Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento agricoltura | ||
Titolo: | Attuazione della Direttiva 2007/61/CE relativa al latte conservato parzialmente o totalmente disidratato - Schema di D.Lgs. n. 378 - Elementi per l'istruttoria normativa | ||
Riferimenti: |
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Serie: | Atti del Governo Numero: 327 | ||
Data: | 19/07/2011 | ||
Organi della Camera: | XIII-Agricoltura | ||
Altri riferimenti: |
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n. 327/0 |
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Attuazione della Direttiva 2007/61/CELatte conservato parzialmente o totalmente disidratatoSchema di D.Lgs. n. 378Elementi per l’istruttoria normativa |
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Numero dello schema di decreto legislativo |
378 |
Titolo |
Attuazione della direttiva 2007/61/CE relativa a taluni tipi di latte conservato parzialmente o totalmente disidratato destinato all’alimentazione umana |
Norma di delega |
Art 26 L: 4 giugno 2010, n. 96 |
Numero di articoli |
9 |
Date: |
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presentazione |
11 luglio 2011 |
assegnazione |
11 luglio 2011 |
termine per l’espressione del parere |
17 agosto 2011 |
termine per l’esercizio della delega |
8 ottobre 2011 |
Commissione competente |
XIII (Agricoltura), XIV (Politiche dell’Unione europea) |
Rilievi di altre Commissioni |
V (Bilancio) |
Il provvedimento attua la normativa europea relativa a taluni di tipi di latte conservato parzialmente o totalmente disidratato destinato all’alimentazione umana (direttiva 2011/114/CE, come modificata dalla direttiva 2007/61/CE).
L’art. 1, oltre a far riferimento alle direttive richiamate, fornisce la definizione di “latte parzialmente disidratato” e di “latte totalmente disidratato”, facendo salva la disciplina speciale per il latte destinato ai lattanti e alla prima infanzia.
L’art. 2 definisce quali materie prime possono essere utilizzate per la correzione del tenore proteico del latte (retentato di latte, permeato di latte, lattosio).
L’art. 3 definisce quali trattamenti possono essere utilizzati per la conservazione di tali tipi di latte (trattamento termico di sterilizzazione o trattamento UHT, aggiunta di zucchero, disidratazione a seconda del tipo do prodotto).
L’art. 4 stabilisce che il tenore proteico del latte può essere corretto ad un livello minimo del 34 per cento in peso.
L’art. 5 disciplina l’etichettatura di tali prodotti, da un lato, rinviando alle disposizioni generali di cui al D.Lgs. 109/1992, dall’altro, prevedendo alcune indicazioni specifiche.
L’art. 6 prevede l’abrogazione del D.Lgs. 49/2004 e del D.P.R. 514/1982.
L’art. 7 aumenta il limite massimo delle sanzioni amministrative previste in caso di violazione delle norme sull’etichettatura e sull’utilizzo di sostanze diverse da quelle consentite.
L’art. 8 prevede che le modifiche agli allegati potranno essere adottate con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri del Lavoro e delle politiche sociali, della salute e delle politiche agricole, alimentari e forestali, previo parere della Conferenza permanente che si dovrà esprimere entro 30 giorni dalla richiesta, intendendosi espresso avviso favorevole in caso di inutile decorso del predetto termine.
Gli elementi innovativi rispetto alla disciplina previgente riguardano la disciplina del tenore proteico del latte e l’individuazione delle tipologie di conservazione e trattamento (art. 2, 3 e 4) come introdotte dalla direttiva 2007/61. Vengono, inoltre, elevati i limiti massimi delle sanzioni amministrative (art. 7) e viene attribuita ai decreti ministeriali la facoltà di modificare gli allegati tecnici.
Allo schema di decreto in esame sono allegati la relazione illustrativa, la relazione tecnica, l’analisi tecnico-normativa (ATN) nonché l’analisi di impatto della regolamentazione (AIR).
Si fa presente che mentre la rubrica dell’art. 26 fa specifico riferimento all’attuazione della direttiva 2007/61/CE, il contenuto del medesimo articolo prevede come ambito oggettivo della delega il riordino complessivo della normativa attuativa della direttiva 2001/114/CE, come modificata dalla direttiva 2007/61/CE.
In effetti, già la legge n. 88/2009 (Comunitaria 2008),
all’articolo
Si fa presente che l’art. 6 dispone l’abrogazione del decreto del Presidente della Repubblica 10 maggio 1982, n.514, nonostante lo stesso risulti già abrogato dall’art. 5 del decreto legislativo 20 febbraio 2004, n. 49.
Servizio Studi – Dipartimento Agricoltura |
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