BARBARESCHI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
la Sardegna, già penalizzata per via dell'insularità, subisce il limite di essere tuttora dotata del sistema ferroviario più obsoleto di tutta la rete nazionale a causa di una serie di gravi carenze strutturali, patendo così forti ostacoli nello sviluppo delle attività che maggiormente rispondono alla vocazione economico-turistica della regione;
la rete ferroviaria sarda, che si estende per quasi 1.100 chilometri è l'unica, insieme a quella valdostana, a non utilizzare la rete elettrificata, ed è inoltre la regione con la più bassa percentuale di rete a binario doppio: infatti solo il 4 per cento è a doppio binario, contro una media del Sud Italia che si attesta intorno al 23 per cento, mentre al Centro e al Nord le percentuali si aggirano intorno, rispettivamente, al 54 per cento e al 43 per cento;
nonostante quanto sopra riportato, con riferimento alla realizzazione delle infrastrutture strategiche in Sardegna, tra gli interventi deliberati in attuazione della cosiddetta «legge obiettivo» (legge n. 443 del 2001), non figurano, ad oggi, stanziamenti destinati al potenziamento della rete ferroviaria;
come posto anche in evidenza dalla Corte dei conti - sezione del controllo per la regione Sardegna - in occasione di una recente indagine sulla gestione dei «Trasporti pubblici locali in Sardegna», il livello del servizio ferroviario appare decisamente scadente in primo luogo perché i tracciati, vecchi di oltre un secolo collocano la Sardegna agli ultimi posti nella graduatoria del traffico (appena il 2 per cento di quello nazionale) sia per l'accentuata tortuosità dei tracciati che consente una velocità media non superiore ai 40 chilometri orari sia per il fatto che nessuna linea serve località turistiche costiere, come sarebbe quanto mai auspicabile per lo sviluppo turistico;
la riforma del trasporto ferroviario appare ivi del tutto inattuata nonostante la cosiddetta legge Bassanini del 1997 abbia delegato alla regione le funzioni di programmazione ed amministrazione del trasporto ferroviario a far data dal 1° gennaio 2000, attraverso l'adozione di contratti di servizio di durata non ultra novennale, l'espletamento del servizio secondo principi di economicità ed efficienza, il superamento degli assetti monopolistici mediante regole di concorrenzialità nella gestione per conseguire l'abbassamento delle tariffe nonché la gestione efficiente ed economica del servizio;
la rete ferroviaria gestita dallo Stato risulta ormai vecchia di oltre un secolo determinando una notevole penalizzazione della qualità e velocità del servizio così come il regime del sistema ferroviario secondario, ormai attempato e quasi totalmente da ristrutturare -:
quali iniziative intenda adottare, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di implementare il processo di riorganizzazione del servizio ferroviario nella regione Sardegna quale condizione imprescindibile per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e ridurre i consumi energetici e le cause di inquinamento ambientale riavviando, al contempo, un giusto processo di sviluppo dell'intera economia regionale. (5-02208)