CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 dicembre 2012
748.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 12 DICEMBRE 2012

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INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 4 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI.

  La seduta comincia alle 8.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante Pag. 52la loro trasmissione attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 5603, recante disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione.
(Deliberazione).

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che, nella riunione del 29 novembre 2012, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, aveva deliberato di procedere ad un'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 5603, recante disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione. Fa presente che ha pertanto sottoposto la bozza di programma al Presidente della Camera e ha acquisito l'intesa, prevista dall'articolo 144, comma 1, del Regolamento, ed è possibile quindi procedere alla formale deliberazione dell'indagine.
  Pone quindi in votazione la proposta di svolgimento dell'indagine sulla base del programma concordato, che prevede lo svolgimento di audizioni di rappresentanti della Corte dei conti, dell'ISTAT, della Banca d'Italia e della Commissione europea, nonché di esperti della materia.

  La Commissione approva la proposta del presidente.

  La seduta termina alle 8.40.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 4 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 8.40.

Norme per l'adeguamento alle disposizioni dello statuto istitutivo della Corte penale internazionale.
C. 1439 e abb.-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che il provvedimento, recante norme per l'adeguamento alle disposizioni dello Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, è già stato esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 22 novembre 2012 e che, in quell'occasione, la Commissione bilancio, stante il carattere ordinamentale delle modifiche introdotte nel corso dell'esame in seconda lettura presso il Senato e considerati gli elementi informativi forniti dal Governo in quella sede, ha espresso un parere favorevole sul testo del provvedimento. Segnala che, in data 27 novembre 2012, la Commissione giustizia ha concluso l'esame in sede referente del provvedimento senza introdurre modifiche. Rileva come il testo all'esame dell'Assemblea non sembri, quindi, presentare profili problematici dal punto di vista finanziario. Segnala, infine, che in Assemblea non sono stati presentati emendamenti riferiti al testo in esame.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO concorda con le valutazioni del presidente.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento.

  La Commissione approva la proposta di parere del presidente.

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Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situazione della Società italiana degli autori ed editori.
Nuovo testo Doc. XXII, n. 32.

(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Nulla osta con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 novembre 2012.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, richiamando il dibattito svoltosi nelle precedenti sedute, formula la seguente proposta di parere, in sostituzione del relatore:
  «La V Commissione,
   esaminato il nuovo testo del Doc. XXII, n. 32, recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situazione della Società italiana degli autori e degli editori (SIAE), con particolare riferimento ad attività, gestione e governance della medesima Società;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;
  esprime

NULLA OSTA

  con la seguente osservazione:
   ancorché comporti effetti solo indiretti per la finanza pubblica, si valuti attentamente l'opportunità di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta negli ultimi mesi della legislatura».

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia.
C. 5569 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla IV Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che il disegno di legge di iniziativa governativa in esame, già approvato dal Senato, reca la delega al Governo per il riordino dello strumento militare nazionale, nonché altre norme sulla medesima materia. Rileva che il testo originario del provvedimento è corredato di relazione tecnica.
  Con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, osserva che le modifiche introdotte dal Senato – con specifico riferimento all'articolo 1, comma 2 – prevedono che i risparmi derivanti dalla revisione dello strumento militare e destinati alle finalità di cui all'articolo 4 siano determinati al netto delle riduzioni di spesa previste dal decreto-legge n. 95 del 2012 in materia di spending review per le Forze armate e il Ministero della difesa, riduzioni che, ai sensi del medesimo decreto-legge n. 95 del 2012, sono destinate al miglioramento dei saldi. Segnala come vada peraltro considerato che, in base all'articolo 4, comma 1, del provvedimento in esame, i risparmi derivanti dalla revisione dello strumento militare, ulteriori, rispetto a quelli quantificati dal decreto-legge n. 95 del 2012, saranno indicati nel DEF e verranno destinati al riequilibrio dei principali settori di spesa del Ministero della difesa. Osserva che tale previsione potrebbe introdurre elementi di rigidità nell'attuazione di future misure di risparmio che coinvolgano l'intero comparto della pubblica amministrazione, al quale appartiene anche il settore della difesa, rendendo più difficile l'applicazione di misure generali di contenimento della spesa anche in applicazione della disciplina europea di bilancio. In proposito appare opportuno acquisire l'avviso del Governo. In merito ai profili di copertura finanziaria, con particolare riferimento all'articolo 1, comma 3, rileva l'opportunità di integrare la disposizione in base alla quale i decreti legislativi siano trasmessi per il parere alle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, prevedendo esplicitamente che gli stessi siano corredati di relazione tecnica. Pag. 54Fa presente che tale esplicita previsione è volta anche a garantire, a norma dell'articolo 17, comma 2, della legge n. 196 del 2009, la verifica dell'idoneità della clausola di neutralità finanziaria prevista dal successivo comma 4. Riguardo all'articolo 4, comma 1, lettera b), in considerazione del fatto che la disposizione prevede la rimodulazione delle risorse finanziarie tra i vari settori della spesa del Ministero della difesa, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla possibilità di integrare la formulazione della norma prevedendo che lo strumento con il quale procedere alla suddetta rimodulazione sia non solo la legge di stabilità, come previsto dall'attuale disposizione, ma anche il disegno di legge di bilancio.
  Per quanto concerne l'articolo 2, in materia di revisione dell'assetto strutturale e organizzativo del Ministero della difesa, segnala che, in merito alla riassegnazione alla Difesa delle risorse derivanti dalla spesa sostenuta dalle amministrazioni che utilizzano i servizi resi dalle Forze armate, la relazione tecnica sostiene che la disposizione non determina maggiori oneri. In proposito, al fine di suffragare tale ipotesi di invarianza, ritiene che andrebbero acquisiti chiarimenti dal Governo circa la destinazione e la classificazione in bilancio di tali proventi sulla base della vigente normativa.
  Con riferimento all'articolo 3, in materia di revisione delle dotazioni organiche del personale militare e civile del Ministero della difesa, osserva che, secondo la relazione tecnica, i risparmi derivanti dalle riduzioni effettuate ai sensi del decreto-legge n. 95 del 2012 rimangono distinti da quelli che conseguiranno all'adozione dei decreti legislativi in esame, in ragione della diversa destinazione finale delle risorse recuperate. In proposito, rinvia a quanto già osservato in merito all'articolo 1 e all'articolo 4, comma 1.
  Per quanto riguarda l'articolo 4, commi 2 e 3, recante modifiche al Codice dell'ordinamento militare, fa presente che andrebbe escluso che le disposizioni in esame siano suscettibili di determinare effetti negativi di cassa, anche con riferimento alla possibilità di trasportare gli ordini di accreditamento all'esercizio successivo.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO chiede di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento, al fine di completare l'istruttoria sulle implicazioni finanziarie delle modifiche introdotte presso l'altro ramo del Parlamento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, preso atto della richiesta del rappresentante del Governo, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Concessione di un contributo al Centro Pio Rajna, in Roma, per il sostegno degli studi danteschi e delle attività di ricerca sulla lingua e sulla letteratura italiana.
C. 5309.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che la proposta di legge in esame reca, in particolare, la concessione di un contributo statale, per un importo di 500.000 euro per ciascuno degli anni dal 2013 al 2021, a favore del Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica Pio Rajna in Roma, al cui onere si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per gli anni 2013 e 2014, dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente, relativo al triennio 2012-2014, relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Ricorda, inoltre, che il provvedimento è stato già esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 12 ottobre 2012 e che, in quell'occasione, la Commissione aveva espresso un parere favorevole nel presupposto che il disegno di legge di stabilità 2013, nel quadro dei fondi speciali di parte corrente Pag. 55per il triennio 2013-2015, confermasse, con riferimento all'accantonamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la disponibilità delle risorse utilizzate per la copertura degli oneri derivanti dal presente provvedimento, e che il provvedimento fosse approvato definitivamente entro il 31 dicembre 2012. Fa presente come la Commissione di merito non abbia tuttavia concluso l'iter del provvedimento; successivamente, con la presentazione del disegno di legge di bilancio 2013-2015 e del disegno di legge di stabilità per il 2013, la Commissione bilancio ha proceduto, come da prassi consolidata, alla revoca di tutti i pareri resi dalla Commissione stessa in data anteriore al 17 ottobre 2012 con riferimento ai provvedimenti che comportassero conseguenze di carattere finanziario in anni successivi all'esercizio in corso, al fine di verificarne la compatibilità con le previsioni contenute nei nuovi documenti di bilancio. Rileva che tale revoca ha interessato anche il provvedimento in esame e che, in seguito a tale revoca, la Commissione è chiamata, pertanto, a valutare nuovamente il provvedimento alla luce delle effettive disponibilità dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il triennio 2013-2015, come determinato dal disegno di legge di stabilità 2013. Al riguardo, rileva che il disegno di legge di stabilità per il 2013 prevede, con riferimento al provvedimento in esame, una specifica finalizzazione nell'ambito dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente concernente il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, e presentava la disponibilità delle risorse necessarie alla copertura degli oneri del provvedimento. Segnala, tuttavia, anche a seguito dell'adozione del decreto-legge 29 ottobre 2012, n. 185, concernente disposizioni urgenti in materia di trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici – che dispone l'utilizzo, a fini di copertura degli oneri dallo stesso recati, dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero del lavoro per un importo di 7 milioni di euro per l'anno 2013 – il predetto accantonamento non reca, relativamente all'esercizio finanziario 2013, le necessarie disponibilità per garantire la copertura degli oneri del provvedimento in esame. Appare, quindi, opportuno che il Governo chiarisca se e con quali modalità risulti possibile garantire, nell'esercizio 2013, la copertura degli oneri del suddetto decreto-legge n. 185 del 2012. Rileva che, per gli anni successivi, l'accantonamento relativo allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del quale è previsto l'utilizzo reca le necessarie disponibilità.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO conferma che l'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali non reca, per l'anno 2013, le necessarie disponibilità. In ogni caso, richiamando anche le difficoltà incontrate nel corso dell'esame del disegno di legge di stabilità allorché si trattò di ridurre tale accantonamento per destinare risorse alla Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, ritiene che difficilmente potranno utilizzarsi risorse riferibili al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per iniziative, pur meritevoli, in campo culturale.

  Renato BRUNETTA (PdL) osserva come sembri singolare l'utilizzo di risorse del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per finanziare un'istituzione culturale, ricordando come per tale tipo di enti esiste un apposito fondo di finanziamento. Condivide inoltre le perplessità evidenziate dal sottosegretario, richiamando le difficoltà già incontrate per garantire il finanziamento della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

  Renato CAMBURSANO (Misto) ritiene che nell'attuale situazione economica del Paese non vi siano le condizioni per destinare nuovi finanziamenti ad istituzioni di studio e invita a svolgere un'ulteriore valutazione sull'opportunità di stanziare Pag. 56nuove risorse per la proposta di legge in esame.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.05.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 4 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI.

  La seduta comincia alle 9.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Introduce, quindi, l'audizione.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 5603, recante disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione.
Audizione del Presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino.
(Svolgimento e conclusione).

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, introduce l'audizione.

  Luigi GIAMPAOLINO, presidente della Corte dei conti, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Renato BRUNETTA (PdL), Mario BACCINI (PdL), Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), Renato CAMBURSANO (Misto), Roberto SIMONETTI (LNP), Giulio CALVISI (PD), Lino DUILIO (PD) e Amedeo CICCANTI (UdCpTP).

  Luigi GIAMPAOLINO, presidente della Corte dei conti, replica agli intervenuti nel dibattito, riservandosi di fornire ulteriori precisazioni e chiarimenti in un testo scritto che si riserva di trasmettere.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ringrazia il Presidente della Corte dei conti per il significativo contributo fornito all'indagine conoscitiva.
  Dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 10.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 4 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI.

  La seduta comincia alle 13.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante la loro trasmissione attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 5603, recante disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione.
Audizione del Presidente dell'ISTAT, Enrico Giovannini.
(Svolgimento e conclusione).

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, introduce l'audizione.

Pag. 57

  Enrico GIOVANNINI, presidente dell'ISTAT, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Lino DUILIO (PD) e Renato BRUNETTA (PdL), ai quali replica Enrico GIOVANNINI, presidente dell'ISTAT.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ringrazia il Presidente della Corte dei conti per il significativo contributo fornito all'indagine conoscitiva.
  Dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.30.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

  Martedì 4 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la Presidenza del Consiglio dei ministri Giampaolo D'Andrea.

  La seduta comincia alle 15.05.

Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione.
C. 5603 Giancarlo Giorgetti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 29 novembre 2012.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, osserva come eventuali sovrapposizioni tra i lavori della Commissione sulla proposta in esame e i lavori della Commissione bilancio del Senato, alla quale sono assegnati progetti di legge di analogo contenuto, ma dei quali non risulta iniziato l'esame, potranno essere eventualmente risolti attraverso opportune intese tra le Presidenze delle Camere. Chiede, quindi, se qualcuno intenda intervenire in sede di esame preliminare, anche alla luce delle risultanze delle audizioni svoltesi nella giornata odierna.

  Maino MARCHI (PD) evidenzia come nel momento in cui si discute a proposito dell'attuazione della legge costituzionale n. 1 del 2012 occorre verificare attentamente se non si corra il rischio di introdurre elementi eccessivi di rigidità per le politiche economiche e per l'azione delle amministrazioni pubbliche. Invita, pertanto, a considerare con attenzione gli spunti forniti dalle audizioni svoltesi nella giornata di oggi, che valorizzano la flessibilità delle regole, che consentirebbe di non imbrigliare eccessivamente le politiche, anche in considerazione dell'eventualità, da lui auspicata, di una revisione delle disposizioni vigenti nell'ordinamento dell'Unione europea che determini un superamento delle politiche improntate quasi esclusivamente al rigore finanziario che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Osserva, inoltre, che, proprio nel momento in cui si riducono i margini di manovra delle amministrazioni pubbliche, è necessario richiedere alle strutture tecniche del Governo una maggiore precisione e puntualità nella individuazione degli effetti finanziari delle singole disposizioni e una più efficace comunicazione con il Parlamento. In questa ottica, ricorda come alcune delle disposizioni del disegno di legge di stabilità per il 2013, quale, ad esempio, quella relativa al fondo per gli affitti delle amministrazioni pubbliche, fossero corredate da una relazione tecnica sintetica e priva di elementi informativi che consentissero di valutare la portata delle operazioni di dismissione programmate e l'effettiva necessità e l'adeguatezza degli stanziamenti previsti. Ritiene, pertanto, che nel momento in cui si riscrive integralmente il contenuto del disegno di legge di bilancio ci si debba interrogare sull'opportunità di rivedere le disposizioni che disciplinano la relazione tecnica senza limitarsi a una Pag. 58semplice trasposizione nella nuova legge delle disposizioni della legge di contabilità e finanza pubblica relative al disegno di legge di stabilità. Da ultimo, ritiene che la rilevanza per la finanza degli enti territoriali delle disposizioni degli articoli 11 e 12 del provvedimento richiederebbe quantomeno un'audizione di rappresentanti delle autonomie, i cui rapporti con lo Stato centrale già stanno vivendo una situazione di grande sofferenza. Reputa, infatti, che sarebbe necessario valutare le reazioni rispetto alle disposizioni relative al concorso degli enti territoriali alla sostenibilità del debito pubblico, osservando come esse bilancino sostanzialmente quelle relative all'istituzione del fondo per il finanziamento dei livelli essenziali e delle funzioni fondamentali nelle fasi avverse del ciclo economico o al verificarsi di eventi eccezionali. Pur dichiarandosi consapevole dell'estrema ristrettezza dei tempi disponibili, giudica imprescindibile acquisire una valutazione da parte dei rappresentanti degli enti territoriali, ricordando come essi abbiano minacciato di dimettersi in massa dalle proprie cariche qualora nel disegno di legge di stabilità non sia corretta la direzione di intervento sulla finanza locale.

  Roberto SIMONETTI (LNP) ricorda che il suo gruppo, pur avendo sostenuto l'approvazione della proposta di legge costituzionale che ha introdotto il principio del pareggio di bilancio in Costituzione, ha invece votato contro il disegno di legge di ratifica del Fiscal compact, nella convinzione che i vincoli di bilancio non debbano esser imposti da Trattati internazionali ma frutto dell'autodeterminazione degli Stati. In relazione alla proposta di legge in esame, dopo avere sottolineato che essa rappresenta largamente anche un'attuazione del richiamato Fiscal compact, oltre che della riforma costituzionale, rileva come vi siano talune criticità con particolare riferimento ai rapporti finanziari tra lo Stato e gli enti locali. Evidenzia come le disposizioni della proposta di legge in tema di enti locali si presentino come troppo rigide. In proposito, richiama l'articolo 9, comma 4, che consentirebbe allo Stato di porre a carico degli enti territoriali ulteriori obblighi in materia di concorso al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, osservando come tale disposizioni finirebbe per porre solo a carico degli enti il peso del conseguimento del conseguimento e del mantenimento dell'obiettivo di equilibrio di bilancio. Sottolinea inoltre come sarebbe auspicabile la previsione, attraverso un'apposita modifica dell'articolo 10, comma 3, della facoltà di stipulare, in tema di indebitamento, intese non solo in ambito regionale ma anche interregionale, al fine di favorire maggiori economie e sinergie tra le regioni. Evidenzia inoltre come la previsione in base alla quale gli avanzi di amministrazione degli enti territoriali potranno essere destinati alla riduzione del debito pubblico appare non condivisibile, in considerazione del fatto che tale debito non è stato accumulato per responsabilità degli enti territoriali. Pur condividendo in linea generale l'obiettivo del pareggio di bilancio per lo Stato, auspica quindi che i relatori sappiano dimostrare un'adeguata sensibilità sui temi richiamati.

  Antonio BORGHESI (IdV) ritiene che si debba valutare con attenzione se introdurre nel provvedimento in esame ulteriori elementi di flessibilità che consentano di far fronte alle conseguenze dell'andamento negativo del ciclo economico senza deprimere eccessivamente l'economia del nostro Paese. Ricorda, infatti, come già nel 2012 i tassi di indebitamento dell'Unione europea siano nettamente inferiori a quelli che si registrano negli Stati Uniti e in Giappone, osservando altresì che nel 2013 l'indebitamento europeo si ridurrà ulteriormente, mantenendosi ben al di sotto dei risultati attesi per Stati Uniti e Giappone. Nell'osservare come anche il raffronto tra i dati relativi al debito sia decisamente confortante, rileva tuttavia come i dati relativi all'economia reale europea siano assai preoccupanti, sia per quanto riguarda il volume degli investimenti Pag. 59che il tasso di disoccupazione. Reputa, pertanto, necessario individuare un punto di equilibrio che salvaguardi i principi costituzionali fissati con la riforma costituzionale introducendo elementi di flessibilità, al fine di evitare una eccessiva depressione dell'economia italiana.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.