ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00572

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 194 del 30/06/2009
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 30/06/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONADI MASSIMO ITALIA DEI VALORI 30/06/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 30/06/2009
Stato iter:
01/07/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/07/2009
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 01/07/2009
Resoconto VITO ELIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
REPLICA 01/07/2009
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/07/2009

SVOLTO IL 01/07/2009

CONCLUSO IL 01/07/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00572
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
martedì 30 giugno 2009, seduta n.194

DI PIETRO e DONADI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
dal settimanale L'Espresso, in edicola dal 26 giugno 2009, si apprende la notizia che nel mese di maggio 2009 ha avuto luogo, presso l'abitazione del giudice della Corte costituzionale Luigi Mazzella, «una delle più sconcertanti e politicamente imbarazzanti riunioni organizzate dal Governo Berlusconi»;

sembra, infatti, stando a quanto L'Espresso è riuscito a ricostruire, che a casa del giudice si siano riuniti per cena il Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, il Ministro interrogato, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, il Presidente della Commissione affari costituzionali del Senato della Repubblica, Carlo Vizzini, e il giudice della Corte costituzionale Paolo Maria Napolitano, eletto alla Consulta nel 2006;

più fonti concordano nel riferire che uno degli argomenti al centro della riunione sia stato quello delle riforme costituzionali in materia di giustizia, che è una delle principali voci dell'agenda del Governo Berlusconi, il quale sembra voler non solo rivedere l'intero titolo IV della seconda parte della Costituzione sulla magistratura, ma intende anche incidere sulla modalità di elezione degli stessi giudici costituzionali;

la Consulta è un organo costituzionale totalmente indipendente, che giudica in merito alla legittimità costituzionale delle leggi della Repubblica e che in nessun modo può essere oggetto di interferenze, né da parte del Governo, né da parte di altri organi costituzionali;

tra l'altro, sarà la stessa Consulta a pronunciarsi nuovamente in merito alla costituzionalità della legge che ha determinato la sospensione dei processi penali a carico del Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. Come già fu nel 2004 per il cosiddetto «lodo Schifani», vale a dire lo «scudo» processuale per le più alte cariche dello Stato che la Corte costituzionale bocciò in toto, determinando la ripresa del cosiddetto «processo Sme», la Consulta tornerà a pronunciarsi sulla legittimità del nuovo lodo, ribattezzato col nome del Ministro interrogato;

è del 26 giugno 2009 la notizia che il Presidente della Consulta, Amirante, che nel 2004 fu proprio il relatore della sentenza n. 24 che sancì l'incostituzionalità del cosiddetto «lodo Schifani», ha fissato per il 6 ottobre 2009 l'udienza sulle tre cause arrivate già da sei mesi a Palazzo della Consulta e che riguardano la sospensione di altrettanti processi a carico del Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi. La prima questione di legittimità del cosiddetto «lodo Alfano» è stata, infatti, sollevata dai giudici della prima sezione del tribunale di Milano, davanti ai quali si celebra il processo per presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte di Mediaset con Berlusconi tra gli imputati. Il secondo ricorso è dei giudici della decima sezione del tribunale di Milano, che, dopo aver stralciato la posizione di Berlusconi e investito la Corte costituzionale, hanno condannato a 4 anni e 6 mesi l'avvocato inglese David Mills, coimputato del Presidente del Consiglio dei ministri, per corruzione in atti giudiziari. La terza causa è arrivata alla Consulta dal giudice per le indagini preliminari di Roma Orlando Villoni, nell'ambito del procedimento che vede indagato Berlusconi per istigazione alla corruzione di alcuni senatori eletti all'estero durante la XV legislatura -:
se i fatti riportati dal settimanale L'Espresso e sopra descritti corrispondano al vero e quali siano state effettivamente le ragioni del suddetto incontro.(3-00572)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

abitazione

giudice

giurisdizione costituzionale

revisione della costituzione

verifica di costituzionalita'