ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03953

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 407 del 13/12/2010
Firmatari
Primo firmatario: FRONER LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/12/2010


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/12/2010
Stato iter:
19/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/01/2011
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 19/01/2011
Resoconto FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/12/2010

DISCUSSIONE IL 19/01/2011

SVOLTO IL 19/01/2011

CONCLUSO IL 19/01/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03953
presentata da
LAURA FRONER
lunedì 13 dicembre 2010, seduta n.407

FRONER. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:




mercoledì 1o dicembre 2010 la Valsugana ha visto precipitazioni nevose, peraltro nella norma (non oltre i 30 cm in Valsugana) considerato il periodo: 9 treni sono stati soppressi nel corso della giornata in quanto RFI, gestore della linea ferroviaria, ha lanciato lo stato di «allerta livello grave» causa neve, e Trenitalia ha dovuto prendere atto per poi provvedere ad organizzare servizi sostitutivi con bus;


tenuto conto che nella stessa giornata tutte le corse della ferroviaria Trento-Malè, gestita dalla società provinciale Trentino trasporti esercizio spa in area geografica della provincia interessata da analoghe precipitazioni nevose, hanno avuto svolgimento regolare, la considerazione immediata che ogni utente della Valsugana ha fatto è quella di un minore «presidio» e «cura» della linea gestita da RFI;


numerosi disservizi si sono verificati anche nel mese di novembre, che ha visto soppressioni e ritardi spesso legati all'infrastruttura (tra essi frequente guasti ai passaggio a livello), ma già dall'estate scorsa il grado di puntualità ed affidabilità della ferrovia della Valsugana è diminuito, e con esso il grado di affezione degli utenti;


lo scorso dicembre era stato pubblicato un nuovo orario che prevedeva l'accorciamento dei tempi di percorrenza tra Trento e Borgo grazie ad alcuni lavori conclusi nella stazione di Levico: evidentemente valutazioni ottimistiche da parte dei gestori del servizio avevano avallato un orario che alla prova dei fatti, specie sui treni del mattino in arrivo a Trento ha faticato a mantenere la puntualità;


nel corso dell'estate, poi, RFI ha deciso di spostare a Verona il DCO (in pratica il posto di comando centralizzato che dirige tutta la circolazione). Si tratta di scelte aziendali non opponibili, ma non si può fare a meno di notare che lo spostamento ha nuociuto alla regolarità della circolazione;




tutto il mese di agosto e inizio settembre hanno infine visto soppressioni per indisponibilità del materiale rotabile. I 15 treni (10 di Trentino trasporti dati in comodato a Trenitalia, 5 dell'azienda stessa) sono stati «vittime» di guasti ripetuti;


in prospettiva non si può non osservare che il quadro dei gestori del servizio pubblico ferroviario si va evolvendo e la Provincia autonoma di Trento non potrà non tenerne conto in scadenza di contratto a fine 2013. Per quanto riguarda il proprietario e gestore attuale, RFI, va ricordato che negli ultimi 10 anni esso, pur avendo beneficiato degli investimenti finanziati dalla provincia di Trento (investimenti per oltre 50 milioni di euro), non risponde in alcun modo alla Provincia circa la «manutenzione» della linea, del grado di affidabilità degli apparati di stazione, del sistema degli annunci, del funzionamento degli scambi, della qualità dei binari, del presidio umano in circostanze come quella descritta della neve, avendo rapporti contrattuali unicamente con la consorella Trenitalia;


il «federalismo ferroviario» risulta, insomma, «monco», poiché gli enti territoriali, che stipulano contratti di servizio con le imprese ferroviarie, non hanno poi alcun potere nei confronti di chi gestisce la linea (e quanto influisca sul buon funzionamento del servizio la cura del «binario» è sotto gli occhi di tutti);


appare anomalo l'assetto organizzativo del gruppo FS laddove viene demandato ad un unico gruppo societario di essere al contempo gestore dei servizi e gestore dell'infrastruttura, senza che vi sia un reale rapporto contrattuale tra i due soggetti in grado di far corrispondere, alle inefficienze del secondo, sostanziali rimedi riparatori a favore del primo ed, in definitiva, degli enti che affidano i servizi;





data l'assenza di un rapporto basato su reali prestazioni pretendibili ed inadempimenti corrispondenti «sanzionabili» tra Trenitalia ed RFI, appare altresì anomalo e fuorviante che siano gli enti affidanti i servizi senza poi avere a disposizione alcun rimedio giuridico od economico, a lamentare presso le sedi più disparate i problemi ferroviari legati alla manutenzione dell'infrastruttura;




appare infine sterile la discussione limitata alla questione circa il trasferimento (peraltro dai vertici del gruppo FS sin qui sempre avversato) della linea ferroviaria delle Valsugana alla Provincia autonoma di Trento -:


se il Ministro sia al corrente del degrado delle prestazioni nel servizio ferroviario lungo la linea della Valsugana, nella tratta Trento-Bessano;


se non ritenga opportuno che, in un quadro di collaborazione istituzionale e di un reale «federalismo ferroviario», il gestore dell'infrastruttura concordi, con gli enti territoriali, e nello specifico con la provincia di Trento, forme di compartecipazione alla gestione dell'infrastruttura stessa tese a garantire il miglior servizio alle imprese ferroviarie;


se non ritenga più produttivo individuare forme graduali di «subentro» nella gestione della linea della Valsugana medesima attraverso idonee regolazioni (anche attinenti i profili della competenza in materia di sicurezza) che possano vedere la collaborazione degli enti territoriali;



quali iniziative intenda assumere per superare l'attuale assetto del gruppo FS, alla luce delle considerazioni esposte in premessa.(5-03953)