ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01332

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 575 del 24/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBARO CLAUDIO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 24/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 24/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/01/2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/01/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 25/01/2012
Stato iter:
26/01/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/01/2012
Resoconto BARBARO CLAUDIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2012
Resoconto POLILLO GIANFRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 26/01/2012
Resoconto BARBARO CLAUDIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/01/2012

SVOLTO IL 26/01/2012

CONCLUSO IL 26/01/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01332
presentata da
CLAUDIO BARBARO
martedì 24 gennaio 2012, seduta n.575

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

il 21 dicembre 2011, in occasione della prima asta di rifinanziamento organizzata dalla Banca centrale europea, le banche europee hanno ottenuto circa 500 miliardi di euro di nuovi fondi per allontanare il pericolo di una contrazione del credito;

di queste nuove risorse gli istituti italiani hanno chiesto e ottenuto 116 miliardi concessi al tasso agevolato dell'1 per cento;

piuttosto che mettere a disposizione di famiglie e imprese un'accresciuta liquidità ad un costo inferiore, secondo le indicazioni della Banca centrale europea, gli istituti creditizi risultano aver impiegato il capitale ricevuto per acquistare titoli del debito pubblico, in un momento in cui il rendimento di questi è assai elevato;

l'accesso al credito per le imprese è diventato ancora più rigido, come dimostra un'indagine condotta dalla SWG per la CNA (Confederazione nazionale dell'artigianato) in base alla quale l'80 per cento del campione è preoccupato del rapporto con le banche, il 78 per cento ritiene la stretta creditizia forte e le difficoltà maggiori rispetto al periodo negativo del 2008, il 56 per cento degli imprenditori considera più rigidi i criteri applicati per la concessione dei crediti o per l'apertura di linee di crediti;

le crescenti difficoltà di accesso al credito rischiano di alimentare preoccupanti fenomeni come l'usura, che lo Stato deve tenacemente combattere in nome della lotta all'illegalità -:

se il Governo sia a conoscenza di come sono stati impiegati i capitali concessi dalla Banca centrale europea e se ritenga opportuno promuovere un tavolo di confronto fra Governo, Banca d'Italia e istituti di credito, per individuare modi e strumenti per stimolare la liquidità messa a disposizione.
(2-01332) «Barbaro, Della Vedova».