Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2009, relativo ad un sistema di autoprotezione infrarosso (DIRCM) per l'Aeronautica militare
Riferimenti:
SCH.DEC 87/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 80
Data: 05/06/2009
Descrittori:
CONTRATTI DELLO STATO E DEGLI ENTI PUBBLICI   EQUIPAGGIAMENTO E MEZZI MILITARI
Organi della Camera: IV-Difesa
Altri riferimenti:
L N. 436 DEL 04-OTT-88     
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Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

Documentazione per l’esame di
Atti del Governo

 

 

Programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2009, relativo ad un sistema di autoprotezione infrarosso (DIRCM) per l’Aeronautica militare

(ex art. 1, legge n. 436/1988)

 

 

 

 

 

 

n. 80

 

 

 

5 giugno 2009

 

Servizio responsabile:

Servizio Studi – Dipartimento Difesa

( 066760-4172/ 066760-4404 – * st_Difesa@camera.it

 

 

 

 

 

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File: DI0141.doc

 

 

INDICE

Schede di lettura

Quadro normativo  3

Contenuto  7

Riferimenti normativi

§      Regolamento della Camera dei deputati (art. 143)13

§      L. 4 ottobre 1988, n. 436 Norme per la semplificazione e per il controllo delle procedure previste per gli approvvigionamenti centrali della Difesa  14

Pubblicistica

§      L. Lanzara, MANPADS, terrorismo e antiproliferazione, in: Rivista Italiana di Difesa, gennaio 2006  19

Documentazione

§      Ministero della Difesa – Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l’anno 2009 (stralcio)23

 

 

 


Schede di lettura

 


Quadro normativo

1.  La procedura per l'acquisto dei nuovi sistemi d'arma finanziati con gli ordinari stanziamenti di bilancio

In merito alle procedure previste dalla normativa vigente in tema di sistemi d’arma, si ricorda che la legge 4 ottobre 1988, n. 436, "Norme per la semplificazione e per il controllo delle procedure previste per gli approvvigionamenti centrali della Difesa", è intervenuta con lo scopo di razionalizzare le attività volte all'ammodernamento, al riordinamento ed alla conservazione in efficienza dei mezzi delle Forze armate. Il provvedimento ha infatti inteso semplificare e rendere trasparenti le procedure negoziali relative alla gran parte degli approvvigionamenti centrali del Ministero della difesa, adeguandone la disciplina alle disposizioni sulle procedure contrattuali dello Stato introdotte dalla legge 17 novembre 1986, n. 770, in materia di programmi di ricerca per l'acquisizione e la manutenzione di prodotti ad alta tecnologia.

In particolare, l'articolo 1 della legge 436/88 dispone che i programmi relativi al rinnovamento e all'ammodernamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, siano approvati:

a)    con legge, se richiedono finanziamenti di natura straordinaria,

b)    con decreto del Ministro della difesa, quando si tratta di programmi finanziati con gli ordinari stanziamenti di bilancio. In tal caso, salvo che in alcune circostanze indicate dalla legge stessa, prima dell'emanazione del decreto ministeriale deve essere acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari che sono chiamate ad esprimerlo entro un termine di trenta giorni.

Per quanto riguarda il completamento dei programmi pluriennali finanziati nei precedenti esercizi con leggi speciali, i relativi piani di spesa basati sui fondi ordinari di bilancio devono essere sottoposti, in apposito allegato, dal Ministro della difesa al Parlamento in sede di esame dello stato di previsione del Ministero della difesa.

Il Ministro della difesa, inoltre, deve riferire annualmente alle Commissioni parlamentari competenti sull'attuazione dei programmi aventi ad oggetto la manutenzione straordinaria ed il reintegro dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi destinati direttamente alla difesa nazionale.

Sempre a norma dell'articolo 1 della legge n. 436/88, in allegato allo stato di previsione del Ministero della difesa, il Governo deve trasmettere al Parlamento relazioni illustrative sulla spesa complessiva prevista per il personale militare e sullo stato d’attuazione dei programmi relativi alle infrastrutture NATO, agli impianti tecnici e logistici, ai mezzi e materiali di commissariato, alle infrastrutture militari, all'ammodernamento dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, all'acquisizione di beni mobili e immobili, ai servizi per l'Arma dei carabinieri ed alla ricerca scientifica.

In base all'articolo 6 della legge n. 436/88, inoltre, le competenti Commissioni parlamentari sono chiamate ad esprimere un parere sui regolamenti che disciplinano l'attività delle direzioni generali tecniche e degli enti dipendenti e sui capitolati d'oneri generali e particolari per le forniture della difesa, approvati dal Ministro della difesa.

 

2. Programma dell’indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale.

Nella seduta del 15 ottobre 2008 la Commissione difesa della Camera dei deputati ha deliberato lo svolgimento di un’indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, a venti anni dall'entrata in vigore della citata legge 4 ottobre 1988, n. 436[1].

In particolare, nel programma dell’indagine conoscitiva la Commissione difesa, dopo aver posto in risalto la rilevanza economica e strategica degli investimenti concernenti i programmi di armamento e, più in generale, i mezzi destinati alla difesa nazionale, ha sottolineato come negli ultimi anni “i programmi di armamento sono stati oggetto di numerosi interventi di rifinanziamento e di definanziamento, attraverso provvedimenti omnibus di iniziativa governativa, di cui è stato difficile valutare, in sede parlamentare, l'effettiva ratio e i reali effetti, in mancanza di una visione complessiva e dinamica dell'intero settore”.

Da qui l’esigenza, osserva sempre la Commissione, “di ricondurre alla sede parlamentare questo flusso di informazioni e di fare il punto sull'acquisizione dei citati programmi, anche in considerazione del fatto che, negli ultimi venti anni, ossia dalla data di entrata in vigore della legge n. 436 ad oggi, il settore della difesa” e, soprattutto quello degli armamenti, ha subìto trasformazioni epocali conseguenti, in particolare, al diverso contesto strategico, al mutato quadro internazionale e dell'evoluzione della disciplina comunitaria.

Tali fattori hanno, in particolare, contribuito, da un lato, ad una progressiva proiezione delle Forze armate dei vari Paesi membri dell’Unione europea al di fuori dei confini nazionali per effetto della partecipazione a missioni internazionali di mantenimento o di ristabilimento della pace e, dall’altro lato, alla conseguente realizzazione di programmi di armamento in collaborazione tra vari Paesi e alla creazione di più stretti rapporti societari soprattutto tra le imprese europee.

In questo contesto si collocano, tra l’altro, le due proposte di direttiva presentate dalla Commissione europea il 5 dicembre 2007, richiamate nel citato programma dell’indagine conoscitiva, concernenti, rispettivamente, la semplificazione delle modalità e delle condizioni dei trasferimenti all'interno delle Comunità di prodotti destinati alla difesa (COM (2007) 765) e il coordinamento delle procedure di aggiudicazione di taluni appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi nei settori della difesa e della sicurezza (COM (2007) 766). La prima proposta si propone l'obiettivo «di ridurre gli ostacoli alla circolazione nel mercato interno delle merci e dei servizi (prodotti) destinati alla difesa e le distorsioni della concorrenza che ne risultano»; la seconda, invece, si prefigge l'introduzione “di un nuovo quadro legislativo europeo adeguato per l'aggiudicazione degli appalti pubblici sensibili in materia di sicurezza e di difesa” colmando le lacune della normativa in vigore, conformemente alla giurisprudenza costante della Corte di giustizia, che ha stabilito che il ricorso a deroghe al diritto comunitario, ivi compresa quella prevista dal citato articolo 296 del trattato, deve essere limitato ad ipotesi eccezionali e chiaramente definite.

Ciò premesso, gli obiettivi dell’indagine conoscitiva indicati nel relativo programma consistono nell’acquisire informazioni :

Ø                  sui procedimenti amministrativi che conducono alla definizione dei singoli programmi, con particolare riferimento alle procedure adottate per assicurare coerenza tra singoli programmi e strategia di difesa, anche alla luce del quadro euro-atlantico, sugli organismi coinvolti nei processi decisionali, ai criteri adottati per la scelta del contraente e per la relativa remunerazione;

Ø                  sulle procedure seguite dai principali Paesi europei in relazione all'acquisizione dei predetti programmi nonché sulla possibilità di coordinare gli impegni finanziari dei Paesi UE, non solo in funzione dell'adozione di strategie e di strumenti comuni di difesa, ma anche in vista degli effetti positivi che conseguirebbero dalla razionalizzazione e riqualificazione della spesa dei Paesi stessi;

Ø                  sui profili finanziari afferenti ai citati programmi, con particolare riguardo all'ammontare complessivo delle risorse attualmente destinate alla loro realizzazione, alle modalità attraverso le quali avviene la relativa programmazione finanziaria, ai criteri seguiti per l'allocazione degli stanziamenti tra i diversi stati di previsione della spesa del bilancio dello Stato, all'eventuale incidenza delle recenti decisioni EUROSTAT sulla programmazione finanziaria dei programmi in corso, nonché sulle risorse investite dai principali Paesi dell'Unione europea e della NATO;

Ø                  sulle caratteristiche dei programmi di armamento in corso, verificando, in particolare, quanta parte di questi ultimi sia qualificata dual use, quali siano le principali imprese che risultano assegnatarie dei programmi stessi e la distribuzione territoriale dei relativi impianti di produzione;

Ø                  sui possibili effetti dell'evoluzione della disciplina comunitaria sulle future acquisizioni dei menzionati programmi.

 

L’indagine dovrà, infine, valutare l'efficacia dell'attuale sistema di controllo parlamentare, anche alla luce dell'esperienza maturata nei principali Paesi europei, esaminando, in particolare, la possibilità di prevedere nuove forme di controllo, verificando quanti programmi in corso sono stati assoggettati al parere parlamentare e quali sono stati i criteri adottati per distinguere, nell'ambito dei programmi di armamento, quelli concernenti il mantenimento delle dotazioni e il ripianamento delle scorte.

 

 


 

Contenuto

Il Ministro della difesa, con lettera in data 20 maggio 2009, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 4 ottobre 1988, n. 436, la richiesta di parere parlamentare in ordine al programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2009, relativo allo sviluppo e all'integrazione di un sistema di autoprotezione infrarosso (Directed infra-Red counter-Measures - DIRCM) di ultima generazione basato su tecnologia laser, per la protezione degli assetti aerei dell'Aeronautica militare.

La richiesta è stata quindi assegnata, in data 26 maggio 2009, alla IV Commissione (Difesa), che è chiamata ad esprimere il prescritto parere entro il 25 giugno 2009.

Il programma pluriennale

Il programma pluriennale in esame concerne l’acquisizione di un sistema di autoprotezione infrarosso (Directed infra-Red counter-Measures - DIRCM) di ultima generazione, basato su tecnologia laser, per la protezione degli aerei dell'Aeronautica militare contro minacce missilistiche a guida infrarossa, con particolare riferimento agli attacchi recati da armamenti di tipo MANPADS (Man Portable Air Defense Systems).

Al riguardo, si ricorda che per armamento di tipo MANPADS si intende un sistema missilistico antiaereo a corto raggio trasportabile a spalla[2]. Pur essendo sistemi d’arma complessi e tecnologicamente sofisticati, possono essere considerati, per le loro caratteristiche fisiche, delle armi leggere e, grazie a questa particolarità, tali sistemi non sono inseriti in alcuna  convenzione internazionale concernente ilcontrollo delle armi. Si tratta di un tipo di armamento che esiste da circa 40 anni e che è in dotazione alle forze armate di circa 105 Paesi

La nota illustrativa allegata alla richiesta di parere, riferisce che i sistemi missilistici portatili sono ampiamente presenti (nell’ordine delle 100.000 unità) nel mercato “non controllato” degli armamenti e che di tali sistemi risultano dotate anche organizzazioni terroristiche.

La citata nota osserva, poi, come la minaccia recata da questo tipo di armamento è particolarmente significativa, sia nelle attuali situazioni di crisi in cui sono chiamate ad operare le Forze armate nelle operazioni fuori area, sia nei contesti nei quali non è possibile mantenere il completo controllo dei dintorni delle aree di decollo/atterraggio.

Come precisato nella relazione illustrativa allegata alla richiesta di parere, il programma in esame ha lo scopo di incrementare il livello di autoprotezione dei velivoli, in modo da ridurre il livello di rischio di abbattimento o perdita.

Al riguardo, la medesima nota illustra diverse tipologie di contromisure elettroniche all’infrarosso (sia di tipo IRCM - InfraRed Counter Measures, sia di tipo DIRCM- Directional Infrared Counter Measures) che nel tempo sono state contrapposte alle crescenti minacce provenienti dai missili trasportabil a raggio infrarosso, sempre più tecnologicamente evoluti.

Al fronte di tali evolute minacce, la citata nota considera, allo stato, necessario predisporre strumenti di autoprotezione di ultima generazione di tipo FL DIRCM (Fiber Laser DIRCM), basati sulla generazione di un raggio laser in grado di abbattere il missile che si dirige verso il velivolo, accecandone in sensore.

Tale tecnologia si fonda, infatti, sul “Laser a fibra”, nel quale la lunghezza d’onda del fascio è determinata non dal cristallo ma dalla dimensione della fibra ottica che collega il “generatore Laser” alla torretta, rendendo il sistema più versatile ed adattabile all’evoluzione della minaccia.

Tra i velivoli che l’Aeronautica militare intende dotare del sistema di autoprotezione la nota indica i seguenti aerei da trasporto:

Ø      B767 T/T: è un aereo da trasporto e da rifornimento in volo basato sul 767-200ER. L’Aeronautica Militare Italiana ha in dotazione 4 velivoli di questo tipo.

Ø      A319: l’Aeronautica militare dispone di 3 velivoli A319CJ (Corporate Jet), versione "corporate" del bireattore di linea Airbus A319 che fanno parte della flotta adibita al trasporto di Stato, con un'autonomia di volo di oltre dieci ore e una capacità complessiva di imbarco di 50 passeggeri.

Ø       C130-J: è l’ultima versione del velivolo da trasporto militare quadrimotore Lockheed C-130 Hercules. E’ utilizzato prevalentemente per trasporto o aviolancio di truppe e materiali; l'Aeronautica Militare Italiana dispone di 22 velivoli di questo tipo e li utilizza per trasporti di materiali e personale militare per le missioni fuori dal confine nazionale ed anche come trasporti di materiali e persone a scopo umanitario.

Ø       C27-J: il C27J Spartan è un velivolo adibito a missioni di trasporto tattico, trasporto cargo e sanitario, aviolancio di materiali e paracadutisti, pattugliamento marittimo, ricerca e soccorso antincendio. L’Aeronautica militare dispone di 7 esemplari dell’aereo.

Per quanto riguarda l’aspetto logistico, si prevede soltanto la manutenzione di primo livello tecnico (ossia, la sostituzione delle unità fuori uso a bordo); inoltre, l’Aeronautica militare dovrebbe acquisire la capacità di generazione dei codici d’inganno generati dal Laser per poter sviluppare in autonomia le soluzioni idonee per contrastare minacce future (capacità non disponibile qualora si dovesse acquisire il sistema statunitense).

La scheda segnala che la nuova strumentazione non richiede uno specifico addestramento se non quello relativo alla manutenzione di primo livello e che l’installazione del sistema su tutte le linee di volo dovrebbe ottimizzare l’interoperabilità e la standardizzazione a livello logistico.

La durata prevista del programma, come riferisce la scheda illustrativa, è di quattro anni: dal 2009 al 2012.

Il costo è stimato complessivamente in 65 milioni di euro, il cui finanziamento, di cui non viene evidenziata la ripartizione nel periodo di durata del programma, risulta a carico dei capitoli relativi alle spese di ammodernamento e rinnovamento del bilancio ordinario del Ministero della difesa.

Al riguardo si segnala che la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per il 2009 reca uno stanziamento complessivo pari a 72,2 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2009, per i programmi relativi ai sistemi C4I[3] destinati alla componente aerea. Nell’ambito di tali programmi è prevista anche l’acquisizione di sistemi di autoprotezione Direct Infrared Counter Measure (DIRCM). E’ altresì specificato che gli oneri saranno definiti annualmente.

Per quanto riguarda gli aspetti industriali, la scheda illustrativa esclude il ricorso a iniziative di cooperazione internazionale e riferisce che il programma dovrebbe essere realizzato prevalentemente dall’industria aeronautica nazionale e dalle industrie statunitensi del settore elettronico ed avionico.




[1]    Il programma completo dell’indagine conoscitiva è pubblicato in allegato al resoconto sommario della seduta del 15 ottobre 2008 della Commissione difesa. In data 18 novembre 2008, con l’audizione del Ministro della Difesa, è iniziato il ciclo di audizioni previsto nel citato programma che contempla, inoltre, le audizioni del Ministro dello sviluppo economico, del Capo di Stato Maggiore della difesa (audizione svolta il 10 dicembre 2008), dei vertici militari e amministrativi (con particolare riferimento a quelli aventi competenza diretta in materia di armamenti), dei rappresentanti delle principali imprese assegnatarie dei programmi in corso (il primo aprile 2009 si è svolta l’Audizione del presidente di Finmeccanica Spa, dottor Pier Francesco Guarguaglini), dei rappresentanti dell'Associazione Industrie per l'Aerospazio e la Difesa (audizione svolta il 27 gennaio 2009), dei rappresentanti dell'European Defence Agency (EDA), dei rappresentanti dell'Organisation Conjointe de Coopération en matière d'ARmement (OCCAR), dei rappresentanti dell'ISTAT (audizione svolta il 5 maggio 2009), dei membri italiani della Sottocomissione difesa e della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo, dei dirigenti del Ministero dell'economia e delle finanze (l’11 marzo 2009 ha avuto luogo l’audizione del dottor Biagio Mazzotta, direttore generale del Servizio studi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato) dei rappresentanti di istituti di ricerca ed esperti in discipline giuridiche e scientifiche (l’audizione di rappresentanti dell'Istituto Affari Internazionali (IAI) ha avuto luogo il 13 gennaio 2009).

[2]    I MANPADS (sistemi di difesa aerea spalleggiabile) di ultima generazione sono dei veri e propri sistemi missilistici suolo-aria (Surface to Air Missile - SAM). Tra i sistemi missilistici di questo tipo a guida infrarossa rientrano, tra gli altri, i sovietici SA-7b Strela, SA-13c, SA-14 Gremlin, SA-16, SA-18 Igla, l'americano Stinger B.

[3]    Command, Control, Communications, Computers and Intelligence