BERNARDO e FRANZOSO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
molte aziende, in particolar modo del Mezzogiorno, a causa della grave crisi economica, si trovano in una particolare congiuntura sfavorevole, con perdita o drastica riduzione delle commesse, vedendo oggi compromessi i normali flussi finanziari sui quali avevano fatto affidamento per il pagamento delle rateazioni Equitalia in atto;
a questo occorre aggiungere che non sono più regolari neanche gli incassi nei confronti della clientela, anch'essa afflitta dalla stessa congiuntura sfavorevole. In periodi di crisi, infatti, anche la piccola clientela, composta dalle famiglie e dalle piccole imprese, stabilisce delle priorità nei pagamenti e non tutti i servizi godono della stessa corsia privilegiata;
d'altro canto, le aziende che hanno sempre tutelato nelle varie forme i propri dipendenti garantendo loro il pagamento degli stipendi indipendentemente dalle situazioni congiunturali in atto, si trovano nella temporanea indisponibilità di fare fronte alle rateizzazioni. Spesso sono obbligati a scegliere se pagare le rate o garantire alle famiglie gli stipendi che costituiscono, nella stragrande maggioranza dei casi, la loro unica fonte di reddito;
l'intendimento di queste aziende in crisi, nella quasi totalità dei casi, è quello di onorare gli impegni assunti, avendo però la necessità di una maggior dilazione in favore di rate di importo inferiore;
in base all'accordo del 3 agosto 2009 fra Abi, Confindustria e Governo, sono previsti almeno 12 mesi di congelamento dei pagamenti delle rate dei mutui bancari e una dilazione di 270 giorni per quanto riguarda le scadenze di saldo a breve termine, per dare ossigeno alle imprese in difficoltà, con meno di 250 dipendenti;
il direttore centrale di Equitalia, Renato Vicario, in una dichiarazione dell'8 novembre 2009 ha affermato: «la possibilità di dilazionare i pagamenti si traduce in un aiuto concreto alle imprese in difficoltà, consente di ridurre il ricorso a procedure cautelari ed esecutive nei confronti di chi ha debiti con il fisco e sta permettendo anche di ottenere una maggiore efficienza nell'attività di riscossione»;
quanto sopra indicato sta determinando un effetto positivo che, oltre a migliorare il rapporto con i contribuenti, consente di realizzare una sorta di ammortizzatore fiscale soprattutto in momenti di congiuntura sfavorevole -:
se, alla luce della dichiarazione del direttore centrale di Equitalia, sull'esempio dell'intesa tra Abi, Confindustria e Governo del 3 agosto 2009, citata in premessa, non ritenga utile, stante la perdurante fase di crisi economica, intervenire affinché l'Agenzia delle entrate emani una sua circolare che preveda lo stesso congelamento di 12 mesi dei pagamenti delle rate in atto, per le imprese in difficoltà comprovata.(5-02940)