ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02572

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 711 del 30/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: MESSINA IGNAZIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 30/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 30/10/2012
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 30/10/2012
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 30/10/2012
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 30/10/2012
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 30/10/2012
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI 31/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 30/10/2012
Stato iter:
31/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/10/2012
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 31/10/2012
Resoconto CATANIA MARIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 31/10/2012
Resoconto MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 31/10/2012

DISCUSSIONE IL 31/10/2012

SVOLTO IL 31/10/2012

CONCLUSO IL 31/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02572
presentata da
IGNAZIO MESSINA
martedì 30 ottobre 2012, seduta n.711

MESSINA, DI GIUSEPPE, ROTA, DONADI, BORGHESI, EVANGELISTI e BARBATO. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
l'Agecontrol s.p.a. è stata istituita dalla Comunità europea nel 1985, per i controlli e le azioni comunitarie sull'olio di oliva, cofinanziata dalla stessa Comunità europea e dallo Stato italiano fino al 2005. La riforma della politica agricola comunitaria ha previsto la cessazione del sistema dei controlli e del relativo cofinanziamento comunitario per tutte le agenzie preposte a tale compito, a partire dal 1o novembre 2005;

il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, durante la gestione del Ministro pro tempore Alemanno, ha consentito alla società di continuare ad operare con nuove forme, funzioni ed incarichi, dando inizio ad una delle prime operazioni di spoil system di cui la società ha sofferto in questi anni e che, come rilevato anche dalla stampa, comportò pesanti oneri per la società; da allora si sono susseguiti una serie di cambi di vertice e operazioni poco chiare nella gestione della società, che sfociano, sempre nel 2007, nella liquidazione di Agecontrol, atto poi dichiarato nullo dal tribunale amministrativo regionale del Lazio, con sentenza del 9 giugno 2008;

annullata la procedura di liquidazione, viene nominato il nuovo consiglio di amministrazione e il direttore generale Versienti, appena nominato, a quanto risulta agli interroganti, avrebbe fatto predisporre un contratto che innalza il suo emolumento dai 120 mila euro percepiti dal precedente direttore a 170 mila euro annui, oltre ad un premio di produzione pari a 20 mila euro e relativi benefit aziendali. Tale contratto pare sia stato recentemente rinnovato nel luglio 2012 dal Ministro interrogato, un anno prima della scadenza, per altri quattro anni e con un aumento di circa il 15 per cento;

i compensi degli amministratori, fissati nel 2007, venivano modificati in aumento il 29 settembre 2011, con delibera n. 22, in contrasto con la norma di contenimento della spesa pubblica, articolo 1, comma 3, della legge n. 196 del 2009, che prescrive un taglio del 10 per cento ai compensi dei componenti il consiglio di amministrazione; l'aumento risulta essere di circa il 20 per cento, fissando in 120 mila euro lordi annui il compenso del presidente Agecontrol e in 25 mila euro il compenso per ogni consigliere;

lo stesso presidente di Agea, in data 24 aprile 2012, ha rilevato che la suddetta delibera del 29 settembre 2011 ha provocato un danno erariale e, con provvedimento d'urgenza, successivamente ratificato dal consiglio di amministrazione Agea (atto n. 77 del 24 maggio 2012), sono stati ridefiniti i compensi degli amministratori in 82.050 euro lordi annui e 19,440 lordi annui per i consiglieri, con effetto a far data dal 6 settembre 2011; tuttavia, non risulta chiaro quale siano state le iniziative poste in atto per il recupero delle somme già erogate;

ad oggi i costi complessivi di amministratori e dirigenti, comprensivi di emolumenti, rimborsi spese, benefit e premi aziendali, risultano ancora opachi; la questione è che non si capisce dove siano inseriti i costi di dirigenti e amministratori. Probabilmente non sotto la voce «costi per il personale», ma in una voce chiamata «altri costi per il personale», che si trova nel capitolo di bilancio «costi per i servizi»;

anche la gestione del personale e il fondo specifico per la gestione del contenzioso con il personale destano non poche perplessità. Nel 2011 il fondo è stato incrementato di 521.655 euro e a chiusura di bilancio ammontava a 1.568.560 euro. In particolare, detto incremento è stato necessario per far fronte alle spese legali relative ai contenziosi generati da licenziamenti dichiarati illegittimi di 60 dipendenti assunti con contratti a termine, stipulati tra il 2005 e il 2009. Per tali ultimi contratti, infatti, è stata accertata giudizialmente la «mancanza della causale» o la «genericità» della stessa e nei relativi giudizi Agecontrol è risultata sempre soccombente, sia in primo grado che in appello; nello stesso bilancio 2011 viene chiaramente evidenziato che i costi per l'assistenza professionale hanno subito un incremento per onorari a legali incaricati di assistere la società in giudizio per contenziosi sorti con personale dipendente, passando da un importo che era di 295.276 euro nel 2010 a euro 519.183 per il 2011;

nonostante tale grave situazione, l'attuale management ha ritenuto di poter elargire nel 2010 un premio per la gestione degli obiettivi a tutti i dirigenti, per un valore compreso tra 15 e 30 mila euro cadauno, con un peso complessivo che, secondo fonti sindacali, si aggira intorno ad euro 398.105; inoltre, dal 2008 al 2010 sono stati assunti 2 nuovi dirigenti con retribuzione media di circa 100 mila euro annui;

altro danno rilevante, sia gestionale che economico, è stato il trasferimento, ad ottobre del 2009, dallo stabile di Via Paolo Bentivoglio 41 agli uffici di Via Palestro 81, vicenda seguita attentamente anche dai sindacati, che hanno diramato numerosi comunicati;

per il suo funzionamento, l'Agecontrol necessita di un contributo di circa 23 milioni di euro; a gennaio 2012 Agea ha, però, riconosciuto ad Agecontrol un contributo ridotto per il funzionamento e l'organizzazione, tale da rendere necessari tagli dei costi;

nel bilancio 2011, invece, si indica genericamente che il problema risiede nella riduzione dei costi del personale che costituirebbero l'80 per cento delle spese di gestione e, in particolare, dei rimborsi per le spese di missione del personale dipendente e, con provvedimento del direttore generale, si è andati così a incidere sui contratti dei dipendenti amministrativi e ispettivi, lasciando inalterato tutto il resto della gestione;

i controlli rimangono il business core dell'azienda, ma, almeno nel bilancio 2010 della società, risulta poco chiaro quale sia il costo del singolo controllo effettuato, considerando il costo medio effettivo comprensivo di rimborsi spese, elemento importante in ordine ad una valutazione complessiva di costi/benefici e del servizio reso dalla società. Rimarrebbe anche da chiarire quanti siano i controlli svolti da dipendenti e quanti da professionisti non dipendenti e se c'è una differenza di costo medio nel controllo effettuato da personale dipendente e in quello effettuato da professionista esterno, stante che, secondo fonti sindacali, questi ultimi inciderebbero ancora eccessivamente sul bilancio fino a un importo che viene quantificato in 564.000 euro annui -:
quale sia stato il costo complessivo di amministratori e dirigenti della società Agecontrol in merito a compensi, retribuzioni, premi aziendali, rimborsi, benefit e alla gestione amministrativa e del personale e quali siano gli opportuni provvedimenti volti a riorganizzare complessivamente le società controllate dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, facendo in modo che l'Agecontrol venga liquidata con l'eliminazione dei relativi costi di gestione e il passaggio delle relative competenze e del personale ad Agea, quale unico ente titolare dell'attività di controllo. (3-02572)