CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 26 novembre 2012
744.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 26 novembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 16.10.

Nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
C. 5535-bis.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 novembre 2012.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatore, fa presente di avere esaminato la documentazione integrativa messa a disposizione dal Governo e rileva come vi sia stato un problema di erronea esposizione dei dati di bilancio, a seguito di una intervenuta riclassificazione contabile, dati che, nella sostanza, sono tuttavia corretti. In particolare, rileva che tra i fattori che spiegano le variazioni apportate agli effetti dell'articolato, tra testo iniziale e testo approvato dalla Camera, rileva, sia sul lato delle spese che su quello delle entrate, la posta relativa al finanziamento del trasporto pubblico locale. Precisa che tale posta deriva da un diverso criterio adottato nella contabilizzazione degli effetti dell'articolo 2, comma 43 del testo approvato dalla Camera, rispetto a quello utilizzato con riferimento all'articolo 9, comma 1, del disegno di legge presentato dal Governo. Evidenzia che gli effetti della citata disposizione, invariati nel loro ammontare complessivo, sono stati disaggregati in diverse voci, mentre i medesimi effetti, nel loro importo netto, erano stati inizialmente riportati in un'unica voce, recante solo il saldo differenziale che dimostrava un incremento del finanziamento del trasporto pubblico locale pari a 465 milioni di euro nel 2013, 443,4 nel 2014 e 506,7 nel 2015. Sottolinea che un secondo fattore alla base delle variazioni apportate ai dati dell'allegato 4 riguarda una diversa contabilizzazione dei risparmi derivanti dalle misure di riduzione delle risorse spettanti alle province e alle regioni per il comparto sanitario. Precisa che, in un primo momento, gli effetti di tali misure erano stati contabilizzati interamente come minori spese correnti, nel presupposto che la disposizione comportasse, per tutte le amministrazioni interessate, una riduzione dei trasferimenti loro spettanti. Fa presente che, invece, in Pag. 4sede di elaborazione del prospetto riepilogativo degli effetti, questi ultimi sono stati disaggregati al fine di evidenziare che, per alcune amministrazioni considerate, la disposizione non opera con un taglio dei trasferimenti, classificato in bilancio come riduzione di spesa corrente, bensì come un obbligo di riversamento all'entrata del bilancio dello Stato di quota parte delle risorse proprie, classificata in bilancio come maggiore entrata extra tributaria. Rileva che le amministrazioni per le quali si verifica tale variazione contabile, in particolare alcune province e le regioni a statuto speciale, sono quelle che già non percepiscono trasferimenti da parte dello Stato, ovvero i cui trasferimenti risultano incapienti rispetto alla riduzione prevista dalla legge di stabilità. Osserva che, in tali casi, la norma, già nel testo iniziale, prevede espressamente l'obbligo di riversamento all'erario delle somme rispetto alle quali i trasferimenti risultino incapienti. Evidenzia che un ulteriore fattore che spiega le variazioni apportate riguarda gli effetti dello stralcio di alcune disposizioni, parte delle quali sono state del tutto eliminate dal testo esaminato e parte delle quali sono state trasferite, dal testo dell'articolato, a quello delle tabelle. Precisa che l'ultimo fattore riguarda invece gli effetti degli emendamenti approvati nel corso dell'esame da parte della Camera dei deputati. A tal fine, fa presente che si sono considerati i dati dell'allegato 3 riferito al complesso degli emendamenti approvati, avendo cura di enucleare da tali effetti quelli riferibili al solo articolato; sono stati quindi esclusi gli effetti riferibili alle tabelle, valutati separatamente. Osserva che, con riferimento alle tabelle A, B e C, gli effetti delle variazioni riscontrate nell'Allegato 4 riferito al testo approvato dalla Camera, rispetto a quello riferito al testo iniziale, risultano interamente spiegati dagli emendamenti approvati nel corso dell'esame del provvedimento. Ricorda che la tabella D non risulta modificata. Con riferimento alla tabella E, rileva che risulta essere stata operata, nell'allegato 4 riferito al testo approvato dalla Camera, una rettifica, per il solo esercizio 2013, rispetto a quanto evidenziato nell'allegato 4 riferito al testo iniziale. Osserva che tale rettifica è stata operata per tenere conto del rifinanziamento di 160 milioni per il 2013 per gli interventi forestali in Calabria, già presenti nel testo iniziale del disegno di legge, ma erroneamente non scontati negli allegati 3 e 4. Rileva pertanto che, nell'allegato 3 riferito al testo approvato dalla Camera, l'importo relativo ai rifinanziamenti di tabella E per il 2013, non oggetto di emendamenti, è stato rideterminato da 496 milioni a 656 milioni. Corrispondentemente, nell'allegato 4, la minore spesa inizialmente indicata, con un valore negativo pari a 2.004 milioni, è stata rideterminata in 1.844 milioni. Alla luce di tali approfondimenti, resi possibili dagli elementi di valutazione forniti dal Governo e dagli uffici dopo il termine della scorsa seduta, i dati contabili esposti nella Nota di variazioni possono ritenersi corretti.

  Rolando NANNICINI (PD) ricorda che il comma 1 dell'articolo 9 prevede che, a decorrere dall'anno 2013, sia istituito il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario, pari all'ammontare della compartecipazione al gettito derivante dalle accise sul gasolio e sulla benzina. Osserva come le richiamate discrepanze di contabilizzazione potrebbero essere dovute a tale disposizione. In particolare, chiede al rappresentante del Governo se, a seguito dell'approvazione di tale disposizione, residuino ancora compartecipazioni regionali ovvero se l'istituendo fondo sia tale da sostituire ogni impegno a carico delle regioni.

  Renato BRUNETTA (PdL) dopo un'attenta valutazione della documentazione predisposta dagli uffici della Camera, osserva come sia chiaro che la significativa differenza tra il testo iniziale del disegno di legge di stabilità e il nuovo allegato 4 prodotto dal Governo insieme alla Nota di variazione sia imputabile alla riclassificazione contabile di talune poste richiamata dal relatore. In proposito, sottolinea come Pag. 5gli emendamenti approvati dalla Commissione comportino sul versante delle spese un incremento pari a 29,2 milioni nel 2013, a 1.001,1 milioni nel 2014 e a 942,5 milioni nel 2015, che trovano corrispondenza in maggiori entrate pari a 32,4 milioni nel 2013, a 994,6 milioni nel 2014 e a 939,4 milioni nel 2015. Evidenzia quindi come tali dati dimostrino che l'attività emendativa della Commissione si è svolta mantenendo i saldi della manovra sostanzialmente invariati secondo gli impegni assunti con il Governo. Rileva come siano quindi stati superati i dubbi legittimamente sollevati nella seduta di giovedì 22 novembre scorso e preannuncia il sostegno del suo gruppo sul mandato al relatore a riferire in senso favorevole in Assemblea sul provvedimento in esame.

  Pier Paolo BARETTA (PD), nell'esprimere preliminarmente un ringraziamento al Governo ed in particolare al Ministro per i rapporti con il Parlamento che ha chiarito in Assemblea la natura delle problematiche emerse nel corso dell'esame della Nota di variazioni, evidenzia come sia necessario superare le polemiche, ma anche agire con altrettanta chiarezza. Invita quindi il rappresentante del Governo a dare risposta alla richiesta di chiarimento formulata dall'onorevole Nannicini. Rileva inoltre l'opportunità dei chiarimenti ottenuti in tema di servizio pubblico locale, servizio sanitario e Corpo forestale dello Stato. Sottolinea come un mancato chiarimento su tali questioni, avrebbe comportato il rischio di una lettura distorta degli effetti della manovra, con particolare riferimento alle modifiche introdotte dalla Commissione. Ringrazia inoltre gli uffici della Camera per avere contribuito all'evidenziazione del problema e osserva come sia stata ristabilita la necessaria chiarezza a beneficio di un corretto esame parlamentare.

  Antonio BORGHESI (IdV) preliminarmente fa presente di avere potuto prendere parte solo con ritardo ai lavori della Commissione, essendo dovuto intervenire in Assemblea, lamentando la concomitanza della convocazione della Commissione con la i lavori dell'Assemblea medesima. Prende atto quindi dei chiarimenti forniti dal relatore e sottolinea che la questione di fondo da approfondire riguarda le ragioni per le quali ci si è trovati in una situazione del genere che è stato possibile fare venire alla luce solo grazie al lavoro degli uffici della Camera. Osserva come il comportamento della Ragioneria generale dello Stato lo indurrà a dubitare anche per il futuro dei documenti prodotti dalla medesima. Annuncia quindi il voto contrario del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore, in coerenza con la posizione assunta sul disegno di legge di stabilità e sul disegno di legge di bilancio.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO preliminarmente rassicura la Commissione sulla correttezza dei conti prodotti dalla Ragioneria generale dello Stato e osserva come la sottovalutazione del problema relativo alla riclassificazione contabile sia imputabile in larga parte anche alle concitate modalità di lavoro, caratterizzate dalla presenza nell'ambito dell'esecutivo di sedi diverse, non sempre comunicanti le une con le altre. Osserva come i due maggiori elementi di criticità per la finanza pubblica italiana siano rappresentati dalla sanità e dal trasporto pubblico locale. Ricorda come sul primo settore il Governo abbia intrapreso un'intensa azione di razionalizzazione attraverso l'adozione dei piani di rientro, mentre rileva come ancora molto si debba fare in tema di trasporto pubblico locale. In riferimento alla richiesta dell'onorevole Nannicini, rileva come oltre 1,7 miliardi siano destinati al trasporto pubblico locale su gomma, mentre 1,6 miliardi a quello su rotaia. Precisa come con le disposizioni richiamate il Governo abbia inteso istituire un fondo in cui fare confluire tutte le risorse destinate al trasporto pubblico locale, incrementandole delle cifre ricordate dal relatore. Osserva come la costituzione di tale fondo sia propedeutica ad un'azione complessiva di efficientamento della spesa nel settore ed alla definizione dell'ambito territoriale ottimale nel quale Pag. 6individuare il centro di responsabilità organizzativo. Conferma quindi come con l'operazione in questione non residueranno ulteriori obblighi di compartecipazione delle regioni sulla base di quanto convenuto in sede di Conferenza Stato-Regioni. Evidenzia come proprio l'istituzione del fondo sia alla base della necessità della riclassificazione contabile richiamata dal relatore, dovendo far confluire all'entrata del bilancio dello Stato somme che erano allocate in tesoreria e che sarebbero state spese attraverso le regioni.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatore, chiede al rappresentante del Governo se l'istituzione del fondo sia idonea a sottrarre le risorse relative al finanziamento del trasporto pubblico locale dall'applicazione delle disposizioni del patto di stabilità interno che, viceversa, avrebbero dovuto trovare applicazione se le medesime fossero rimaste nei bilanci delle regioni.

  Maino MARCHI (PD) osserva che, malgrado l'intesa richiamata dal sottosegretario, i rappresentanti delle regioni non hanno dimostrato un particolare apprezzamento per le disposizioni in discussione.

  Rolando NANNICINI (PD), nel ringraziare il sottosegretario per l'esauriente risposta fornita, osserva come talvolta il bilancio sia scritto, sempre correttamente, ma tenendo presenti anche ragioni di opportunità. Osserva quindi come oggi sia chiaro che non vi sono più compartecipazioni regionali e auspica una risposta al quesito da ultimo posto dal relatore, pur evidenziando come tali somme, non essendo più nel bilancio delle regioni, a rigore, dovrebbero sfuggire all'applicazione del patto di stabilità interno. Rileva inoltre come le regioni lamentino un indietreggiamento rispetto alla tendenza al riconoscimento delle autonomie in senso federale.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO osserva come la costituzione del fondo ha proprio l'obiettivo di evitare decurtazioni per il finanziamento delle risorse da destinare al trasporto pubblico locale anche in considerazione della delicata situazione in cui versa il settore e quindi conferma come esse non saranno assoggettate alla disciplina del patto di stabilità interno. In relazione alle osservazioni dell'onorevole Nannicini, rileva come non si sia trattato di un ritorno al passato, ma di un passaggio necessario, al fine di procedere ad una complessiva razionalizzazione del settore e di potere poi tornare a riconoscere le competenze degli enti territoriali. In proposito, evidenzia come sia anche necessario uno sforzo di coerenza normativa, ricordando come la cosiddetta Carte delle autonomie preveda competenze comunali in materia, individuate come livello territoriale più adeguato.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire pone in votazione il conferimento del mandato all'onorevole Ciccanti a riferire favorevolmente all'Assemblea sulla nota di variazioni.

  La Commissione delibera di conferire al relatore il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sulla nota di variazioni. Delibera, altresì, di richiedere che il relatore sia autorizzato a riferire oralmente.

  La seduta termina alle 16.55.

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