Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento cultura
Titolo: Ripartizione del Fondo per l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi - Anno 2010 - Schema di Direttiva ministeriale n. 231 (art. 2, L. 440/1997) - Elementi per l'istruttoria normativa
Riferimenti:
SCH.DEC 231/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 209
Data: 19/07/2010
Descrittori:
FONDI DI BILANCIO   FORMAZIONE PROFESSIONALE
PERSONALE DELLA SCUOLA     
Organi della Camera: VII-Cultura, scienza e istruzione
Altri riferimenti:
L N. 440 DEL 18-DIC-97     

SIWEB

 

19 luglio 2010

 

n. 209/0

 

 

Ripartizione del Fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi - Anno 2010

Schema di Direttiva ministeriale n. 231

(art. 2, L. 440/1997)

Elementi per l’istruttoria normativa

Numero dello schema di direttiva

231

Titolo

Schema di direttiva per l'anno 2010 recante gli interventi prioritari, i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla legge n. 440 del 1997, concernente l'istituzione del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi

Ministro competente

Istruzione, università e ricerca

Norma di riferimento

L. 18 dicembre 1997, n. 440, art. 2

Date:

 

presentazione

12 luglio 2010

assegnazione

13 luglio 2010

termine per l’espressione del parere

2 agosto 2010

Commissione competente

VII Commissione Cultura

 


Presupposti normativi

La legge 18 dicembre 1997, n. 440 ha istituito nello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione il “Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi”, definendone obiettivi e modalità di utilizzazione.

Gli obiettivi del Fondo (art. 1) sono i seguenti:

·    realizzazione dell’autonomia scolastica;

·    introduzione della seconda lingua comunitaria nella scuola media[1];

·    innalzamento del livello di scolarità e del tasso di successo scolastico;

·    formazione del personale della scuola;

·    formazione post-secondaria non universitaria;

·    formazione continua e ricorrente;

·    adeguamento dei programmi di studio dei diversi ordini e gradi di istruzione;

·    interventi per la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del sistema scolastico;

·    interventi perequativi finalizzati ad incrementare l’offerta formativa, anche attraverso l’integrazione degli organici provinciali;

·    interventi integrati[2];

·    copertura della quota nazionale di iniziative cofinanziate con i fondi strutturali dell’Unione europea.

Le disponibilità del fondo sono ripartite con decreti del Ministro del tesoro, su proposta del Ministro della pubblica istruzione e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, in attuazione di direttive di quest’ultimo Ministro, anche esse da sottoporre a parere parlamentare.

Le direttive sono volte all’individuazione di (art. 2):

·          interventi prioritari;

·          criteri generali per la ripartizione delle somme e modalità per la gestione;

·          indicazioni circa il monitoraggio, il supporto, l’assistenza e la valutazione degli interventi.

Nella prassi, annualmente è stata inviata alle Camere solo una direttiva del Ministro della pubblica istruzione con la quale, contestualmente, sono stati individuati i contenuti di cui all’art. 2 della L. 440/1997 e si è proceduto alla individuazione della ripartizione delle somme[3].

La dotazione del Fondo, inizialmente determinata dalla medesima L. 440/1997[4], a decorrere dal 2000 è indicata in tab. C della legge finanziaria (art. 68 della L. 144/1999).

Nel tempo, varie disposizioni legislative hanno integrato le disponibilità finanziarie e le finalità del Fondo. In particolare, sul totale dell’importo annualmente riservato al Fondo, 40,99 milioni di euro sono destinati a interventi specifici previsti da leggi (alternanza scuola-lavoro ed integrazione degli alunni con handicap).

Nello specifico:

·    L’art. 69 della L. 144/1999, istitutivo del “sistema della istruzione tecnica e formazione tecnica superiore” (I.F.T.S.), ha posto la programmazione dei relativi interventi, tra l’altro, a carico del Fondo, “nei limiti delle risorse preordinate dal Ministero della pubblica istruzione”.

·    L’art. 1, c. 1, della L. 69/2000 ha incrementato il Fondo di lire 21.273 mln annui a decorrere dal 2001 (€ 10,99 mln), finalizzando tale importo al potenziamento dell’integrazione scolastica degli alunni con handicap, in particolare sensoriali[5].

·    L’art. 9 del D.lgs 77/2005 ha riservato ai percorsi scolastici e formativi in alternanza scuola-lavoro 30 milioni di euro a valere sul Fondo, dal 2006[6].

·    L’art. 1, c. 5, del D.L. 162/2005 ha previsto la predisposizione di iniziative scolastiche per prevenire la violenza nelle manifestazioni sportive, nell'ambito delle risorse del Fondo[7].

Contenuto

Le risorse

La legge finanziaria 2010 hafissato la dotazione del Fondo, allocato nel cap. 1270, in euro 130.213.306.

In relazione alla riduzione disposta per la copertura degli oneri finanziari recati dal D.L.1/2010(missioni internazionali di pace), risultano disponibili euro 128.943.627 con una riduzione dell’8,24%.

Le disponibilità del Fondo, a partire dal 1999, sono state le seguenti:

·          1999: 669,1 mld. di lire[8];

·          2000: 430,0 mld. di lire;

·          2001: 521,3 mld. di lire[9];

·          2002: 237,4 milioni di euro;

·          2003: 225,0 milioni di euro;

·          2004: 209,7 milioni di euro;

·          2005: 196,9 milioni di euro;

·          2006: 191,9 milioni di euro;

·          2007: 185,9 milioni di euro;

·          2008: 179,4 milioni di euro;

·          2009: 140,5 milioni di euro.

L’articolazione dello schema

Lo schema di direttiva, come già nel 2009, è suddiviso in tre sezioni..

La sez. 1 indica gli interventi prioritari da realizzare tramite il Fondo ele relative caratteristiche.

La sez. 2 indica i criteri generali per la ripartizione delle somme.

La sez. 3 indica il riparto e le modalità di gestione delle somme.

Gli interventi prioritari

Nella sez. 1 sono individuati 8 obiettivi[10].

a.      Ampliamento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, anche associate in rete, nell'ambito dei rispettivi piani dell’offerta formativa (P.O.F.).

L’ampliamento dell’offerta formativa dovrà, tra l’altro, garantire la promozione dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione[11] -anche attraverso la realizzazione di percorsi multidisciplinari -, il potenziamento della cultura scientifica e tecnologica (in particolare, progetti su domotica, robotica educativa e matematica laboratoriale), della cultura musicale, della conoscenza della lingua italiana, della tutela delle diversità linguistiche. Sono menzionati, inoltre, la promozione di progetti relativi ad Olimpiadi multidisciplinari ed il sostegno all’editoria elettronica (anche in relazione all’adozione di libri di testo scaricabili da internet [12]).

Nello stesso contesto si collocano, inoltre, la promozione di stili di vita positivi (con particolare riguardo alla prevenzione dei disturbi alimentari e delle dipendenze che possono insorgere in età giovanile, nonché alla promozione della cultura della sicurezza degli ambienti in cui si vive), il rispetto per l’ambiente, lo sviluppo delle attività sportive e l’incremento delle iniziative contro la violenza negli stadi, l’educazione alla legalità,l’accoglienza di studenti stranieri, adottivi o affidatari - sostenendo la diversità di genere come valore -, l’agevolazione per l’accesso alla cultura da parte degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Si cita, infine, anche la promozione di campagne di comunicazione sui temi di maggiore attualità della scuola, con particolare riferimento alle riforme ordinamentali.

b.      Formazione e sostegno all’innovazione.

Laformazione è diretta alla riqualificazione professionale dei docenti, alla valorizzazione e mobilità professionale del personale ATA,allo sviluppo delle competenze per l’innalzamento del livello degli apprendimenti di base degli alunni, all’apprendimento dell’inglese per i docenti della scuola primaria e delle metodologie CLIL[13] per i docenti di scuola secondaria di secondo grado, alla prevenzione e al superamento del disagio giovanile. Essa utilizzerà i modelli di e-learning, nonché la TV digitale terrestre e la Web-TV.

Per quanto concerne il sostegno all’innovazione, si prevede anche la collaborazione con le associazioni professionali e disciplinari.

c.       La scuola digitale.

Si citano le iniziative connesse all’attuazione del piano “La scuola digitale[14], che renderà disponibili nuove modalità di formazione degli insegnanti, nuovi contenuti, capaci di migliorare gli apprendimenti, nonché nuovi servizi per gli studenti e nuove modalità di comunicazione fra la scuola e la famiglia.

d.      Espansione del’offerta formativa delle scuole paritarie.

e.      Integrazione scolastica degli alunni con handicap e di quelli in day hospital.

Si prevede il miglioramento dell’offerta di integrazione scolastica per alunni con handicap - specie per quelli con handicap sensoriale - e la formazione specifica del personale della scuola. Quest’ultima sarà realizzata dalle istituzioni scolastiche, anche in collegamento con i già citati istituti di carattere atipico, ovvero promossa dal MIUR mediante convenzioni con istituti specializzati.

La menzione degli alunni ricoverati o in regime di day hospital nel titolo del paragrafo f), è una delle condizioni poste dalla VII Commissione della Camera nell’espressione del parere per il 2009[15] .

f.        Istruz. post-secondaria, istruz. degli adulti e programma di istruzione-formazione-lavoro

Si prevedono interventi volti a sostenere il riordino degli istituti tecnici e professionali (DPR n. 87 e n. 88 del 15.3.2010) e dell’istruzione per gli adulti[16], in collaborazione con regioni ed enti locali. Sono indicati come prioritari l’alternanza scuola-lavoro, anche in funzione di orientamento, nelle quarte e quinte classi; lo sviluppo delle competenze chiave relative all’obbligo di istruzione [17] e dell’apprendimento dell’italiano nei percorsi per adulti, compresi gli immigrati; la prosecuzione dei programmi per l’applicazione dei dispositivi UE in relazione al Quadro unico dei titoli e delle qualifiche (Europass)[18].

g.      Valutazione degli apprendimenti.

Si evidenzia la necessità di sviluppare prove oggettive tarate su standard previsti dalle indicazioni nazionali e sulle competenze chiave definite a livello europeo[19].

h.      Promozione, sostegno e documentazione dell’innovazione.

Riprendendo in parte concetti già espressi in precedenti parti del documento (par. a) -c)), si evidenzia la necessità di formazione per sostenere le innovazioni introdotte e in via di introduzione e quella di diffondere le conoscenze e le migliori pratiche realizzate nella scuola. Si citano anche il monitoraggio sui principali fenomeni e la promozione di percorsi di ricerca.

I criteri generali

La sez. 2 evidenzia che le somme sono ripartite in maniera differenziata in relazione alla natura degli interventi e allo sviluppo di progetti nazionali già avviati. Limitatamente al riparto fra singole istituzioni si considerano anche parametri oggettivi.

Precisa, inoltre, che tutte le istituzioni scolastiche fruiranno di un finanziamento per la realizzazione del POF e delle attività di aggiornamento. L’importo complessivo sarà ripartito in proporzione alle dimensioni delle istituzioni scolastiche, calcolate in relazione alle unità di personale e al numero degli alunni.

Agli uffici scolastici regionali (USR), anche con il supporto di organismi nazionali e locali competenti in materia, è affidato il monitoraggio delle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche. Saranno oggetto di monitoraggio anche le iniziative attivate dall’Amministrazione centrale e dagli USR.

Riparto delle somme

La sez. 3 suddivide la somma disponibile tra le varie finalità.

Preliminarmente, si opera un raffronto tra gli importi assegnati agli interventi prioritari nel 2008 e nel 200920e quelli proposti per il 2010. Poiché, in alcuni casi, le aggregazioni proposte nel 2009 e 2010 sono differenti, si indicherà, nella relativa colonna, l’eventuale differenza.

(in milioni di euro)

Interventi prioritari

2008

2009

2010

Ampliamento dell’offerta formativa, anche nelle scuole paritarie,formazione del personale

95,9

80,0 (include anche le iniziative a supporto delle innovazioni tecnologiche21

70,9 (include valorizzazione eccellenze, orientamento,scuola digitale)

Valorizzazione delle eccellenze

-

2,0

-

Integrazione alunni con handicap

10,5

10,0

10,022 (compresi anche gli alunni in regime di day hospital)

Interventi perequativi istituti professionali

32,0

Non presente

Non presente

Alternanza scuola lavoro ed

educazione permanente

30,0

7,0

30,0

16,0 (include anche le attività per la costituzione degli ITS e per Europass)

30,0

10,0 (include  attività per la costituzione degli ITS, nonché € 40 mila per Europass

Valutazione dei progetti nazionali e realizzazione delle procedure di valutazione dei dirigenti scolastici

2,0

Non presente

Non presente

Valutazione degli apprendimenti

-

1,5

5,0

Studio e documentazione dei processi innovativi; monitoraggio delle attività realizzate dalle scuole

2,0

1,0 (promozione

e sostegno

dell’innovazione)

3,0

TOTALE

179,4

140,5

128,9

Si ricorda che, nell’esprimere parere favorevole sullo schema di direttiva per il 2009, la VII ha Commissione aveva posto come condizioni l’incremento dello stanziamento relativo all’integrazione degli alunni con handicap e la specificazione dell’importo destinato al progetto Europass.

Il prospetto seguente dà conto delle modalità di gestione delle somme, con riferimento alle quote assegnate a ciascun soggetto.

(in milioni di euro)

Finalità

Totale

Amm. centrale

USR

Ist. scolastiche

Lett. a)-d)

70,9

39,9

1

30,0

Lett. e)

10,0

2,0

8,023

Lett. f)24

40,0

max 2

38,025

Lett.g) h)

8

8

-

-

Osservazioni

Mentre nella sez. 3 (riparto delle somme), con riferimento agli interventi di cui alla lett. f) della sezione 1 (alternanza scuola lavoro-educazione permanente) si citano gli Istituti tecnici superiori26, gli stessi, a differenza dello scorso anno, non sono inclusi tra gli obiettivi prioritari esplicitati nella medesima lettera f).

Nella sez. 3, occorre sostituire il riferimento al “Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali” con quello al “Ministero del lavoro e delle politiche sociali”.

20   Direttive 6 agosto 2008, n. 69 e 30 novembre 2009, 93.

21   Per il dettaglio relativo alla ripartizione, si fa rinvio allo schema di direttiva.

22      Si fa riferimento, per la prima volta, anche ad interventi relativi alla dislessia; si ricorda in proposito che il 3.3.2010 il MIUR e la Fond.italiana Telecom hanno siglato un protocollo d’intesa per il riconoscimento precoce del D.S.A e la formazione dei docenti. E’ inoltre  all’esame della VII Comm. In sede referente il testo unificato delle pdl AC 479 ed abb.

23    Lo schema di direttiva non reca ulteriore indicazione specifica. Precisa, però, che si prevede l’attribuzione indicata poiché non sono stati costituiti gli organismi di gestione degli istituti atipici (ai quali, si ricorda, la L. 69/2000 riservava fino al 55% dell’importo attribuito al fondo per l’attuazione della relativa riforma). Lo schema di regolamento di riordino degli istituti a carattere atipico è stato trasmesso alle Camere per il parere nella XIV legislatura (luglio 2003). Il provvedimento non è stato, tuttavia, emanato.

24    Per la gestione di tale somma lo schema prevede l’applicazione delle istruzioni amministrativo-contabili in materia di interventi cofinanziati dal Fondo sociale europeo emanate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

25   Lo schema di direttiva non reca ulteriore indicazione specifica.

26    L’art. 13, c. 2, del D.L. 7/2007 convertito con modif., dalla L.40/2007, nell’ambito della riorganizzazione del sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, ha previsto la configurazione di poli formativi denominati Istituti tecnici superiori.Le linee guida per la costituzione di questi ultimi sono state adottate con DPCM 25 gennaio 2008.


 


Servizio Studi – Dipartimento Cultura

( 066760-3255 – *st_cultura@camera.it

I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.                                              File: CU0264a.doc

 



[1]    Lo studio di una seconda lingua - oltre l’inglese - nella scuola secondaria di primo grado è stato introdotto dal D.Lgs. 59/2004, recante riordino del primo ciclo di istruzione.

[2]    I progetti integrati sono disciplinati dall’art. 3 che prevede che nella ripartizione dei fondi per attività che richiedono il coinvolgimento degli enti locali è accordata priorità ad interventi per i quali questi ultimi garantiscano concreta disponibilità o a progetti deliberati da reti di scuole.

[3]    Al riguardo, si ricorda che – come già negli anni precedenti - nel parere sullo schema di direttiva per il 2009, approvato il 14 ottobre 2009, la VII Commissione ha segnalato la necessità di adottare due distinti provvedimenti, come previsto dalla L. 440/1997.

[4]    L’art. 4 ha stanziato 100 mld di lire per il 1997, 400 mld. per il 1998 e 345 mld. a decorrere dal 1999.

[5]    La L. 69/2000 riserva fino al 55% dell’importo agli istituti di istruzione a carattere atipico (disciplinati dagli artt. 64-71 del D.Lgs. 294/1997: si tratta degli istituti statali per sordomuti di Roma, Milano e Palermo, dell’Istituto statale “Augusto Romagnoli” per minorati della vista e della Scuola professionale di massofisioterapia di Firenze, riservata ai ciechi) per l’attuazione della riforma di questi ultimi come enti di supporto all’autonomia scolastica (ai sensi dell’art. 21, c. 10, della L. 59/1997). Nelle more di tale riordino, l’importo in questione viene assegnato alla diretta gestione del Ministero; il restante 45% dei finanziamenti è riservato a progetti di integrazione e formazione del personale realizzati dalle scuole o dal Ministero.

[6]    L’alternanza scuola lavoro è prevista quale modalità di realizzazione della formazione del secondo ciclo sia nei licei sia nel sistema dell’istruzione e della formazione professionale di competenza regionale .

[7]    Si ricorda,inoltre, che l’art. 1 della L. 9/1999 aveva autorizzato l’incremento del Fondo, a decorrere dal 2000, di lire 165 mln annui, finalizzati alla sperimentazione dell’autonomia scolastica. La legge è poi stata abrogata dalla L. 53/2003.

[8]    La somma relativa al 1999 comprendeva - ai sensi dell’art. 1, c. 2, L. 440/1997 - una quota degli stanziamenti per il 1998, non utilizzata nell’esercizio di riferimento.

[9]    A partire dal 2001 la somma complessiva risulta integrata, come già detto, dei 21,27 mld. di lire stanziati dalla L. 69/2000.

[10]   Rispetto alla Direttiva 30.11.2009, n. 93, che indicava 9 obiettivi, è stato espunto l’obiettivo “Valorizzazione delle eccellenze”; i relativi progetti sono ora menzionati nell’ambito dell’obiettivo a) Offerta formativa.

[11]   Introdotto dall’art. 1 del D.L. 137/2008.

[12] L’art.15 del D.L.112/2008, conv. con modif. dalla L.133/2008, prevede che a decorrere dall’a.s. 2011-2012 siano adottati esclusivamente testi utilizzabili nelle versioni on line scaricabile da internet o mista.

[13]Content and Language Integrated Learning. Si tratta di una metodologia didattica che prevede l'insegnamento di una disciplina in lingua straniera veicolare.

[14]                Nell’ambito del piano e-government 2012, presentato nel gennaio 2009, volto ad assicurare servizi di rete, accessibilità e  trasparenza della p.a, con l'Obiettivo Scuola , il MIUR e il Ministero per la PA e l'Innovazione hanno avviato una serie di interventi volti all’innovazione digitale della scuola. Il progetto Compagno di classe, ad es., mira a dotare gli studenti della scuola primaria di un PC a loro dedicato, da utilizzare come strumento didattico. Il progetto Didattica digitale ha reso possibile l'attivazione, a partire da maggio 2009, del portale InnovaScuola, che raccoglie materiali, idee e strumenti per l'uso delle nuove tecnologie nell'insegnamento e nell'apprendimento. Il sito mette anche a disposizione una Libreria Digitale Aperta, che contiene una vasta collezione di materiale didattico multimediale, e uno Spazio Beni Culturali, attraverso cui si intende promuovere il patrimonio culturale italiano e consentire l'accesso ai sistemi informativi del MIBAC. Il progetto Didattica digitale prevede anche l'introduzione nelle classi della scuola secondaria di primo grado di circa 30.000 lavagne interattive digitali (LIM) . Si ricorda che l’art. 30 del ddl A.S.2243 (ddl di semplificazione 2010), approvato dalla Camera e ora all’esame del Senato, consente la predisposizione delle pagelle in formato elettronico dall’a.s. 2010-2011 e la rende obbligatoria a partire dall’a.s. 2012-2013. Al documento viene riconosciuta validità legale, facendo salva la possibilità per gli interessati di ottenerne copia cartacea.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/scuola_digitale/.

[15]   Il percorso di organizzazione della scuola in ospedale, avviato con la circolare 353/1998, è stato ampliato a ogni ordine e grado di scuole, estendendosi anche all’istruzione domiciliare, con la circolare 10 ottobre 2001, n. 149. Ogni anno, a ciascuna direttiva ex L. 440/1997, ha fatto seguito la circolare recante la ripartizione della somma; da ultimo, con nota 9.4.2010, prot. 2701, sono state assegnate le risorse per la scuola in ospedale e il servizio di istruzione domiciliare per l’esercizio 2010 (3 milioni di euro). http://www.istruzione.it/web/ministero/index0410

[16] Lo schema di regolamento (n.194) è all’esame delle Commissioni parlamentari per l’espressione del parere.

[17] Le otto competenze chiave da conseguire in uscita al percorso dell’obbligo sono indicate in allegato al regolamento recante disposizioni sull’adempimento dell’obbligo (DM 139/2007).

[18]   In occasione del Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, le Istituzioni europee, insieme ai Paesi membri, hanno individuato strumenti in grado di promuovere, nello spazio europeo, la libera circolazione dei cittadini, dei loro titoli e curriculum. Tra questi strumenti c’è EUROPASS (Decisione n.2241/2004/CE), un insieme di documenti ideati con l´obiettivo di rendere più trasparenti e leggibili i titoli, le qualifiche e le competenze acquisite. I documenti che al momento fanno parte del pacchetto Europass sono l´Europass Curriculum Vitae e l´Europass Passaporto delle Lingue; il Supplemento al Diploma e il Supplemento al Certificato; l´Europass-mobilità, utile in caso di esperienze di studio all'estero, rilasciato dal Centro Nazionale Europass Italia. http://www.europass-italia.it/.

[19] Il 15 luglio 2010 il Ministro ha presentato il progetto Qualità e merito che prevede l’estensione dell’esperienza dei test oggettivi standard predisposti dall’INVALSI. Le prove saranno somministrate all'inizio dell'anno scolastico per evidenziare la reale preparazione degli studenti. Al termine dell’anno saranno ripetute per verificare i miglioramenti ottenuti. http://www.istruzione.it/web/ministero/cs150710