CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 novembre 2012
746.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 144

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 28 novembre 2012.

Modifiche all'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali.
C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga.

  Il comitato ristretto si è riunito dalle 14.05 alle 14.30.

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INTERROGAZIONI

  Mercoledì 28 novembre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA indi del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.30.

5-07022 Rubinato: Deroghe per l'accesso dei contributori volontari al trattamento pensionistico.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Marialuisa GNECCHI (PD), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, fa presente che il suo obiettivo è quello di evidenziare l'assurdità di un'interpretazione restrittiva, operata a posteriori in via amministrativa, delle norme vigenti in materia di contribuzione volontaria, tesa a pregiudicare i trattamenti pensionistici di numerosi lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria dei contributi prima della data del 4 dicembre 2011, limite temporale stabilito con le recenti misure adottate dal Governo in materia pensionistica. Fa riferimento, quindi, al fatto che sono stati imposti per decreto ministeriale ulteriori requisiti penalizzanti nei confronti di tali lavoratori in difficoltà, riguardanti in particolare le prestazioni lavorative svolte a seguito dell'autorizzazione alla prosecuzione nonché l'accreditamento dei contributi. Osserva che tali interpretazioni amministrative risultano gravemente lesive dei diritti dei lavoratori e si collocano al di fuori dell'ambito applicativo delle norme, soprattutto se si pensa alle riforme previdenziali del 2004 e del 2007, con le quali, oltre a perseguire la finalità di elevare i requisiti pensionistici, si era inteso salvaguardare proprio i «prosecutori» volontari, prevedendosi, per tale finalità, lo stanziamento di adeguate risorse, regolarmente «asseverate» dai competenti uffici ministeriali.
  In conclusione, ribadisce anche l'esigenza di fare chiarezza sulla portata applicativa delle più recenti norme in materia di contribuzione volontaria, al fine di scongiurare il rischio di una interpretazione equivoca o restrittiva delle nuove disposizioni inserite nel disegno di legge di stabilità, approvato dalla Camera e attualmente all'esame del Senato: ritiene necessario, infatti, precisare che la chiara volontà del legislatore è diretta a considerare soltanto le prestazioni lavorative a tempo indeterminato svolte dopo il 4 dicembre 2011 – e non dopo l'avvenuta autorizzazione alla prosecuzione volontaria – come rilevanti ai fini dell'eventuale esclusione dalle deroghe per l'accesso al trattamento pensionistico. Auspica, dunque, un intervento risolutivo del Governo in materia, che sia teso a evitare l'insorgere di lunghi contenziosi da parte dei lavoratori danneggiati.

5-08365 Vico: Sulle vicende occupazionali relative ai dipendenti della società Teleperformance.
5-08372 Damiano: Sulle vicende occupazionali relative ai dipendenti della società Teleperformance.

  Silvano MOFFA, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo su identica materia, saranno svolte congiuntamente.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Cesare DAMIANO (PD) si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, giudicando inaccettabile che l'Esecutivo fornisca una disponibilità solo generica rispetto alla grave situazione produttiva e occupazionale di una realtà imprenditoriale che riveste una significativa importanza nell'ambito di un territorio come quello di Taranto, già gravemente colpito dalla crisi economica e Pag. 146scosso, anche di recente, dalle note problematiche di natura industriale e ambientale. Osservato, in linea generale, che quello dei call center rappresenta un settore particolarmente esposto a fenomeni distorsivi del mercato del lavoro, quali precariato e lavoro nero, che richiederebbero un'attenzione particolare da parte del Governo, si sofferma, quindi, sul caso specifico della società in questione, che ha annunciato il licenziamento di numerosi lavoratori, in gran parte giovani e donne, ovvero lavoratori in difficoltà. Con riferimento a tale situazione, chiede, pertanto, che il Governo si assuma maggiori responsabilità, attivandosi celermente per favorire, presso i dicasteri competenti, l'avvio di un tavolo formale di confronto tra le parti sociali, al fine di salvaguardare il posto di lavoro dei numerosi soggetti coinvolti, e ponendo, al contempo, le condizioni per un rilancio complessivo delle attività economiche di quell'area.

  Ludovico VICO (PD), associandosi alle considerazioni svolte dal deputato Damiano, auspica che il Governo, oltre ad attivarsi doverosamente per l'apertura di un tavolo con le parti sociali per la definizione delle specifiche vicende economiche e occupazionali della società descritta nella sua interrogazione, affronti in modo concreto la questione, anzitutto sostenendo con serietà un'apposita proposta di legge di iniziativa parlamentare per la regolamentazione dei call center, tuttora pendente alla Camera, che risolverebbe in termini più generali simili problematiche.

5-08442 Mancuso: Obblighi contributivi dei medici veterinari «borsisti» verso la Gestione separata INPS.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Gianni MANCUSO (PdL) si dichiara completamente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, prendendo atto con amarezza che l'Esecutivo non ha alcuna volontà di risolvere la problematica della doppia imposizione contributiva cui sono soggetti taluni liberi professionisti. Ritiene particolarmente grave l'inerzia del Governo su tale punto, soprattutto se si considera che questo problema, coinvolgendo un numero esiguo di soggetti, potrebbe essere agevolmente risolto con un atto di tipo amministrativo, per l'adozione del quale i costi sarebbero irrisori. Giudica poi paradossale che il rappresentante del Governo, nella sua risposta, abbia fatto riferimento a esigenze di sostenibilità finanziaria a giustificazione del suo mancato intervento, considerato che l'INPS, ovvero l'Istituto presso la cui gestione speciale si richiede l'iscrizione a tali lavoratori, potendo attingere di volta in volta alle risorse del bilancio statale, non è soggetto a particolari restrizioni sotto il profilo della gestione finanziaria lungo un arco temporale esteso, così come richiesto, al contrario, alle casse privatizzate.

5-08452 Barani: Sulle norme relative al trattamento pensionistico del personale del SSN in soprannumero.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Lucio BARANI (PdL), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta fornita, prende atto che essa non ha fatto altro che confermare l'esistenza di una lacuna normativa, che impedisce al Sistema Sanitario Nazionale di procedere alla messa in atto di procedure di esubero finalizzate al pensionamento di quel personale ormai inutilizzato, il cui servizio viene, ad oggi, sostanzialmente garantito da società esterne. Evidenzia, quindi, l'esigenza di estendere anche a tale settore dell'amministrazione la possibilità di far valere le norme sul trattamento pensionistico del personale in soprannumero, prevalentemente inquadrato con ruoli di tipo esecutivo, in vista dell'assunzione di medici e infermieri, che garantirebbero invece Pag. 147un determinante innalzamento del livello delle prestazioni sanitarie.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.05.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 28 novembre 2012. — Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 15.05.

Disposizioni in materia di professioni non organizzate.
C. 1934-2077-3131-3488-3917-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Guido BONINO (LNP), relatore, osserva che la XI Commissione è chiamata a esprimere il parere, per quanto di competenza, sulla proposta di legge in esame, già approvata dalla Camera e modificata dal Senato, che intende favorire una disciplina associativa delle professioni non organizzate in ordini o collegi, realizzando un sistema di regole in grado di garantire un doppio livello di tutela, a vantaggio sia delle professioni sia dei consumatori. Fa notare, in proposito, che la sollecita espressione del parere è diretta ad assicurare a questo provvedimento un percorso accelerato, che sia in grado di portare a compimento un progetto di legge atteso dalle categorie interessate. Ricorda, infatti, che esso nasce dall'esigenza di individuare una minima forma di tutela organizzativa in favore di coloro che esercitano professioni basate su una attività economica volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale o, comunque, con il suo concorso (con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio, disciplinati da specifiche normative). In particolare, osserva che il progetto di legge apre la strada alla possibilità – per gli esercenti tali attività – di costituire associazioni a carattere professionale di natura privatistica, fondate su base volontaria, senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva, con il fine di valorizzare le competenze degli associati e diffondere tra essi il rispetto di regole deontologiche comuni.
  Rileva, quindi, che il testo licenziato dal Senato, oggi nuovamente all'esame della XI Commissione in sede consultiva, contiene alcune circoscritte novità, limitatamente alle quali la Camera dei deputati è chiamata a concentrare la sua attenzione, a norma dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, che impone di circoscrivere l'esame in seconda lettura alle sole modifiche apportate al testo dall'altro ramo del Parlamento. Nello specifico, evidenzia che l'unica modifica di rilievo che interessa le parti di competenza della XI Commissione è costituita dall'inserimento di un nuovo comma 3 all'articolo 4, che dispone che le singole associazioni professionali possono promuovere la costituzione di comitati di indirizzo e sorveglianza sui criteri di valutazione e rilascio dei sistemi di qualificazione e competenza professionali, precisando che ai suddetti comitati partecipano, previo accordo tra le parti, le associazioni dei lavoratori, degli imprenditori e dei consumatori maggiormente rappresentative sul piano nazionale.
  Per tali ragioni, preso atto dei limitati profili di competenza della XI Commissione, propone di esprimere un parere favorevole sul progetto di legge in esame.

  Giulio SANTAGATA (PD), pur sottolineando che il suo gruppo non intende ostacolare la rapida conclusione dell’iter di Pag. 148esame del provvedimento, ritiene che non sia possibile ignorare taluni palesi e insidiosi elementi di criticità introdotti nel testo a seguito delle modifiche apportate dal Senato, che hanno alterato, in parte, lo spirito originario del provvedimento. Fa notare, infatti, che il testo licenziato dal Senato, nonostante abbia mantenuto un impianto normativo sostanzialmente positivo, contiene anche misure discutibili – sulle quali, peraltro, la Camera non potrà più pronunciarsi, se vuole che il provvedimento sia definitivamente approvato – in tema di ordini e collegi: in particolare, l'aver voluto prevedere che sia garantito, e non diffuso, il rispetto delle regole deontologiche e l'aver accentuato la tendenza a introdurre un regime «ordinistico» comportano conseguenze restrittive per gli stessi lavoratori interessati, che perderebbero quelle forme di libertà derivanti dalla mancata iscrizione ad un ordine professionale. Pur comprendendo, dunque, che una legge di regolamentazione serve proprio per dare un minimo di base comune alla quantità infinita di nuovi lavori e professioni che non sono «ingabbiati» in ordini, contesta il fatto che la soluzione proposta dal Senato rispetto a questa esigenza appaia proprio quella di realizzare nuovi ordini professionali.
  In conclusione, ribadendo che le parti positive del provvedimento restano comunque numerose, preannuncia che il suo gruppo non si opporrà all'espressione di un parere favorevole, pur auspicando per il futuro il ripristino di una logica più coerente con le finalità dell'intervento normativo originario.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, condividendo le considerazioni svolte dal deputato Santagata, rileva comunque che le modifiche introdotte dal Senato incidono solo in minima parte sulle materie di competenza della Commissione. Ricorda, peraltro, che in origine la XI Commissione aveva tentato anche di intervenire sui profili previdenziali che interessano le categorie coinvolte dal progetto di legge in esame.

  Guido BONINO (LNP), relatore, giudica condivisibili i rilievi critici testé svolti, ritenendo tuttavia utile che la Commissione si esprima positivamente sul testo in esame, al fine di evitare un rallentamento dell’iter presso la Commissione di merito, nell'ambito della quale, peraltro, sembrerebbero maturare le condizioni per il trasferimento alla sede legislativa.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 28 novembre 2012. — Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA indi del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 15.15.

Proposta di nomina del professor Pietro Antonio Varesi a presidente dell'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL).
Nomina n. 162.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina in titolo, rinviato nella seduta di ieri.

  Giuliano CAZZOLA, presidente e relatore, ricorda di avere proposto, a conclusione del dibattito svoltosi nella seduta di ieri, che la Commissione esprima parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.

  Ivano MIGLIOLI (PD) rileva che da un'approfondita ricerca svolta sulle proposte di nomina sottoposte dal Governo al Parlamento dall'inizio della legislatura ad oggi, emerge che, dei 162 atti di nomina presentati alle Camere, soltanto Pag. 149per 16 nomine si è trattato di discutere del conferimento di incarichi a figure di genere femminile. Tale dato, a suo avviso, è molto grave, non soltanto perché la percentuale di rappresentanza femminile nelle nomine governative è scesa addirittura sotto il livello, già risibile, del 10 per cento rispetto al totale, ma anche perché le Camere, per ciascuna delle nomine proposte, non hanno mai avuto la possibilità di incidere effettivamente sulla scelta finale del candidato, trattandosi di votare un parere obbligatorio, ma non vincolante. Per tale ragione, preannuncia la propria intenzione di non partecipare al voto sulla proposta di parere del relatore, precisando che tale atteggiamento non intende mettere in discussone l'elevato profilo di professionalità del candidato alla presidenza dell'ISFOL, di cui apprezza sinceramente le qualità professionali, oltre che umane: il suo gesto, infatti, mira esclusivamente a stigmatizzare un atteggiamento inaccettabile del Governo, gravemente lesivo dei principi di parità di genere e degli impegni assunti di fronte alla Commissione.

  Cesare DAMIANO (PD) giudica grave che il Governo, per l'ennesima volta, abbia proceduto a una proposta di nomina non rispettosa dei criteri di genere, violando gli impegni assunti in Commissione nel corso di questa legislatura, senza peraltro preoccuparsi di intavolare un confronto preventivo con il Parlamento in relazione al conferimento di incarichi di indubbia rilevanza, in ordine ai quali i deputati potrebbero anche suggerire soluzioni alternative. Pur apprezzando lo sforzo del Ministro Fornero di considerare più generali criteri di pari opportunità nelle nomine presso enti pubblici o privatizzati, fa notare che tale sforzo appare ancora insufficiente sotto il profilo dei rapporti con il Parlamento, dal momento che gli incarichi conferiti a personalità femminili hanno riguardato spesso ruoli di minore rilevanza, non sottoposti al parere della Commissione. Sebbene desideri sottolineare l'eccellente grado di competenza e professionalità del candidato alla presidenza dell'ISFOL, che non intende in alcun modo mettere in dubbio, ritiene necessario, tuttavia, stigmatizzare il metodo utilizzato dal Governo nelle procedure di nomina, assumendo un comportamento coerente con le determinazioni già adottate in materia dalla Commissione: per tale motivo, fa presente che non potrà partecipare alla votazione sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) prende atto con rammarico del repentino cambiamento di orientamento degli esponenti del gruppo del Partito Democratico, che oggi, anche per il tramite del loro rappresentante in Commissione, hanno, di fatto, manifestato la volontà di non partecipare alla votazione, smentendo le intenzioni di voto contrario preannunciate nella seduta di ieri, che richiama esplicitamente all'attenzione della Commissione stessa. Fa notare che il suo gruppo, al contrario, intendendo perseguire con convinzione una linea di coerenza, voterà contro la proposta di nomina in esame, nel segno di un'assoluta indipendenza rispetto al Governo in carica, non rinvenibile, a suo giudizio, negli atteggiamenti dei deputati del Partito Democratico.
  Avverte, peraltro, che il suo gruppo – proprio al fine di non favorire, in via indiretta, i gruppi di maggioranza – si allontanerà momentaneamente dall'aula della Commissione e parteciperà alla votazione nella seconda chiama dei deputati soltanto ove si registrasse la presenza del numero legale al termine della prima chiama.

  Silvano MOFFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che la seduta sarà brevemente sospesa, per consentire ai deputati che non intendano partecipare al voto di allontanarsi dall'aula della Commissione.
  Sospende, quindi, la seduta.

  La seduta, sospesa alle 15.25, è ripresa alle 15.30.

Pag. 150

  Silvano MOFFA, presidente, indìce la votazione sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  (La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere del relatore).

   Silvano MOFFA, presidente, constata la mancanza del numero legale e, apprezzate le circostanze, prende atto che non vi sono le condizioni per tornare a convocare la Commissione su tale argomento nella giornata odierna. Avverte, di conseguenza, che la Commissione tornerà a riunirsi per l'esame della proposta di nomina in titolo nella giornata di martedì 4 dicembre 2012, data in cui verrà in scadenza il termine per l'espressione del parere parlamentare.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 28 novembre 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.50.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO
Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.

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