VIGNALI, DI BIAGIO e PICCHI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri, al Ministro per le politiche europee.
- Per sapere - premesso che:
le Suore Eucaristine, presenti a Sofia sin dal 1920, hanno costruito nel 1926 su un terreno acquistato dalla città di Sofia (Bulgaria), in via Pirotska 175, un orfanotrofio. La costruzione, terminata nel 1930, è stata favorita dalla principessa Eudokia ed a lei dedicata. A partire dal 1946 le S. E. sono state espropriate progressivamente di tutti i loro beni, mobili e immobili, fino alla completa espropriazione anche dell'orfanotrofio avvenuta con atto ufficiale il 29 dicembre del 1952, dopo che le S.E. stesse avevano rifiutato l'offerta di acquisto da parte del Ministero degli esteri nel 1951. Nel 1961 il consiglio popolare della città di Sofia intima alle S.E. di abbandonare completamente e definitivamente l'edificio e il 6 aprile dell'anno seguente, 1962, le suore lasciano l'orfanotrofio e il convento;
il 30 gennaio del 1992, dopo la caduta del regime comunista, le S.E. richiedono alle autorità comunali la piena restituzione delle loro proprietà immobiliari come previsto dalla legge;
le S.E. presentano ampia documentazione, nonché testimonianza giurata di numerosi testimoni tra cui tutti i confinanti, che attestano la legittimità della loro richiesta. Le autorità rimandano, e si rimandano tra i vari uffici, la pratica con argomentazioni sempre diverse e sempre pretestuose come ad esempio: non conforme identità nominale tra le richiedenti e la proprietà all'atto dell'esproprio, mancanza di documentazione, modifica dell'assetto delle costruzioni nel corso degli anni eccetera. Vengono anche richieste verbalmente somme di denaro per perizie tecniche: le somme sono ingenti data la condizione di povertà in cui versa l'Ordine. Queste lungaggini costringono le S.E. a chiedere nuovamente la restituzione dei beni nel 1998 e finalmente nel 2001 arriva una risposta dalla città di Sofia: i beni non possono essere restituiti perché le suore che oggi ne fanno richiesta non sono ritenute legittime eredi della proprietà all'atto della confisca. Nel 2004 il Tribunale di Sofia stabilisce la perfetta identità tra le Suore richiedenti e quelle alle quali erano state confiscate le proprietà. Ma con una sentenza del 2005 e una successiva del 2006 il Tribunale accorda alle suore solamente il diritto di compensazione dei beni e non la restituzione degli stessi come richiesto e come previsto dalla legge. Il sospetto è che essendo gli immobili in questione in zona centralissima di Sofia possano essere oggetto di interessi speculativi;
questa vicenda è stata oggetto anche di interrogazione parlamentare da parte dell'eurodeputato On. Mario Mauro nel settembre 2007 -:
se il Governo sia al corrente della situazione e quale posizione e quali azioni intenda assumere alla luce di questo trattamento discriminatorio perpetrato dalle autorità bulgare nei confronti delle Suore Eucaristine.
(5-00398)