CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 ottobre 2012
728.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 205

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 30 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria, e il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Roberto Cecchi.

  La seduta comincia alle 14.40.

Sull'ordine dei lavori.

  Manuela GHIZZONI, presidente, propone di passare all'esame del disegno di legge n. 5520.

  La Commissione concorda.

DL 174/2012: Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012.
C. 5520 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in esame.

  Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, ricorda che il disegno di legge n. 5520 in esame reca la conversione in legge del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, recante disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012. Rileva che l'articolo 1 prevede controlli della Corte dei conti, preventivi e successivi, su atti delle Regioni, dei gruppi consiliari e delle assemblee regionali. In particolare, i controlli riguardano la legittimità di alcune specifiche categorie di atti regionali ai fini della verifica del rispetto dei vincoli finanziari, la parificazione del rendiconto della regione, la tipologia delle coperture finanziarie delle leggi di spesa, la proposta di bilancio di previsione, la legittimità e la regolarità delle gestioni, nonché il funzionamento dei controlli interni. Osserva che, in caso di esito negativo di tali controlli viene stabilito un obbligo di ripristino di regolarità e di equilibrio di bilancio, con preclusione, nelle more, di attuare programmi di spesa (commi da 1 a 9). Ulteriori disposizioni (commi da 10 a 14) concernono il rendiconto dei gruppi consiliari delle assemblee regionali, che va trasmesso alla competente sezione regionale della Corte dei conti, con l'obbligo di provvedere alle eventuali conseguenti necessità di regolarizzazione, disponendosi specifiche sanzioni a carico dei gruppi in caso di mancata trasmissione del rendiconto o inadempimento dell'obbligo di regolarizzazione; tali disposizioni si applicano anche ai rendiconti delle Assemblee regionali (comma 15).
  Evidenzia che l'articolo 2 del decreto-legge in esame è finalizzato alla riduzione dei costi della politica nelle regioni, attraverso una serie di misure che incidono principalmente sulle spese per gli organi regionali. Sottolinea che l'articolo 3 sostituisce numerose disposizioni del testo unico degli enti locali, relative per la maggior parte alle tipologie di controlli interni degli enti locali e al controllo della Corte dei conti. Illustra, quindi, l'articolo 4, che istituisce il «Fondo di rotazione per la concessione di anticipazioni agli enti locali in situazione di grave squilibrio finanziario», con una dotazione di 30 milioni di euro per il 2012, 100 milioni per il 2013 e di 200 milioni per ciascuna annualità dal 2014 al 2020, a cui vanno ad aggiungersi ulteriori risorse per il 2012, pari a 560 milioni. Rileva, ancora, che l'articolo 5 prevede che in sede di prima applicazione della nuova procedura di riequilibrio finanziario pluriennale degli enti locali che presentino squilibri strutturali di bilancio – di cui all'articolo 243-bis e seguenti del Testo unico degli enti locali, introdotti dall'articolo 3, comma 1, lettera r), del decreto legge – qualora ricorrano eccezionali motivi di urgenza, agli enti che chiedono di accedere alla procedura di riequilibrio finanziario possa essere concessa Pag. 206un'anticipazione, a valere sul Fondo di rotazione di cui all'articolo 4, da riassorbire in sede di predisposizione e attuazione del piano di riequilibrio finanziario.
  Osserva che l'articolo 6 persegue, fra l'altro, la finalità di rafforzare gli strumenti utilizzabili per la funzione di analisi della spesa pubblica affidata al Commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa pubblica per acquisti di beni e servizi, istituito dall'articolo 2 del decreto-legge n. 52 del 2012 sulla cosiddetta spending review. Aggiunge che l'articolo 7 reca norme di carattere organizzativo concernenti le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. Sottolinea che l'articolo 8 reca, fra l'altro, una norma interpretativa ai fini della determinazione dell'importo massimo della riduzione del Fondo sperimentale di riequilibrio – o del Fondo perequativo – da applicare, quale misura sanzionatoria, agli enti locali che non abbiano rispettato gli obiettivi del patto di stabilità interno, mentre l'articolo 9 differisce, fra l'altro, al 30 novembre 2012 il termine entro il quale il Consiglio dell'ente locale deve provvedere ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e detta norme in materia di fiscalità, posticipa anche alcuni termini in materia di IMU. Rileva, quindi, che l'articolo 10 reca un duplice ordine di interventi. In primo luogo, prevede una proroga in merito al processo di trasferimento delle funzioni già facenti capo all'Agenzia Autonoma per la gestione dell'Albo dei segretari comunali e provinciali (comma 1). Dispone, poi, la soppressione della Scuola Superiore per la formazione e la specializzazione dei dirigenti della pubblica amministrazione locale stabilendo, altresì, le regole per tutti gli adempimenti successivi e consequenziali a tale soppressione (commi 2-6). Nel contempo, viene istituito il Consiglio direttivo per la gestione dell'Albo presso il Ministero dell'interno (commi 7-8). Evidenzia, infine, che l'articolo 11 reca disposizioni relative agli eventi sismici del 2012 modificando, fra l'altro, alcuni articoli del decreto-legge n. 74 del 2012, e segnatamente gli articoli 1, 3, 4 e 5-bis, che incidono rispettivamente sulle modalità di svolgimento delle funzioni attribuite ai Presidenti delle regioni interessate, sui contratti stipulati dai privati per lavori o servizi connessi agli interventi di ricostruzione, sulla costruzione di edifici scolastici, nonché sui controlli antimafia. In particolare, integra le disposizioni recate dall'articolo 16, comma 6, del decreto-legge n. 95 del 2012, al fine di escludere, per gli anni 2012 e 2013, i comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio. Osserva, peraltro, che – con riguardo ai profili di competenza della Commissione cultura – l'articolo 11, comma 1, lettera a), n. 3, relativo alla costruzione di edifici scolastici, aggiunge un periodo alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 4 del decreto legge n. 74 del 2012, in base al quale le risorse per il ripristino degli edifici scolastici danneggiati dal sisma sono prioritariamente destinate alla costruzione di edifici in sedi nuove o diverse nel caso in cui la programmazione della rete scolastica così preveda. Ricorda che il richiamato articolo 4 del decreto-legge n. 74 del 2012 ha infatti dettato disposizioni per la predisposizione di un piano di interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici e per definire le modalità organizzative per consentire la ripresa dell'attività degli uffici. Tra esse il comma 1, lettera a), analogamente a quanto disposto dall'articolo 3 per le abitazioni private e gli immobili ad uso non abitativo, prevede che i Presidenti delle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, d'intesa tra loro e con propri provvedimenti, stabiliscano le modalità di predisposizione e di attuazione di un piano di interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneggiati dagli eventi sismici, con priorità per quelli adibiti all'uso scolastico e all'uso educativo per la prima infanzia, e delle strutture edilizie universitarie.
  Si riserva quindi di formulare una proposta di parere nel seguito dell'esame.

  Manuela GHIZZONI, presidente, chiede di verificare che la modifica introdotta di Pag. 207competenza della Commissione sia coerente con i più recenti sviluppi normativi in materia di edilizia scolastica.

  Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, ritiene che si tratti di una valutazione che deve essere rimessa al rappresentante del Governo.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA si riserva di fornire i richiesti chiarimenti nel corso della prossima seduta.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013).
C. 5534-bis Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
C. 5535 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
(Relazione alla V Commissione).
Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, e conclusione – Relazione favorevole con condizioni sulla Tabella 2 – Relazione favorevole con condizione sulla Tabella 3 – Relazione favorevole con condizioni sulla Tabella 7 – Relazione favorevole con condizioni sulla Tabella 13).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 ottobre 2012.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, ricorda che sono stati presentati emendamenti ai provvedimenti finanziari assegnati per le parti di competenza alla Commissione, pubblicati in allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 1). Avverte che, per economicità procedurale, stante le Tabelle assegnate all'esame della Commissione si procederà all'esame degli emendamenti secondo l'ordine degli articoli del disegno di legge di stabilità e del disegno di legge di bilancio al quale si riferiscono. Si passerà quindi successivamente all'esame degli stati di previsione e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3 del disegno di legge n. 5534-bis.

  Erica RIVOLTA (LNP) ritira gli emendamenti 3.10 e 3.9 di cui è cofirmataria.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore raccomanda l'approvazione del suo emendamento *5534-bis/VII/3.19 ed esprime parere favorevole sull'identico emendamento Coscia *5534-bis/VII/3.13. Raccomanda, quindi, l'approvazione dei suoi emendamenti 5534-bis/VII/3.16 e *5534-bis/VII/3.17, esprimendo parere favorevole sull'identico emendamento Goisis *5534-bis/VII/3.6. Raccomanda, poi, l'approvazione del suo emendamento *5534-bis/VII/3.15, esprimendo parere favorevole sull'identico emendamento Coscia *5534-bis/VII/3.11. Invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Zazzera 5534-bis/VII/3.1, Zazzera 5534-bis/VII/3.2, Goisis 5534-bis/VII/3.7, Laganà Fortugno 5534-bis/VII/3.4, Goisis 5534-bis/VII/3.8 e Goisis 5534-bis/VII/3.5, in quanto risulterebbero preclusi dall'approvazione degli identici emendamenti Pag. 208*5534-bis/VII/3.15 e *5534-bis/VII/3.11. Raccomanda, quindi, l'approvazione del suo emendamento *5534-bis/VII/3.18, esprimendo parere favorevole sull'identico emendamento Coscia *5534-bis/VII/3.14 e sull'emendamento Coscia 5534-bis/VII/3.12. Invita al ritiro in quanto precluso dell'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/3.3.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA esprime parere contrario sull'emendamento *5534-bis/VII/3.19 del relatore e sull'identico emendamento Coscia 5534-bis/VII/3.13 in quanto contrastanti con l'articolo 14 del decreto-legge n. 95 del 2012. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento 5534-bis/VII/3.16 del relatore, a condizione che sia reperita un'adeguata copertura finanziaria, mentre esprime parere contrario sugli identici emendamenti 5534-bis/VII/3.17 del relatore e Goisis 5534-bis/VII/3.6, che avrebbero per effetto quello di elevare a rango di legge primaria il richiamato decreto ministeriale, determinando con ciò un problematico irrigidimento della procedura di normazione in materia, secondo quanto rappresentato anche dall'ufficio legislativo del Ministero.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) evidenzia al sottosegretario Rossi Doria l'opportunità di riferire le sue risposte come espressione del Governo, invece che come quella degli uffici della struttura ministeriale.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA, rispondendo all'onorevole Barbieri, chiarisce di essersi riferito all'ufficio legislativo del suo Ministero soltanto in relazione alla spiegazione del parere contrario che ha testé fornito sugli emendamenti 5534-bis/VII/3.17 del relatore e Goisis 5534-bis/VII/3.6. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento 5534-bis/VII/3.15 del relatore, nonché sull'identico emendamento Coscia 5534-bis/VII/3.11, solamente per la parte riferita alla soppressione del comma 42, a condizione che sia reperita un'adeguata copertura finanziaria. Invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Goisis 5534-bis/VII/3.7, Laganà Fortugno 5534-bis/VII/3.4, Goisis 5534-bis/VII/3.8 e Goisis 5534-bis/VII/3.5. Esprime, quindi, parere contrario sull'emendamento del relatore 5534-bis/VII/3.18 nonché sull'identico emendamento Coscia 5534-bis/VII/3.14 e sull'emendamento Coscia 5534-bis/VII/3.12 mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/3.3, a condizione che sia reperita un'adeguata copertura finanziaria.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, illustra il suo emendamento 5534-bis/VII/3.19, di cui raccomanda l'approvazione, con il quale si chiede di stabilizzare il contingente del personale scolastico di ruolo all'estero alla quantità in essere. Rileva, fra l'altro, come a fronte dei tagli al personale della scuola a favore del Ministero degli affari esteri è stato previsto, nel capitolo 1276.1, un aumento di ben 38 milioni di euro per il pagamento delle indennità di sede.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia il suo voto favorevole sull'emendamento 5534-bis/VII/3.19 del relatore.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli identici emendamenti *5534-bis/VII/3.19 del relatore e Coscia *5534-bis/VII/3.13 nonché l'emendamento 5534-bis/VII/3.16 del relatore.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, illustra il suo emendamento 5534-bis/VII/3.17, di cui raccomanda l'approvazione.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) chiede chiarimenti al rappresentante del Governo sulle motivazioni del suo parere contrario.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA precisa che la specifica della data indicata nell'emendamento in questione determinerebbe l'attribuire al decreto interministeriale l'efficacia di norma di rango primario.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) non comprendendo le ragioni del Governo chiede ulteriori chiarimenti.

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  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, propone di accantonare gli emendamenti *5534-bis/VII/3.17 e *5534-bis/VII/3.6 in esame, per svolgere ulteriori approfondimenti.

  La Commissione delibera quindi di accantonare gli emendamenti *5534-bis/VII/3.17 e *5534-bis/VII/3.6.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia il suo voto favorevole sugli identici emendamenti *5534-bis/VII/3.15 del relatore e Coscia *5534-bis/VII/3.11.

  Erica RIVOLTA (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti *5534-bis/VII/3.15 del relatore e Coscia *5534-bis/VII/3.11.

  La Commissione approva quindi gli identici emendamenti *5534-bis/VII/3.15 del relatore e Coscia *5534-bis/VII/3.11.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, avverte che risultano quindi preclusi gli emendamenti Zazzera 5534-bis/VII/3.1 e 5534-bis/VII/3.2, Goisis 5534-bis/VII/3.7, Laganà Fortugno 5534-bis/VII/3.4 e Goisis 5534-bis/VII/3.8.

  Elena CENTEMERO (PdL), concordando con il Governo, sottoscrive l'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/3.3.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, propone di accantonare, per svolgere un ulteriore approfondimento, gli identici emendamenti *5534-bis/VII/3.18 del relatore e Coscia *5534-bis/VII/3.14 e l'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/3.3.

  La Commissione delibera quindi di accantonare gli identici emendamenti *5534-bis/VII/3.18 del relatore e Coscia *5534-bis/VII/3.14 e l'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/3.3.

  Maria COSCIA (PD) raccomanda l'approvazione del suo emendamento *5534-bis/VII/3.14.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia il suo voto favorevole sull'emendamento Coscia 5534-bis/VII/3.12.

  I deputati Erica RIVOLTA (LNP), Giuseppe GIULIETTI (Misto) e Manuela DI CENTA sottoscrivono l'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/3.3.

  La Commissione approva, quindi, l'emendamento Coscia 5534-bis/VII/3.12.

  Si passa, all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 4 del disegno di legge n. 5534-bis.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5534-bis/VII/4.1, che illustra.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA si rimette alla volontà della Commissione in ordine all'emendamento 5534-bis/VII/4.1 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 5534-bis/VII/4.1 del relatore.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 7.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, avverte che risultano preclusi dagli esiti delle votazioni precedenti gli identici emendamenti Rivolta *5534-bis/VII/7.1 e Levi *5534-bis/VII/7.2.

  Si passa quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 8.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5534-bis/VII/8.8 ed esprime parere favorevole sugli emendamenti De Biasi 5534-bis/VII/8.5, sugli identici emendamenti Rivolta 5534-bis/VII/8.1 e De Biasi 5534-bis/VII/8.4. Avverte che l'approvazione dei richiamati emendamenti precluderebbe l'esame degli identici emendamenti De Biasi *5534-bis/VII/8.6 e Rivolta *5534-bis/VII/8.2. Esprime parere favorevole, infine, sull'emendamento De Biasi 5534-bis/VII/8.7, invitando al ritiro dell'emendamento De Biasi 5534-bis/VII/Pag. 2108.3 che risulta precluso dagli esiti delle votazioni precedenti.

  Il sottosegretario Roberto CECCHI si rimette al giudizio della Commissione in ordine all'emendamento 5534-bis/VII/8.8 del relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento De Biasi 5534-bis/VII/8.5, 5534-bis/VII/8.7 e si rimette alla Commissione sull'emendamento 5534-bis/VII/8.3.

  Emilia Grazia DE BIASI (PD) ritira i suoi emendamenti 5534-bis/VII/8.6 e 5534-bis/VII/8.3.

  Erica RIVOLTA (LNP) ritira il suo emendamento 5534-bis/VII/8.2.

  La Commissione approva quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti 5534-bis/VII/8.8 del relatore, De Biasi 5534-bis/VII/8.5 e gli identici emendamenti Rivolta *5534-bis/VII/8.1 e De Biasi *5534-bis/VII/8.4 nonché l'emendamento De Biasi 5534-bis/VII/8.7.

  Si passa quindi all'esame dell'emendamento riferito all'articolo 12 del disegno di legge n. 5534-bis.

  Manuela GHIZZONI, presidente e relatore, si rimette alla Commissione sull'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/12.1.

  Il sottosegretario Roberto CECCHI concorda.

  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP) illustra il suo emendamento 5534-bis/VII/12.1, raccomandandone l'approvazione. Osserva, a riguardo, come sia opportuno stabilizzare l'intervento pubblico in materia anche solo per tre anni, al fine di superare la costante incertezza che lamentano gli investitori stranieri nel settore cinematografico.

  Il sottosegretario Roberto CECCHI rammenta come in sede di approvazione del disegno di legge di bilancio la programmazione finanziaria non possa superare il triennio.

  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP), rispondendo all'osservazione del sottosegretario Cecchi, ritiene molto utile anche una programmazione finanziaria riferita al triennio, in attesa di una legge ordinaria che stabilizzi definitivamente la previsione.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) condivide lo spirito dell'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/12.1.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, osserva come, nella sostanza, l'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/12.1 sia simile all'emendamento De Biasi 5534-bis/VII/8.7, già approvato.

  Emilia Grazia DE BIASI (PD) intende sottolineare come il suo emendamento 5534-bis/VII/8.7 approvato dalla Commissione differisca dall'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/12.1, in quanto non propone un aumento del finanziamento, bensì solo una proroga, al fine di realizzare un equilibrato bilanciamento con le altre esigenze di finanziamento del settore. Si tratta peraltro di un emendamento che va sostanzialmente nella stessa direzione del suo.

  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP) ritira quindi il suo emendamento 5534-bis/VII/12.1, riservandosi di presentare un'apposita proposta emendativa al riguardo nel prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Si passa quindi all'esame della proposta emendativa riferita alla Tabella 13 del disegno di legge di bilancio.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, invita a ritirare l'emendamento Carlucci 5535/VII/Tab.13.1, al fine di evitare sottrazioni di provviste finanziarie ad altre attività svolte nell'ambito di uno stesso Ministero.

  Il sottosegretario Roberto CECCHI, rimettendosi alla Commissione sull'emendamento indicato, si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame del provvedimento sulla più generale situazione di finanziamento del ministero di competenza.

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  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP) ritira il suo emendamento 5535/VII/Tab.13.1, volto a individuare risorse per il finanziamento della proposta di legge quadro sullo spettacolo dal vivo, preannunciando la presentazione di un'apposita proposta emendativa nel corso dell'esame del provvedimento presso la Commissione bilancio. Stigmatizza, quindi, il fatto che mentre vengono elargite risorse finanziarie a fondo perduto oppure a singole istituzioni culturali, come il MAXXI, il Ministero non riesca a trovare una copertura finanziaria per un provvedimento così importante quale è la proposta di legge quadro sullo spettacolo dal vivo, sulla quale si registra il consenso unanime della Commissione.

  Si passa quindi all'esame degli emendamenti 5534-bis/VII/3.17 del relatore e Goisis 5534-bis/VII/3.6, nonché degli identici emendamenti 5534-bis/VII/3.18 del relatore e Coscia 5534-bis/VII/3.14 e dell'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/3.3, precedentemente accantonati.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA ribadisce che l'approvazione degli emendamenti 5534-bis/VII/3.17 del relatore e Goisis 5534-bis/VII/3.6 eleverebbero a un rango legislativo il richiamato decreto interministeriale, irrigidendo oltremodo il relativo procedimento di normazione. Conferma, quindi, il parere contrario del Governo su tali emendamenti.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, ritira il suo emendamento 5534-bis/VII/3.17. Constata quindi l'assenza dei presentatori dell'emendamento 5534-bis/VII/3.17, si intende vi abbiano rinunciato.

  Maria COSCIA (PD) chiede chiarimenti al rappresentante del Governo sulle motivazioni del parere contrario che è stato espresso sul suo emendamento 5534-bis/VII/3.14 e sull'identico emendamento 5534-bis/VII/3.18 del relatore.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA esprime parere favorevole sull'emendamento Coscia 5534-bis/VII/3.14 e sull'identico emendamento 5534-bis/VII/3.18 del relatore, limitatamente alla previsione recata dall'articolo 3, comma 46 lettera b) del disegno di legge di stabilità per il 2013.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, osserva come il contingente distaccato presso altre istituzioni sia ormai un numero risibile, per un risparmio complessivo di 7 milioni di euro, a fronte invece di una funzione didattica molto importante che tale personale svolge. Intende sottolineare, in particolare, che si tratta solo di 150 unità di personale.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) chiede che venga sospesa brevemente la seduta, per un confronto interno al gruppo del PdL sugli emendamenti in esame.

  La seduta, sospesa alle 15.45, è ripresa alle 15.50.

  Elena CENTEMERO (PdL) preannuncia la sua astensione sugli identici emendamenti 5534-bis/VII/3.18 del relatore e Coscia 5534-bis/VII/3.14.

  La Commissione approva, quindi, gli identici emendamenti 5534-bis/VII/3.18 e Coscia 5534-bis/VII/3.14, risultando quindi precluso l'emendamento Carlucci 5534-bis/VII/3.3.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA ribadisce quanto dichiarato nella seduta di giovedì scorso, a cui ha fatto seguito la formalizzazione della volontà del Governo di condurre una riflessione più approfondita sugli interventi relativi all'orario di lavoro dei docenti della scuola media e superiore.

  Il sottosegretario Roberto CECCHI, illustrando una nota del Governo (vedi allegato 2) intende riferirsi alla discussione che si è svolta nella precedente seduta del 25 ottobre, nel corso della quale sono state sottolineate talune criticità. Al riguardo, ricorda che si era riservato di intervenire oggi, considerata la necessità di rispondere a questioni complesse come lo sono talune di quelle che sono state sollevate, per Pag. 212rendere disponibile la documentazione necessaria. Con riferimento, innanzitutto, all'articolo 3, comma 64, rammenta che esso prevede che la sospensione dei contributi di cui agli articoli 35 e 37 del codice di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio, destinati agli interventi conservativi su beni culturali detenuti da soggetti privati, prevista a legislazione vigente fino al 31 dicembre 2015, prosegua fino a che non siano pagati i contributi già concessi e non ancora erogati ai beneficiari. Con riguardo all'articolo 3, comma 65, relativo al versamento al bilancio dello Stato delle somme giacenti nelle contabilità speciali, evidenzia che l'articolo 10, comma 2, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 11, prevedeva che, ai fini del concorso al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, le amministrazioni centrali dello Stato assicurassero, a decorrere dall'anno 2012, una riduzione della spesa in termini di saldo netto da finanziare e indebitamento netto corrispondente agli importi previsti nell'allegato C al citato decreto legge. L'articolo 4, comma 85, della legge 12 novembre 2011, n. 183 (legge di stabilità 2012), con riferimento al Ministero per i beni e le attività culturali, prevedeva che «le somme giacenti, alla data di entrata in vigore della presente legge, nelle contabilità speciali, aperte ai sensi dell'articolo 3, comma 8, del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, e successive modificazioni, per la gestione dei fondi assegnati in applicazione dei piani di spesa approvati ai sensi dell'articolo 7 del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 149, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 237, intestate ai capi degli Istituti del Ministero per i beni e le attività culturali, accreditate fino al 31 dicembre 2006, sono versate in conto entrata del bilancio dello Stato, rispettivamente, per un importo pari a 60,4 milioni di euro entro il 30 giugno 2012 e per un importo pari a 10 milioni di euro entro il 30 giugno 2013, previa individuazione con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, su proposta del Segretario generale che provvede alla necessaria attività istruttoria e di verifica». Attraverso la conseguente ricognizione, avviata con circolare n. 10/2012 del Segretariato generale ed effettuata sugli importi giacenti nelle contabilità speciali al 31 gennaio 2012 ed accreditati entro il 31 dicembre 2006, non coperti da obbligazione giuridica perfezionata o da atto conclusivo di espletamento di gara, è stata reperita, complessivamente, una somma inferiore ai 30 milioni di euro, rispetto ai complessivi 70,4 milioni richiesti per il biennio 2012-2013. Pertanto, sottolinea che con il disegno di legge di stabilità 2013 è stata quindi introdotta una modifica alla suddetta norma, finalizzata al recupero delle somme ancora mancanti, che estendesse il periodo preso in esame, per quanto riguarda la data di accreditamento delle risorse in contabilità speciale, fino alla data di entrata in vigore della legge di stabilità 2012, pur dando priorità, ai fini del versamento in conto entrata del bilancio dello Stato, alle risorse accreditate fino al 31 dicembre 2006. Per le stesse motivazioni, segnala che gli obblighi di versamento in conto entrata del bilancio dello Stato sono stati estesi anche ai conti di tesoreria unica degli Istituti dotati di autonomia speciale ai sensi dell'articolo 15, comma 3, del d.P.R. n. 233 del 2007. Con riguardo, poi, all'articolo 8, comma 21, fa che proprie le osservazioni del relatore sulla necessità che anche il settore della cultura sia ricompreso tra quelli meritevoli di finanziamento per il tramite del fondo ivi previsto.
  Più in generale, con riguardo al finanziamento del Ministero, ricorda che i tagli operati sui singoli capitoli di bilancio rimodulabili, anche stanziati per contributi a singoli istituti, sono stati operati direttamente ed esclusivamente dal Ministero dell'economia e delle finanze, in attuazione di norme di contenimento della spesa nell'ottica del conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, senza alcun intervento del suo Ministero. Osserva come non si possa affermare che ci sia stato un atteggiamento punitivo nei confronti Pag. 213di una qualche istituzione nella stesura del programma di finanziamento dei lavori per i beni culturali, essendoci piuttosto esigenze e procedure di bilancio definite per legge che vanno al di là della volontà dell'Amministrazione dei beni culturali. In conclusione, esprime una riflessione di carattere generale per inquadrare la questione nella sua dimensione complessiva, riferendosi al rapporto tra la spesa dello Stato nel suo complesso e quella per i Beni Culturali in particolare, in quanto, a fronte del manifestarsi di un interesse generale per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, da molti anni la disponibilità di risorse si riduce considerevolmente. Evidenzia, al riguardo, che l'andamento è in controtendenza rispetto al crescere della spesa dello Stato, in quanto, mentre la curva della spesa pubblica sale, parallelamente quella per i beni culturali scende e quest'anno, nonostante i tagli, questa tendenza sembra arrestarsi e consolidarsi a valori del 2009-2010. Rileva che in altri ambiti dell'economia si fa strada la convinzione che l'investimento in cultura sia non un costo, ma un opportunità di crescita. Osserva, quindi, che certamente andrà fatta una riflessione su quale debba essere la soglia dell'impegno finanziario pubblico, al disotto del quale non è più garantito il livello minimo per la salvaguardia del patrimonio culturale, in quanto il settore dei beni culturali non ha sostenibilità economico-finanziaria senza il contributo di fondi pubblici. Rappresenta, quindi, che a fronte di un immenso patrimonio culturale da tutelare e valorizzare, all'interno della modesta disponibilità finanziaria su cui si può contare, le risorse sono suddivise tra i seguenti due macro insiemi: attività culturali (spettacolo dal vivo e cinema), con il Fondo unico per lo spettacolo che vale circa 404 milioni di euro; beni culturali (architettura, archeologia, storia dell'arte, biblioteche, archivi, paesaggio, arte e architettura contemporanea), che vale complessivamente poco più di 100 milioni di euro.
  Si passa all'esame della Tabella 2 del disegno di legge di bilancio e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, illustra la sua proposta di relazione favorevole con condizioni alla Tabella n. 2 (vedi allegato 3).

  Emilia Grazia DE BIASI (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di relazione del relatore, ricordando che la Commissione ha approvato all'unanimità gli emendamenti che testimoniano la volontà di sostegno al settore dell'editoria. Rileva, quindi, la necessità di sostegno finanziario alla transizione dal cartaceo al digitale, segnalando l'esigenza di un ragionamento urgente sul problema dell'occupazione del settore e auspicando, pertanto, un rapido esame della risoluzione presentata dall'onorevole Rivolta. Stigmatizza il fatto, poi, che la Federazione degli editori sia poco attenta al tema dell'equo compenso per i giornalisti non professionisti. Ricorda come il gruppo del PD sia sempre molto attento al tema dell'editoria scolastica, auspicando, in particolare, che si garantiscano pari opportunità tra gli studenti anche nel passaggio al digitale. Condivide, infine, l'attenzione evidenziata nella proposta di relazione del relatore, sulla necessità di garantire qualità dei contenuti dell'editoria scolastica digitale.

  Giuseppe GIULIETTI (Misto) preannuncia il proprio voto favorevole, concordando con le osservazioni della collega De Biasi.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia il suo voto contrario sulla proposta di relazione in esame, in quanto l'IdV non condivide lo spirito che informa il disegno di legge di stabilità per il 2013, pur apprezzando il lavoro svolto dalla Commissione cultura di contradditorio con il Governo. Con riguardo alla proposta di relazione del relatore alla Tabella n. 2, esprime, tra l'altro preoccupazione per l'incremento dell'IVA dal 4 al 21 per cento, Pag. 214segnalando inoltre la necessità di una riforma complessiva del settore dell'editoria che appare non più rinviabile.

  Enzo CARRA (UdCpTP) condivide le riflessioni svolte dall'onorevole De Biasi, suggerendo di inserire nelle condizioni contenute nella proposta di relazione del relatore il riferimento all'esame del disegno di legge recante la delega legislativa al Governo per la riforma del settore dell'editoria. Appare inoltre auspicabile che si specifichi che si tratta del settore della stampa quotidiana e periodica.

  Erica RIVOLTA (LNP) pur condividendo le condizioni poste dal relatore nella proposta di relazione in esame, in quanto l'incremento del fondo a 120 milioni di euro appare assolutamente necessario anche per salvaguardare i livelli occupazionali del settore, preannuncia il suo voto contrario, in quanto la proposta di relazione sottintende comunque il rinnovo della fiducia al Governo in carica.

  Giorgio LAINATI (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di relazione del relatore, condividendo le condizioni che sono state poste sul settore dell'editoria.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, presenta una proposta di relazione favorevole con condizioni come riformulata, al fine di accogliere l'indicazione dell'onorevole Carra (vedi allegato 4).

  La Commissione approva, quindi, la proposta di relazione del relatore sulla Tabella n. 2, come riformulata (vedi allegato 4).

  Si passa all'esame della Tabella 3 del disegno di legge di bilancio e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, illustra una proposta di relazione favorevole con condizione sulla tabella in esame, di cui raccomanda l'approvazione (vedi allegato 5).

  Giuseppe GIULIETTI (Misto) preannuncia il voto favorevole sulla proposta di relazione in esame, nonché sulle altre presentate, per il positivo lavoro svolto dalla Commissione che ha manifestato una forte capacità di autonomia politica e critica. Resta fermo il giudizio critico su merito e metodo dell'intero provvedimento. Se gli emendamenti approvati dalla Commissione non dovessero essere accolti, il suo voto finale in Assemblea non sarà positivo, tanto più se il Governo chiederà il voto di fiducia.

  La Commissione approva quindi la proposta di relazione favorevole con condizione del relatore (vedi allegato 5).

  Si passa all'esame della Tabella 7 del disegno di legge di bilancio e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, illustra una proposta di relazione favorevole con condizioni e osservazione sulla tabella in esame, di cui raccomanda l'approvazione (vedi allegato 6).

  Pierfelice ZAZZERA (IdV), preannuncia il suo voto contrario sulla relazione illustrata dalla presidente, pur condividendo nel merito molte considerazioni in essa contenute, ritenendo peraltro del tutto errata l'impostazione politica dei provvedimenti in esame, contenenti prevalentemente tagli lineari. Osserva, infatti, che dal contenuto degli stessi emerge chiaramente il ruolo preponderante del Ministero dell'economia e delle finanze, che a suo avviso assume decisioni unilaterali sulle sorti dei bilanci del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del Ministero per i beni e le attività culturali, che, a suo avviso, risultano sostanzialmente commissariati, in quanto si limitano a ratificare le scelte di rigore adottate dal Governo. Osserva che il Paese, in tal modo, non potrà uscire dalla recessione, pur potendo investire in settori quali la ricerca, la formazione e l'istruzione, che possono senz'altro contribuire alla crescita economica. Evidenzia, quindi, la necessità Pag. 215che il Governo modifichi le sue scelte politiche, non effettuando più tagli, bensì investimenti in tali settori, operando miglioramenti in termini di qualità. Preannuncia, quindi, la presentazione di una relazione alternativa, che illustra (vedi allegato 7), augurandosi, altresì, che il Governo recepisca le segnalazioni della Commissione e ascolti le sollecitazioni provenienti dal mondo della scuola.

  Maria COSCIA (PD) preannuncia, anche a nome del gruppo al quale appartiene, il voto favorevole sulla relazione illustrata dalla presidente, che tiene conto del dibattito svolto in Commissione e delle proposte emendative presentate. Rappresenta, tuttavia, il proprio dispiacere per l'inserimento nel testo della disposizione sull'aumento dell'orario di lezioni frontali dei docenti, osservando come tale decisione, assunta a prescindere dall'elaborazione di un progetto complessivo di rilancio della scuola in termini di qualità, contenga un messaggio del tutto errato, essendo basata sulla convinzione che gli insegnanti lavorino soltanto diciotto ore alla settimana. Esprime preoccupazione, pertanto, per il meccanismo di difesa innescatosi nella gran parte degli istituti scolastici come conseguenza dell'impatto di tale scelta, anche in considerazione degli innumerevoli tagli lineari che hanno investito il settore della scuola negli ultimi tempi. Evidenzia, quindi, la necessità di garantire una scuola che punti sulla qualità, recuperando il rapporto di fiducia tra i docenti e l'istituzione statale, tramite investimenti nel settore dell'istruzione, della formazione, dell'università e della ricerca. Osserva in tal senso che l'atteggiamento del Governo, al contrario, pregiudica l'innovazione nel settore ed ostacola qualunque possibilità di cambiamento. Rileva, inoltre, che la ridefinizione dell'orario di lavoro, costituendo materia contrattuale, richiederebbe il necessario confronto, aperto e continuo, con le organizzazioni sindacali. Prende atto, tuttavia, della disponibilità del Governo a sopprimere il comma 42 dell'articolo 3 del disegno di legge di stabilità, auspicando altresì la soppressione dei commi ad esso connessi. Auspica, altresì, che il Governo reperisca le risorse a copertura della somma prevista dalla spending review, anche attingendo a capitoli non strettamente pertinenti al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, prevedendo la concreta definizione di un piano di ricollocamento nelle scuole del personale docente dichiarato inidoneo.

  Elena CENTEMERO (PdL) apprezza il riferimento, nella condizione di cui al punto 1 della proposta in esame, al sostegno dell'insegnamento della lingua e della cultura italiana all'estero, segnalando, al riguardo, la necessità di consolidare le scarse risorse a disposizione, con la previsione di una riforma dell'intero settore. Apprezza altresì l'impegno assunto dal Governo con riferimento alla disposizione sull'aumento dell'orario di lavoro del personale docente, che ritiene ne svilisca il ruolo, segnalando l'esigenza di procedere ad una riqualificazione della spesa pubblica per l'istruzione e ad una riorganizzazione anche delle tempo-scuola. Chiede, inoltre, chiarimenti sulla condizione di cui al punto 5, osservando, infine, che sia il Partito democratico sia il Popolo della libertà hanno espresso contrarietà sui provvedimenti in esame, in assenza delle modifiche segnalate.

  Erica RIVOLTA (LNP) esprime sconcerto per le osservazioni formulate dai colleghi che definisce ’favorevoli con disagio’ al provvedimento. Stigmatizza quindi, nel merito, i tagli apportati dal provvedimento in esame senza alcuna concertazione con i destinatari e in special modo con il mondo della scuola. Condivide peraltro il contenuto della condizione n. 4 poiché non si può immaginare di fare crescere il Paese svilendo il ruolo degli insegnanti, quando ancora, fra l'altro, si è in attesa dell'erogazione di finanziamenti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Più in generale, sul piano politico, osserva con rammarico come l'attuale maggioranza che sostiene il Governo sia così ampia che ogni dissenso è visto con Pag. 216fastidio e distacco, sia in Parlamento che nel Paese. Preannuncia quindi, anche a nome del suo gruppo, il voto contrario sulla proposta di relazione in esame, nonché sulla probabile posizione della questione di fiducia da parte del Governo sui provvedimenti in esame in Assemblea.

  Enzo CARRA (UdCpTP) esprime grande soddisfazione per l'inserimento nella relazione della condizione di cui al punto 3, che considera un passo avanti di grande importanza, proponendo tuttavia una modifica lessicale dell'espressione «insegnamento frontale» più adeguata al contesto al quale si riferisce. Preannunziando il voto favorevole sulla relazione illustrata dalla presidente, propone, inoltre, di trasformare in condizione l'osservazione in essa contenuta, auspicando che sia presto avviato un processo di sburocratizzazione dell'intero settore scolastico.

  Paola FRASSINETTI (PdL), preannunziando il suo voto favorevole sulla relazione illustrata dalla presidente, esprime soddisfazione per la condizione di cui al punto 7, concernente il fondo a favore del diritto allo studio universitario. Si tratta di un intervento volto a tutelare quegli studenti meritevoli per consentire loro di progredire.

  Manuela GHIZZONI, presidente e relatore, illustrando una riformulazione della sua proposta di relazione favorevole con condizioni, volta a recepire alcune delle osservazioni dei colleghi (vedi allegato 8) precisa in particolare che in riferimento alla condizione n. 5 il riferimento è al capitolo 1298. Secondo quanto disposto dal comma 75 dell'articolo 3 del disegno di legge di stabilità infatti le risorse confluiscono in un unico fondone con finalità indistinte, per cui è necessario salvaguardarne la attuale destinazione.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA manifesta la propria soddisfazione per l'emersione nel dibattito di considerazioni relative al tempo-orario nelle scuole. Rileva, quindi, l'esigenza di operare investimenti nel settore, pur in presenza di una situazione economica generale di rilevante gravità. Si dichiara, tuttavia, ottimista sulla situazione relativa agli investimenti futuri nel settore della scuola.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, avverte che è stata presentata una proposta di relazione alternativa a firma dell'onorevole Zazzera sulla Tabella 7 del disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015, e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità 2013, che è in distribuzione. Ricorda che, nel caso in cui sia approvata la sua proposta di relazione favorevole come riformulata, si intenderà respinta la proposta di relazione alternativa.

  La Commissione approva quindi la proposta di relazione presentata dal relatore (vedi allegato 8), risultando quindi respinta la proposta di relazione alternativa.

  Si passa all'esame della Tabella 13 del disegno di legge di bilancio e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, illustra una proposta di relazione favorevole con condizioni sulla tabella in esame, di cui raccomanda l'approvazione (vedi allegato 9).

  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP) preannuncia la sua astensione sulla relazione illustrata dalla presidente, ritenendo che il Governo, calpestando il lavoro della Commissione e pur in presenza di una copertura economica effettiva, non abbia alcuna intenzione di investire nel settore dello spettacolo dal vivo.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, ricorda l'inserimento nella relazione della condizione di cui al punto 5.

  Emilia Grazia DE BIASI (PD) preannunzia il voto favorevole sulla relazione illustrata dalla presidente, ringraziando altresì il sottosegretario per le puntuali Pag. 217informazioni fornite nel corso dell'esame. Chiede, peraltro, che il Ministero per i beni e le attività culturali individui chiaramente gli indirizzi che intende percorrere, ricordando in proposito gli impegni assunti dal Ministro, anche con riferimento alle fondazioni lirico-sinfoniche, nell'ottica di una complessiva razionalizzazione della spesa. Osserva, inoltre, che dal contenuto dei provvedimenti in esame emerge la scarsa considerazione che il Governo ripone nei confronti del mondo della cultura, segnalando, pertanto, la necessità di definire e rimodulare le priorità di intervento, anche alla luce del fatto che i settori della cultura e dello spettacolo costituiscono realtà produttive di grande rilievo per il Paese.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV), illustrando una proposta di relazione alternativa (vedi allegato 10) osserva che rappresentanti di tutti i gruppi intervenuti hanno espresso considerazioni fortemente critiche nei confronti della politica promossa dal Governo, che considera incapace di affrontare la profonda crisi del Paese. Osserva, quindi, che il Ministero appare di fatto commissariato, essendo incapace di assumere una posizione definita riguardo al settore della cultura, che invece considera il volano della crescita del Paese.

  Paola FRASSINETTI (PdL), condividendo le considerazioni espresse dalla collega De Biasi, denuncia il forte squilibrio degli interventi del Governo all'interno della missione «tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici», segnatamente con riferimento alle somme stanziate a favore della fondazione Maxxi-Museo nazionale delle arti del XXI secolo, squilibrate rispetto ai tagli di contributi destinati alla Biblioteca italiana per ciechi «Regina Margherita» di Monza. Preannuncia, pertanto, il voto favorevole sulla relazione illustrata dalla presidente a condizione che si preveda un riequilibrio dei programmi di interesse della missione menzionata.

  Erica RIVOLTA (LNP) ribadisce il suo rammarico, già espresso peraltro nel corso della precedente seduta, per lo stanziamento di 1,7 milioni di euro in più rispetto al dato assestato per il 2012 a favore della Fondazione Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, nonché per il contestuale stanziamento di un importo complessivo per il Fondo unico per lo spettacolo di 11,5 milioni in meno rispetto al dato assestato per il 2012. Preannunzia, quindi, il voto contrario sulla relazione illustrata dalla presidente, alla luce della scarsa considerazione del Governo nei confronti del settore della cultura, che invece considera trainante sotto il profilo economico.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, accogliendo le osservazioni emerse nel corso dell'esame, riformula quindi la proposta di relazione favorevole con condizioni sulla tabella in esame, di cui raccomanda l'approvazione (vedi allegato 11).
  Avverte che essendo stata presentata una proposta di relazione alternativa a firma dell'onorevole Zazzera sulla Tabella 13 del disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015, e sulle connesse parti del disegno di legge di stabilità 2013, nel caso in cui sia approvata la sua proposta di relazione favorevole come riformulata, si intenderà respinta la proposta di relazione alternativa.

  La Commissione approva quindi la proposta di relazione presentata dal relatore, come riformulata (vedi allegato 11), risultando quindi respinta la proposta di relazione alternativa.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente e relatore, avverte che, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, in qualità di relatore, riferirà sui disegni di legge di stabilità e Bilancio presso la Commissione Bilancio. Avverte altresì che gli emendamenti approvati, relativi ai provvedimenti esaminati, saranno trasmessi alla V Commissione bilancio, unitamente alle relazioni approvate riferite alle Tabelle.

  La seduta termina alle 18.10.

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