Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00934
presentata da
FRANCO NARDUCCI
martedì 18 gennaio 2011, seduta n.419
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:
prendendo spunto da una decisa presa di posizione inviata all'ambasciatore d'Italia a Berlino da quattro consiglieri del Consiglio generale degli italiani all'estero eletti in Germania, il primo firmatario del presente atto aveva presentato una interrogazione a risposta immediata, discussa il 5 ottobre 2010 in Commissione affari esteri e comunitari (5/03534). L'interrogazione riguardava la situazione critica determinata dall'autorità consolare di Stoccarda sul fronte delle attività scolastiche italiane in quella circoscrizione consolare, la più grande d'Europa come dimensione numerica della comunità italiana residente nel Baden-Wurttemberg come per altro risulta dall'anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) del consolato stesso;
in sintesi, il primo firmatario del presente atto si rivolgeva al Ministro interpellato chiedendo se un console, in base ad una concezione discutibile della contabilità e a una interpretazione particolaristica del suo ruolo, possa bloccare i servizi scolastici che lo Stato italiano eroga alla comunità italiana, innescando un processo distruttivo in un contesto contrassegnato, tra l'altro, da forti e perduranti difficoltà di integrazione nel sistema scolastico locale da parte dei ragazzi italiani;
l'integrazione - nella sua più vasta accezione, non solo scolastica - è al centro di un serrato dibattito in Germania, a causa anche di discutibili prese di posizione come quelle del Primo Ministro bavarese Horst Seehofer o di Thilo Sarrazin con il suo bestseller dell'anno (Deutschland schafft sich ab, «La Germania si distrugge da sola»), posizioni che mettono in relazione l'appartenenza etnica e il successo del processo d'integrazione, per sostenere che vi sono immigrati «migliori e peggiori». Ricercatori e specialisti del settore, invece, dimostrano che i figli degli «immigrati più amati» dai tedeschi, gli italiani, presentano un grado di inserimento scolastico mediamente preoccupante e caratterizzato da insuccesso: la percentuale dei ragazzi confinati nella «scuola differenziale» (Forderschule o Sonderschule), o che frequentano la Hauptschule è consistente e in molti casi superiore a quella di altri gruppi etnici immigrati;
sempre nella succitata interrogazione, si paventava che il discutibile atteggiamento del console reggente potesse determinare il «blocco delle attività scolastiche italiane nella stessa circoscrizione, cioè dei Corsi di Lingua e Cultura italiana per gli alunni italiani delle scuole locali e iniziative di sostegno ad altri alunni italiani purtroppo ancora inseriti nelle scuole differenziali, nonché per alunni con problemi di apprendimento (Sonderschulen)»;
il console reggente ha addotto pretesti incomprensibili per escludere gli enti gestori che con collaudata esperienza hanno garantito, da oltre un decennio, i summenzionati servizi scolastici e sostituirli con un nuovo ente completamente tedesco (Lernerfolg), da lui voluto non si sa per quali finalità, e comunque privo per quanto risulta agli interpellanti della minima esperienza organizzativa e didattica per gestire servizi e personale docente;
come si temeva, «l'interventismo» del console reggente ha determinato, nonostante le rassicurazioni fornite dal Governo in sede di risposta alla già citata interrogazione, il blocco dei corsi di lingua e cultura italiana nel Baden-Wurttemberg: il 10 gennaio 2011 circa 2000 scolari italiani non hanno potuto riprendere le lezioni. Il console reggente, inoltre, ha dato luogo a quello che agli interpellanti appare come uno stucchevole palleggiamento delle responsabilità per la situazione creatasi, tendente di fatto a scaricare le responsabilità per la situazione creatasi sulla competente direzione generale del Ministero degli affari esteri. Il console reggente, infatti, con un comunicato apparso il 5 gennaio 2011, pubblicato sul solo sito del consolato, fa sapere che «i corsi organizzati nel 2010 dall'Enaip potrebbero subire dei ritardi alla ripresa scolastica, in attesa che le decisioni del Ministero degli affari esteri circa la scelta dell'ente a cui affidarne l'organizzazione per il 2011 ...». Naturalmente il console non comunica che il veto che, a quanto consta agli interpellanti, sarebbe stato da lui posto sulle soluzioni alternative, proposte presumibilmente dall'ambasciata e dal Ministero degli affari esteri, ha impedito la ripresa delle attività scolastiche. Vi è da dire che in un Paese «normale», una siffatta gestione amministrativa avrebbe, ad avviso degli interpellanti, quanto meno comportato l'allontanamento e il richiamo in sede del console reggente;
tutto ciò vale evidentemente anche per i corsi di sostegno, bloccati fin dal mese di settembre 2010, per i quali il console reggente scrive che «potranno, per le stesse ragioni, subire un analogo ritardo nell'avvio preventivato»;
il console reggente non ha nemmeno «avvertito il bisogno» di inviare il comunicato agli insegnanti, agli organi di rappresentanza della comunità (Comites e Consiglio generale degli italiani all'estero), alle associazioni, ai patronati e altri, al fine di garantire la più vasta informazione sui ritardi che si sarebbero verificati;
la situazione creatasi a Stoccarda ha evidentemente allarmato le autorità scolastiche tedesche, tanto che se ne è parlato in una conferenza stampa e la stessa è approdata più volte sugli organi di informazione; sono apparsi numerosi articoli sulla stampa locale, unitamente a notizie radiofoniche e televisive, con notevole danno d'immagine per l'Italia e la sua «efficienza amministrativa», come si può ben intuire dai seguenti titoli: «L'insegnamento linguistico per gli italiani è in bilico - Sprachunterricht fü Italiener steht auf der Kippe» (sottotitolo: Il Console generale blocca i contributi agli Enti Gestori - Gli insegnanti non possono essere retribuiti) oppure «La controversia tra gli italiani arriva fino a Roma - Der Streit der Italiener dringt bis nach Rom»;
giovedì 13 gennaio 2011 i genitori dei ragazzi rimasti senza i corsi hanno protestato davanti al consolato generale di Stoccarda; si tratta di una protesta che, ancora una volta, ha suscitato l'interesse dei media tedeschi, e si può ritenere che sia stata la prima di una serie di azioni di protesta -:
se il Ministro interpellato sia pienamente informato della situazione altamente critica esistente in questo momento a Stoccarda e del danno d'immagine che l'Italia sta subendo presso l'opinione pubblica e le istituzioni tedesche (Kultusministreium, in particolare) e quali misure intenda adottare per ripristinare al più presto le attività scolastiche dei corsi di lingua e cultura italiana e dei corsi di sostegno, considerando che anche nella ex-circoscrizione di Mannheim - affidata al consolato di Stoccarda nell'ambito della ristrutturazione della rete consolare - si profilano già varie criticità a causa di decisioni assunte dal console reggente senza la minima interlocuzione con gli organismi di rappresentanza della comunità italiana.
(2-00934) «Narducci, Ghizzoni, Gozi, Amici, Barbi, Bobba, Boffa, Bressa, Marco Carra, Causi, Ceccuzzi, Corsini, D'Antoni, De Torre, Duilio, Froner, Graziano, Laratta, Lenzi, Lolli, Marchioni, Garofani, Cesario, Misiani, Nicolais, Oliverio, Mario Pepe (PD), Rosato, Rossa, Rugghia, Sbrollini, Soro, Federico Testa, Sposetti, Calearo Ciman, Lucà».