ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03970

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 409 del 15/12/2010
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 15/12/2010


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 15/12/2010
Stato iter:
13/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/01/2011
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 13/01/2011
Resoconto PILI MAURO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/12/2010

DISCUSSIONE IL 13/01/2011

SVOLTO IL 13/01/2011

CONCLUSO IL 13/01/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03970
presentata da
MAURO PILI
mercoledì 15 dicembre 2010, seduta n.409

PILI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

risulta depositato agli atti della Camera dei deputati il rapporto per l'anno 2009 dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (ANSF), sulle condizioni di sicurezza della rete ferroviaria, con specifico riferimento all'assetto idrogeologico del territorio;

il rapporto si riferisce alla sicurezza della rete ferroviaria in gestione a RFI (Rete ferroviaria italiana), quindi soltanto sulla rete ferroviaria nazionale;

tra le competenze che sono state attribuite dalla direttiva comunitaria, così come recepita dal decreto legislativo n. 162 del 2007, l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie si occupa di infrastrutture, ma solo in relazione all'esercizio del trasporto ferroviario. Per questo motivo anche la tematica del dissesto idrogeologico è stata affrontata dal punto di vista dell'esercizio ferroviario;

la relazione depositata agli atti della Camera fa il punto sullo stato dei fenomeni di dissesto idrogeologico che interessano l'infrastruttura ferroviaria nazionale, ossia la rete in gestione a Rete ferroviaria italiana;

nella relazione risultano definite le varie tipologie di frane, le erosioni costiere, i fenomeni alluvionali, le subsidenze e gli sprofondamenti riguardanti il tracciato ferroviario;

fra i documenti che sono stati resi disponibili vi è la carta dei punti di criticità lungo la rete ferroviaria;

in questa analisi vengono individuati come elemento critico dell'infrastruttura ferroviaria quelli che vengono definiti come «punto singolare»;

ogni punto singolare è caratterizzato dalla presenza di quelli che vengono chiamati «oggetti» e che dovrebbero essere inseriti in un programma manutentivo, secondo gli standard adottati dal gestore dell'infrastruttura;

vengono classificati come punti singolari le frane, la caduta massi, l'erosione, le piattaforme e i rilevati cedevoli;

a questi punti singolari vengono associati degli oggetti che vengono inseriti nel programma di manutenzione. Tali oggetti possono essere, ad esempio, un tratto stradale, una paratia, piuttosto che un muro, opere paramassi e paravalanghe, scogliere o rivestimenti;

nell'ultimo dato disponibile, che risale all'inizio di quest'anno, i punti singolari lungo la rete in gestione a Rete ferroviaria italiana sono ripartiti in 205 frane, 166 fenomeni di caduta massi, 131 fenomeni di erosione fluviale o marina e 688 casi di piattaforme e rilevati cedevoli;

negli atti depositati alla Camera sono riportate in maniera esaustiva le tabelle con i dati riferiti ai punti singolari lungo tutta la rete gestita da Rete ferroviaria italiana;

per ogni punto singolare è individuato il compartimento ferroviario di giurisdizione, la linea e la tratta in cui è presente il punto singolare, la definizione dello stesso e la tipologia di monitoraggio che su di esso è eseguita;

il decreto legislativo n. 162, prevede espressamente che i gestori dell'infrastruttura elaborino propri sistemi di gestione della sicurezza, garantendo il controllo di tutti i rischi connessi alle loro attività. Tuttavia, il decreto legislativo n. 162 dice anche che il sistema di gestione della sicurezza deve tenere conto, ove appropriato e ragionevole, dei rischi generati da attività di terzi;

nell'aprile del 2009, l'Agenzia per la sicurezza ferroviaria ha previsto che, fra le altre incombenze, gli operatori, in questo caso RFI, nei casi in cui nel corso dell'esercizio rilevino situazioni che possano anche potenzialmente pregiudicare la sicurezza, devono adottare i necessari provvedimenti di urgenza, di natura cautelativa, dandone immediata notizia all'Agenzia;

l'Agenzia ha disposto che vengano adottate da parte di RFI alcune misure che consentano di tenere sotto controllo il fenomeno con la messa in sicurezza dei versanti contigui alla sede ferroviaria, completando il programma di interventi che è già stato individuato e monitorando l'efficacia delle misure adottate;

l'Agenzia ha poi ribadito la fondamentale esigenza di un incremento sostanziale dei sistemi di monitoraggio strumentale dei fenomeni di dissesto idrogeologico che, in rapporto alla diffusione e all'entità dei punti singolari, risultano essere in numero troppo esiguo;

stando ai dati attualmente disponibili risulta che, a fronte di circa mille punti singolari, ci troviamo circa una ventina di impianti di monitoraggio strumentale;

dal quadro di dettaglio emerge una situazione riguardante la regione Sardegna assolutamente più grave del resto del Paese, considerato che oltre a non aver previsto per la rete ferroviaria sarda nessun investimento la concentrazione di punti singolari appare notevolmente superiore alla media nazionale;

in particolar modo risultano in Italia 688 piattaforme e rilevati cedevoli, quasi 70 sono individuati solo in Sardegna;

sono catalogate come piattaforme e rilevati cedevoli e quindi soggetti a grave rischio gran parte dei tratti delle ferrovie della Sardegna;

nel dettaglio di competenza del compartimento Sardegna-Cagliari sono individuate le seguenti tratte a rischio piattaforma cedevole:

1. Abbasanta-Paulilatino piattaforma cedevole 124;

2. Abbasanta-Paulilatino piattaforma cedevole 127 A;

3. Abbasanta-Paulilatino piattaforma cedevole 127 B;

4. Abbasanta-Paulilatino piattaforma cedevole 127 C;

5. Abbasanta-Paulilatino piattaforma cedevole 127 D;

6. Abbasanta-Paulilatino piattaforma cedevole 128 A;

7. Abbasanta-Paulilatino piattaforma cedevole 128 B;

8. Abbasanta-Paulilatino piattaforma cedevole 128 C;

9. Abbasanta-Paulilatino piattaforma cedevole 129;

10. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 131;

11. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 132 A;

12. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 133 A;

13. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 133 B;

14. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 134 A;

15. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 134 B;

16. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 134 C;

17. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 134 D;

18. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 135 A;

19. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 135 B;

20. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 135 C;

21. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 135 D;

22. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 135 E;

23. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 135 F;

24. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 136 A;

25. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 136 B;

26. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 136 C;

27. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 136 D;

28. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 136 E;

29. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 137 A;

30. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 137 B;

31. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 137 C;

32. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 137 D;

33. Borore-Abbasanta piattaforma cedevole 137 E;

34. Elmas-S.Gilla;

35. Campeda-Macomer piattaforma cedevole 166+585;

36. Chirialza-Monti piattaforma cedevole 263 A;

37. Chirialza-Monti piattaforma cedevole 263 B;

38. Chirialza-Monti piattaforma cedevole 263 C;

39. Chirialza-Monti piattaforma cedevole 263 D;

40. Mores-Torralba piattaforma cedevole 199;

41. Oristano-S. Anna piattaforma cedevole 88;

42. Oristano-S. Anna piattaforma cedevole 91 A;

43. Oristano-S. Anna piattaforma cedevole 91 B;

44. Oristano-S. Anna piattaforma cedevole 91 C;

45. Oristano-S. Anna piattaforma cedevole 92 A;

46. Oristano-S. Anna piattaforma cedevole 92 B;

47. Paulilatino-Bauladu piattaforma cedevole 113 A;

48. Paulilatino-Bauladu piattaforma cedevole 113 B;

49. Paulilatino-Bauladu piattaforma cedevole 113 C;

50. Paulilatino-Bauladu piattaforma cedevole 113 D;

51. Paulilatino-Bauladu piattaforma cedevole 113 E;

52. Paulilatino-Bauladu piattaforma cedevole 113 F;

53. Paulilatino-Bauladu piattaforma cedevole 114;

54. Paulilatino-Bauladu piattaforma cedevole 115 A;

55. Paulilatino-Bauladu piattaforma cedevole 115 B;

56. Paulilatino-Bauladu piattaforma cedevole 123;

57. Samassi-Serramanna piattaforma cedevole;

58. Sanluri-Samassi piattaforma cedevole 39;

59. Sanluri-Samassi piattaforma cedevole 38;

60. Sanluri-Samassi piattaforma cedevole 41;

61. Uras-Pabillonis piattaforma cedevole 60;

62. Uras-Pabillonis piattaforma cedevole 61;

63. Uras-Pabillonis piattaforma cedevole 62 A;

64. Uras-Pabillonis piattaforma cedevole 62 B;

65. Uras-Pabillonis piattaforma cedevole 64 A;

66. Uras-Pabillonis piattaforma cedevole 64 B;

risultano aree a rischio cadute massi nel compartimento Sardegna i seguenti tracciati ferroviari:

1. Abbasanta-Paulilatino caduta massi km 127;

2. Bauladu-Milis caduta massi km 110;

3. Bauladu-Solarussa km 110;

4. Campeda-Macomer caduta massi km 164;

5. Giave-Bonorva caduta massi km 182;

6. Paulilatino-Bauladu caduta massi km 117;

7. Paulilatino-Bauladu caduta massi km 119;

8. Paulilatino-Bauladu caduta massi km 121;

risultano aree rischio erosione in capo al compartimento Sardegna-Cagliari le seguenti tratte ferroviarie:

1. Bauladu-Solarussa erosione 106 A;

2. Bauladu-Solarussa erosione 106 B;

3. Bauladu-Solarussa erosione 106 C;

4. Mandras-Berchidda erosione 245;

5. Mores-Torralba erosione 200 A;

6. Mores-Torralba erosione 200 B;

7. Mores-Torralba erosione 200 C;

8. Mores-Torralba erosione 200 D;

9. Mores-Torralba erosione 200 E;

10. Mores-Torralba erosione 200 F;

11. Mores-Torralba erosione 201 A;

12. Mores-Torralba erosione 201 B;

13. Mores-Torralba erosione 202;

14. Mores-Torralba erosione 203;

la Sardegna rispetto al resto del Paese risulta essere la maggiormente gravata da fenomeni di pericolo e la sicurezza delle tratte ferroviarie oggetto delle rilevazioni dei rischi risulta interessare l'intero tracciato ferroviario sardo;

in nessuno dei punti rilevati in Sardegna esiste alcun tipo di monitoraggio automatizzato come invece richiesto dall'Agenzia di sicurezza delle Ferrovie;

si registrano in Sardegna incidenti ferroviarie tra cui due recenti mortali;

in data 15 giugno 2007 lungo la tratta a scartamento ridotto Nuoro-Macomer, nel quale hanno perso la vita due passeggeri e un macchinista;

in data 27 dicembre 2009 lungo la tratta a scartamento ordinario Chilivani-Sassari, nel quale ha perso la vita un macchinista -:

se non ritenga di convocare con urgenza i vertici di RFI per disporre una urgente ricognizione dei luoghi indicati nel rapporto dell'Agenzia per la sicurezza delle Ferrovie relativamente alle ferrovie sarde;

se non ritenga di dover disporre con proprio atto la richiesta di rimodulazione del contratto di programma restituendo alla regione Sardegna tutte le risorse finanziarie spettantigli in base a tutti i parametri minimi di riparto per un ammontare di 629.876.683 euro;

se non ritenga di dover immediatamente intervenire per riassegnare alla Sardegna tutti i fondi che devono essere attribuiti in base al rinnovo del contratto di programma con RFI. (5-03970)