PEDOTO, SARUBBI, BOSSA, PES, D'INCECCO, SBROLLINI, MERLONI, BORDO, BOCCUZZI e FOGLIARDI. -
Al Ministro della salute, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
come noto, il 31 maggio 2010 si celebrerà la giornata mondiale senza tabacco che dovrà rappresentare l'occasione per un'attenta verifica delle strategie e delle azioni concrete adottate e dei risultati conseguiti nel contrasto al consumo dei prodotti da tabacco nel nostro Paese;
il fumo di tabacco costituisce uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie, spesso croniche ed invalidanti, che influiscono negativamente sul benessere e sull'economia di ogni Paese: secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) rappresenta la principale causa delle morti evitabili nel mondo. Il fumo di tabacco è coinvolto nella patogenesi di almeno otto tipi di cancro (polmone, vie respiratorie, fegato, pancreas, esofago, stomaco, rene, cervice uterina, leucemie) e di diverse altre malattie non tumorali, ma potenzialmente mortali, così come è provato che è causa dell'aumento del rischio di aborti spontanei, di gravidanze extrauterine, di scarso peso alla nascita, nonché di difetti congeniti del nascituro. Queste e altre condizioni correlate al fumo di tabacco sono responsabili di una notevole spesa sanitaria;
i dati diffusi, in occasione della analoga scadenza dello scorso anno, segnalavano una preoccupante inversione di tendenza relativamente alla diffusione del fumo nella popolazione, con un aumento di oltre tre punti percentuali complessivi, con andamenti ancor più marcati per la popolazione femminile e per i giovani;
come già segnalato con precedente atto di sindacato ispettivo 4-05071, risulta sempre più evidente la necessità di una strategia organica di contrasto al tabagismo che operi contemporaneamente sul piano sanitario, sul piano culturale, su quello normativo e su quello economico;
secondo le indicazioni fornite dall'Istituto superiore di sanità, fornite nel 2009, il ventaglio delle azioni dovrebbe ricomprendere il riconoscimento dell'accesso gratuito ai centri di disassuefazione, l'introduzione nei livelli essenziali di assistenza (LEA) dei trattamenti per smettere di fumare, la rimborsabilità dei farmaci efficaci, un maggior coinvolgimento della classe medica, un maggior sforzo finanziario per la lotta al tabagismo, l'aumento minimo delle sigarette, l'eliminazione dei pacchetti da 10 sigarette, nonché norme più severe e maggiori controlli sui distributori automatici -:
quali iniziative siano state assunte per contrastare la diffusione del tabagismo, quante risorse siano state destinate e con quali risultati;
come si intenda intervenire per favorire un'azione culturale che informi correttamente sulle conseguenze dell'uso del tabacco, anche attraverso l'affermazione di coerenti modelli comportamentali sui principali strumenti di comunicazione di massa, rivolti alle diverse tipologie di consumatori;
se non si ritenga necessario adottare, in collaborazione fra il Ministero della salute e il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, apposite iniziative per campagne informative dedicate agli studenti per l'apprendimento dei rischi correlati all'uso di tabacco. (5-02878)