CECCUZZI, MARIANI, CENNI e SANI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
è di questi giorni la notizia dell'introduzione di una disciplina transitoria che prevede la maggiorazione tariffaria forfettaria di un euro per le classi di pedaggio A e B e di due euro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5, presso le stazioni di esazione delle autostrade a pedaggio che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta Anas;
nella regione Toscana i tratti gestiti dall'Anas e per cui è prevista l'introduzione del pedaggio sono la Firenze-Siena e la Bettolle-Perugia: entrambi incidono in maniera rilevante sulla popolazione e sul tessuto produttivo della Toscana e della provincia di Siena. Conseguentemente, le norme transitorie, prevedono una maggiorazione del pedaggio, rispettivamente, per i veicoli che attraversano i caselli autostradali (sulla «A1») di «Firenze Certosa» e «Valdichiana» in direzione Siena;
per quanto riguarda il flusso dei veicoli del casello «Valdichiana» va rimarcato come questa sia l'unica strada a lunga percorrenza che congiunge Siena utilizzata da molti residenti dei comuni della parte sud-est della provincia. Si tratta, in particolar modo, di pendolari che si recano nella città capoluogo per motivi di lavoro e studio e che vedranno un aumento delle tariffe stimabili in circa 300 euro all'anno;
per quanto riguarda invece il flusso dei veicoli del casello «Firenze Certosa», il pedaggio preventivo per percorrere la Siena-Firenze risulta inaccettabile sia rispetto alle caratteristiche tecniche del tracciato (carreggiata di 13 metri in luogo dei 23 dello standard europeo), sia in ordine alla situazione disastrosa del manto stradale dissestato e pericoloso, sia in relazione alla ricadute negative che comporterebbe per l'economia locale. Il pedaggio infatti, anche qualora escludesse i residenti e comunque quantificabile per i pendolari intorno ai 600 euro all'anno, penalizza fortemente le attività produttive della zona, a partire dal turismo, senza la garanzia che i proventi della nuova imposta vadano a finanziare effettivamente gli interventi di Anas in Toscana;
va aggiunto, in questo contesto, che in Toscana sono programmate, tra le altre, tre grandi opere infrastrutturali di valore nazionale ed europeo, come la E-78 Grosseto-Fano pesantemente ritardata da quello che, ad avviso degli interroganti, è il disimpegno del Governo, il sottoattraversamento di Firenze con le linee di alta velocità, l'autostrada tirrenica Livorno-Civitavecchia. Dal momento che la realizzazione di quest'ultima è prevista con finanza di progetto a carico del concessionario che potrà remunerare il suo investimento con l'esazione del pedaggio, essa non solo non grava sul bilancio dello Stato, ma risalta come esempio nel quale gli introiti presumibili del pedaggio vengono impiegati per ripagare un'opera già realizzata e fruibile da chi la percorre;
anche il compartimento Anas della Toscana, a seguito dei tagli operati dalle ultime due leggi finanziarie e soprattutto con quella per il 2010, non ha infatti le risorse sufficienti per la manutenzione ordinaria delle strade ed i lavori di un'altra arteria fondamentale per la mobilità locale e regionale come la Siena-Grosseto subiscono gravi ritardi anche a causa del mancato trasferimento dei fondi, peraltro già stanziati per l'intero tratto, dal precedente Governo di centrosinistra -:
quanti veicoli/anno siano transitati in uscita dai caselli autostradali «Firenze Certosa» e «Valdichiana», posti sull'autostrada A1, nel corso dell'anno 2009, o dell'anno 2008, e, conseguentemente, in quanto possa essere stimato, almeno per il periodo transitorio, il maggiore introito dovuto alla maggiorazione del pedaggio autostrade relativo alla connessione con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta Anas;
a quanto ammontino i fondi trasferiti dallo Stato al compartimento Anas della Toscana nel corso dell'anno 2009 e nella prima metà del 2010;
quando saranno trasferite al compartimento Anas della Toscana almeno le risorse aggiuntive ricavate dall'esazione del pedaggio presso i suddetti caselli autostradali «Firenze Certosa» e «Valdichiana», per provvedere alle manutenzioni ordinarie e straordinarie e finanziare l'ammodernamento della Siena-Firenze, la realizzazione delle opere mancanti sulla Siena-Bettolle, e tutte le opere della rete Anas della Toscana. (5-03204)