BENAMATI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
la Oerlikon-Graziano, azienda nel campo delle alte tecnologie ingegneristiche per migliorare le prestazioni delle macchine industriali e movimento terra, conta undici stabilimenti e due unità di vendita dislocate in tutta Europa (Italia, Repubblica Ceca, Russia e Regno Unito), in Asia (Cina ed India) e nel nord America, con otto dei suoi undici stabilimenti in Italia localizzati a Bari, Cuneo, in Cervere e Garessio, Luserna San Giovanni (To), Cento (Fe) e Porretta Terme (Bo);
la Oerlikon-Graziano, che attualmente è di proprietà di una multinazionale a maggioranza svizzera, sta attraversando da tempo un momento di crisi collegata a quella più generale del settore automobilistico;
l'azienda, da informazioni assunte, avrebbe presentato il 10 dicembre 2009 gli elementi di un piano industriale richiedendo l'intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria per un numero massimo di complessive 2658 unità impiegate nelle diverse unità produttive, relativamente al periodo 26 ottobre 2009-25 ottobre 2010;
il 19 gennaio 2010 si è svolto presso il Ministero dello sviluppo economico un incontro per proseguire l'esame del piano industriale del gruppo Oerlikon-Graziano. All'incontro hanno preso parte il Ministero, la direzione dell'azienda assistita dall'AMMA di Torino (le Aziende meccaniche meccatroniche associate) e da Unindustria Ferrara e la UGL Metalmeccanici insieme alle rappresentanze sindacali unitarie degli stabilimenti della società;
dal verbale dell'incontro del 19 gennaio 2010 si confermerebbe il ridimensionamento strutturale delle capacità produttive e delle risorse impegnate, in linea con la riconfigurazione e il ridimensionamento dei fatturati attesi e le conseguenti necessarie riorganizzazioni dei fattori produttivi. L'azienda attesterebbe quindi le dimensioni della crisi aziendale, le perdite di bilancio registrate e la indifferibile necessità di contenere i costi produttivi;
per lo stabilimento di Porretta Terme sorgono oggi diversi interrogativi circa il mantenimento nello stabilimento di lavorazioni di alta precisione e qualità, tanto più sul futuro dello stabilimento stesso;
sempre su Porretta Terme c'è incertezza sulle proposte aziendali, sia sul destino del personale che sugli investimenti, nonché l'intenzione dell'azienda di espellere 109 lavoratori, ritenuti in esubero, sui 290 attualmente in organico nello stabilimento -:
se risponda al vero quanto riportato in premessa e quali siano, in dettaglio, gli intendimenti per lo stabilimento di Porretta Terme, un polo di eccellenza operativo nel settore dei componenti per la trasmissione dei motori e un importante insediamento produttivo per tutta l'area dell'Alto Reno, i cui insediamenti artigianali ed industriali stanno già attraversando un grave momento di difficoltà.
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