MARIANI, BRAGA, MARGIOTTA, IANNUZZI, MOTTA, MARANTELLI e BRATTI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
il piano casa previsto dall'articolo 11 del decreto-legge n. 112 del 2008 avrebbe dovuto incrementare il patrimonio immobiliare ad uso abitativo attraverso offerta di alloggi di edilizia residenziale, da realizzare con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati, destinati alle categorie sociali svantaggiate nell'accesso al libero mercato degli alloggi in locazione;
tuttavia il Governo non ha investito nuove risorse in tale programma e a oltre un anno e mezzo dall'approvazione della norma nulla è stato ancora realizzato; inoltre, con la legge finanziaria 2010 la missione 19 (Casa e assetto urbanistico) ha subito una riduzione consistente negli stanziamenti di competenza (-393,7 milioni di euro rispetto al 2009);
nel frattempo, il piano casa adottato dal Governo Prodi, in avanzato stato di attuazione, che con il decreto di riparto del dicembre 2007 aveva assegnato i finanziamenti ai singoli edifici interessati, che avrebbero potuto quindi avviare i lavori di ristrutturazione, è stato revocato per destinare le risorse al nuovo piano casa, producendo di fatto un blocco di tali opere per oltre due anni: solo con il decreto ministeriale del 18 novembre 2009, dopo un lungo braccio di ferro con le regioni, e stato infatti possibile recuperare 200 milioni di euro dalle risorse del 2007 e ripartirle per interventi di competenza degli ex IACP;
altri 150 milioni di euro sarebbero invece destinati alla costituzione di un sistema di fondi immobiliari per alloggi sociali sulla base di linee guida indicate da un gruppo di lavoro costituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
secondo recenti notizie di stampa il gruppo di lavoro avrebbe finalmente concluso i propri lavori e si appresterebbe a indicare i requisiti che i regolamenti dei fondi devono possedere;
secondo quanto affermato dal Governo in sede di discussione del decreto legge n. 158 del 2008 sul blocco degli sfratti, la cui proroga è scaduta il 31 dicembre 2009, la finalità del provvedimento di sospensione doveva essere quella di ridurre il disagio abitativo per alcune categorie disagiate in attesa della realizzazione degli interventi del citato piano casa introdotto con l'articolo 11 del decreto-legge n. 112 del 2008 -:
quali informazioni possa fornire il Ministro sulle proposte del gruppo di lavoro e sulle successive fasi di attuazione del piano casa;
quali misure intenda intraprendere il Ministro per garantire che tali fondi tutelino gli interessi delle categorie svantaggiate come previsto dal citato articolo 11 del decreto-legge n. 112 del 2008;
quali iniziative intenda promuovere il Ministro per realizzare le altre linee di intervento previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 16 luglio 2009, con il quale il Consiglio dei ministri ha approvato il Piano nazionale di edilizia abitativa, ed in particolare: l'incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica; la promozione finanziaria anche ad iniziativa di privati; le agevolazioni a cooperative edilizie costituite tra i soggetti destinatari degli interventi; i programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale;
quali iniziative urgenti, infine, intenda promuovere il Ministro in materia di sfratti, posto che proroga della sospensione delle procedure esecutive di sfratto è scaduta il 31 dicembre 2010 mentre il piano casa non è ancora entrato nella sua fase esecutiva e non è quindi in grado di dare risposte immediate alle categorie che erano state oggetto del provvedimento di proroga. (5-02737)