ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00267

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 113 del 13/01/2009
Firmatari
Primo firmatario: MARAN ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/01/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
COLOMBO FURIO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
CORSINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
NARDUCCI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
PISTELLI LAPO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
VERNETTI GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
FIORONI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
GAGLIONE ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
GAROFANI FRANCESCO SAVERIO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
GIACOMELLI ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
LA FORGIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
FARINONE ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
LAGANA' FORTUGNO MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
MIGLIAVACCA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
MOGHERINI REBESANI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
RECCHIA PIER FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
TOCCI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 13/01/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/01/2009
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/01/2009
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/01/2009
Stato iter:
15/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/01/2009
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2009
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 15/01/2009
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/01/2009

SVOLTO IL 15/01/2009

CONCLUSO IL 15/01/2009

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00267
presentata da
ALESSANDRO MARAN
martedì 13 gennaio 2009, seduta n.113

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:



dal 7 gennaio 2008 sono state completamente interrotte le forniture di gas metano russo dall'Ucraina verso i Paesi dell'Europa centro-orientale e i Paesi membri dell'Europa occidentale, creando una situazione di vera e propria emergenza nei Balcani e nei paesi più dipendenti dal gas russo ma creando gravi difficoltà anche in Italia;



il blocco di forniture di gas e il contenzioso sull'energia, che da alcuni anni si ripete puntualmente in occasione della stagione invernale, ha assunto proporzioni tali da costituire un pericolo per la sicurezza energetica di tutta l'Europa rilevato che un quarto del gas naturale necessario all'Ue viene importato dalla Russia, l'80 per cento del quale deve passare attraverso i gasdotti dell'Ucraina;



l'attuale crisi fra Ucraina e Russia, ad esempio, ha comportato che il ricorso alle scorte nazionali di gas sia cresciuto in un solo giorno del 57 per cento (passando in 24 ore dai 101,6 milioni di metri cubi a 159 milioni), spingendo il Ministero dello sviluppo economico all'adozione di un provvedimento per massimizzare gli approvvigionamenti dagli altri Paesi fornitori (Algeria, Libia, Norvegia, Olanda, Gran Bretagna), dal quale il Ministero si attende un incremento delle esportazioni extra-Russia per circa 20 milioni di metri cubi;



l'origine della recente crisi è da ricercare nella difficoltà a raggiungere tra Mosca e Kiev un nuovo accordo sulle forniture di gas, sia sotto il profilo del prezzo stesso della fornitura, fino ad oggi la metà di quello pagato dagli europei, sia sotto quello del pagamento del debito arretrato accumulato dall'Ucraina, Paese in forti difficoltà finanziarie, sia sotto il profilo della tariffa di transito in Ucraina del gas russo destinato all'Europa;


l'accordo di mediazione trovato in sede europea non supera la disputa bilaterale fra Mosca e Kiev sul prezzo del gas ma dovrebbe risolvere la questione delle forniture all'Europa prevedendo un'attività di monitoraggio (da parte di team costituiti da esperti europei, russi e ucraini) dei gasdotti su territorio ucraino per verificare la regolarità dei flussi di gas immessi da Gazprom nella rete, l'attraversamento della rete ucraina senza ostacoli e quindi il rispetto dei contratti;



la controversia fra Russia e Ucraina ha, ovviamente, un rilievo non solo commerciale ma geopolitico, inserendosi per molti analisti nella strategia russa volta ad utilizzare la rendita gas-petrolifera quale leva per aumentare la propria influenza, esercitare una vera e propria pressione e un condizionamento sui Paesi del vecchio blocco sovietico, quasi totalmente dipendenti da quelle forniture e comunque obbligate vie di transito per l'energia, e in fin dei conti sulla stessa Unione Europea, primo cliente del gas russo;




la vicenda si interseca nella complessa partita sulla costruzione di nuove grandi infrastrutture di trasporto del gas (da Nabucco a North e South Stream) che mobilitano investimenti strategici importanti per le aziende europee e russe del settore e che, attraversando il territorio di determinati Stati, ovvero terminando in una nazione piuttosto che in un'altra, coinvolgono e incidono su una parte essenziale degli interessi degli Stati nazionali;


in questo senso la recente crisi russo-ucraina non è che un aspetto marginale di una questione più ampia che riguarda la politica e la sicurezza energetica internazionale tanto dell'Italia quanto dell'Europa, oramai consapevole di dover superare la propria dipendenza in materia di energia nei confronti di un partner strategico come la Russia, superando l'attuale insufficiente integrazione del proprio mercato del gas;


nonostante le avvisaglie sul blocco delle forniture di gas degli anni passati (già a partire dal braccio di ferro Russia-Ucraina del gennaio 2006) avessero già evidenziato una fragilità del sistema, contrassegnato dai «ricatti energetici» da parte della Russia nei confronti dei Paesi europei, poco sembra essere stato fatto, a tutt'oggi, per la costruzione di un mercato unico europeo del gas, in grado di affrancare l'Europa dalle fonti di approvvigionamento energetiche russe;


il Consiglio europeo ha approvato nel marzo 2007 e riesaminato nella primavera del 2008, il Piano d'azione per una politica energetica che intende fornire un quadro di riferimento comune per una strategia europea nel settore energetico, prevedendo un pacchetto integrato di misure volte a definire una nuova politica energetica per l'Europa, contrastare le conseguenze dei cambiamenti climatici, rafforzare la sicurezza energetica e la competitività dell'UE e nel quale si affronta il tema di un approccio comune alla politica energetica esterna, così da superare un approccio bilaterale con Mosca che riduce il peso negoziale dei singoli Stati europei;



è attualmente all'esame del Parlamento italiano il cosiddetto «Terzo pacchetto energia» che raccoglie le proposte avanzate dalla Commissione europea per implementare il Piano d'azione e di cui sarebbe opportuno sollecitare l'esame dei Parlamenti nazionali per addivenire a una rapida approvazione definitiva a livello comunitario;



non è chiara, invece, la strategia nazionale messa in campo per fronteggiare la questione dell'approvvigionamento del gas, affidata più ad annunci sporadici che ad azioni pianificate e coordinate -:



quale sia la valutazione del Governo e quali iniziative i Ministri interpellati abbiano assunto o intendano assumere, anche nelle sedi europee, circa un eventuale ricorso da parte della federazione russa alla sospensione delle forniture energetiche quale arma di pressione politica, tanto nei confronti dei Paesi dell'area ex sovietica quanto rispetto alla stessa Unione europea;


quale iniziativa politico-diplomatica il Governo sosterrà a livello di Unione europea perché nell'ambito della prossima rinegoziazione dell'accordo di partenariato strategico con Mosca vengano inserite le dovute garanzie sulla sicurezza e la continuità degli approvvigionamenti energetici, a partire dal rispetto dei principi già sanciti dal Trattato sulla Carta dell'Energia del 1994, sottoscritta da Mosca ma non ancora ratificata;


quale sia la valutazione dell'Italia sui differenti progetti di costruzione di nuovi gasdotti per il trasporto del gas dalla Russia e dall'Asia centrale, quali gli interessi delle grandi aziende italiane coinvolte e se vi sia un sostegno politico diplomatico alla realizzazione di alcuni dei progetti specifici di investimento (Nabucco, North Stream e South stream);


se non ritenga necessario farsi promotore, in sede comunitaria, di iniziative finalizzate alla accelerazione dell'approvazione di provvedimenti volti alla costruzione di un mercato unico europeo del gas, all'interconnessione delle reti europee di distribuzione, alla garanzia circa il loro controllo e al superamento della situazione di dipendenza dai rifornimenti di gas metano russo.

(2-00267)
«Maran, Barbi, Colombo, Corsini, Fedi, Mecacci, Narducci, Pistelli, Porta, Rigoni, Tempestini, Vernetti, Beltrandi, Fioroni, Gaglione, Garofani, Giacomelli, La Forgia, Gozi, Farinone, Garavini, Laganà Fortugno, Migliavacca, Mogherini Rebesani, Recchia, Rosato, Rugghia, Sereni, Tocci, Villecco Calipari».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

approvvigionamento

approvvigionamento d'energia

distribuzione commerciale

distribuzione d'energia

gas

gas naturale

importazione comunitaria

industria del gas

mercato interno

politica energetica

prezzo dell'energia

Russia

Ucraina