Atto Camera
Mozione 1-00011
presentata da
MICHELE GIUSEPPE VIETTI
giovedì 5 giugno 2008 nella seduta n.014
La Camera,
premesso che:
secondo il rapporto annuale Istat 2007 il 50 per cento dei nuclei familiari vive con meno di 1.900 euro al mese, il 15 per cento delle famiglie non arriva alla quarta settimana, il 6,2 per cento ritiene di non potersi permettere un'alimentazione adeguata, il 10,4 per cento un sufficiente riscaldamento per l'abitazione;
fra i Paesi dell'Unione europea, mentre la Francia ha raggiunto l'obiettivo di due bambini ogni donna e altri Stati si avvicinano a questa percentuale, noi siamo fermi ancora ad un tasso di fertilità pari all'1,34 per cento;
in Europa, l'Italia è il fanalino di coda per quanto riguarda le cifre stanziate per il sostegno alle famiglie;
quindi, per realizzare una politica familiare di ampio respiro è necessario riqualificare la spesa sociale e fare delle scelte coraggiose, dando priorità ai bisogni della famiglia;
nella Costituzione esiste un «obbligo di solidarietà» che si esprime nella «progressività». In pratica, la quota di prelievo fiscale aumenta su quote di reddito successive, ma se tale meccanismo è, come dire, «neutrale» nel caso di soggetti senza carichi familiari, nel caso del contribuente che ha una famiglia a proprio carico ogni quota supplementare di reddito realizzata per soddisfare le esigenze e i bisogni familiari viene comunque tassata. Il tema dell'equità fiscale per la famiglia non è, quindi, sufficientemente percepito dal mondo politico, preoccupato piuttosto di effettuare una mera operazione redistributrice in favore dei redditi più bassi;
è necessario, pertanto, non confondere la lotta alla povertà con le politiche familiari: la povertà è tema gravissimo a cui tutti siamo sensibili e va affrontata con politiche specifiche;
in data 20 maggio 2008, il Presidente della Repubblica ha trasmesso alle Camere la petizione «Firma per un fisco a misura di famiglia», sottoscritta da più di un milione di cittadini;
nel testo della petizione si chiede di introdurre in Italia un sistema fiscale basato non solo sull'equità verticale, ma anche sull'equità orizzontale;
il reddito imponibile, secondo la petizione, deve dunque essere calcolato non solo in base al reddito percepito, ma anche in base al numero dei componenti della famiglia;
mantenere ed educare i propri figli è, per la famiglia, oltre che un obbligo morale e naturale, anche un diritto-dovere costituzionale. Le famiglie sono fortemente penalizzate, perché non si tiene veramente conto dei carichi familiari;
quale primo passo verso una vera equità fiscale si chiede un sistema di deduzioni dal reddito pari al reale costo di mantenimento di ogni soggetto a carico sulla base delle scale di equivalenza, indipendenti dal reddito;
si tratta di un sistema semplice, di immediata applicazione, che mantiene intatta la progressività del prelievo e può sostituire, migliorandolo, l'attuale complicato sistema di detrazioni;
nell'ambito di una futura, complessiva riforma del sistema fiscale, si prevede anche l'introduzione di strumenti, quale il quoziente familiare, che abbiano alla base, come soggetto imponibile, non più l'individuo, ma il nucleo familiare;
nella lettera di invio, il Presidente della Repubblica sottolineava la «necessità che il Parlamento affronti i temi delle politiche della famiglia, confidando che, in sede di programmazione dei lavori parlamentari, possa essere assicurato un esame tempestivo delle iniziative legislative che saranno presentate in materia»;
il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, nel «condividere pienamente» le considerazioni, ha ricordato di aver già comunicato al Capo dello Stato che «la petizione sarà assegnata alle Commissioni competenti, non appena costituite, e che i temi in oggetto della stessa saranno posti all'attenzione della Conferenza dei presidenti di gruppo»,
impegna il Governo
ferme restando le competenze riservate al Parlamento, ad inserire tra gli obiettivi prioritari del Governo le proposte contenute nella citata petizione.
(1-00011) «Vietti, Volontè, Capitanio Santolini, Buttiglione, Pezzotta».