COSCIA. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
il comune di Celleno è ente capofila del progetto per i «Rifugiati richiedenti asilo» promosso dal Ministero dell'interno;
il comune di Celleno gestisce, attraverso il finanziamento del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo amministrato dal dipartimento per le libertà civili per l'immigrazione, un centro di accoglienza per famiglie di richiedenti asilo e rifugiati;
le famiglie di rifugiati in accoglienza sono composte molto spesso se non prevalentemente da minori in età scolastica;
è stata soppressa la prima classe della scuola primaria del comune di Celleno facente parte dell'istituto comprensivo «Pio Fedi» di Grotte Santo Stefano;
i bambini dovranno raggiungere il plesso scolastico della frazione di Grotte S. Stefano del comune di Viterbo che, pur essendo il più vicino, dista più di 10 chilometri;
non esistono mezzi di trasporto pubblico che collegano Celleno con Grotte di S. Stefano;
l'ufficio regionale scolastico, interpellato in merito dalla prefettura di Viterbo, ha confermato la determinazione per cui la suddetta classe, unitamente ad altre dislocate in altri comuni della provincia, non possa essere attivata per questo e per i prossimi anni scolastici, poiché non rispondente al requisito minimo, disposto dal decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo, n. 81, di 15 iscritti per la la costituzione di una classe di scuola primaria;
il mantenimento dell'offerta scolastica, sin dalla scuola primaria, appare condizione indispensabile per la corretta gestione del rapporto stesso;
appare concreta, come indicato nel protocollo numero 26660 inviato dalla prefettura UTG di Viterbo al Ministero dell'interno in data 5 agosto 2010, la possibilità che il numero degli alunni della prima classe della scuola primaria, attualmente pari a 10, nel corso dell'anno possa subire variazioni in ragione dei nuclei familiari stranieri ospitati dall'amministrazione;
grazie al progetto rifugiati, infatti, il numero complessivo degli utenti della scuola potrà subire un aumento nel corso dell'anno in funzione delle assegnazioni che il Ministero dell'interno avrà necessità di fare;
la prefettura UTG di Viterbo ha segnalato al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con lettera del 9 settembre 2010, la soppressione della prima classe della scuola primaria del comune di Celleno chiedendo di valutare attentamente la possibilità di un eventuale intervento che possa consentire il mantenimento della suddetta classe -:
se, alla luce di tutto quanto sopra, non ritenga opportuno intervenire affinché, proprio sulla base del carattere di eccezionalità del progetto a cui il comune di Celleno aderisce in qualità di ente capofila, si disponga una deroga alle disposizioni in essere, posto che l'offerta educativa e di integrazione, infatti, che si realizza grazie all'istituzione scolastica è elemento inderogabile ed indispensabile per la realizzazione e la gestione operativa del progetto «Celleno e il Viterbese per i rifugiati e richiedenti asilo operativo dal 2001». (5-03891)