FIORONI, GASBARRA, PEDOTO, MARAN, LENZI, QUARTIANI e GIACHETTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
il Policlinico Agostino Gemelli rappresenta una delle più significative istituzioni sanitarie del nostro Paese; è, infatti, il primo ospedale per ricoveri della regione Lazio (circa 100.000 ricoveri l'anno) e il primo ospedale per la quota di prestazioni di alta complessità della stessa regione. Si tratta di un policlinico con una straordinaria capacità di attrazione di pazienti da fuori regione (nel solo 2010 oltre 13.000 degenti extra regione);
lo stesso policlinico rappresenta la più grande struttura oncologica italiana, oltre ad essere polo di riferimento principale in molti ambiti dalla cardiologia al sistema di emergenza/urgenza;
risulta agli interroganti che lo stesso policlinico è in attesa di vedere saldati crediti dalla regione Lazio per il periodo 2000-2006 di circa 224 milioni di euro, richiesta acclarata da un lodo arbitrale proposto dalla regione, che, nonostante quanto stabilito dagli arbitri, ha deciso di fare ricorso alla corte di appello di Roma (ricorso presentato nel 2009, con udienza fissata nel 2014);
fino ad oggi di quella cifra nulla è stato versato dalla regione;
sono, altresì, riconosciuti dalla regione Lazio crediti per il periodo 2006-2010 di altri 78 milioni di euro;
il Policlinico Gemelli aveva stimato per l'anno 2011 un fabbisogno di circa 580 milioni di euro, mentre la regione ha espresso diversa opinione, riconoscendo congrui 510 milioni di euro, e comunque i versamenti effettuati dalla regione ed ottenuti per il 2011 ammontano a 430 milioni di euro;
si tratta di un'enorme entità di crediti pregressi in relazione ad una struttura che poggia la propria copertura economica solo sulla produzione di prestazioni di qualità effettuate dal policlinico, e quindi svolte senza possibilità di filtri, di rifiuti o di limitazione agli accessi tramite pronto soccorso, né per quantità di soggetti, né per complessità delle prestazioni, che vengono dunque svolte con esclusiva finalità pubblica al servizio del territorio e del sistema sanitario nazionale;
sui crediti poggia l'annosa questione degli ospedali classificati (che per legge sono equiparati a strutture pubbliche), essendo evidente che una struttura come il Policlinico Gemelli non può essere paragonata a strutture private, che, seppur convenzionate, hanno l'opportunità di selezionare la complessità e la tipologia degli interventi e che non sostengono gli alti costi di gestione per l'eccellenza, così come li sostiene il Policlinico Gemelli;
il Policlinico Gemelli ha approvato un piano di razionalizzazione e sviluppo per il periodo 2011-2013 ed è disponibile ad una rimodulazione programmata e concordata in un orizzonte temporale di cinque anni, che nulla tolga alle aspettative dei malati e dei pazienti che lì si ricoverano -:
se il Governo, nell'ambito delle proprie competenze, intenda adoperarsi affinché sia congrua la definizione dei tempi per la riscossione dei crediti pregressi, favorendo interventi per individuare una rapida soluzione e una risposta adeguata per impedire che una struttura di qualità e di eccellenza, come il Policlinico Gemelli, rischi di vedere messa in difficoltà e in crisi la propria attività di offerta di cura sempre al servizio dei cittadini malati.
(3-01998)