DI PIETRO, DONADI, EVANGELISTI e BORGHESI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
il Ministro interrogato ha rilasciato dichiarazioni sul disegno di legge recante norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, affermando che il testo in questione esige un approfondimento per apportare quelle modifiche che «la Commissione giustizia e l'Aula del Senato riterranno opportune»;
tali dichiarazioni del Ministro interrogato mandano chiari segnali «distensivi», ma cozzano con quelle che erano le indicazioni del Ministro interrogato fino a giovedì 2 luglio 2009, quando l'intento sembrava essere quello di approvare il testo già deliberato dalla Camera dei deputati senza dover ricorrere ad un ulteriore passaggio parlamentare, intenzione, peraltro, coerente con la decisione presa dal Governo il 9 giugno 2009 di porre la questione di fiducia in prima lettura alla Camera dei deputati;
con quella decisione, l'Aula di Montecitorio fu privata della possibilità di svolgere quegli approfondimenti che ora il Ministro interrogato ritiene necessari al Senato della Repubblica, nonostante il testo sul quale il Governo aveva posto la fiducia fosse diverso rispetto a quello originariamente assegnato alla Commissione giustizia;
la pratica dell'Esecutivo continua ad essere, ad avviso degli interroganti, quella di negare il dibattito parlamentare anche in merito a riforme che incidono sulla libertà e sulla sicurezza dei cittadini, imponendo testi elaborati al di fuori delle aule parlamentari, con ciò creando un sistema che non rispetta il ruolo che la Carta costituzionale assegna all'istituto parlamentare;
il dibattito parlamentare avrebbe reso evidente al Ministro interrogato, in modo più consono e tempestivo, come il testo attualmente all'esame del Senato della Repubblica avesse bisogno di ampie correzioni, contenendo, ad avviso degli interroganti, norme incongrue rispetto alle finalità della giustizia e di dubbia costituzionalità, in quanto lesive del diritto di informazione -:
quale sia la reale posizione del Governo in materia di intercettazioni e quali siano gli approfondimenti che il Ministro interrogato ravvisa necessari, in particolare riguardo alle limitazioni circa la pubblicabilità delle intercettazioni.(3-00589)