Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento attività produttive
Titolo: Programma di utilizzo per il 2010 dei fondi per studi e ricerche di politica industriale - Schema di Decreto n. 204 (art. 3, L. n. 140/1999) - Elementi per l'istruttoria normativa
Riferimenti:
SCH.DEC 204/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 178
Data: 19/04/2010
Descrittori:
CENTRI E ISTITUTI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE   CONTRIBUTI PUBBLICI
INDUSTRIA     
Organi della Camera: X-Attività produttive, commercio e turismo
Altri riferimenti:
L N. 140 DEL 11-MAG-99     

 

19 aprile 2010

 

n. 178/0

 

 

Programma di utilizzo per il 2010 dei fondi
per studi e ricerche di politica industriale

Schema di Decreto n. 204
(art. 3, L. 140/1999)

Elementi per l’istruttoria normativa

 

Numero dello schema di decreto

204

Titolo

Programma di utilizzo, per l’anno 2010, dell’autorizzazione di spesa, prevista dal citato articolo 3, per lo svolgimento di studi e ricerche per la politica indu­striale

Ministro competente

Sviluppo economico

Norma di riferimento

Legge 11 maggio 1999, n. 140, art. 3

Date:

 

presentazione

1° aprile 2010

assegnazione

8 aprile 2010

termine per l’espressione del parere

28 aprile 2010

Commissione competente

X Commissione (Attività produttive)

Rilievi di altre Commissioni

No

 

 


Presupposti normativi

L'articolo 3 della legge 11 maggio 1999, n. 140, Norme in materia di attività produttive, ha autoriz­zato, a partire dal 1999,una spesa annuale di 6 miliardi di lire da destinarsi ad attività di studio e ricerca nei settori delle attività produttive di compe­tenza del Ministero dell’industria (ora Ministero dello sviluppo economico). Lo stanziamento è riferito a tre fattispecie distinte per finalità o strumenti:

1)   collaborazione di esperti o società specializ­zate mediante appositi contratti;

2)   costituzione di un nucleo di esperti per la poli­tica industriale, dotato della necessaria struttura di supporto e disciplinato con apposito decreto;

3)   utilizzo di esperti di alta qualificazione per il supporto alle attività di coordinamento di pro­getti e programmi ad alto contenuto tecnologico di imprese italiane nei settori aeronautico e spaziale e dei prodotti elettronici e ad alta tecnologia suscettibili di impiego duale.

Con riferimento alla seconda fattispecie (costitu­zione di un nucleo di esperti), l’articolo precisa che esso sia disciplinato con apposito decreto, sull’esempio di quanto già realizzato presso il Mini­stero del tesoro. A ciò si è provveduto con il decreto del Ministro dell'industria 18 settembre 2000, che ha istituito il Nucleo, e con una successiva serie di decreti che hanno provveduto a completarne la di­sciplina. Si consideri che il D.P.R. 78/2007 (art. 6) ha ridotto il numero dei componenti del Nucleo da 10 a 7. Il D.P.R. 197/2008, al comma 3 dell’articolo 3, pone il Nucleo degli esperti di politica industriale alle dirette dipendenze del Capo Dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione, e il comma 2 dell’articolo 2 del D.M. 7 maggio 2009 del Ministero dello sviluppo economico attribuisce al Nucleo me­desimo le funzioni di supporto tecnico all’elaborazione di linee guida per la competitività e lo sviluppo del sistema delle imprese e per la razio­nalizzazione del sistema dei fondi pubblici destinati ad interventi per la finanza d’impresa, e alle inizia­tive per l’attuazione delle politiche per i distretti in­dustriali e per le PMI.

Quanto alla terza fattispecie (utilizzo di esperti di alta qualificazione), l’art. 2, co. 3, lett. f), della L. 140/1999 richiamato dall’articolo 3 delle medesima legge, prevede che il regolamento di disciplina degli interventi nel settore aerospaziale e duale (ossia ci­vile e militare) individuati dall’art. 1, comma 1, lett. a) (DPR 318/2002, Regolamento concernente la realizzazione di progetti e programmi nei settori ae­ronautico, spaziale e dei prodotti elettronici ad alta tecnologia suscettibili di impiego duale, a norma dell'articolo 2 della legge 11 maggio 1999, n. 140), assicuri il coordinamento dei progetti di imprese ita­liane nei predetti settori, anche mediante ricorso ad esperti di alta qualificazione. Si dovranno evitare situazioni di incompatibilità con particolare riguardo ai rapporti di lavoro o di consulenza con le imprese e le società operanti nei medesimi settori. Il com­penso degli esperti dovrà essere determinato di concerto con il Ministero del tesoro (ora Ministero dell'economia e delle finanze).

Sul piano procedurale, l'articolo 3 della L. 140/1999 prevede che il Ministro, prima di attuare le misure ivi previste, acquisisca il parere delle competenti commissioni parlamentari. La previsione appare riferibile alla prima e presumibilmente alla seconda delle fattispecie cui sono destinate le somme stan­ziate (utilizzo di esperti o società specializzate e costituzione del nucleo di esperti), e non anche all’utilizzo di esperti per ricerche nel settore aero­nautico, spaziale e duale, fattispecie quest'ultima destinata, come si è visto, ad essere disciplinata in via regolamentare.

Come nelle precedenti occasioni, la richiesta di pa­rere parlamentare non ha per oggetto uno schema di provvedimento, bensì un documento in cui il Mi­nistro sottopone al parere delle competenti com­missioni parlamentari un programma di massima relativo all’utilizzazione delle risorse stanziate dall’articolo 3, in cui si tracciano le linee d’azione che potranno essere prese in considerazione nel 2010, nonché le risorse che si ipotizza di destinare ad esse.

Contenuto

La richiesta di parere in esame ha ad oggetto il pro­gramma di utilizzo per l'anno 2010 dell'autorizza­zione di spesa per lo svolgimento di studi e ricer­che in materia di politica industriale, ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 140/1999.

Nel programma risulta confermato il criterio generale di riparto dello stanziamento tra i Centri di responsa­bilità “Gabinetto ed Uffici di diretta collaborazione” e “Imprese”, adottato per gli anni 2002-2009. Tra i due centri di responsabilità iscritti nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, lo stanzia­mento complessivo risulta di 655.530 euro ed è ri­partito, rispettivamente, in ragione di euro 197.442 euro (sul capitolo 1091) e di euro 458.088 euro (sul capitolo 2234).

Sugli stanziamenti sopra riportati gravano accantona­menti di bilancio che di fatto riducono le originarie di­sponibilità agli importi, rispettivamente, di euro 195.517 e di euro 453.621. Tuttavia, tali disponibilità possono essere integrate con variazioni compensa­tive a carico di risorse destinate ad aggiustamenti di bilancio.

Le risorse assegnate al Centro di responsabilità Ga­binetto e uffici di diretta collaborazione, come detto pari effettivamente a 195.517 euro, saranno destinate a studi e analisi generali di supporto alle decisioni dell’organo politico, da realizzare avvalen­dosi di esperti o società specializzate.Nel corso del 2010 tale attività di sopporto sarà funzionale all’avvio dell’attuazione delle misure approvate dal legislatore in materia di distretti industriali e reti d’impresa, non­ché alla prosecuzione dell’attuazione dei programmi per la sicurezza energetica, per il sostegno all’innovazione, per l’effettiva liberalizzazione dei ser­vizi e per la corretta formazione dei prezzi; si intende inoltre proseguire lo sviluppo di attività già avviate negli anni precedenti, dettagliatamente elencate dalla relazione.

Lo stanziamento effettivo di euro 453.621 assegnato al Centro di responsabilità Imprese è imputato al capitolo 2234, che supporta le attività del Nucleo di esperti di politica industriale e dell’Osservatorio unico per il monitoraggio delle attività produttive. La rela­zione reca altresì l’elencazione dei settori nei quali, nel corso del 2010, in considerazione anche delle ri­sorse disponibili, il Ministero intende sviluppare le proprie attività di approfondimento.

Al Programma di utilizzo per l’anno 2010 è allegata, ai sensi dell’art. 3 della L. 140/1999, la rendiconta­zione riguardante l’utilizzo delle risorse per l’anno 2009, nella qualesono indicati, per ciascun centro di responsabilità, i singoli impegni assunti.

Relativamente al Centro di responsabilità “Gabi­netto”, a fronte di uno stanziamento di euro 174.785, integrato successivamente mediante variazioni com­pensative pari a euro 570.758,02, per un totale quindi di euro 745.543,02, sono stati assunti impegni per pari importo complessivo (cap. 1091).

Per quanto riguarda, invece, il Centro di responsabi­lità “Imprese”, a fronte di uno stanziamento di 745.362 euro, integrato mediante variazioni compen­sative pari a euro 71.923, per un totale quindi di euro 817.285, sono stati assunti impegni per 816.140,47 euro (cap. 2234), con un’economia quindi di 1.144,53 euro.

 

 


 

 

 

 

Servizio Studi – Dipartimento Attività produttive

( 066760-9574  – *st_attprod@camera.it

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File: AP0116_0.doc