STUCCHI, PIROVANO, CONSIGLIO e VANALLI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
la Fonderia Valbrem spa, azienda metalmeccanica della Valle Brembana di proprietà della multinazionale Ronal, che produce cerchi in lega e per la quale lavorano 96 persone nello stabilimento di Lenna (Bergamo) e 21 in quello di Presezzo (Bergamo), ha annunciato l'intenzione di chiudere gli stabilimenti;
con questa annunciata chiusura sarebbero complessivamente altri 117 i posti di lavoro messi a rischio nel settore metalmeccanico nella provincia di Bergamo, che si aggiungerebbero ad altre migliaia di ex dipendenti del comparto in questione che negli ultimi periodi ha visto la chiusura di numerose aziende;
Valbrem spa è al momento in «cassa integrazione in deroga» fino al 26 novembre 2010, dopo che a luglio 2010 era terminato il periodo di cassa integrazione straordinaria;
nell'anno 2009 l'azienda aveva sottoscritto con i sindacati di categoria un processo di ristrutturazione che riguardava i 160 lavoratori allora in forza, grazie al quale si garantiva, comunque, il mantenimento dei siti produttivi di Presezzo e Lenna, mentre adesso giunge la notizia della paventata chiusura degli stabilimenti;
la cessazione dell'attività della Valbrem spa colpirebbe duramente tutta la comunità Brembana, in particolare la zona dell'alta Valle, già seriamente in difficoltà e gravemente impoverita del tessuto produttivo;
le attività economiche delle aree vallari bergamasche vanno difese e sostenute, per evitare l'ulteriore spopolamento delle montagne e per salvaguardare il delicato equilibrio economico e sociale montano, oggi in condizioni veramente preoccupanti -:
se intendano assumere ogni iniziativa di competenza affinché da parte della multinazionale Ronal, proprietaria di Valbrem, si pervenga a soluzioni alternative alla chiusura nonché al doveroso rispetto dell'accordo siglato nel 2009, attivando un apposito tavolo di confronto cui far partecipare anche i rappresentanti istituzionali delle comunità coinvolte oltre che quelli dei lavoratori e mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire comunque la continuità del reddito ai lavoratori interessati. (3-01299)