Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento agricoltura
Titolo: Contributi ad enti ed altri organismi del settore agricolo alimentare e forestale Schema di Decreto n. 383 - (art. 1, co. 40, L. 549/95) - Elementi per l'istruttoria normativa
Riferimenti:
SCH.DEC 383/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 332
Data: 25/07/2011
Organi della Camera: XIII-Agricoltura
Altri riferimenti:
L N. 549 DEL 28-DIC-95     

 

25 luglio 2011

 

n. 332/0

 

 

Contributi ad enti ed altri organismi del settore agricolo alimentare e forestale

Schema di Decreto n. 383
(art. 1, co. 40, L. 549/95)

Elementi per l’istruttoria normativa

 

Numero dello schema di decreto

383

Titolo

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto di un ulteriore stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l’anno 2010, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.

Ministro competente

Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Norma di riferimento

art. 1, co. 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549

Date:

 

presentazione

14 luglio 2011

assegnazione

18 luglio 2011

termine per l’espressione del parere

7 agosto 2011

Commissione competente

XIII (Agricoltura)

 

 


Presupposti normativi

Lo schema di decreto ministeriale in esame è stato predisposto dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell’economia, ed è sottoposto al parere parlamentare sulla base di quanto previsto dall’art. 1, comma 40, della legge n.549 del 1995, come modificato dall'articolo 32, comma 2, della L. 23 dicembre 2001, n. 448(legge finanziaria 2002), che ha ridisciplinato il sistema di riparto delle risorse che lo Stato assegna agli enti ed organismi indicati dalla legge medesima.

 

Il comma 2 dell’articolo 32 ha, infatti, stabilito che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, di cui alla tabella 1 allegata alla legge, siano iscritti in un'unica unità previsionale di basenello stato di previsione di ciascun Ministero interessato. E' stato, altresì, disposto che il riparto delle risorse stanziate su ciascuna di tali UPB debba essere annualmente effettuato entro il 31 gennaio dal Ministro competente, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, “intendendosi corrispondentemente rideterminate le relative autorizzazioni di spesa”.

 

La tavola finale della tabella 1 allegata alla finanziaria 2001 reca il riepilogo delle somme totali a legislazione vigente, suddivise per Ministero, che sono interessate dalla procedura di accorpamento in un'unica unità previsionale di base e dalla connessa riduzione.

Relativamente al Ministero delle politiche agricole tale somma, che ammontava a 6,714 milioni di euro, ha subito ripetute riduzioni per effetto delle successive leggi finanziarie; l’inversione di tendenza registrata con l’esercizio 2008 e confermata per il 2010 è interamente dovuta alle nuove disponibilità assegnate all’UNIRE.

Per l’anno 2010 il riparto degli stanziamenti destinati ad enti ed organismi vigilati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali è stato già effettuato con decreto interministeriale 31 dicembre 2010.

Con decreto del Presidente del Consigli dei Ministri 19 marzo 2010 è stato disposto l’utilizzo per l’anno 2010 di un’ulteriore somma, pari a 20.000.000 euro da ripartire in misura proporzionale tra i diversi Ministeri interessati; a tal fine il Ministero dell’economia e delle finanze ha provveduto allo stanziamento di una somma aggiuntiva di 1.074.000,00 sul capitolo 2200 a favore degli enti e degli organismi vigilati dal MIPAF.

Il DPCM 19 marzo 2010 è stato emanato in attuazione di quanto previsto dal comma 250 dell’art. 2 della legge finanziaria per il 2010 (Legge n.191/2009) che ha disciplinato le modalità di utilizzo del Fondo per le esigenze urgenti ed indifferibili del Ministero dell’economia e finanze. Più in particolare, è stato previsto che a tale Fondo affluiscano le risorse derivanti dal c.d. scudo fiscale (art. 13-bis, co 8, del D.L. n.78/2009), come integrate dalle entrate derivanti dal recupero degli aiuti di Stato in favore di imprese esercenti servizi pubblici locali a prevalente capitale pubblico (art. 19 del D.L: n.135/2009). La destinazione delle disponibilità del Fondo - negli importi di 2.214 milioni di euro nel 2010, di 213 milioni nel 2011 e di 160 milioni nel 2012 – è indicata nell’elenco 1, allegato alla legge finanziaria 2010. 181 milioni nel 2010, 113 milioni nel 2011 e 60 milioni nel 2010 sono destinati a misure di particolare valenza sociale e di riequilibrio socio-economico, tra le quali, sono inclusi i contributi ad enti ed organismi ai sensi dell’art. 1, comma 40, della L. 549/1995. La ripartizione degli importi dovuti è adottata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere conforme delle Commissioni parlamentari delle due Camere competenti per i profili finanziari.

In attuazione di quanto sopra riportato, l’art. 2. comma 10, del DPCM 19 marzo 2010, ha disposto l’utilizzo per l’anno 2010, su proposta dei Ministri competenti, della somma di 20 milioni di euro, da ripartire in misura proporzionale ai rispettivi stanziamenti di bilancio dei singoli Ministeri interessati per le finalità di cui all’art. 1, comma 40, della L. 549/1995.

 

Contenuto

Lo schema di decreto ministeriale provvede a ripartire tale ulteriore stanziamento di 1.074.000,00, rispetto a quello già disposto per l’anno finanziario 2010, pari a 6.784.920,00 euro, effettuato con decreto interministeriale 31 dicembre 2010.

 

Si ricorda, in proposito, che l’importo originario di 6.784.920,00 era conseguente allo stanziamento inizialmente iscritto nel bilancio 2010 (7.268.000,00 euro), diminuito di 483.080,00 euro in base alle riduzioni lineari effettuate con i decreti legge 78/2009 e 1/2010.

Quanto alle risorse assegnate, esse venivano ripartite secondo lo schema seguente, nel quale sono posti a raffronto lo stanziamento 2010 con gli stanziamenti dei due anni precedenti, evidenziandone le variazioni:

Capitolo 2200  - in migliaia di euro.

 

Legge

Denominazione

Riparto

Variaz.
ass. e (%)

2008

2009

2010

2010/2009

70/75

INEA

921,3

910,0

1.124,2

+ 214,2

(+ 1,23)

423/85

INRAN

3.402,6

3.362,0

4.153,2

+ 791,2

(+ 1,23)

757/75

194/84

Centro di Portici

333,0

329,3

406,8

+ 77,5

(+ 1,23)

493/54

Enti ed uffici internazionali

95,3

99,1

100,8

+1,7

(+ 1)

244/07

UNIRE

2.093,9

---

1.000,0

+ 1.000,0

--

 

TOTALE

6.846,1

4.700,4

6.785,0

+ 2.084,6

(+ 1,44)

 

Sull’originario riparto dei fondi per il 2010, la Commissione Agricoltura ha espresso, in data 27 ottobre 2010, parere favorevole con una osservazione, nella quale si sottolinea l’esigenza che le risorse assegnato dallo Stato siano utilizzate dagli enti ed organismi in misura crescente per lo svolgimento delle funzioni proprie e per l’effettuazione di investimenti, come ad esempio quello relativo all’ippodromo di Merano, con conseguente riduzione della quota destinata al mero funzionamento degli stessi.

 

L’ulteriore riparto effettuato con il provvedimento in esame, attribuisce, in modo proporzionale alle assegnazioni già effettuate:

-          710.558,40 euro all’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN) da destinarsi al funzionamento dell’Istituto, le cui entrate coprono solo in parte il pagamento degli stipendi del personale;

-          192.353,40 euro all’Istituto nazionale di economia agraria (INEA) da destinarsi agli oneri derivanti dalla gestione della rete di informazione contabile agricola (RICA) gestita dall’INEA in qualità di organo di collegamento tra l’Italia e l’Unione europea;

-          171.088,20 euro all’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine (UNIRE) da destinare al comune di Merano per la ristrutturazione dell’Ippodromo.

 

Si ricorda, in proposito, che l’articolo 14, comma 28, del decreto-legge 6 luglio 2011, n.98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011 n. 111, ha trasformato l’UNIRE in Agenzia per lo sviluppo del settore ippico – ASSI, struttura a carattere tecnico-operativo di interesse nazionale, secondo quanto previsto dall’art. 8 del DLgs 30.7.1999, n.300, sotto la vigilanza del Ministro delle politiche agricole.

I nuovi compiti dell’Agenzia consistono nel: promuovere l’incremento ed il miglioramento delle razze equine; gestire i libri genealogici; rivedere la programmazione delle corse e dei programmi di allevamento; affidare il servizio di diffusione delle riprese televisive delle corse; valutare le strutture degli ippodromi e degli impianti di allevamento ed allenamento.

L’agenzia subentra nella titolarità dei rapporti giuridici facenti capo all’Unire.

 

 

Allo schema è allegata la documentazione sull’attività svolta da parte degli enti per i quali si prevede l’ulteriore finanziamento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servizio Studi – Dipartimento Agricoltura

( 066760-3610 – *st_agricoltura@camera.it

I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.

File: Ag0202_0.doc