ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01107

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 481 del 06/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: MORASSUT ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZACCARIA ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
POMPILI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
CONCIA ANNA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
RECCHIA PIER FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
TIDEI PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
CORSINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
SPOSETTI UGO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
TOCCI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
MELANDRI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
GASBARRA ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
GENTILONI SILVERI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
CECCUZZI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 06/06/2011
Stato iter:
23/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/06/2011
Resoconto MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2011
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 23/06/2011
Resoconto MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/06/2011

SVOLTO IL 23/06/2011

CONCLUSO IL 23/06/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01107
presentata da
ROBERTO MORASSUT
lunedì 6 giugno 2011, seduta n.481

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:

la chiusura dell'«anello di cintura ferroviaria» nel tratto nord di Roma rappresenta una delle opere infrastrutturali di carattere strategico più importanti e da lungo tempo attese nella Capitale;

tale opera consentirebbe, attraverso la realizzazione di un nuovo ponte ferroviario sul Tevere, di collegare la linea esistente proveniente da stazione San Pietro ed attualmente interrotta alla stazione di Vigna Clara con la linea nazionale «Dorsale Appenninica» - che collega Roma e Firenze -, con la linea FR1 Fara Sabina - Fiumicino e con l'asse strategico dell'Alta velocità nazionale baricentrato sulla nuova stazione tiburtina di Roma in corso di realizzazione;

la chiusura ad anello della linea ferroviaria intorno a Roma consentirebbe di realizzare una infrastruttura su ferro di carattere pienamente urbano in grado di servire popolosi quartieri di semicentro e di prima periferia in modo tangenziale alleggerendo il caratteristico flusso pendolare e radiale tra centro e periferia che caratterizza gran parte degli spostamenti quotidiani interni all'area urbana e metropolitana di Roma;

con la realizzazione di questa opera si otterrebbe il benefico risultato di innalzare l'offerta di trasporto pubblico di massa scoraggiando l'uso del mezzo privato e decongestionando il traffico che rappresenta notoriamente anche a Roma un problema centrale - tipico delle grandi metropoli ma anche legato alla storia urbanistica della Capitale - e che molte conseguenze negative produce sulla efficienza complessiva del sistema urbano e nazionale, essendo Roma la Capitale d'Italia;

la previsione di un viadotto ferroviario di collegamento nel settore nord di Roma per conchiudere l'anello fa parte delle previsioni urbanistiche di tutti i piani regolatori di Roma dal 1931 in poi e tale previsione è stata rafforzata dalle decisioni assunte - anch'esse da lungo tempo - nel programma per gli interventi di Roma Capitale ex lege 369 del 1990 e, in quanto tale, è di interesse strategico nazionale e pertanto ricompresa anche fra gli interventi di cui alla legge obiettivo n. 443 del 2001;

l'accordo di programma per il nodo ferroviario di Roma, sottoscritto in data 8 marzo del 2000 fra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la regione Lazio, la provincia di Roma il comune di Roma e Ferrovie dello Stato spa, ha previsto tra gli impegni, assunti dai sottoscrittori, la realizzazione della cosiddetta Gronda sud che unitamente alla chiusura dell'anello ferroviario, consente di realizzare un by-pass del nodo ferroviario di Roma nel settore ovest da dedicare sia alle merci che ai passeggeri;

con successivo accordo del 27 novembre 2003 RFI spa del gruppo FS spa ha assunto l'impegno di completare la progettazione della Gronda sud e della chiusura ad anello di cintura nord di Roma e di avviarne la realizzazione da ultimare dopo il 2008;

la chiusura dell'anello nella zona di Vigna Clara ed, in particolare, di via di Camposampiero a Tor di Quinto presuppone la disponibilità delle aree del rilevato ferroviario realizzato all'uopo negli anni trenta e successivamente occupato da un denso comprensorio industriale ed artigianale, ancora ivi esistente, composto da 70 aziende che danno lavoro a 450 addetti ed il cui mancato trasferimento, finalizzato alla liberazione del sedime, ha costituito una delle cause del rinvio della realizzazione del viadotto ferroviario di chiusura dell'anello;

l'amministrazione comunale di Roma al fine di accelerare la realizzazione dell'infrastruttura e di salvaguardare al contempo gli interessi economici, sociali ed occupazionali di uno dei più significativi comprensori industriali dell'area nord di Roma, ha ritenuto di dare un contributo attivando una procedura urbanistica finalizzata alla delocalizzazione in area più idonea delle imprese e degli impianti;

tale procedura è stata perfezionata sul piano urbanistico tra il 2004 ed il 2007 con la ratifica di un accordo di programma tra la regione Lazio ed il comune di Roma che prevede il trasferimento presso un'area industriale in zona Prima Porta posta più a nord e che consentirà di realizzare un comprensorio pienamente aderente alle norme vigenti alle esigenze produttive ed alle destinazioni urbanistiche del piano regolatore generale, anche nel quadro di un miglioramento delle opere stradali di accesso e deflusso di mezzi ed automezzi;

lo spostamento fattuale del comprensorio è condizionato alla chiusura delle convenzioni urbanistiche successive all'accordo di programma, al rilascio dei permessi di costruire ed al finanziamento delle opere di urbanizzazione indispensabili per realizzare il nuovo insediamento;

gli organi di RFI spa del gruppo FS spa hanno più volte, in sedi formali ed informali, fatto intendere che nonostante i progressi verificatisi negli ultimi anni per la soluzione dell'antico problema della chiusura dell'anello Nord non sono in grado di affermare con certezza i tempi di progettazione esecutiva e di realizzazione almeno del viadotto ferroviario necessario per conchiudere il fatidico «anello» a causa della scarsezza di risorse e del mancato finanziamento dell'opera, sia da parte del bilancio nazionale, sia da parte del Cipe;

in occasione della candidatura di Roma alla edizione dei Giochi olimpici del 2020 il comune di Roma sembra aver modificato l'impostazione ratificata con l'accordo di programma del 2007 ed essersi orientato per la realizzazione di un viadotto ancor più complesso sia stradale che ferroviario dal costo ipotetico di 840 milioni di euro - il cosiddetto ponte dello sport - da reperire nell'ambito dei futuribili finanziamenti per ospitare i Giochi o nell'ambito di non meglio definiti «project financing»;

tale orientamento ha rallentato le procedure avviate, tra cui la stipula delle convenzioni finalizzate allo spostamento del comprensorio artigianale, e spostato nel futuro - ancora una volta - ogni credibile e concreta prospettiva di realizzare il tratto di ferrovia su viadotto mancante per chiudere l'anello -:

quali orientamenti intenda assumere per rilanciare la concreta realizzazione dell'opera suddetta di grande valore urbanistico, trasportistico, economico e sociale per la Capitale e per l'intero Paese;

quali risorse intenda individuare nell'ambito della programmazione strategica delle opere pubbliche nazionali e dei fondi CIPE per consentire al gruppo Ferrovie dello Stato spa di concludere la progettazione dell'opera e la sua realizzazione posto che essa può essere stimata per un valore non superiore ai 200 milioni di euro se limitata al solo viadotto ferroviario - e non anche stradale - tra Vigna Clara e Forte Antenne -:

quali iniziative di competenza intenda porre in essere per accelerare lo spostamento del comprensorio industriale ed artigianale di Via Camposampiero sul rilevato ferroviario di proprietà del demanio ferroviario nazionale - e pertanto di interesse dello stesso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - nell'area appositamente individuata nel piano regolatore generale di Roma e consensualmente concordata con il consorzio degli operatori artigianali attraverso specifico atto d'obbligo preliminare allegato agli elaborati dell'accordo di programma sottoscritto e ratificato dal consiglio comunale di Roma nel 2007;

in che tempi intenda eventualmente agire, per quanto di competenza, per facilitare, attraverso la programmazione di investimenti finanziari, la ripresa di una concreta azione delle amministrazioni interessate alla realizzazione delle opere essenziali e minimali finalizzate alla chiusura della cintura ferroviaria nord di Roma - l'anello ferroviario - ed alla entrata in esercizio di un servizio aggiuntivo di trasporto pubblico urbano di grande importanza per la città di Roma.
(2-01107)
«Morassut, Zaccaria, Pompili, Amici, Bratti, Carella, Causi, Concia, Recchia, Tidei, Argentin, Coscia, D'Antona, Trappolino, Peluffo, Meta, Velo, Verini, Marco Carra, Corsini, Margiotta, Sarubbi, Martella, Realacci, Sposetti, Rugghia, Tullo, Touadi, Tocci, Melandri, Gasbarra, Gentiloni Silveri, Ceccuzzi, Bocci, Iannuzzi, Esposito».