ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00104

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 15 del 10/06/2008
Firmatari
Primo firmatario: DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/06/2008


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 10/06/2008
Stato iter:
10/07/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/07/2008
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 10/07/2008
Resoconto DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/06/2008

DISCUSSIONE IL 10/07/2008

SVOLTO IL 10/07/2008

CONCLUSO IL 10/07/2008


Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00104
presentata da
SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA
martedì 10 giugno 2008 nella seduta n.015

DI CAGNO ABBRESCIA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:


il 15 febbraio 2002 l'ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, evidenziò l'importanza strategica delle «autostrade del mare», nonché dei porti italiani, quale strumento di crescita e di sviluppo per il nostro Paese;

anche in sede comunitaria il rapporto Van Miert relativo alle reti transeuropee di trasporto, ha evidenziato la valenza e l'affermazione del ruolo strategico che il sistema nazionale dei porti rappresenta in Europa e in modo particolare in Italia e che unitamente alle autostrade del mare, dovrebbe svolgere con maggiore efficacia un servizio all'economia nazionale di enorme interesse;

recentemente il Ministro interrogato ha indicato le prossime linee programmatiche che il Governo Berlusconi intende avviare, al fine di rilanciare l'intero sistema della portualità nazionale, in considerazione della carenza di risorse finanziare, della persistenza dei ritardi infrastrutturali e della perdita globale di competitività;

l'integrazione intermodale e la collaborazione tra il sistema degli aeroporti e quello dei porti regionali, nonostante alcuni gap legati al sistema di collegamento dei trasporti inoltre, rappresenta un elemento essenziale per una valida politica di sviluppo economico per il sistema-Paese;

in particolare il porto di Bari, negli ultimi anni ha perseguito appropriate strategie e politiche di sviluppo che hanno trainato la crescita del traffico, nonostante risenta tuttora di alcune carenze infrastrutturali alla stregua della maggior parte degli scali italiani;

la strategia che ha proiettato in breve tempo il porto di Barie tra i maggiori scali nazionali è basata sulla scelta della polifunzionalità, ovvero del rafforzamento delle attività commerciali e del movimento dei passeggeri, ma anche in modo particolare di quello crocieristico;

tuttavia è in atto una situazione conflittuale tra l'autorità portuale di Bari e la Bari Porto Mediterraneo (società partecipata per il 30 per cento dalla stessa autorità e che gestisce il terminal crociere e dei passeggeri ed i relativi servizi ausiliari), che rischia di penalizzare in maniera grave e allarmante lo sviluppo dello scalo marittimo del capoluogo pugliese;

attualmente infatti una serie di rivendicazioni contrattuali inerenti a competenze gestionali, legate alla legittimità del contratto di concessione demaniale nonché a regolamenti amministrativi, stanno creando notevoli difficoltà, fra l'ente di diritto pubblico rappresentato dall'autorità portuale e la suddetta società, che rischiano di paralizzare l'intera attività del Porto di Bari;

inoltre il protrarsi di tale situazione di incertezza e di aperto conflitto ha già determinato dei contenziosi legali che hanno comportato degli oneri finanziari probabilmente evitabili per i rispettivi soggetti, con evidenti ripercussioni negative sull'intera attività economica e commerciale del porto di Bari, in considerazione, tra l'altro, dell'imminente avvio della stagione estiva;

quanto esposto rischia di aggravare ulteriormente il futuro dello scalo marittimo barese, in quanto dal punto di vista infrastrutturale, alcune importanti opere che attendono di essere cantierizzate, nonostante la disponibilità dei finanziamenti, rischiano di rimanere al margine;

risultano infatti attualmente disponibili circa 120 milioni di euro di fondi pubblici inseriti nel Piano operativo triennale (Pot) per la realizzazione di numerosi interventi infrastrutturali all'interno del Porto interessato e allo stato ancora inutilizzati e che rischiano di essere persi in assenza dell'avvio delle procedure di appalto, nonché di ipotizzate strategie di intesa con l'amministrazione comunale della città di Bari;

anche la sezione di controllo della Corte dei conti, nel giugno del 2007 è intervenuta, manifestando evidenti preoccupazioni per il mancato impegno dei finanziamenti disponibili, ed a ciò si aggiungono le recenti dichiarazioni rese alla stampa dal Procuratore Regionale presso la Corte dei conti, il quale non ha escluso l'avvio di un'indagine dell'organo inquirente sulla base della manifesta conflittualità all'interno del Porto di Bari;

appare evidente, in considerazione di quanto esposto, che lo scenario che attualmente configura la situazione amministrativa e gestionale del Porto di Bari segua una direzione in controtendenza rispetto alle linee programmatiche che il Ministro interrogato ha descritto recentemente, affermando come: «il recupero della competitività dei porti italiani siano una scommessa per l'azione del Governo e che occorre conseguentemente accelerare la realizzazione delle necessarie infrastrutture a sostegno degli scali marittimi»;

lo scalo marittimo di Bari infatti nonostante i risultati positivi conseguiti nell'arco di alcuni anni, recentemente non ha evidenziato segnali di grande vitalità, in quanto sebbene ci sia stata una modesta crescita di traffico passeggeri, sul fronte delle merci il volume è aumentato ma non nelle previsioni che ci si attendeva;

tali modesti risultati sono stati ottenuti sia a causa di discutibili scelte politiche a livello locale, che di proteste ambientaliste che hanno frenato l'inizio o il completamento di alcune opere infrastrutturali quali ad esempio: Marisabella e il terminale viabile Asse Nord Sud, per il quale il contratto con l'impresa aggiudicataria risulta tuttora sospeso, con conseguenti rischi di inevitabili considerevoli risarcimenti dei danni -:

quali iniziative urgenti intenda intraprendere affinché la situazione di evidente conflitto tra l'autorità portuale e la Bari Porto Mediterraneo, possa trovare adeguate soluzioni, al fine di rilanciare l'attività e lo sviluppo dell'intera area del Porto marittimo del capoluogo pugliese;

quali iniziative intenda altresì adottare, nell'ambito dei propri poteri, nei confronti dell'autorità portuale di Bari, al fine di sbloccare l'attuale situazione di stallo e di incertezza, ed accelerare conseguentemente le procedure volte agli investimenti infrastrutturali necessari ed urgenti, per lo scalo marittimo del capoluogo pugliese, il cui ritardo comporterà un mancato sviluppo del Porto di Bari che rappresenta notoriamente il collegamento più ravvicinato con i Balcani e con l'est europeo e asiatico ed è strategicamente importante per il futuro Corridoio 8.
(5-00104)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BARI, BARI - Prov, PUGLIA

EUROVOC :

aggiudicazione d'appalto

Balcani

concessione di servizi

contratto di prestazione di servizi

Europa

gara d'appalto

impianto portuale

politica di sviluppo

presentazione dell'offerta d'appalto

rete di trasporti

rete ferroviaria

trasporto merci