VICO, FRANCESCHINI, VENTURA, MARAN, LENZI, BOCCIA, GIACHETTI, QUARTIANI, BELLANOVA, BORDO, CAPANO, CONCIA, D'ALEMA, GINEFRA, GRASSI, LOSACCO, MASTROMAURO e SERVODIO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
i dati del rapporto «Sentieri», presentati dal Ministro interrogato a Taranto, il 22 ottobre 2012, sull'aumento dell'incidenza di malattie tumorali attorno all'area dell'Ilva rappresentano un punto di rilevantissima preoccupazione e di un evidente non ritorno sulla situazione di emergenza sanitaria determinatasi;
l'intera comunità nazionale italiana, apprende ancora una volta, che a Taranto insiste un grande, complesso e complicato problema, dal quale nessuno ed alcuna istituzione possono sentirsi esclusi;
sono in gioco la salute di migliaia di cittadini di Taranto e, accanto ad essa, il destino del più grande stabilimento siderurgico d'Europa;
la recente autorizzazione integrata ambientale, invertendo radicalmente la vecchia logica dell'autorizzazione integrata ambientale del 2011, anticipando la direttiva «Unione europea 2016», ponendo con rigorosità i limiti emissivi e i tempi certi sugli interventi da svolgersi, prevedendo la valutazione di danno sanitario, come previsto dalla legge n. 21 del 2012 della regione Puglia, prescrivendo all'azienda i report trimestrali sullo stato di avanzamento dei lavori, dovrà rappresentare la compatibilità del processo industriale con il territorio, con l'ambiente e la salute dei cittadini;
il Ministro interrogato ha dichiarato - il 23 ottobre 2012 - «per la popolazione di Taranto stiamo mettendo a punto servizi sanitari straordinari. Visto che a Taranto c'è una mortalità maggiore rispetto alla Puglia e al resto della nazione metteremo in campo un intervento sanitario rafforzato ai fini di prevenire e diagnosticare nuove patologie»;
occorre che si attuino alcuni interventi prioritari per monitorare e controllare i rischi cui è esposta la popolazione ai fini della prevenzione e della cura delle patologie connesse all'inquinamento industriale in direzione di:
a) uno studio sullo stato della salute della popolazione;
b) uno studio sulle ricadute sanitarie degli altri principali impianti industriali presenti sul territorio (Eni, Cementir e arsenale della Marina militare);
c) la creazione e il potenziamento di presidi di prevenzione e cura connesse all'inquinamento;
d) realizzazione del centro ambiente e salute dell'Organizzazione mondiale della sanità con le istituzioni locali;
e) potenziamento degli organici dell'Arpa Puglia;
f) una deroga per il personale di assistenza sanitaria e prevenzione dell'azienda sanitaria locale Taranto;
occorre un'accelerazione per le bonifiche previste dal decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 ottobre 2012, n. 171, per la «bonifica per Taranto» e, conseguentemente, predisporre un piano strategico per il risanamento e la riqualificazione di Taranto attraverso l'accordo di programma;
occorre assumere tutte le iniziative istituzionali di competenza affinché il consiglio di amministrazione dell'Ilva dichiari rapidamente le proprie intenzioni in relazione agli interventi e misure prescritti dall'autorizzazione integrata ambientale, anche in riferimento ai dati del rapporto «Sentieri» 2003-2009 -:
quali iniziative urgenti e strutturali il Governo intenda assumere per affrontare l'emergenza sanitaria a Taranto, anche al fine di chiarire come si intenda procedere con riferimento alle proposte richiamate in premessa. (3-02577)