CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 novembre 2012
746.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 28 novembre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 13.05.

  Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-08436 Della Vedova e Di Biagio: Accertamento delle disponibilità esistenti presso il Fondo per l'indennizzo dei risparmiatori vittime di frodi finanziarie e sua estensione ai soggetti danneggiati dal fallimento di società emittenti.

  Aldo DI BIAGIO (FLpTP) illustra l'interrogazione, di cui è cofirmatario, sottolineando, preliminarmente, come sia particolarmente lieto di affrontare una questione che aveva già costituito oggetto di un analogo atto sindacato ispettivo, la cui trattazione il Governo aveva chiesto di rinviare, il 14 novembre scorso, per acquisire le notizie necessarie a fornire una risposta esauriente.
  Esprime quindi apprezzamento per la volontà, in tal modo manifestata dal Governo, di avviare una ricognizione in merito all'ammontare delle risorse dei cosiddetti conti dormienti – di cui sarebbe fondamentale disporre nell'attuale momento di grave crisi economica –, precisando di avere seguito, quando ha dato il proprio assenso al rinvio dell'interrogazione, il suggerimento del Presidente Conte, che ringrazia.
  Rileva, peraltro, come non appaia possibile progettare interventi, segnatamente a favore dei risparmiatori e di quanti hanno subito un ingiusto danno a causa di frodi finanziarie, anche in caso di procedure concorsuali, senza fare chiarezza sulla questione e, in particolare, senza conoscere l'entità della giacenza complessiva sui predetti conti dormienti.
  Auspica, pertanto, che il Sottosegretario possa fornire ogni utile indicazione in proposito.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Aldo DI BIAGIO (FLpTP) rileva, innanzitutto, come il Sottosegretario, che ringrazia per l'attenzione riservata alla questione sollevata dall'interrogazione, si sia limitato a fornire un quadro della normativa concernente il Fondo per le vittime di frodi finanziarie – già nota agli interroganti –, dichiarandosi, pertanto, insoddisfatto della risposta.
  Pur giudicando comunque apprezzabile l'intenzione del Governo di fare chiarezza, evidenzia, quindi, l'opportunità che si proceda in maniera sollecita e concreta nella direzione indicata dall'atto di sindacato ispettivo, osservando che la possibilità, per i titolari dei conti correnti e dei rapporti bancari definiti dormienti, nonché per i loro aventi causa, di ottenere il rimborso delle somme trasferite al Fondo entro il relativo termine di prescrizione – come ribadito dal Sottosegretario nella risposta, riproponendo una considerazione già espressa il 7 novembre scorso, rispondendo all'interrogazione n. 5-08386 – solleva un problema la cui esistenza è imputabile, da un lato, agli istituti bancari, i quali non hanno svolto un lavoro puntuale, e, dall'altro, alla mancanza di un meccanismo di coordinamento con le autorità competenti.
  Ritiene, in particolare, che confondere il problema delle somme da rimborsare agli aventi diritto che ne hanno fatto richiesta – il cui numero nemmeno è noto – con quello delle risorse da utilizzare per i fini indicati dall'atto ispettivo serva soltanto a evitare di affrontare il nocciolo della questione sollevata dagli interroganti, i quali non possono non constatare come sia stata sostanzialmente disapplicata la normativa vigente, la cui mancata attuazione Pag. 65ha reso ancora più complessi gli strumenti di gestione del Fondo per le vittime di frodi finanziarie.
  Rileva, quindi, come occorra riformare il quadro normativo in materia, attuare un coordinamento tra enti e istituti bancari e procedere ad appurare, in maniera puntuale e aggiornata, il numero dei potenziali beneficiari del Fondo. Oltre a ciò, considera auspicabile, una volta accertata la consistenza delle risorse disponibili, avviare un ragionamento in merito all'ampliamento del Fondo medesimo. In particolare, ciò appare necessario per evitare discriminazioni tra vittime di frodi finanziarie, in base a un'interpretazione parziale della normativa, che non può dare alcun rilievo, ovviamente, alla regione di appartenenza dei soggetti da indennizzare.
  Ricorda, infine, come il fatto che alcune migliaia le persone abbiano subito un danno imputabile a una società emittente di titoli obbligazionari – come nel caso della Deiulemar, oggetto della citata interrogazione n. 5-08386 – rappresenti un’impasse sociale di fronte alla quale appare impellente correre ai ripari. Ciò si può fare individuando le modalità più opportune per applicare anche a simili casi la soluzione indicata dagli interroganti, eventualmente previa costituzione di un tavolo tecnico presso il Ministero dell'economia e delle finanze.

  Gianfranco CONTE, presidente, ritiene che sia giunto, a distanza di sette anni dall'istituzione del Fondo per le vittime di frodi finanziarie, il momento di determinarne l'ammontare delle somme disponibili presso il predetto Fondo.

5-08525 Fugatti e Negro: Esenzione dalla ritenuta d'acconto dei contributi versati dai comuni per la gestione in convenzione di servizi scolastici.

  Giovanna NEGRO (LNP) rinuncia ad illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmataria.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giovanna NEGRO (LNP), nel riconoscere come possa considerarsi acclarata, secondo l'orientamento dell'Amministrazione finanziaria, nonché della giurisprudenza di legittimità, la natura commerciale dell'attività didattica, invita a considerare, a nome del proprio gruppo, come le scuole paritarie svolgano un ruolo suppletivo, rispetto a quelle statali, in molte aree del Paese, a livello sia di asili nido sia di scuole dell'infanzia.
  Ritiene, quindi, che ricorrano tutti i presupposti per modificare la normativa vigente, eliminando l'applicazione della ritenuta d'acconto del 4 per cento – ai sensi dell'articolo 28, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973 –, ove i servizi in questione siano finanziati dai comuni, sostanzialmente in sostituzione dello Stato, mediante convenzioni che prevedono l'erogazione di contributi ai soggetti che li forniscono.
  In tali ipotesi, poiché gli enti territoriali perseguono finalità istituzionali a scopo esclusivamente socio-educativo, considera ingiusto che lo Stato assoggetti a imposizione i predetti contributi, peraltro lucrando, in tal modo, su operazioni che trovano la propria giustificazione nella mancata organizzazione di corrispondenti servizi da parte dei soggetti pubblici.

5-08526 Graziano: Accertamenti tributari nei confronti del gruppo Google.

  Stefano GRAZIANO (PD) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Stefano GRAZIANO (PD), nel ringraziare il Sottosegretario per l'articolata risposta, ritiene tuttavia non ancora soddisfacente l'azione svolta dal Governo per contrastare forme di organizzazione dell’advertising Pag. 66digitale e, più in generale, dell'e-commerce, che consentono a talune multinazionali – nel caso di specie a Google, il popolare motore di ricerca su Internet – di pagare le imposte connesse all'esercizio delle predette attività in Paesi a fiscalità privilegiata.
  Ritiene, in proposito, che l'azione di contrasto dell'evasione, il quale costituisce uno dei principi cardine cui il Governo in carica dichiaratamente si ispira, debba tradursi in iniziative concrete ancora più forti nei confronti di tali multinazionali, tra cui Google, la quale, peraltro, per stessa ammissione dei suoi dirigenti, ha realizzato nel mercato della pubblicità digitale, nel solo 2011, un fatturato valutabile intorno ai 600 milioni di euro.
  Nel rilevare, quindi, come il Sottosegretario abbia dato conto delle attività, peraltro già note, compiute dalla Guardia di Finanza e dall'Agenzia delle entrate, relativamente ad attività di controllo fiscale nei confronti di gruppi multinazionali attivi nei settori dell'elettronica e dell’e-commerce, e segnatamente nei confronti del gruppo Google, riconosce l'importanza della comunicazione della Commissione europea sulle modalità concrete di rafforzamento della lotta alla frode fiscale e all'evasione fiscale, anche in relazione ai Paesi terzi, e dei conseguenti provvedimenti che la Commissione medesima ha in animo di adottare entro la fine del 2012.
  Ritiene, tuttavia, che il Governo italiano debba svolgere un'azione molto più determinata, in sede europea e anche in Italia, prendendo spunto, ad esempio, dalle analoghe iniziative assunte dalla Francia e dalla Gran Bretagna per far pagare le tasse ai colossi statunitensi del commercio on-line.
  Sollecita, quindi, il Governo a elaborare interventi concreti a tal fine, anche per evitare che le società italiane operanti nel settore siano assoggettate a un'imposizione più sfavorevole rispetto alle concorrenti estere, incentivando in tal modo la delocalizzazione delle loro attività, e siano poste in una condizione di svantaggio competitivo nei confronti dei quei soggetti che, grazie ai rilevanti, indebiti risparmi di imposta ottenuti mediante forme di elusione o, addirittura di evasione fiscale, possono porre in essere politiche commerciali molto aggressive.
  In conclusione, chiede al Sottosegretario di farsi interprete presso il Governo delle esigenze rappresentate nell'atto di sindacato ispettivo, anche per evitare una palese contraddizione tra le timide azioni finora intraprese nei confronti delle menzionate multinazionali e la volontà, più volte dichiarata dall'Esecutivo, di contrastare con ferma determinazione l'evasione e l'elusione fiscale.

5-08527 Lo Monte e Brugger: Interpretazione della disciplina in tema di devoluzione ai fondi mutualistici del patrimonio di società cooperative nel caso di perdita dei requisiti di mutualità prevalente.

  Siegfried BRUGGER (Misto-Min.ling.) rinuncia ad illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Siegfried BRUGGER (Misto-Min.ling.) prende atto della risposta del Sottosegretario, che ha fornito, come richiesto dagli interroganti, l'interpretazione del Governo circa la disciplina concernente l'obbligo di immediata devoluzione del patrimonio sociale ai fondi mutualistici in caso di perdita del requisito della mutualità prevalente, a seguito della soppressione delle clausole mutualistiche, nella situazione descritta dall'atto di sindacato ispettivo.

5-08528 Cesario: Attuazione della normativa in materia di riduzione delle commissioni sulle transazioni effettuate mediante carte di pagamento.

  Bruno CESARIO (PT) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

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  Il sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Bruno CESARIO (PT) ricorda, preliminarmente, come il Governo, in occasione dell'adozione del decreto-legge n. 201 del 2011, e anche successivamente, nel corso dell'esame parlamentare del provvedimento, avesse attribuito grande rilievo alle disposizioni recate dai commi 9 e seguenti dell'articolo 12, volte a incentivare, principalmente mediante una riduzione delle commissioni a carico degli esercenti, l'utilizzo delle carte di pagamento.
  A tale proposito, rileva come gli annunci enfatici che hanno accompagnato, anche sulla stampa, l'introduzione di tali misure, non si siano tradotti, purtroppo, in fatti concreti.
  Infatti, nonostante sia trascorso il termine del 1o giugno 2012, previsto dal menzionato comma 9, le associazioni dei prestatori di servizi di pagamento, la società Poste italiane e il Consorzio Bancomat, le imprese che gestiscono circuiti di pagamento e le associazioni delle imprese maggiormente significative a livello nazionale, non hanno ancora definito le regole generali per assicurare una riduzione delle predette commissioni a carico degli esercenti, in relazione alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento.
  Inoltre, non è nemmeno stato emanato il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, sentite la Banca d'Italia e l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, previsto dal comma 10 dell'articolo 12 in caso di mancata definizione dell'accordo previsto dal già citato comma 9.
  In tale contesto, ritiene che la risposta fornita dal Sottosegretario risulti formulata in termini piuttosto fumosi e manchi della necessaria concretezza.
  In particolare, giudica grave che sia stato possibile disattendere senza alcuna conseguenza disposizioni che, da un lato, avrebbero dovuto permettere un più efficace contrasto dell'evasione fiscale e, dall'altro, avrebbero consentito di allineare la realtà italiana alle migliori prassi degli altri Paesi europei, sottolineando come l'utilizzo di strumenti di pagamento in alternativa al contante risulti nettamente più basso, in Italia, rispetto alla media europea, proprio a causa del livello troppo elevato delle commissioni praticate sulle transazioni effettuate mediante carte di pagamento.
  Nel ritenere, pertanto, anche in base al tenore della risposta, che il Governo non abbia, in realtà, alcuna intenzione di attuare le predette disposizioni, probabilmente in ragione del fatto che la legislatura volge al termine, invita l'Esecutivo a non eccedere in annunci che, come quello relativo all'utilizzo del telefonino come strumento di pagamento, possono suscitare notevole interesse da parte dei cittadini, ma anche lasciare in essi una sensazione di profonda delusione, ove non siano seguiti da fatti concreti e si risolvano, di conseguenza, soltanto in una beffa.

5-08529 Barbato: Revisione del regime tributario dell'energia.

  Francesco BARBATO (IdV) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Francesco BARBATO (IdV) si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta, sottolineando in particolare la gravità dell'affermazione, ivi contenuta, secondo la quale il Governo non disporrebbe delle risorse finanziarie necessarie per finanziare la stabilizzazione delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. Più in generale, evidenzia come l'atteggiamento assunto dall'Esecutivo in merito alle problematiche derivanti dalla tassazione dell'energia, dimostri, per l'ennesima volta, il disinteresse rispetto ad un grave problema dell'economia italiana, Pag. 68rappresentato dal livello più alto dei costi energetici che le imprese nazionali devono sopportare rispetto ai loro concorrenti europei ed internazionali.
  A tale riguardo richiama la vicenda dello stabilimento Alcoa di Portovesme, le cui prospettive di rilancio risultano pregiudicate proprio dall'incapacità del Governo italiano di assicurare alla multinazionale svizzera Glencore, che aveva avanzato una proposta di acquisizione dell'impianto, un prezzo dell'energia pari a quello sostenuto a livello europeo, determinando in tal modo il fallimento delle trattative per l'acquisto del sito produttivo.
  Altrettanto grave appare inoltre l'inerzia del Governo rispetto ad ogni ipotesi di agevolazione in favore delle fonti energetiche alternative: a tale proposito sottolinea come tale atteggiamento miope precluderà all'economia italiana importanti opportunità di sviluppo, disincentivando gli investimenti esteri nel nostro Paese, nonché pregiudicando il futuro di molte imprese private, che costituiscono invece un elemento essenziale per la ripresa dell'economia dall'attuale fase di gravissima recessione.
  La risposta del sottosegretario lascia inoltre cadere nel vuoto l'appello lanciato nei giorni scorsi dal Presidente di Confindustria Ceramica, il quale aveva evidenziato come il costo dell'energia per usi industriali in Italia sia aumentato complessivamente del 25 per cento, con un'incidenza più che doppia rispetto a quella per le imprese tedesche. Ritiene quindi che l'Esecutivo, e le forze politiche che lo sostengano, siano ormai corresponsabili dello stato di crisi in cui versa l'economia italiana, rappresentando un ostacolo rispetto alle opportunità di lavoro dei disoccupati e dei giovani.

  Gianfranco CONTE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.40.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 28 novembre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 13.40.

Riforma della legislazione in materia portuale.
C. 5453, approvato dal Senato.

(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole con condizione ed osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 novembre scorso.

  Gianfranco CONTE, presidente e relatore, ricorda che, nella precedente seduta di esame del provvedimento, il Sottosegretario Ceriani aveva formulato alcuni rilievi in merito a taluni aspetti del provvedimento, il cui esame era stato rinviato per consentire al Governo di compiere ulteriori approfondimenti in merito alla natura giuridica dei diritti di porto contemplati dall'articolo 14 e circa il relativo trattamento tributario.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI ribadisce la non assimilabilità ai tributi dei diritti di porto, i quali hanno natura di corrispettivi e, in quanto tali, dovrebbero essere, in linea di principio, compresi, secondo un'interpretazione sistematica della normativa vigente, tra i ricavi dell'ente portuale assoggettabili all'IRES.
  Rileva, peraltro, come sia possibile derogare, come già avvenuto in altri casi, a tale principio generale, e prevedere la non assoggettabilità all'IRES dei predetti diritti di porto, purché sia reperita un'adeguata forma di copertura dei conseguenti oneri finanziari e purché, inoltre, si abbia piena Pag. 69consapevolezza dell'ulteriore distonia che, in tal modo, si introdurrebbe nell'ordinamento tributario.
  Con riferimento, infine, alla richiesta di approfondimenti formulata dal presidente Conte nella precedente seduta, fa presente che non risultano pendenti contenziosi giurisdizionali nei quali sia stata contestata la natura di corrispettivo, anziché di tributo, dei citati diritti.

  Gianfranco CONTE, presidente e relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizione ed osservazioni (vedi allegato 7), la quale riprende alcuni rilevi espressi dal rappresentante del Governo nel corso della precedente seduta di esame del provvedimento.
  In particolare, la condizione segnala la necessità, con riferimento al comma 3 del nuovo articolo 11-bis della legge n. 84 del 1994, introdotto dall'articolo 12 del progetto di legge, il quale stabilisce che il servizio doganale nei terminali retroportuali cui fa riferimento il sistema logistico portuale sia svolto dalla medesima articolazione territoriale dell'amministrazione che esercita il servizio nei porti di riferimento, di coordinare tale previsione con quella di cui all'articolo 46, comma 4, del decreto-legge n. 201 del 2011, di contenuto quasi identico.
  Inoltre l'osservazione di cui alla lettera c) sottolinea, con riferimento all'articolo 14, comma 1, lettera c), che introduce tra le entrate delle autorità portuali i diritti di porto, l'opportunità di specificare meglio natura e caratteristiche di tale nuova tipologia di entrata.

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Sull'ordine dei lavori.

  Gianfranco CONTE, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere ad un'inversione nell'ordine del giorno della seduta odierna, nel senso di procedere, prima, alla riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi e, quindi, all'audizione del Presidente dell'Associazione nazionale fra le banche popolari, nell'ambito dell'indagine conoscitiva per l'esame del pacchetto di proposte sulla vigilanza bancaria unica europea.

  La seduta termina alle 13.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 28 novembre 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.50 alle 14.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 28 novembre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE.

  La seduta comincia alle 14.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame della Comunicazione della Commissione europea: Una tabella di marcia verso l'Unione bancaria (COM(2012) 510 final), della Proposta di regolamento che attribuisce alla BCE compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi (COM(2012) 511 final) e della Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (UE) n. 1093/2010 che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea) per quanto riguarda l'interazione di detto regolamento con il regolamento che attribuisce alla BCE compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi (COM(2012) 512 final).
Audizione del Presidente dell'Associazione nazionale fra le banche popolari, Emilio Zanetti.
(Svolgimento e conclusione).

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito Pag. 70chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Informa quindi che il Presidente dell'Associazione nazionale fra le banche popolari, Emilio Zanetti, ha comunicato di essere impossibilitato a partecipare all'audizione.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Intervengono sui temi oggetto dell'audizione Giuseppe DE LUCIA LUMENO, Segretario generale dell'Associazione nazionale fra le banche popolari, e Carlo DEL SERRONE, Dirigente dell'Associazione nazionale fra le banche popolari.

  Svolgono considerazioni e pongono quesiti i deputati Giampaolo FOGLIARDI (PD), Cosimo VENTUCCI (PdL) e Gianfranco CONTE, presidente, ai quali risponde Giuseppe DE LUCIA LUMENO, Segretario generale dell'Associazione nazionale fra le banche popolari.

  Gianfranco CONTE, presidente, ringrazia i soggetti intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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