ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03604

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 383 del 14/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: META MICHELE POMPEO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/10/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/10/2010
Stato iter:
18/11/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/11/2010
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 18/11/2010
Resoconto META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/10/2010

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/10/2010

DISCUSSIONE IL 18/11/2010

SVOLTO IL 18/11/2010

CONCLUSO IL 18/11/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03604
presentata da
MICHELE POMPEO META
giovedì 14 ottobre 2010, seduta n.383

META. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che

l'articolo 15 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha previsto al comma 1, che, entro 45 giorni dall'entrata in vigore del suddetto decreto-legge, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri «su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono stabiliti criteri e modalità per l'applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di Anas spa, (...) nonché l'elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio»;

il comma 2 del medesimo articolo 15 ha inoltre previsto una fase transitoria, introducendo un pedaggiamento forfetario in cifra fissa a decorrere dal 1o luglio 2010 e comunque non oltre il 31 dicembre 2011, applicato sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta ANAS;

con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 giugno 2010 sono state individuate le stazioni sulla rete autostradale in concessione presso le quali era applicabile la maggiorazione tariffaria forfettaria per i veicoli in transito a decorrere dal 1o luglio e fino alla data di applicazione dei pedaggi di cui all'articolo 15, comma 1, del citato decreto-legge n. 78 del 2010 e comunque non oltre il 31 dicembre 2011;

le maggiorazioni tariffarie applicate nella fase transitoria, a partire dal 1o luglio 2010, sono state sospese dai ricorsi al giudice amministrativo, avverso il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 giugno del 2010, di attuazione del decreto-legge n. 78;

il 1o settembre 2010, la pronuncia di secondo grado del Consiglio di Stato (quarta sezione) ha confermato la sentenza del tribunale amministrativo regionale di sospensione degli aumenti dei pedaggi, precisando peraltro che tale decisione «deve essere interpretata nel senso di riferirsi non all'intero territorio nazionale, ma solo ai singoli segmenti stradali interessanti gli ambiti spaziali degli enti territoriali ricorrenti»;

il provvedimento di maggiorazione tariffaria ha continuato, quindi, ad essere pienamente operativo presso le stazioni di esazione delle autostrade (autostrade a pedaggio assentite in concessione che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta Anas) in collegamenti stradali e autostradali di rilevanza strategica nel Nord, nel Centro e nel Sud del Paese fino al 4 agosto 2010, data in cui l'Anas ha disposto la sospensione della maggiorazione tariffaria presso tutte le società concessionarie;

il decreto-legge 5 agosto 2010, n. 125, con l'articolo 1, comma 4, ha anticipato dal 31 dicembre al 30 aprile 2011 il termine della fase transitoria e quindi la data entro quale l'Anas dovrà provvedere ad applicare il pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta;

sulla Gazzetta Ufficiale del 13 settembre 2010, n. 106, 5a serie speciale - contratti pubblici, la direzione generale dell'Anas spa ha pubblicato il bando di gara per la fornitura e messa in opera di un sistema di pedaggiamento senza barriere sulle autostrade ed i raccordi autostradali Anas, e correlati servizi di manutenzione, gestione operativa del sistema di esazione e riscossione dei pedaggi;

tale bando di gara contiene nella sezione II - oggetto dell'appalto - l'elenco delle autostrade e dei raccordi autostradali Anas in cui verranno installati i nuovi sistemi di pedaggiamento senza attendere l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 15, comma 1, del decreto-legge n. 78 del 2010 che individua nei Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze i soggetti autorizzati a stabilire «i criteri e modalità per l'applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di Anas spa, (...) nonché l'elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio»;

al riguardo il presidente dell'Anas in una recente audizione presso la Commissione ambiente della Camera dei deputati ha riconosciuto di essere in attesa del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che stabilisca i criteri e le tratte da sottoporre a pedaggiamento e che i tempi accelerati sono motivati dalla necessità di adempiere a quanto previsto dal decreto-legge n. 125 del 2010 che ha anticipato l'applicazione del pedaggiamento al 30 aprile 2010;

l'Anas spa ha quindi individuato in maniera autonoma le tratte da sottoporre a pedaggiamento senza attendere le decisioni di merito del Governo, unico soggetto autorizzato per legge a stabilire i criteri e le modalità per l'applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di Anas spa, nonché l'elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio;

nel bando di gara del 13 settembre 2010 Anas spa non si e limitata ad autorizzare le operazioni di pedaggiamento per le tratte già a suo tempo individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 giugno 2010, ma ne ha inserite di nuove sia autostradali sia di raccordo;

il comportamento della società Anas appare, ad avviso dell'interrogante, contrastare sia con le prerogative del Governo, sia con le decisioni assunte dal Parlamento nell'ambito del dibattito sul provvedimento di conversione del decreto-legge n. 125 del 2010;

in tale sede è stato, infatti, accettato dal Governo un ordine del giorno della maggioranza - 9/3725/6. Piso e altri - che impegna l'Esecutivo a «valutare l'opportunità di intervenire (...) a favore dei pendolari, escludendo determinati tratti di autostrade e raccordi autostradali in gestione diretta di Anas spa interessati da traffico prevalentemente urbano e con caratteristiche pendolari, dall'applicazione di quanto previsto dall'articolo 15, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, o, in alternativa, prevedendo forme di esenzione, anche diversificate per tali utenti;

i raccordi e le tratte autostradali individuate da Anas per essere pedaggiate sono, al contrario di quanto auspicato dal Parlamento, cresciute di un terzo, tutte situate al Sud;

appare poco chiaro il modus operandi che si sta seguendo in questa vicenda anche in considerazione di quanto indicato nel programma delle infrastrutture strategiche allegato alla decisione di finanza pubblica in cui una fonte cospicua di finanziamento delle opere e individuata proprio nel maggior gettito derivante dal nuovo sistema dei pedaggiamenti delle tratte autostradali e raccordi gestiti da Anas, che viene stimato pari a 4,5 miliardi di euro nel triennio, di cui 3,8 miliardi dai nuovi pedaggiamenti del Sud e 700 milioni dai nuovi pedaggiamenti del Nord -:

se la scelta di Anas spa di individuare mediante il bando di gara del 13 settembre 2010 le tratte da predisporre per l'attivazione del sistema di pedaggiamento possa pregiudicare le decisioni di merito del Governo, unico soggetto autorizzato per legge a stabilire i criteri e modalità per l'applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di Anas spa, nonché l'elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio;

quali siano i nuovi dati che hanno determinato la revisione della stima del maggior gettito derivante dal nuovo sistema di pedaggiamento, valutato pari a 4,5 miliardi di euro nel triennio dall'allegato infrastrutture, rispetto a quanto stimato nella relazione tecnica sull'articolo 15 del decreto-legge n. 78 del 2010 pari a circa 315 milioni di euro a regime.
(5-03604)