrutture Roberto Castelli nella seduta della IX Commissione il 21 luglio 2010, sempre in risposta ad una interrogazione degli esponenti che hanno costantemente seguito la vicenda dall'inizio della legislatura;

infatti, il quadro delle tariffe oggi in vigore, rispetto a quello in precedenza indicato dal Governo in Commissione, presenta le seguenti sensibili e consistenti differenze:
Tariffa in vigore Tariffa indicata il 21 luglio 2010
Fino a 5 chilometri 0,80 euro
0,60 euro
5-10 chilometri 1,00 euro
0,80 euro
10-15 chilometri 1,30 euro
1,00 euro
15-20 chilometri 1,50 euro
1,20 euro
20-25 chilometri 1,80 euro
1,40 euro
25-30 chilometri 1,90 euro
1,60 euro
Oltre i 30 chilometri 2,00 euro
2,00 euro;


è, quindi, evidente che in appena 5 mesi la SAM ha aumentato in misura rilevante e pesante il quadro dei pedaggi differenziati senza fornire alcuna giustificazione;

in particolare lo scaglione iniziale non è più fissato a 0,60 euro ma a 0,80 euro, per le tratte da 10-15 chilometri e 20-25 chilometri l'incremento rispetto al precedente scaglione non è più di 0,20 euro ma di 0,30 euro;

ne deriva che, a fronte della tariffa unica in vigore sino al 31 dicembre 2010 di 1,60 euro, con il nuovo meccanismo tariffario si pagherà di più a partire dai 20 chilometri in su, quindi per più del 60 per cento dell'intero tracciato autostradale pari a 51,6 chilometri;

il Governo deve intervenire con urgenza per la modifica dei pedaggi che vanno riportati ai livelli già indicati a luglio 2010;

del resto la nuova decisione entrata in vigore il 1o gennaio 2011, contraddice e confligge in modo assai rilevante con le analisi sui flussi di traffico e le attività istruttorie svolte fino a luglio 2010 e poste alla base del quadro dei pedaggi comunicati ufficialmente dal Governo in Parlamento in quella data;

ci sono tutte le condizioni anche per un vasto e motivato contenzioso innanzi agli organi di giustizia amministrativa, per far valere le giuste ragioni degli enti locali e delle comunità interessate;

non è ragionevole né corretto, a giudizio degli interroganti, modificare così sensibilmente in appena cinque mesi il quadro delle tariffe, né il Governo e l'ANAS possono rimanere inerti e legittimare così questa operazione penalizzante per i territori campani;

è poi gravissimo e privo di ogni giustificazione che, per gli utenti cosiddetti «manuali», viene applicata la tariffa di 2 euro, una tariffa quindi maggiorata addirittura del 25 per cento rispetto a quella previgente di 1,60 euro: è questo un aumento fortissimo che non trova riscontro in nessun incremento tariffario disposto a partire dal 1o gennaio 2011 nelle diverse zone del Paese e per le diverse tratte autostradali;

si tratta di una decisione secondo gli interroganti, assolutamente inaccettabile, senza alcun fondamento e da annullare con la massima urgenza;

il Governo e l'ANAS, poi, non hanno rispettato l'impegno di consentire che l'acquisto del telepass, necessario per fruire del pedaggio differenziato, avvenga al mero costo di produzione non più di 20 euro), e non, invece, al prezzo di 49 euro;

il nuovo sistema va pertanto rivisto e modificato con una ferma e non più differibile azione del Governo verso la SAM, come gli interroganti avevano già con forza sollecitato nella seduta della IX Commissione del 21 dicembre 2010;

il Governo e l'ANAS debbono assumere senza indugio e senza altre gravi incertezze una decisa iniziativa nei confronti della SAM, volta a modificare il quadro delle tariffe e a riportarlo agli scaglioni indicati dal Governo a luglio 2010, anche in considerazione del prevedibile incremento dei volumi di traffico che potrà assicurare alla predetta società introiti invariati pur in presenza di una riduzione delle tariffe. In particolare, tale incremento si registrerà sull'autostrada Napoli-Pompei-Salerno in ragione sia dell'introduzione del pedaggio differenziato che, per i percorsi brevi e medi, renderà più conveniente l'utilizzo della Napoli-Pompei-Salerno rispetto alla intasata viabilità ordinaria, sia dell'ultimazione dei lavori di ammodernamento e messa in sicurezza dell'autostrada medesima, che, stando alle indicazioni fornite in Commissione dal Governo il 24 novembre 2010 sarebbero vicini alla conclusione, visto che i lotti 2, 4 e 5 dovrebbero essere ultimati entro il mese di febbraio 2011, e il lotto 3 entro il mese di dicembre 2011;

pertanto la società SAM deve farsi carico di questa esigenza giusta, prioritaria e doverosa, essendo, ad avviso degli interroganti, assurdi e non giustificati degli aumenti così sensibili rispetto al quadro definito a luglio, cioè appena di 5 mesi orsono;


a tal fine, è doveroso che il Governo assuma iniziative per tutelare l'interesse pubblico generale delle comunità interessate e per evitare aumenti di pedaggi privi di ogni giustificazione e clamorosamente contraddetti dall'operato precedente e dalle dichiarazioni ufficiali dell'Esecutivo e dalla modulazione dei pedaggi, ben più favorevole per gli utenti, prevista dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in IX Commissione il 21 luglio 2010 -:


quali iniziative di massima urgenza e senza rinvii ingiustificati il Governo - nella sua prioritaria ed irrinunciabile funzione di vigilanza e controllo sulle tariffe autostradali, nella sua competenza primaria per la politica nazionale nel settore delle infrastrutture e dei trasporti e della mobilità, nel suo ruolo di tutela degli interessi dei cittadini e dell'intero Paese nel rapporto con i diversi soggetti concessionari delle tratte stradali ed autostradali - intenda assumere nei confronti della SAM per modificare con tempestività i nuovi pedaggi differenziati lungo l'autostrada Napoli-Pompei-Salerno e per riportarli al quadro reso dal Ministro in Commissione nella seduta del 21 luglio 2010, per eliminare il pesantissimo ed assurdo aumento da 1,60 a 2 euro per gli utenti privi di telepass, nonché per contenere il prezzo di acquisto del telepass al mero e contenuto costo di produzione. (5-04023)