ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02507

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 695 del 02/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: MANTINI PIERLUIGI
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 02/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/10/2012
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/10/2012
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/10/2012
FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/10/2012
RUGGERI SALVATORE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/10/2012
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/10/2012
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/10/2012
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/10/2012
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/10/2012
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 02/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 02/10/2012
Stato iter:
03/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/10/2012
Resoconto MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 03/10/2012
Resoconto GIARDA DINO PIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 03/10/2012
Resoconto MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/10/2012

SVOLTO IL 03/10/2012

CONCLUSO IL 03/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02507
presentata da
PIERLUIGI MANTINI
martedì 2 ottobre 2012, seduta n.695

MANTINI, PEZZOTTA, VOLONTÈ, GALLETTI, ANNA TERESA FORMISANO, RUGGERI, COMPAGNON, CICCANTI, RAO, NARO e TASSONE. -
Al Ministro per i rapporti con il Parlamento.
- Per sapere - premesso che:
l'assegnazione alla città di Milano dell'Expo 2015 riveste un ruolo strategico fondamentale, soprattutto per le ricadute virtuose che il progetto potrà avere in funzione anticiclica sulla crisi economica: è un'occasione eccezionale di sviluppo, un fattore di ripresa competitiva e di attrazione di investimenti, il cui traino dovrebbe produrre un incremento del valore aggiunto della Lombardia e dell'intero Paese;

secondo le iniziali stime del 2010, in una ricerca effettuata dalla camera di commercio milanese su un campione di oltre 1.100 imprese, si prevedeva che l'Expo 2015 avrebbe rappresentato un'importantissima opportunità in grado produrre un giro d'affari imponente: si presagiva, addirittura, un incremento del fatturato intorno ai 44 miliardi di euro, con un incremento medio del giro d'affari di circa il 10 per cento, ed i posti di lavoro che potrebbero nascere grazie all'Expo sono stati valutati in circa 70.000;

oggi queste stime sono largamente smentite dalle previsioni dei fatti, non solo a causa della crisi, ma soprattutto dei ritardi e delle gravi confusioni gestionali sotto il profilo giuridico, amministrativo e progettuale. Attualmente vi è un serio rischio di non poter concludere nei tempi previsti l'esecuzione del progetto, pur ridimensionato: infatti, l'appalto per la rimozione delle «interferenze» va avanti molto lentamente rispetto al necessario e, conseguentemente, i lavori per l'esecuzione della cosiddetta «piastra», di recente aggiudicati, non possono neppure iniziare;

sussiste, inoltre, una notevole incertezza sulla governance relativa alla realizzazione del «Padiglione Italia», su cui si attende uno specifico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di disciplina, mentre emergono con evidenza le difficoltà degli enti locali a far fronte agli impegni finanziari minimi assunti;

l'apertura di Expo 2015 è formalmente prevista per il 1o maggio 2015, ma i terreni e le opere devono essere consegnati ben prima ai Paesi aderenti che devono realizzare i previsti padiglioni -:
quali misure il Governo intenda con urgenza adottare per garantire il successo di Expo 2015 e se, a tal fine, intenda prendere in considerazione l'ipotesi di una richiesta al Bureau international des expositions di proroga di sei mesi della data di inizio della manifestazione.(3-02507)