LAGANÀ FORTUGNO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
in una nota della Divisione Cargo di Trenitalia viene riportato che, per quanto riguarda la Calabria oltre ad essere messo fuori catalogo, per il 2009, lo scalo merci di Lamezia Terme, già fatto oggetto di una recente interrogazione a risposta scritta, è stato riportato nella stessa posizione anche quello di Cosenza;
pur comprendendo l'esigenza di addivenire ad una ottimizzazione della rete e degli scali adibiti al trasporto delle merci, non si può non evidenziare come, qualora fosse confermata la decisione di chiudere anche lo scalo merci di Cosenza, si verrebbe a determinare la scomparsa di fatto del trasporto merci su rotaia dalla quasi totalità degli scali della regione calabra. Rimarrebbero, infatti, soltanto lo scalo di Reggio Calabria, sempre fuori catalogo ma con deroga per il materiale ferroviario destinato all'imbarco, e quello di Villa S. Giovanni, fuori catalogo ma con previsione di apertura al traffico commerciale a seguito di successive indicazioni;
tutto ciò, come è facilmente comprensibile, determinerebbe una forte penalizzazione nell'operatività delle industrie, delle imprese artigianali, delle attività commerciali e sociali in generale, con una conseguente ricaduta negativa sull'economia della regione;
a peggiorare questo quadro di situazione si sono, peraltro, aggiunti i gravi danni causati dal maltempo, che hanno reso molto difficile il trasporto su strada, unica alternativa a quello su rotaia, con la chiusura di alcune arterie principali e l'intasamento di quelle secondarie;
pertanto, in un momento di generale crisi economico-finanziaria, al fine di ridurre la marginalità geografica e di favorire la movimentazione delle merci e dei prodotti, sarebbe più opportuna una strategia basata sul potenziamento delle infrastrutture e dei servizi di trasporto calabresi e non di riduzione e di chiusura di servizi- :
se non sia necessario ed opportuno un ripensamento in merito alla eventuale decisione di escludere la stazione di Cosenza dall'elenco degli scali ferroviari per le merci al fine di favorire anche la ripresa ed il rilancio della già penalizzata economia calabrese. (3-00666)