NARDUCCI, DI BIAGIO e MARAN. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
nella seduta del 10 giugno 2009 il Governo ha comunicato alle Commissioni affari esteri di Camera e Senato, riunite in seduta congiunta, le linee portanti del processo di razionalizzazione della rete degli uffici consolari all'estero da attuarsi tra la fine del 2009 e il 2011;
la rete diplomatico-consolare italiana nel mondo è stata sottoposta, in particolare a partire dall'inizio degli anni '90, a successive misure di razionalizzazione che hanno già ridotto (in alcune aree geografiche drasticamente) la presenza dell'amministrazione dello Stato italiano;
la chiusura dell'elevato numero di rappresentanze consolari previsto dalla manovra costituirebbe un duro colpo per gli interessi strategici italiani nel mondo, in particolare in termini di supporto al nostro sistema economico-imprenditoriale, un compito che non può essere svolto affidandosi agli strumenti tecnologici di cui oggi disponiamo;
in questa vasta ed articolata cornice, la paventata chiusura del Consolato generale di Amburgo in Germania rappresenterebbe un pesante limite alla tenuta e alla implementazione delle relazioni e dei progetti economici italiani in una città dall'elevato valore strategico nel comparto navale e sul versante della ricerca e dell'industria;
Amburgo detiene il secondo porto più importante d'Europa ed è una delle principali sedi dell'industria aerospaziale civile, cornice entro la quale sono impegnate un numero crescente di società e professionisti italiani, senza dimenticare che Amburgo partecipa alla Rete delle regioni metropolitane europee METREX che mette in contatto diverse città italiane, svolgendo un imprescindibile ruolo di coordinamento;
il 13 e 14 gennaio 2010 una delegazione composta da parlamentari del Land di Amburgo, presieduta dal presidente Berndt Roeder, ha inteso incontrare i referenti istituzionali italiani della Camera, del Senato e del Ministero degli affari esteri al fine di evidenziare le criticità che un eventuale ritiro istituzionale del nostro Paese dalla città di Amburgo potrebbe comportare;
il coinvolgimento e il sentito interessamento della 4
a carica istituzionale tedesca, supportata da una nutrita delegazione di parlamentari tedeschi bipartisan lascia emergere il carattere critico e soprattutto poco coerente e condiviso che una scelta organizzativa - come quella progettata dal Mae - potrebbe lasciar emergere soprattutto nei rapporti tra Berlino e Roma;
la mobilitazione dei connazionali residenti nel Land tedesco è stata ed è importante tanto da condurre alla costituzione del «Comitato salviamo Amburgo» che esercita significative pressioni e sollecitazioni su versanti istituzionali italiani e tedeschi -:
se si intenda analizzare la particolare questione del Consolato generale di Amburgo nell'ambito del piano di razionalizzazione e quali iniziative si intendano predisporre al fine di evitare la chiusura della struttura consolare e garantire il mantenimento dei servizi di supporto e di coordinamento amministrativo, istituzionale ed economico che il Consolato svolge. (5-02354)