ATTO CAMERA

MOZIONE DI SFIDUCIA 1/00533

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 421 del 20/01/2011
Abbinamenti
Atto 1/00491 abbinato in data 24/01/2011
Firmatari
Primo firmatario: BUTTIGLIONE ROCCO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 20/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRANATA BENEDETTO FABIO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 20/01/2011
MELCHIORRE DANIELA MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-MAIE 20/01/2011
ADORNATO FERDINANDO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
BOSI FRANCESCO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
CARRA ENZO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
CASINI PIER FERDINANDO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
CERA ANGELO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
CESA LORENZO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
DIONISI ARMANDO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
LUSETTI RENZO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
MANTINI PIERLUIGI UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
MARCAZZAN PIETRO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
MEREU ANTONIO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
MERLO RICARDO ANTONIO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
MONDELLO GABRIELLA UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
RIA LORENZO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
RUGGERI SALVATORE UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
SCANDEREBECH DEODATO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
TESTA NUNZIO FRANCESCO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
ZINZI DOMENICO UNIONE DI CENTRO 20/01/2011
BOCCHINO ITALO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
CONTE GIORGIO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
MORONI CHIARA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
BARBARO CLAUDIO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
BELLOTTI LUCA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
BONGIORNO GIULIA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
BRIGUGLIO CARMELO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
BUONFIGLIO ANTONIO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
CONSOLO GIUSEPPE FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
COSENZA GIULIA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
DIVELLA FRANCESCO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
LAMORTE DONATO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
LO PRESTI ANTONINO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
MENIA ROBERTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
NAPOLI ANGELA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
PAGLIA GIANFRANCO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
PATARINO CARMINE SANTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
PERINA FLAVIA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
PROIETTI COSIMI FRANCESCO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
RAISI ENZO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
RONCHI ANDREA FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
ROSSO ROBERTO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
RUBEN ALESSANDRO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
SCALIA GIUSEPPE FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
TOTO DANIELE FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
TREMAGLIA MIRKO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
URSO ADOLFO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 20/01/2011
CALGARO MARCO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 20/01/2011
LANZILLOTTA LINDA MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 20/01/2011
MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 20/01/2011
PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 20/01/2011
VERNETTI GIANNI MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 20/01/2011
TANONI ITALO MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-MAIE 20/01/2011
LA MALFA GIORGIO MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-MAIE 24/01/2011


Stato iter:
26/01/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/01/2011
Resoconto CARRA ENZO UNIONE DI CENTRO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/01/2011
Resoconto GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto GRANATA BENEDETTO FABIO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto LUSETTI RENZO UNIONE DI CENTRO
Resoconto BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SARDELLI LUCIANO MARIO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Resoconto LOVELLI MARIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 26/01/2011
Resoconto BONDI SANDRO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 26/01/2011
Resoconto ZELLER KARL MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto LA MALFA GIORGIO MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-MAIE
Resoconto TABACCI BRUNO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto ROMANO FRANCESCO SAVERIO INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Resoconto ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI
Resoconto GRANATA BENEDETTO FABIO FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO UNIONE DI CENTRO
Resoconto REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA
Resoconto VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CICCHITTO FABRIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto NUCARA FRANCESCO MISTO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 24/01/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/01/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/01/2011

DISCUSSIONE IL 26/01/2011

RESPINTO IL 26/01/2011

CONCLUSO IL 26/01/2011

Atto Camera

Mozione 1-00533
presentata da
ROCCO BUTTIGLIONE
testo di
giovedì 20 gennaio 2011, seduta n.421

La Camera,
premesso che:
le politiche pubbliche per la cultura sono fondamento indispensabile della civiltà italiana;
la qualità, la vastità, le stratificazioni del patrimonio culturale italiano - impareggiabili nel mondo - esigono un adeguato e sempre più integrato e complesso sistema di esercizio della tutela, stabilita dall'articolo 9 della Costituzione ed attribuita esclusivamente allo Stato;
le missioni della tutela del patrimonio e del paesaggio, della valorizzazione e gestione dei beni culturali pubblici e privati, della promozione delle attività culturali, dello sviluppo delle produzioni culturali, esigono la piena assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti costitutivi la Repubblica, in base alle loro rispettive competenze ed attraverso l'individuazione delle risorse indispensabili per farvi fronte;
tale assunzione di responsabilità è cruciale per la definizione stessa dell'identità nazionale contemporanea dell'Italia, compito specialmente significativo in occasione del centocinquantenario dell'unità;
l'Italia trae elementi e valori fondamentali per il proprio ruolo nel mondo proprio dalla dimensione culturale, peraltro simboleggiata dal primato conseguito con i siti ed i contesti definiti patrimonio dell'umanità dall'Unesco;
il vasto settore delle industrie creative e delle professioni culturali rappresenta una parte determinante della ricchezza nazionale, in termini di occupazione, di competenze tecnico-scientifiche, di creazione di prodotto interno lordo, stimato nel Libro bianco sulla creatività del 2008 come uno dei principali macrosettori dell'economia italiana;
occorre confutare l'infondata teoria circa una presunta autonoma capacità di «autofinanziamento» della cultura, sulla base di astratte ipotesi di sfruttamenti economici di «giacimenti culturali», o dei proventi turistici; poiché i compiti primari dei poteri pubblici non potranno mai essere sostituiti da meccanismi di mercato, che non potrebbero essere remunerativi rispetto agli imprescindibili e gravosi oneri della tutela, del restauro, della manutenzione, della gestione; si tratta piuttosto di integrare i compiti del pubblico e le opportunità attivabili attraverso meccanismi concreti di incentivazione dell'intrapresa privata, che le attuali disposizioni finanziarie e di bilancio si sono invece incaricate di rendere molto più difficili, se non proibitivi (detrazioni fiscali, crediti d'imposta, sponsorizzazioni, deducibilità di acquisizioni, mostre, spettacoli ed iniziative culturali ed altro); nel contesto della caduta dei contributi privati, le sponsorizzazioni si sono ridotte dai 258 milioni di euro nel 2008 ai 181 milioni di euro del 2010, le erogazioni liberali sono diminuite di oltre il 6 per cento tra il 2008 e il 2009, mentre i contributi in conto capitale per gli investimenti effettuati da privati per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico vedono lo stanziamento per il 2011 ridursi del 40 per cento;
in particolare, il bilancio dell'attuale Governo in materia di politiche culturali è disastroso, in quanto la quota sul prodotto interno lordo del bilancio della cultura si riduce per la prima volta, nel 2011, allo 0,18 per cento, mentre le riduzioni programmate del bilancio Ministero per i beni e le attività culturali nel quinquennio 2008-2013 raggiungono l'impressionante importo di 2.851.192.154,72 euro;
nel settore della manutenzione e del restauro del patrimonio, la capacità annua consolidata di spesa è stata di circa 450 milioni di euro all'anno, ma la disponibilità
totale per il 2011 è pari ad appena 102 milioni di euro, incluso il fondo del lotto, così da ridimensionare in modo intollerabile il livello della cura ordinaria e straordinaria del patrimonio, instaurando le condizioni del suo deterioramento e degrado; in particolare, oltre a 4 milioni di euro per il fondo di riserva, i 49 milioni di euro della programmazione ordinaria risultano così ripartiti: 5 milioni di euro a disposizione del segretario generale, 7,3 milioni di euro per archivi e beni librari, 132 mila euro per architettura e arte contemporanea, 5,5 milioni di euro per i beni storico artistici (soprintendenze e musei), 10,4 milioni di euro per il patrimonio archeologico, 20,5 per i beni architettonici e la tutela del paesaggio;
il ridimensionamento del personale del Ministero per i beni e le attività culturali sta lasciando drammaticamente scoperti settori tecnici indispensabili, tra cui in particolare architetti ed archeologi; la dotazione organica passerebbe in soli tre anni dalle 23.000 unità del 2008 a poco più di 18.000 nel 2011; il personale tecnico in servizio è pari appena al 13 per cento dell'organico; restano scoperti - e spesso coperti con doppi incarichi di sicura inefficienza - decine di posti di dirigenti di prima e soprattutto di seconda fascia, inclusi numerosi soprintendenti; nella recente riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali è stata ulteriormente indebolita la struttura posta a difesa del paesaggio italiano;
i recenti drammatici crolli verificatisi nell'area archeologica di Pompei sono divenuti emblematici presso l'opinione pubblica italiana ed internazionale dello stato di degrado che minaccia il nostro patrimonio culturale;
il Presidente del Consiglio superiore per i beni culturali, professor Andrea Carandini, ha reso noto, a nome dell'intero Consiglio, al Capo dello Stato che «in tali condizioni, il nostro Ministero non è più in grado di attuare quanto l'articolo 9 della Costituzione impone: curare il patrimonio culturale»;
nel comparto delle attività culturali, le risorse disponibili sono state dimezzate in due anni, e il pur inadeguato impegno assunto dal Governo di riportare il fondo unico per lo spettacolo almeno a 400 milioni di euro è stato disatteso, lasciando le risorse disponibili per il 2011 ad appena 258 milioni di euro;
il rifinanziamento per appena sei mesi dei meccanismi innovativi - e non assistenziali, ma produttivi, come dimostrato dalla stessa direzione competente del Ministero per i beni e le attività culturali - di tax credit e tax shelter si presenta come una misura beffarda: un disincentivo alla programmazione d'impresa, anziché un incentivo per il cinema italiano;
anche l'unica riforma di settore che è stata approvata, quella relativa alle fondazioni lirico-sinfoniche, è impossibile da attuare a causa della mancanza delle condizioni minime per l'espletamento delle attività già programmate e delle necessità contrattuali;
i pesanti tagli apportati ai trasferimenti verso regioni ed enti locali si stanno riflettendo in modo generalizzato sui bilanci della cultura, con conseguenze molto gravi di ulteriore impoverimento delle attività di valorizzazione e gestione del patrimonio e di quelle dello spettacolo dal vivo, e con un forte impatto negativo in termini di chiusura di enti ed imprese culturali nonché di occupazione, come documentato da un recente rapporto di Federculture;
tutti i ripetuti appelli rivolti dal Ministro Bondi al Governo di cui fa parte, nonché le sue richieste rese pubbliche per il ripristino di risorse economiche e professionali indispensabili allo svolgimento dei compiti istituzionali del Ministero per i beni e le attività culturali sono stati ignorati, ed i suoi pubblici impegni sono stati disattesi - a titolo di esempio, quelli per le assunzioni di personale tecnico all'indomani dei crolli a Pompei, e quelli per il finanziamento dello spettacolo assunti in occasione della Festa del cinema di Roma e nel corso di cerimonie alla presenza del Presidente della Repubblica;
dunque, il Ministro - a differenza di altri suoi colleghi - ad avviso dei firmatari del presente atto, non è stato in grado di far valere la propria iniziativa presso il Presidente del Consiglio dei ministri, presso il Ministro dell'economia e delle finanze e in seno alla collegialità del Consiglio dei ministri, così non riuscendo ad arginare un irreparabile guasto delle politiche pubbliche per la cultura in Italia, che la linea prevalente nel Governo tende a definire come un costo superfluo per le finanze pubbliche;
in base all'articolo 94 della Costituzione e secondo l'articolo 115 del Regolamento della Camera dei deputati;
esprime la propria sfiducia al Ministro per i beni e le attività culturali e lo impegna a rassegnare le dimissioni.
(1-00533) «Buttiglione, Granata, Tabacci, Melchiorre, Adornato, Binetti, Bosi, Capitanio Santolini, Enzo Carra, Casini, Cera, Cesa, Ciccanti, Compagnon, De Poli, Delfino, Dionisi, Anna Teresa Formisano, Galletti, Libè, Lusetti, Mantini, Marcazzan, Mereu, Ricardo Antonio Merlo, Mondello, Naro, Occhiuto, Pezzotta, Poli, Rao, Ria, Ruggeri, Scanderebech, Tassone, Nunzio Francesco Testa, Volontè, Zinzi, Bocchino, Della Vedova, Giorgio Conte, Moroni, Barbaro, Bellotti, Bongiorno, Briguglio, Buonfiglio, Consolo, Cosenza, Di Biagio, Divella, Lamorte, Lo Presti, Menia, Angela Napoli, Paglia, Patarino, Perina, Proietti Cosimi, Raisi, Ronchi, Rosso, Ruben, Scalia, Toto, Tremaglia, Urso, Calgaro, Lanzillotta, Mosella, Pisicchio, Vernetti, La Malfa, Tanoni».