MECACCI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
in 80 paesi del mondo l'omosessualità è considerata un reato; in 9 di questi è prevista la pena di morte, mentre in numerosi altri Stati le persone omosessuali sono oggetto di torture, persecuzioni, violenze e discriminazioni in ragione del loro orientamento sessuale;
la Francia, per iniziativa della Segretaria di Stato per gli affari esteri ed i diritti umani Rama Yade, ha lanciato una iniziativa diplomatica internazionale al fine di presentare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il prossimo dicembre a New York una dichiarazione sulla depenalizzazione universale dell'omosessualità;
tale iniziativa ha raccolto ad oggi il sostegno di più di 50 Stati - inclusi tutti gli Stati dell'Unione europea - di tutti i continenti;
la persecuzione degli omosessuali è in palese contrasto con i principi stabiliti dalla dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo, dalla Convenzione europea sui diritti umani e le libertà fondamentali, dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea ed è contro la cultura giuridica e scientifica contemporanea;
il Parlamento europeo e l'Assemblea Generale degli Stati americani hanno adottato risoluzioni chiedendo iniziative internazionali, anche a livello ONU, per assicurare il rispetto dei diritti umani delle persone omosessuali e la fine delle esecuzioni, persecuzioni, violenze e discriminazioni basate sull'orientamento sessuale;
sono sempre più numerosi i casi di persone extracomunitarie omosessuali, provenienti da paesi dove l'omosessualità è considerata reato, che chiedono lo status di rifugiato politico all'Italia ed all'Unione europea;
l'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l'omosessualità una variante naturale del comportamento umano e l'ha depennata sin dal 1990 dall'elenco delle malattie mentali -:
se sia a conoscenza quale supporto politico e diplomatico sta dando l'Italia all'iniziativa del Governo francese riguardo la richiesta di depenalizzazione universale dell'omosessualità da presentare all'Onu, e, in particolare al fine di raccogliere l'adesione di altri Stati con i quali l'Italia ha relazioni diplomatiche intense, quali la Turchia, l'Albania, San Marino, la Georgia, gli Stati del Mediterraneo, o gli Stati Uniti, il Canada, l'Australia, l'Africa del Sud;
quanti siano i casi di riconoscimento dello status di rifugiato politico che l'Italia ha concesso negli ultimi cinque anni alle persone fuggite dal loro paese di origine a causa delle persecuzioni di cui sono state vittime per il proprio orientamento sessuale;
se non ritenga urgente adoperarsi affinché in campo internazionale, con l'attivazione delle nostre sedi diplomatiche, vi siano interventi nei confronti di quei paesi che considerano l'omosessualità un reato e in particolare nei confronti di quei paesi che prevedono per gli omosessuali la pena di morte. (5-00671)