ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02173

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 612 del 27/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 27/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 27/03/2012
PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 27/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/03/2012
Stato iter:
28/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/03/2012
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 28/03/2012
Resoconto BALDUZZI RENATO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 28/03/2012
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/03/2012

SVOLTO IL 28/03/2012

CONCLUSO IL 28/03/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02173
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
martedì 27 marzo 2012, seduta n.612

DI PIETRO, DI GIUSEPPE e PALAGIANO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

il 1o febbraio 2012, nell'ambito dello svolgimento di un'interrogazione a risposta immediata in Assemblea (la n. 3-02063), presentata dagli interroganti sullo stesso argomento, il Ministro della salute Renato Balduzzi ebbe a dichiarare: «Si dà un'altra possibilità alla regione Molise, attraverso la nomina di un altro sub-commissario, con caratteristiche idonee ad attuare il piano sanitario e, dunque, riuscire a realizzare finalmente gli obiettivi che tutti auspichiamo, dando un'ulteriore - starei per dire un'ultima - possibilità, prima di attivare una procedura diversa, che è prevista pure dall'ordinamento - comma 84 dell'articolo 2 della legge n. 191 del 2009 (il famoso comma 84) - e che prevede la sostituzione del presidente della regione, con poteri ulteriori del Governo, che non soltanto dicano al presidente della regione: «fai il commissario», ma impongano: «stabiliamo noi quali siano i provvedimenti da adottare per assicurare l'efficacia del piano di riqualificazione e di rientro»;

Michele Iorio, presidente della regione Molise al terzo mandato - nonché commissario per il risanamento dei debiti della sanità molisana, commissario per la ricostruzione post sisma e commissario per l'emergenza alluvione - è stato condannato il 22 febbraio 2012 in primo grado - con pena sospesa - dal tribunale di Campobasso ad un anno e sei mesi di reclusione per abuso d'ufficio e all'interdizione dai pubblici uffici per il medesimo periodo, nell'ambito dell'inchiesta «Bain and co», società dove lavora Davide Iorio, figlio di Michele, cui sono state illegittimamente affidate due consulenze, una in materia di sanità e l'altra in materia di autostrade-definite «fantasma», in quanto nessuno dell'amministrazione molisana ha saputo indicarne motivi, contenuti o risultati;

la gestione commissariale ad opera del presidente Iorio - in particolare quella per il risanamento della sanità molisana - risulta, ad avviso degli interroganti, oltremodo critica nel metodo e fallimentare nei risultati - e ciò è confermato dal trend negativo dei dati dei disavanzi e, anche, dalla nomina di sub-commissari affiancati allo Iorio succedutisi nel tempo;

la procura di Campobasso ha chiuso l'inchiesta sulla ricostruzione dopo il terremoto del 2002 e ha inviato un avviso di garanzia al presidente della regione Molise Michele Iorio. Il presidente, nella sua qualità di commissario per la gestione dell'emergenza sisma, è indagato per abuso d'ufficio e indebita percezione di soldi ai danni dello Stato, in merito ai fatti avvenuti tra il 2003 e il 2011. Secondo il sostituto Fabio Papa, titolare dell'indagine, Iorio avrebbe «abusivamente ampliato» il numero dei comuni colpiti dal terremoto;

risulta, inoltre, agli interroganti che il presidente della regione Iorio sia: indagato per abuso d'ufficio e falso ideologico per la costruzione della centrale turbogas di Termoli; indagato per abuso d'ufficio in ordine all'assunzione di un medico chirurgo - già condannato in Corte di cassazione per omicidio colposo di un malato - in assenza del prescritto bando pubblico, al solo fine, secondo l'accusa, di nominarlo primario dell'ospedale Veneziale di Isernia; indagato per abuso d'ufficio, truffa, falso materiale e ricettazione in merito ai passaggi di proprietà dello Zuccherificio del Molise s.p.a.; indagato, insieme ai componenti della giunta regionale in carica nel 2005 per truffa, abuso d'ufficio e falso ideologico per il finanziamento d'acquisto del mezzo navale Termoli Jet; indagato per fatti connessi alla ricostruzione post sisma del Molise, alla gestione della malasanità basso molisana, alle infrastrutture per la rete radio del Servizio civile, all'Imam Molise e per violazioni ambientali e irregolarità nelle analisi dei rifiuti smaltiti dal depuratore del COSIB (Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno);

fermo il principio della presunzione di non colpevolezza di cui al secondo comma dell'articolo 27 della Costituzione, i fatti indicati minano la salvaguardia dell'onore delle istituzioni e ne compromettono il prestigio, ponendo un grave pregiudizio sul libero e sereno esercizio delle funzioni commissariali assegnate a Michele Iorio - funzioni strettamente connesse alle capacità di buon governo dei soggetti che vi sono chiamati - le quali senza dubbio sono da ascriversi a quelle funzioni pubbliche da adempiersi con disciplina e onore, ai sensi dell'articolo 54, comma secondo, della Costituzione -:
se non ritenga, al fine di preservare l'alto senso delle istituzioni, nel rigoroso rispetto delle procedure giuridiche ed amministrative in tema di revoca e conferimento di incarichi pubblici, di revocare gli incarichi commissariali conferiti al presidente della regione Molise. (3-02173)