ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01046

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 460 del 07/04/2011
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 07/04/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTINO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
FALLICA GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
LA LOGGIA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
GALATI GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
ABRIGNANI IGNAZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
BELCASTRO ELIO VITTORIO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 07/04/2011
BERARDI AMATO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
CICU SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 07/04/2011
CRISTALDI NICOLO' POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
D'IPPOLITO VITALE IDA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
GERMANA' ANTONINO SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
GIAMMANCO GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
GIANNI PIPPO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 07/04/2011
GIBIINO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
GOLFO LELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
GRIMALDI UGO MARIA GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
IANNACCONE ARTURO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 07/04/2011
LO MONTE CARMELO MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 07/04/2011
MINARDO ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 07/04/2011
MISURACA DORE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
MOLES GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
RUVOLO GIUSEPPE INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 07/04/2011
SANTELLI JOLE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
SPECIALE ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
STAGNO D'ALCONTRES FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
TERRANOVA GIACOMO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
TORRISI SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
TRAVERSA MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011
VERSACE SANTO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 07/04/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/04/2011
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/04/2011
Stato iter:
14/04/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/04/2011
Resoconto PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 14/04/2011
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 14/04/2011
Resoconto PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/04/2011

SVOLTO IL 14/04/2011

CONCLUSO IL 14/04/2011

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01046
presentata da
ALESSANDRO PAGANO
giovedì 7 aprile 2011, seduta n.460

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:

le reti di trasporto costituiscono una tematica fondamentale nelle strategie di sviluppo dell'Unione europea, in quanto consentono il superamento dei confini istituzionali degli Stati, l'affermarsi di logiche di sviluppo complessivo dell'Unione di «corridoio plurimodale» e l'adozione del concetto di rete transeuropea anche nel settore del trasporto (Rete TEN-T). Un primo schema di questo modello a rete è stato approvato dalla Comunità Europea (CEE) già nel 1990; nel 1992, con il Trattato di Maastricht si è attribuito alla Comunità europea il compito di «contribuire alla costituzione e allo sviluppo di reti transeuropee nel settore delle infrastrutture dei trasporti»; ulteriori affermazioni di tale principio sono state adottate nel 1993 dal Consiglio europeo di Bruxelles che ha avviato il processo di identificazione delle priorità infrastrutturali da finanziare e nel 1994 dal Consiglio europeo di Essen in cui viene definito un elenco di 14 progetti infrastrutturali prioritari (presentati dal cosiddetto Christophersen Group), tra i quali si evidenzia una netta prevalenza dei progetti ferroviari; più di recente, durante il semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea nel 2003 è stato approvato il nuovo assetto delle reti TEN e sono stati identificati 17 progetti comunitari al cui interno compaiono tre corridoi plurimodali, uno dei quali è costituito dall'asse Berlino-Monaco-Verona-Palermo (Corridoio 1);

l'importanza di tale tratta è stata costantemente ribadita sia in ambito europeo che nazionale; il Governo italiano ha assunto un ruolo di iniziativa e di stimolo, organizzando a Napoli il 21 e 22 ottobre 2009 una conferenza interministeriale sul futuro delle reti transeuropee di trasporto, alla quale hanno partecipato le delegazioni degli Stati membri dell'Unione europea e di altri Stati, tra cui quelli del Mediterraneo occidentale, dell'Africa, la Turchia, la Federazione russa; in base ai dati forniti dal Governo il volano che l'Italia sta dedicando alle reti TEN è pari a circa 104 miliardi di euro di cui 59,2 miliardi per il Corridoio Berlino-Palermo; il Parlamento ha costantemente confermato l'attenzione per lo sviluppo delle reti, sia in ambito di approvazione dei Documenti di programmazione economico finanziaria (DPEF, poi decisione di finanza pubblica), sia con atti di indirizzo propri (Risoluzione commissione trasporti n. 8-00052 28 ottobre 2009, mozione 1-00414 votata il 14 luglio 2010);

nel presentare sul finire del novembre 2010, il Piano per il sud, il Governo ha confermato, tra le 8 priorità strategiche la piena centralità delle tratte ferroviarie ad alta velocità da Napoli a Palermo e del Ponte sullo Stretto, opere entrambe inserite nel progetto del Corridoio n. 1; in base ai documenti governativi nei prossimi tre anni saranno investite nel Mezzogiorno risorse per circa 21 miliardi di euro, pari al 40 per cento degli investimenti complessivi in tutta Italia; secondo SVIMEZ per completare il finanziamento delle opere programmate occorrerebbero nei prossimi anni un totale di 49 miliardi di euro;

in questo quadro apparentemente favorevole, sono purtroppo crescenti le obiezioni di coloro che, intendendo neanche troppo velatamente mantenere al Nord il primato economico nazionale, mettono in discussione, per motivi di costo e di opportunità, il Ponte sullo Stretto, quale elemento di maggior evidenza nella realizzazione del Corridoio n. 1, con lo scopo di affossare un progetto che potrebbe spostare dal Settentrione verso il Mezzogiorno l'asse della politica economica nazionale; giova osservare che la realizzazione del Ponte, con un costo valutato ad oggi di 6,1 miliardi di euro ed un progetto definitivo presentato nel dicembre 2010, ha un costo assai inferiore al traforo del Brennero, altro elemento del Corridoio n. 1, per il quale l'Unione europea ha prorogato al 2013 la presentazione del progetto definitivo;

quel che invece si tenta di colpire è l'intero progetto infrastrutturale, che comprende l'alta velocità Salerno Reggio Calabria, l'ammodernamento dell'autostrada col medesimo nome, il rilancio del Porto di Gioia Tauro, l'alta velocità Messina-Catania-Palermo, in quanto è di palmare evidenza che il Mediterraneo è tornato ad essere uno snodo fondamentale per l'economia mondiale e le regioni meridionali potrebbero rappresentare il futuro baricentro della zona di libero scambio euro mediterraneo;

in quella che appare agli interpellanti una complessiva deriva antimeridionalista va inquadrato anche lo storno dei fondi FAS per opere non situate nelle regioni meridionali o addirittura, sulla spinta delle emergenze, per spese correnti; l'obiezione di fondo, al di là della veste «pseudo culturale» di talune posizioni, è che gli investimenti nelle regioni meridionali siano denaro buttato a causa del forte controllo del territorio della criminalità organizzata, della presenza di una classe politica locale inadeguata e del disinteresse dei cittadini meridionali alla cosa pubblica; viceversa va osservato che mai nessuno, come l'attuale Governo ha saputo contrastare la criminalità organizzata con tanta efficacia, sia sul fronte delle indagini, che degli arresti e delle confische di beni e che gli investimenti infrastrutturali costituiscono una sorta di new deal per le regioni meridionali, necessario non solo a risollevarne le sorti economiche, ma anche le coscienze;

nel dare atto al Governo Berlusconi di essere riuscito durante il semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea del 2003 ad estendere il Corridoio n. 1 sino alla sua attuale configurazione, imponendo una logica imprenditoriale e di sviluppo su quella opposta di arroccamento e tutela di posizioni di rendita, i sottoscritti firmatari rappresentano al Governo l'assoluta necessità di difendere con estrema fermezza in sede comunitaria quanto allora deciso, non solo per lo sviluppo del Mezzogiorno, ma anche per quello dell'Italia intera;

fonti autorevoli nell'ambito della Commissione europea ormai danno per scontato invece che sarebbe prossima la decisione di far terminare il Corridoio 1 non a Palermo, ma a Salerno, (città e porto che diventerebbero lo snodo ultimo del Corridoio), in sostanza tagliando fuori dalle grandi reti la Calabria e la Sicilia e rendendo non prioritarie le opere previste; il complessivo indebolimento dell'immagine dell'Italia, favorito dalle inchieste strumentali contro membri del Governo, da una opposizione dedita non a proposte politiche alternative, ma alle diffamazioni personali e dalle polemiche nord-sud, sembrerebbe dunque aver fornito alle istituzioni comunitarie l'alibi per stornare le risorse ad altre finalità apparentemente più affidabili; le decisioni che la Commissione europea maturerà sembra che matureranno nella settimana tra l'11 ed il 16 aprile 2011;

qualora le voci in questione fossero vere si tratterebbe di un gravissimo arretramento politico, culturale ed economico della Unione; uno sterile rifugiarsi nelle proprie posizioni di privilegio, invece di aprirsi alle economie emergenti, abbandonando a se stessa un'area che potrebbe essere determinante per il futuro sviluppo dell'economia comunitaria -:

di quali elementi disponga in ordine alla fondatezza delle informazioni illustrate in premessa;

qualora si dimostrassero veritiere, se non ritenga opportuno intervenire ai massimi livelli e con tutta la propria autorità, affinché il Corridoio n. 1 Berlino-Palermo sia ripristinato nella sua configurazione originaria;

se non ritenga opportuno individuare ulteriori risorse per accelerare la realizzazione del complesso di opere previste nell'ambito del Corridoio medesimo.

(2-01046)
«Pagano, Antonio Martino, Fallica, Marinello, La Loggia, Galati, Abrignani, Belcastro, Berardi, Catanoso Genoese, Cicu, Commercio, Cristaldi, D'Ippolito Vitale, Dima, Vincenzo Antonio Fontana, Antonino Foti, Garofalo, Germanà, Giammanco, Gianni, Gibiino, Golfo, Grimaldi, Iannaccone, Lo Monte, Minardo, Misiti, Misuraca, Moles, Ruvolo, Santelli, Speciale, Stagno D'Alcontres, Terranova, Torrisi, Traversa, Versace».