ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00376

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 331 del 03/06/2010
Abbinamenti
Atto 1/00338 abbinato in data 07/06/2010
Atto 1/00344 abbinato in data 07/06/2010
Atto 1/00379 abbinato in data 07/06/2010
Atto 1/00381 abbinato in data 07/06/2010
Atto 1/00383 abbinato in data 07/06/2010
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 03/06/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ORLANDO LEOLUCA ITALIA DEI VALORI 03/06/2010
DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI 03/06/2010


Stato iter:
10/06/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/06/2010
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 07/06/2010
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
PARERE GOVERNO 10/06/2010
Resoconto RAVETTO LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 10/06/2010
Resoconto MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD
Resoconto MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO
Resoconto DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto BACCINI MARIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto BRIGANDI' MATTEO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/06/2010

DISCUSSIONE IL 07/06/2010

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/06/2010

ACCOLTO IL 10/06/2010

PARERE GOVERNO IL 10/06/2010

DISCUSSIONE IL 10/06/2010

RESPINTO IL 10/06/2010

CONCLUSO IL 10/06/2010

Atto Camera

Mozione 1-00376
presentata da
FABIO EVANGELISTI
testo di
giovedì 3 giugno 2010, seduta n.331

La Camera,

premesso che:

il Governo degli Stati Uniti continua ad applicare con rigore il blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba quasi 50 anni fa, malgrado nel 2009 sia stata adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite un'ennesima risoluzione dal titolo eloquente: «Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba», che ha raccolto 187 voti a favore - due in più della precedente - e 3 contrari (Stati Uniti, Israele e Palau), nel senso della rimozione di questo pesante embargo;

l'embargo appare ormai come l'espressione di una politica che sta provocando gravi conseguenze sulle condizioni di vita nell'isola cubana e che, tuttavia, non ha determinato un cambiamento decisivo delle politiche del regime cubano, né una sua vera crisi; inoltre, è una decisione contro la quale ormai si esprimono tutti i sondaggi di opinione nordamericani;

da molti anni il Governo di Cuba esprime la sua disponibilità alla normalizzazione dei rapporti con il Governo degli Stati Uniti cercando di coinvolgerlo in un eventuale processo di dialogo diretto a migliorare i rapporti, previa rimozione del blocco economico, commerciale e finanziario e la cancellazione di Cuba dalla lista dei paesi terroristi;

stando a quanto affermato da Ricardo Alarcon, presidente del parlamento cubano, lo scorso aprile, è stato chiesto al segretario di Stato americano, Hillary Clinton, di revocare «per un anno» l'embargo commerciale, «per vedere se a chi veramente giova una misura punitiva del genere, per capire se l'embargo giochi a nostro o non piuttosto a loro favore»;

altro fronte aperto è quello relativo alla liberazione dei detenuti politici presenti nelle carceri dell'isola caraibica e al rispetto delle norme di diritto internazionale in materia di diritti umani, e su questo punto il dissidente cubano Guillermo Farinas ha dichiarato che interromperà lo sciopero della fame, che ha cominciato il 24 febbraio 2010, se il Governo libererà subito i dodici detenuti politici in gravi condizioni con l'accordo di liberare anche tutti gli altri che hanno problemi di salute;

in questa direzione sembrano esserci «speranze e prospettive» secondo il cardinale cubano Jaime Ortega, arcivescovo de L'Avana, dopo il recente incontro tra il presidente Raul Castro e i vertici della chiesa cattolica nazionale che ha comportato, a quanto si apprende da recenti notizie di agenzie stampa, il via al trasferimento dei prigionieri politici in luoghi di reclusione più prossimi alle loro famiglie, ritenuta dai commentatori internazionali una «svolta» importante unitamente alla concessione alle damas de blanco (madri e parenti degli oppositori) del permesso di manifestare;

il Governo cubano non nasconde di cercare contatti con la diplomazia vaticana, assai attiva e ascoltata in tema di diritti umani, riconoscendo alla stessa il ruolo di interlocutore privilegiato della società civile e, infatti, a metà giugno giungerà a Cuba il «ministro degli esteri» del Vaticano, monsignor Dominique Mamberti, che affronterà proprio temi di natura sociale;

in questo contesto non si può dimenticare che rimane ancora in fieri la liberazione dei cinque detenuti cubani che da undici anni si trovano in regime carcerario negli Usa come conseguenza di un processo a molti apparso senza adeguate garanzie di difesa; tra l'altro, da una notizia dello scorso 13 ottobre 2009 pubblicata sul New York Times, si è appreso che il giudice competente ha ridotto la pena prevista dalla sentenza a uno dei cinque cubani, mentre un tribunale d'appello lo scorso anno aveva annullato le sentenze a tre di questi ultimi, affermando che il castigo imposto era stato troppo severo,
impegna il Governo:

a sostenere nelle opportune sedi e con il coordinamento dell'Unione europea la ricerca di nuove strade per il superamento del confronto ideologico con Cuba che ancora non consente di accogliere la richiesta pressante che la comunità internazionale ha espresso in seno all'Onu in tutti questi anni affinché sia decretata la fine dell'embargo, ormai anacronistico, che è sempre più considerato un ostacolo ai cambiamenti che gli stessi cubani auspicano, ma non dettati da agende internazionali;

a sostenere con forza e convinzione gli sforzi derivanti dalla mediazione della Chiesa cattolica, in favore di un dialogo con il Governo cubano a testimonianza dell'apertura di un credito politico reciproco che nel frattempo ha portato anche verso la significativa «svolta» sopra citata, «foriera di futuri sviluppi e passi avanti», secondo il cardinale Garcia.

(1-00376)
«Evangelisti, Leoluca Orlando, Di Stanislao».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

assemblea generale dell'ONU

condizioni di vita

Cuba

restrizione agli scambi

risoluzione

sanzione internazionale