PEDOTO, TEMPESTINI e MARAN. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
al Vertice G8 canadese tenutosi a Muskoka tra il 25 e 26 giugno del 2010, i Paesi partecipanti avevano ribadito - nella sezione della dichiarazione finale relativa alla cooperazione allo sviluppo - alcuni impegni che prevedevano, tra gli altri, un aumento complessivo delle risorse finanziarie destinate alla cooperazione, il pieno sostegno finanziario al fondo globale per la lotta all'AIDS, tubercolosi e altre pandemie nonché la necessità di accelerare i progressi per migliorare la salute materna e riproduttiva;
nello scorso ciclo di rifinanziamento al fondo globale l'Italia aveva scelto di confermare un contributo sul triennio di 130 milioni di euro annui, ma al momento il Governo, a quanto consta agli interroganti, non ha ancora ufficializzato il suo nuovo impegno finanziario e non ha reso noto se intenda aumentare, mantenere o ridurre il contributo annuale;
il 4 e 5 ottobre 2010, infatti, si è tenuta a New York la «conferenza di rifinanziamento» dei Paesi donatori, durante la quale tutti i Paesi donatori hanno confermato e rinnovato il proprio sostegno finanziario, anche con percentuali di incremento comprese tra il 15 e il 20 per cento rispetto agli impegni precedentemente assunti, mentre da parte dell'Italia si è registrato solo quello che appare un imbarazzato silenzio;
l'osservatorio italiano sull'azione globale contro l'AIDS e l'organizzazione non governativa Medici senza frontiere hanno espresso viva preoccupazione e hanno chiesto un rafforzamento degli impegni con un contributo italiano pari a 596 milioni di euro per il triennio 2011-2013, mentre l'Unicef ha segnalato la perdurante insufficienza dei fondi, nonostante l'accesso per la cura e i servizi per HIV-AIDS sia migliorato;
l'Italia, inoltre, si è presentata alla Conferenza dei Paesi donatori, senza aver ancora versato le quote ordinarie e contributi straordinari a favore del fondo globale per gli anni 2009 e 2010, totalizzando un deficit sugli impegni presi di 290 milioni di euro, nonostante in occasione di una delle conferenze stampa al Vertice G8 de L'Aquila, il Presidente del Consiglio avesse promesso non solo di saldare i debiti entro la fine dell'agosto 2009, ma di incrementare le risorse italiane a favore del Fondo di altri 30 milioni di euro;
già nell'ottobre 2009 era stata approvatadalla Camera la mozione 1/00254, con la quale era stato impegnato il Governo a versare i 130 milioni di euro dovuti al fondo globale per la lotta all'AIDS, tubercolosi e malaria entro la fine del 2009, mentre ad un anno esatto dall'approvazione della mozione non è stata versata alcuna rata né per il 2009, né per il 2010;
l'investimento italiano nel fondo globale ha rappresentato in media negli ultimi anni il 50 per cento dell'investimento italiano nel settore salute, con la conseguenza che il mancato versamento delle quote pregresse rischia di mettere in crisi l'intera cooperazione italiana nel settore sanitario -:
quali iniziative urgenti il Governo intenda assumere, per porre fine al grave ritardo nell'adempimento delle quote dovute per il 2009 e il 2010 al Fondo globale per la lotta Hiv/AIDS, tubercolosi e malaria, ed entro quali tempi, e quale sia l'impegno finanziario che il Governo italiano prevede di assumere a favore del Fondo globale per il prossimo triennio. (5-03863)