CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 ottobre 2012
725.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 159

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 24 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti, Guido Improta.

  La seduta comincia alle 10.05.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013).
C. 5534-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
C. 5535 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, comunica che la Commissione è chiamata ad esaminare congiuntamente, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il disegno di legge C. 5534-bis Governo recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013)», il disegno di legge C. 5535 Governo recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 – tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza) – tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015, tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza)».
  Comunica che l'esame si concluderà con la trasmissione alla Commissione Bilancio di una relazione per ciascuno degli stati di previsione esaminati e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità, nonché con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute della V Commissione.
  Fa quindi presente che, secondo quanto convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi del 17 ottobre, la Commissione concluderà l'esame preliminare nella seduta odierna delle ore 14 e che il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno è fissato alle ore 17 della giornata odierna.

  Roberto MORASSUT (PD), relatore, informa che la Commissione avvia oggi l'esame dei disegni di legge di stabilità e di bilancio per il 2013 per le parti di competenza Pag. 160e di interesse dell'VIII Commissione. Nel rinviare per informazioni più dettagliate alla documentazione predisposta dagli uffici, dichiara che fornirà nel prosieguo alcune informazioni riguardanti il contenuto dei predetti disegni di legge che tratterà sulla base di una suddivisione tematica, che corrisponde agli ambiti di competenza della VIII Commissione. Preliminarmente intende, però, segnalare che il disegno di legge di stabilità 2013 realizza gli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012, nella prospettiva del raggiungimento, nel 2013, dell'obiettivo del pareggio di bilancio.
  Fa presente che i commi da 49 a 57 dell'articolo 3 del disegno di legge di stabilità definiscono le misure di riduzione della spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, disponendo in particolare al comma 50, per quanto di interesse della VIII Commissione, la riduzione dell'autorizzazione di spesa relativa al contributo quindicennale per il completamento delle opere infrastrutturali della Pedemontana di Formia, che viene quantificata in 5 milioni di euro per il 2013, 3 milioni di euro per il 2014 e 2 milioni di euro a decorrere dal 2015. Il comma 57, con una novella all'articolo 2, comma 172, secondo periodo, del decreto-legge n. 262 del 2006, incrementa la quota degli introiti che affluiscono annualmente a titolo di contribuzione degli utenti dei servizi del soppresso Registro italiano dighe (RID) e che viene acquisita al bilancio dello Stato. In particolare, l'importo di risorse da acquisire al bilancio dello Stato è pari a 2.673.000 di euro per l'anno 2013, 3.172.000 per l'anno 2014 e 3.184.000 annui a decorrere dal 2015. L'articolo 8, comma 3, autorizza la spesa di 300 milioni di euro per l'anno 2013 per assicurare la continuità dei lavori di manutenzione straordinaria delle rete ferroviaria previsti dal contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana S.p.A. L'articolo 8, comma 5, autorizza la spesa di 300 milioni di euro per il 2013, al fine di assicurare la prosecuzione dei lavori in corso e la continuità della manutenzione straordinaria della rete stradale inseriti nel contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e ANAS S.p.A. L'articolo 8, comma 6, per la prosecuzione dei lavori per la realizzazione del sistema Mo.S.E., autorizza la spesa complessiva di 1.250 milioni di euro, così ripartiti: 50 milioni per l'anno 2013; 400 milioni per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016. L'articolo 8, comma 7, autorizza la spesa di 60 milioni di euro per il 2013, 100 milioni di euro per il 2014 e 530 milioni di euro per il 2015 per il finanziamento di studi, progetti, lavori preliminari e definitivi connessi alla nuova linea ferroviaria AC/AV Torino-Lione. L'articolo 8, comma 8, assegna, per il 2013, una dotazione finanziaria aggiuntiva di 300 milioni di euro al Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), per far fronte agli oneri derivanti da transazioni relative alla realizzazione di opere pubbliche di interesse nazionale. La relazione illustrativa precisa che si tratta, in particolare, delle penalità contrattuali per la mancata realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
  Per quanto riguarda le tabelle del disegno di legge di stabilità, segnala che nella Tabella B, recante gli importi dei fondi speciali per la copertura di nuovi provvedimenti legislativi, di conto capitale, per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si registra uno stanziamento di 400 milioni di euro per il 2015, mentre non risultano stanziamenti per il 2013 e il 2014. La relazione al disegno di legge di stabilità fa presente che l'accantonamento è finalizzato alla realizzazione di interventi per opere infrastrutturali. Tra gli stanziamenti più consistenti che insistono nella tabella E di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'economia e delle finanze, nell'ambito della missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica), Programma «opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità», segnala il finanziamento del Programma delle infrastrutture strategiche di Pag. 161cui alla legge n. 443 del 2001 per un importo complessivo di 943,2 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2013-2015. Nel citato Programma sono esposte anche le spese per opere e attività dell'Expo Milano 2015, con circa 569 milioni di euro per il 2013, circa 450 milioni di euro per il 2014 e circa 120 milioni di euro per il 2015. Nell'ambito del Programma «sistemi stradali, autostradali, ferroviari ed intermodali», una serie di voci riguardano gli interventi per il potenziamento del sistema stradale ed autostradale e lo stanziamento del Fondo per le infrastrutture ferroviarie e stradali e relativo ad opere di interesse strategico istituito dall'articolo 32, comma 1 del decreto-legge n. 98 del 2011, nonché ulteriori opere strategiche finanziate con tale Fondo. Nella missione 19 (Casa e assetto urbanistico), programma «edilizia abitativa e politiche territoriali», nella tabella E sono esposti gli interventi che riguardano le popolazioni colpite dagli eventi sismici in Abruzzo, per un importo pari a 292,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 e 238 milioni di euro per il 2015.
  Per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per il 2013 le principali missioni di competenza della VIII Commissione, vale a dire la missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica) e la missione 19 (Casa e assetto urbanistico) recano previsioni di spesa per complessivi 3.920,1 milioni di euro, con un incremento, rispetto alle previsioni assestate 2012, di 174,4 milioni di euro, pari al 4,7 per cento. Tale stanziamento è attribuibile per la quasi totalità (97 per cento) alla missione 14. La variazione dello stanziamento complessivo delle missioni 14 e 19 rispetto alle previsioni assestate è in realtà il risultato di due variazioni di segno opposto: la variazione positiva nello stanziamento della missione 14, che registra un incremento di 245,9 milioni di euro (+6,9 per cento), viene in parte erosa dalla diminuzione di 71,5 milioni di euro (-38 per cento) nella missione 19. La maggior parte dello stanziamento di competenza per il 2013 è rappresentato da spese in conto capitale, le quali costituiscono il 95,6 per cento del totale dello stanziamento complessivo delle missioni 14 e 19. La consistenza dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2013 è valutata in 1.260,3 milioni di euro. Rispetto al dato assestato 2012, si registra una diminuzione dei residui, pari a 3.132,9 milioni di euro, corrispondente al 71,3 per cento.
  Per quanto riguarda il settore delle politiche ambientali, fa presente che l'articolo 7, comma 25, demanda ad un decreto del Presidente del Consiglio la definizione di misure per lo spegnimento ovvero l'affievolimento dell'illuminazione pubblica nelle ore notturne, per finalità di contenimento della spesa pubblica, di risparmio energetico, nonché di razionalizzazione e ammodernamento delle fonti di illuminazione medesima. L'articolo 8, commi 1 e 2, reca riguarda la partecipazione italiana alla ricostituzione delle risorse finanziarie di alcuni fondi multilaterali di sviluppo, tra i quali il Fondo globale per l'ambiente (GEF), collegato alla Banca mondiale, cui sono destinati 155.990.000 euro relativi alla quarta e alla quinta ricostituzione del Fondo. L'articolo 8, comma 9, autorizza la spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2014 e di 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015 al fine di consentire l'attuazione degli accordi internazionali in materia di politiche per l'ambiente marino previsti dal decreto legislativo n. 190 del 2010. L'articolo 8, comma 13, istituisce, infine, un apposito fondo presso il Ministero dell'interno con una dotazione di 40 milioni di euro annui a decorrere dal l'anno 2013 al fine di assicurare adeguati livelli di ordinata gestione e piena funzionalità della flotta aerea antincendio trasferita, con l'articolo 7, comma 2-bis, della legge n. 353 del 2000, dal Dipartimento della protezione civile al Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile.
  Nella Tabella B del disegno di legge di stabilità, per il Ministero dell'ambiente si registra uno stanziamento di 87,1 milioni di euro per il 2013, 107,4 milioni di euro per il 2014 e circa 90 milioni di euro per Pag. 162il 2015. La relazione illustrativa fa presente che l'accantonamento è finalizzato, come l'anno precedente, a interventi per la difesa del suolo e di ripristino e bonifica dei siti inquinati, nonché per l'attuazione della «Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche».
  Nella Tabella C, sono esposti gli stanziamenti per il finanziamento di interventi ed investimenti dell'ISPRA (25,8 milioni di euro per il 2013, 25,5 milioni di euro per il 2014 e 24,9 milioni di euro per il 2015) relativamente alla missione 17, nonché quelli concernenti la difesa del mare e i contributi ai parchi (27,2 milioni di euro per il 2013, 36,5 milioni di euro per il 2014 e 41,2 milioni di euro per il 2015). In tale tabella è esposto, inoltre, lo stanziamento di 1,4 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio per l'attuazione della legge quadro sugli incendi boschivi n. 353 del 2000.
  Fa presente, infine, che nella Tabella E sono rifinanziati per il 2013 di 160 milioni di euro gli interventi di cui all'articolo 3, comma 9, del decreto legge n. 148 del 1993, concernente un contributo da destinare alla regione Calabria per interventi nei settori della manutenzione idrica e forestale, limitatamente ai lavoratori occupati in tale settore.
  Per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, lo stanziamento complessivo di competenza iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per il 2013 ammonta a 490,2 milioni di euro. Rispetto al dato assestato si registra, quindi, una diminuzione di 54,7 milioni di euro (pari al 10 per cento). La consistenza dei residui passivi presunti al 1o gennaio 2013 è valutata complessivamente in 544,9 milioni di euro. Rispetto al dato assestato 2012, si registra una consistente riduzione dei residui, pari a 355,9 milioni di euro (pari al 39,5 per cento). I principali settori di intervento del Ministero ricadono nella missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) con 367,3 milioni di euro e nella missione 17 (Ricerca e innovazione) con 82,5 milioni di euro.
  Rileva, inoltre, che al disegno di legge di bilancio è allegato l'ecobilancio in attuazione dell'articolo 36, comma 6, della legge n. 196 del 2009 (legge di contabilità e finanza pubblica) in cui sono esposte le risultanze delle spese ambientali sulla base dei dati forniti dalle amministrazioni. In tale sezione viene evidenziato che le risorse finanziarie stanziate dallo Stato per la spesa primaria per la protezione dell'ambiente e l'uso e gestione delle risorse naturali secondo il disegno di legge di bilancio ammontano a circa 1,6 miliardi di euro nel 2013, pari allo 0,35 per cento della spesa primaria complessiva del bilancio dello Stato.
  Per quanto riguarda la Protezione civile, segnala che l'articolo 8, comma 21, del disegno di legge di stabilità prevede l'istituzione di un nuovo fondo, con una dotazione di 900 milioni di euro per l'anno 2013, da ripartire con apposito provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri, per il finanziamento, tra l'altro, di interventi per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma de L'Aquila. L'articolo 12, comma 13, è, invece, volto a stabilizzare l'incremento delle accise sui carburanti, disposto con la determinazione del direttore dell'Agenzia delle dogane 9 agosto 2012, n. 88789, per il sisma che ha colpito l'Emilia Romagna.
  Nella tabella C del disegno di legge di stabilità, e precisamente nell'ambito della missione Soccorso civile, programma Protezione civile, sono esposti stanziamenti di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze per complessivi circa 75,6 milioni di euro per il 2013, 81,6 milioni di euro per il 2014 e 83,4 milioni di euro per il 2015. Si tratta di finanziamenti concernenti il reintegro del Fondo di protezione civile e il Servizio nazionale della protezione civile.
  Nella tabella E, i principali importi riguardano gli stanziamenti relativi alle calamità e alla protezione civile (missione 8 – Soccorso civile; programma: Protezione civile): essi assommano a complessivi 391,7 milioni di euro per ciascuno degli anni del biennio 2013-2014 e 341,2 milioni di euro per il 2015. Gli stanziamenti Pag. 163riguardano la prosecuzione degli interventi di ricostruzione per una serie di calamità naturali ed ulteriori interventi (tra i quali anche alcuni «grandi eventi») disposti da precedenti decreti legge e leggi finanziarie che riportano stanziamenti pressoché invariati rispetto a quelli previsti nella legge di stabilità per il 2012:
  Per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2) sono collocati due soli programmi di interesse dell'VIII Commissione – 8.4 (Interventi per pubbliche calamità) e 8.5 (Protezione civile) –, che fanno parte della missione 8 (Soccorso civile). Per tali programmi è prevista una dotazione complessiva di 2.291,1 milioni di euro, con un incremento di 369,5 milioni di euro rispetto all'assestato 2012 (pari al 19,2 per cento).
  In conclusione, si riserva di presentare le prescritte proposte di relazione nella seduta di domani, manifestando una piena disponibilità a tenere conto, ai fini della loro predisposizione, delle considerazioni e delle proposte che emergeranno dal dibattito.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA sottolinea come la relazione svolta dal deputato Morassut segnali in modo equilibrato e realistico gli effetti prodotti dalla manovra finanziaria sui bilanci dei Dicasteri di riferimento della VIII Commissione. Con particolare riferimento alla situazione di bilancio del Ministero delle infrastrutture, rileva che il cumularsi degli effetti del decreto-legge sulla spending review e del disegno di legge di bilancio per l'anno 2013 detremina una sensibile riduzione delle risorse a disposizione di tale Dicastero, solo parzialmente compensata da alcuni stanziamenti previsti dal disegno di legge di stabilità. Fra questi ultimi stanziamenti, ritiene opportuno segnalare anzitutto quelli diretti ad assicurare la continuità dei lavori di manutenzione straordinaria delle rete ferroviaria, pari a 300 milioni di euro per il 2013, e quelli, di pari importo, destinati alla manutenzione straordinaria della rete stradale. Segnala, inoltre, gli stanziamenti diretti a consentire la prosecuzione dei lavori per la realizzazione del sistema Mo.S.E., per complessivi di 1.250 milioni nel periodo 2013-2016, e quelli per il finanziamento di studi, progetti, lavori preliminari e definitivi connessi alla nuova linea ferroviaria AC/AV Torino-Lione, pari a 60 milioni di euro per il 2013, 100 milioni di euro per il 2014 e 530 milioni di euro per il 2015.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) esprime un giudizio complessivamente negativo sulla manovra di finanza pubblica per il 2013, la cui lettura conferma l'ennesima e indiscriminata operazione di tagli non idonea a incidere sugli sprechi e sui settori che ancora drenano ingenti risorse a scapito delle reali esigenze dei territori, delle famiglie e delle imprese.

  Giuseppe VATINNO (Misto-ApI), pur prendendo atto favorevolmente che i principali settori del Ministero dell'ambiente interessati dallo stanziamento di risorse riguardano lo sviluppo sostenibile e la ricerca e innovazione, esprime una forte preoccupazione per il complessivo effetto che la manovra di bilancio per il 2013 ha sull'ammontare complessivo delle risorse a disposizione di tale Dicastero, che registrano – dopo i tagli degli anni scorsi – un'ulteriore riduzione di oltre il 10 per cento.
  Riservandosi di intervenire ulteriormente, ritiene importante esprimere il proprio sconcerto ed allarme per la sentenza di condanna dei tecnici e degli scienziati della Commissione grandi rischi da parte della magistratura de L'Aquila. Si tratta, a suo avviso, di un atto che ha attirato le critiche e le preoccupazioni della comunità scientifica internazionale e che pone un interrogativo sulla concreta possibilità di esercitare responsabilmente nel nostro Paese attività e compiti delicati e importanti, come quelli svolti dalla citata Commissione, a fronte del rischio di essere condannati, a seconda dei casi, o per procurato allarme o per mancata previsione di eventi per loro natura imprevedibili.

Pag. 164

  Agostino GHIGLIA (PdL), nel prendere atto favorevolmente degli stanziamenti pluriennali previsti per la realizzazione della nuova linea ferroviaria AC/AV Torino-Lione, esprime una forte preoccupazione per il fatto che analoghi stanziamenti non siano stati previsti per la realizzazione degli indispensabili interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Chiede quindi al rappresentante del Governo di voler fornire chiarimenti al riguardo.

  Armando DIONISI (UdCpTP), nel riservarsi di intervenire ulteriormente, esprime la propria contrarietà per la misura contenuta nel disegno di legge di stabilità che comporta la riduzione degli stanziamenti previsti per il completamento della Pedemontana di Formia, che pure rappresenta un'opera strategica per la crescita e lo sviluppo dei territori interessati. Al riguardo, chiede al rappresentante del Governo di chiarire le ragioni di tale scelta, a suo avviso sbagliata, preannunciando iniziative parlamentari volte a rivederla e a correggerla.

  Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), alla luce dell'ulteriore riduzione degli stanziamenti di bilancio per il Ministero dell'ambiente e della ulteriore marginalizzazione del suo ruolo politico all'interno della compagine governativa, ritiene ormai non più rinviabile una seria riflessione sull'opportunità di dislocare altrove la governance delle politiche per la difesa del suolo, a partire da quelle per la mitigazione del rischio idrogeologico, considerandole parte integrante delle politiche infrastrutturali con cui un Paese moderno cerca di dotarsi di quel capitale fisso ormai indispensabile per rilanciare la crescita. Ritiene importante tale aspetto considerata anche l'assoluta necessità di prevenire, o quantomeno di mitigare, i danni enormi provocati dalle calamità naturali, come quelli da ultimo verificatisi in occasione del terremoto in Emilia, salvaguardando il patrimonio produttivo esistente e mantenendo ferme le basi per un rilancio della competitività del sistema economico del Paese.
  Conclude, quindi, ribadendo la propria preoccupazione per la scandalosa esiguità degli stanziamenti a disposizione del Ministero dell'ambiente, cui si è pervenuti dopo anni di continui e inaccettabili tagli di bilancio, che, paradossalmente, rende ormai poco giustificabili i sostanziosi capitoli di spesa per la partecipazione del Ministero ai programmi e alle iniziative di carattere internazionali.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA, in risposta alle sollecitazioni rivolte al Governo dai deputati fin qui intervenuti nel dibattito, dichiara anzitutto che si farà carico di rappresentare ai colleghi del Governo le questioni sollevate in materia ambientale e in materia di protezione civile, per le quali, in ragione della proprie competenze, non è in questa sede in grado di fornire esaurienti risposte.
  Quanto alle osservazioni critiche svolte dai deputati in relazione al bilancio del Ministero delle infrastrutture, conviene sulla fondatezza di molte di esse, a partire dalla lamentata riduzione degli stanziamenti per un'infrastruttura strategica come la Pedemontana di Formia, che consentirebbe di dare risposta alla domanda di trasporto dei cittadini e alle esigenze di rilancio della crescita del tessuto produttivo nei territori interessati. Allo stesso modo giudica condivisibili le considerazioni svolte dal deputato Viola in ordine alla necessità di ripensare il modello di governance delle politiche per la difesa del suolo, allo scopo di riconoscerle come parte integrante di politiche infrastrutturali moderne ed orientate alla crescita economica e allo sviluppo del Paese.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.45.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 24 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. – Interviene Pag. 165il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Guido Improta.

  La seduta comincia alle 10.45.

5-05515 Crosio: Sul completamento dei lavori sulla strada statale 340 «Regina» tronco Menaggio-confine di Stato.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Jonny CROSIO (LNP) ringrazia il rappresentante del Governo per la cortese risposta di cui prende positivamente atto.

5-06393 Burtone: Sul completamento dei lavori relativi al lotto La Martella-Matera nella strada statale 655.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) esprime apprezzamento per l'attenzione con cui il Ministero delle infrastrutture sta seguendo l'evolversi della vicenda relativa alla crisi economica che sta attraversando l'impresa appaltatrice dei lavori per la realizzazione sulla strada statale n. 655, allo scopo di giungere ad una positiva conclusione che consenta rapidamente la ripresa dei lavori medesimi. In tal senso, auspica che il Ministero continui a vigilare affinché l'opera sia ultimata al più presto per dare risposta alle esigenze dei territori interessati.

5-07300 Germanà: Iniziative per la messa in sicurezza della strada statale n. 113, nel tratto Capo d'Orlando-Brolo.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Francesco ARACRI (PdL), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo.

5-07448 Tommaso Foti: Sulle funzioni di stazione appaltante per la costruzione della sede dei vigili del fuoco di Piacenza, affidate al Provveditorato regionale.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Tommaso FOTI (PdL) si dichiara soddisfatto della risposta del Governo che conferma l'ormai prossima conclusione dei lavori per la costruzione della nuova sede del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Piacenza, attesa peraltro da quasi quindici anni. Fa, tuttavia, presente che, secondo quanto pubblicamente dichiarato dal responsabile di tale struttura, il corpo dei Vigili del Fuoco non avrebbe a disposizione ad oggi i fondi necessari per il trasloco nella nuova sede. Chiede pertanto al sottosegretario Improta di segnalare tale incresciosa situazione ai rappresentanti del Ministero dell'Interno affinché sia scongiurato il rischio che al completamento dei lavori per la nuova sede non possa seguire l'immediato trasferimento nella medesima del personale degli uffici del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 11.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 24 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e per la tutela del territorio e del mare, Tullio Fanelli.

  La seduta comincia alle 14.05.

Pag. 166

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013).
C. 5534-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
C. 5535 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Raffaella MARIANI (PD), preliminarmente esprime rammarico per i tempi ristretti a disposizione della Commissione per l'esame dei documenti di bilancio. Fa quindi presente la sua preoccupazione per l'ulteriore riduzione di risorse a disposizione del Ministero dell'ambiente e, in particolare, per la mancanza di adeguate risposte, sia in termini di stanziamento che di revisione del quadro normativo, in materia di politiche per la difesa del suolo e di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Sotto questo profilo, giudica paradossale il fatto che nella Tabella B del disegno di legge di stabilità, siano previsti anche stanziamenti a carico del Ministero dell'ambiente per l'attuazione della nuova legge sulle piattaforme logistiche, di competenza del Ministero dei trasporti. In secondo luogo, dichiara la propria contrarietà per la mancata previsione nel disegno di legge di stabilità, da un lato, delle misure necessarie a rendere permanenti le agevolazioni fiscali per la riqualificazione e per l'efficientamento energetico degli edifici (cosiddetto 55 per cento) e, dall'altro, delle annunciate misure di carattere finanziario e normativo per avviare un serio programma di bonifica dei siti inquinati. A fronte di tali gravi lacune sorprende quindi negativamente, a suo avviso, l'impegno complessivo, per quasi 2 miliardi di euro, diretto a dare attuazione a progetti di cooperazione internazionale per i quali, peraltro, il suo gruppo non nutre alcuna pregiudiziale contrarietà. Quanto alle misure in materia di politiche infrastrutturali, rileva con preoccupazione che le scarse risorse disponibili sono destinate dal disegno di legge di stabilità a pochissime grandi opere (MOSE, TAV, Brennero) pregiudicando in tal modo la possibilità di destinare risorse al finanziamento di quel piano nazionale delle piccole e medie opere chiesto a gran voce dal Partito Democratico e atteso da lungo tempo dai rappresentanti delle istituzioni territoriali e dal mondo delle imprese.
  Segnala al relatore e a tutti i rappresentanti dei gruppi l'esigenza che la Commissione si esprima sull'opportunità di prevedere un potenziamento dell'attività di monitoraggio del Programma di cui all'articolo 1, comma 1, della legge 21 dicembre 2001, n. 443, svolta dalla VIII Commissione, nell'ambito delle procedure di collegamento tra Parlamento e Governo, e sulla scorta di quanto già previsto per il monitoraggio dell'andamento della finanza pubblica, attesa la rilevanza dell'attuazione delle opere pubbliche nella programmazione economico-finanziaria.

  Tommaso FOTI (PdL), preliminarmente osserva che, se fosse stato il precedente Governo a presentare un disegno di legge si stabilità come quello all'esame della Commissione, la risposta parlamentare sarebbe stata sicuramente molto più dura. Quanto all'ammontare delle risorse a disposizione dei Ministeri di riferimento della VIII Commissione, rileva, per quanto riguarda il Ministero delle infrastrutture, l'ennesima riduzione degli stanziamentidisponibili Pag. 167per le missioni 14 (infrastrutture pubbliche e logistica) e 19 (casa e assetto urbanistico). Denuncia, inoltre, la ormai tragica situazione di bilancio del Ministero dell'ambiente, tale per cui potrebbe dubitarsi della effettiva utilità di tale dicastero che utilizza la maggior parte dei fondi per spese correnti e che è comunque chiamato a dare attuazione a crescenti impegni europei ed internazionali.

  Ermete REALACCI (PD), nell'associarsi a quanto appena detto dalla collega Mariani, sottolinea l'importanza che nel parere della Commissione sia inserito un esplicito riferimento alla necessità di stabilizzare definitivamente le agevolazioni fiscali per la riqualificazione e per l'efficientamento energetico degli edifici, esprimendo il proprio rammarico per la mancanza di tale misura nel disegno di legge di stabilità presentato dal Governo. Giudica infatti incomprensibile che tale strumento, che ha prodotto 50 mila posti di lavoro all'anno, che ha generato un fatturato complessivo di 17 miliardi di euro e che è stato utilizzato da un milione e 400 mila famiglie non trovi posto, ancora una volta, nelle politiche ambientali ed anticicliche del Governo. Nell'annunciare la presentazione di proposte emendative in tal senso, sottolinea l'opportunità di estendere le relative agevolazioni fiscali anche agli interventi di messa in sicurezza del patrimonio edilizio rispetto al rischio sismico, allo scopo di dare concretezza ed effettività agli annunciati e, fin qui, mai realizzati interventi di prevenzione di questo tipo di calamità naturali.
  Conclude, quindi, esprimendo forti perplessità per le previste misure in tema di spegnimento dell'illuminazione pubblica a fini di risparmio energetico, soprattutto nelle città, ritenendo ben più efficaci e adeguate misure dirette ad agevolare e promuovere investimenti, pubblici e privati, in nuove tecnologie capaci di coniugare al meglio l'obiettivo della riduzione delle spese con quello della garanzia di una moderna e sicura vita quotidiana per i cittadini e per le famiglie.

  Chiara BRAGA (PD) sottolinea, anzitutto, l'impressionante serie storica dei dati che testimoniano l'insostenibile riduzione dei fondi per le politiche abitative passati in pochi anni da un miliardo di euro a poco più di 400 milioni di euro. Aggiunge, inoltre, che tale pesante contrazione delle risorse si accompagna a un altrettanto negativo disimpegno del Ministero delle infrastrutture e del Governo nel suo complesso sul versante delle iniziative di contrasto dei fenomeni di disagio abitativo che coinvolgono ormai un numero sempre crescente di famiglie non più in grado di sostenere il costo degli affitti. Sotto questo profilo, esprime il proprio profondo rammarico per il fatto che il Governo non abbia dato seguito agli atti di indirizzo votati dalla Camera dei deputati con i quali si impegnava l'Esecutivo ad intraprendere azioni efficaci a sostegno del mercato delle locazioni e del diritto dei cittadini più bisognosi ad accedere all'abitazione.
  Nel rilevare, quindi, i deludenti risultati ottenuti con l'introduzione della cosiddetta «cedolare secca», che ha portato benefici effettivi soltanto ai titolari di grandi immobili, richiama il Governo alla necessità di rivedere le norme che regolano tale istituto, improntandolo ad una maggiore equità ed efficacia e introducendo a tale scopo specifiche misure per la tracciabilità degli affitti.
  Quanto alle politiche per la difesa del suolo, rileva con rammarico che il Governo non ha dato seguito agli impegni assunti, anche in sede parlamentare, come da ultimo nel corso del dibattito sul decreto-legge sull'Ilva di Taranto, per il reperimento di risorse aggiuntive destinate alla realizzazione degli indispensabili interventi di prevenzione e di riduzione del rischio idrogeologico.
  Conclude, quindi, sottolineando la contrazione anche delle risorse per interventi di protezione civile. Stigmatizza tale aspetto precisando come le risorse della Protezione civile siano state spesso utilizzate per compensare i forti tagli negli stanziamenti a disposizione del Ministero dell'ambiente.

Pag. 168

  Alessio BONCIANI (UdCpTP), pur riconoscendo la difficoltà di governare in una fase come quella attuale caratterizzata da una grave crisi economica e finanziaria, ritiene che le indispensabili misure di riduzione della spesa pubblica non debbano mai tradursi in tagli lineari e generalizzati, ma essere frutto di scelte volte ad individuare le vere priorità di intervento. Sotto questo profilo, ritiene, con riferimento alle dotazioni di bilancio del Ministero dell'ambiente, che vada fatto ogni sforzo per implementare gli stanziamenti per gli interventi di bonifica dei siti inquinati e per quella di mitigazione del rischio idrogeologico, se del caso operando più incisive riduzioni di voci di spesa meno qualificanti e meno essenziali di quelle indicate, non solo ai fini del rafforzamento delle politiche ambientali, ma anche e soprattutto ai fini del rilancio della crescita e dello sviluppo del Paese.

  Agostino GHIGLIA (PdL) sottolinea l'esigenza che il Governo fornisca chiarimenti alla Commissione circa i fondi per gli interventi di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico.

  Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), nel richiamare quanto già detto, richiama l'attenzione del sottosegretario Fanelli sulla grave assenza di criteri di ripartizione delle scarse risorse a disposizione del Ministero dell'ambiente per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche e gli interventi per la difesa del suolo. In tal senso, nel portare ad esempio i fondi stanziati, senza apparente ragione, per la gestione dell'acquedotto pugliese, ritiene che si sia in presenza di una cattiva gestione della spesa, priva di una coerente visione progettuale e condannata ad inseguire perennemente le ricorrenti emergenze e a riparare ai danni sempre più spesso provocati dalle calamità naturali. Nel denunciare inoltre la completa inattuazione degli accordi di programma sottoscritti fra il Ministero dell'ambiente e le regioni in materia di prevenzione del rischio idraulico, osserva come sia ormai giunto il momento di riconoscere che tale interventi costituiscono parte integrante delle più generali politiche infrastrutturali del Paese e come tali interventi necessitino di un coordinamento complessivo del Governo e del loro inserimento come opere strategiche nel programma delle infrastrutture della legge obiettivo.

  Daniele MARANTELLI (PD), innanzitutto, fa presente di essere rimasto negativamente sorpreso dal divario esistente fra il contenuto dell'Allegato infrastrutture e la scarsezza delle risorse stanziate dal disegno di legge di stabilità per la realizzazione delle infrastrutture strategiche. Allo stesso modo, giudica negativamente la mancanza di adeguate risorse per le politiche abitative, richiamando il Governo alla necessità di misure capaci di dare risposta alle gravi difficoltà, soprattutto per le giovani coppie, di accedere all'abitazione. Quanto, poi, agli interventi indispensabili per completare le opere necessarie alla realizzazione dell'Expo 2015, denuncia come inaccettabile l'avvenuto blocco dei lavori per la realizzazione della linea 5 della metropolitana di Milano, tanto più se si considera che tale blocco dei lavori sembra essere intervenuto, a quanto risulta dalle notizie di stampa, non per carenza di risorse finanziarie ma per problemi di carattere burocratico ed amministrativo. Chiede per questo motivo al rappresentante del Governo di farsi immediatamente carico del problema, preannunciando in ogni caso iniziative parlamentari per eliminare farraginosità e lentezze burocratiche che rischiano di mettere a repentaglio la realizzazione dell'opera in questione.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, nell'associarsi a quanto già detto da molti dei deputati intervenuti, ritiene che bene abbia fatto il segretario nazionale del Partito Democratico a chiedere esplicitamente al Governo di cambiare il segno e i contenuti complessivi della manovra finanziaria.
  Quanto alle misure relative ai settori di competenza della VIII Commissione, esprime, anzitutto, un giudizio critico sulle previste misure in tema di spegnimento Pag. 169dell'illuminazione pubblica a fini di risparmio energetico. Ritiene, infatti, da un lato, che esse contrastino inaccettabilmente con gli obiettivi di sicurezza della vita quotidiana dei cittadini e di valorizzazione delle bellezze monumentali delle città italiane e, dall'altro, che gli annunciati obiettivi di riduzione delle spese per l'illuminazione pubblica potrebbero ben più efficacemente essere perseguiti con misure a sostegno degli investimenti in nuove tecnologie. Nel sottolineare, inoltre, i negativi risultati delle gestioni commissariali degli interventi di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, richiama il Governo alla duplice necessità di porre termine a tali gestioni e di riassegnare i relativi compiti ai soggetti e alle istituzioni territoriali competenti in via ordinaria.
  Evidenzia, inoltre, il carattere paradossale dell'aumento delle spese per la partecipazione del Ministero dell'ambiente a progetti ed organismi internazionali, ritenendo necessario, a fronte dei tagli a tutti gli altri capitoli di spesa, svolgere una seria riflessione sull'opportunità di operare una coerente riduzione di quegli stanziamenti e una riallocazione delle risorse risparmiate ai settori prioritari della difesa del suolo e della bonifica dei siti inquinati.
  Conclude, infine, dichiarandosi pienamente d'accordo con la richiesta avanzata dal collega Realacci e da altri deputati di una definitiva stabilizzazione delle agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione e di efficientamento energetico degli edifici da estendere con urgenza anche agli interventi per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio rispetto al rischio sismico.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI, assicura, innanzitutto, al deputato Marantelli che rappresenterà ai colleghi del Ministero delle infrastrutture le sue osservazioni in ordine alla questione relativa al blocco della linea 5 della metropolitana di Milano. Quanto, invece, alle considerazioni e ai rilievi dei deputati intervenuti in merito alle dotazioni di bilancio del Ministero dell'ambiente, giudica in gran parte condivisibile il loro contenuto. Al riguardo osserva, tuttavia, che i provvedimenti di bilancio in esame sono frutto di discussioni e di scelte collegiali del Consiglio dei ministri, non sempre pienamente condivise dai singoli dicasteri. Sotto questo profilo, anzi, confida che il loro esame in sede parlamentare possa rappresentare l'occasione per correggere le scelte meno condivise e per incrementare le insufficienti risorse a disposizione del Ministero dell'ambiente.
  Quanto alle specifiche tematiche affrontate dai deputati nel corso del dibattito, esprime, anzitutto, condivisione per le critiche rivolte dal deputato Realacci alle previste misure di spegnimento dell'illuminazione pubblica. Ritiene infatti che esistano ben altri strumenti, a partire dalla emanazione del Conto termico, atteso ormai da oltre un anno, per conseguire i pur necessari risultati in termini di risparmio energetico e di riduzione dei relativi costi. Con riferimento, poi, alle considerazioni in tema di bonifiche dei siti inquinati e di interventi per la difesa del suolo, nel riconoscere l'esiguità delle risorse disponibili, fa presente che, oltre a questo problema, esiste un problema, non meno grave, relativo alla effettiva capacità, da parte degli enti territoriali e degli ulteriori soggetti competenti, di spendere i fondi erogati e di portare a compimento gli interventi programmati, come è testimoniato dai gravi ritardi delle regioni meridionali nell'uso delle risorse messe a disposizione dal Ministero prima della pausa estiva per l'attuazione degli accordi di programma per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Conclude, infine, formulando l'auspicio di un complessivo miglioramento dei provvedimenti all'esame del Parlamento, a partire dalla stabilizzazione delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione e l'efficientamento energetico degli edifici e dalla loro estensione agli interventi di mitigazione del rischio sismico.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare. Rinvia Pag. 170quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

AUDIZIONI

  Mercoledì 24 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. – Interviene il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Corrado Clini.

  La seduta comincia alle 15.15.

Audizione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Corrado Clini, sullo stato delle politiche ambientali, con particolare riferimento alle politiche per la tutela delle risorse idriche e per la difesa del territorio da rischio idrogeologico, e sul processo di riorganizzazione delle strutture amministrative di gestione delle politiche ambientali.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  Angelo ALESSANDRI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
  Introduce quindi l'audizione.

  Il ministro Corrado CLINI svolge una relazione su uno dei temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Guido DUSSIN (LNP), Agostino GHIGLIA (PdL), Aurelio Salvatore MISITI (Misto-G.Sud-PPA), Raffaella MARIANI (PD), Giuseppe VATINNO (Misto-ApI), Sergio Michele PIFFARI (IdV) e Ermete REALACCI (PD).

  Il ministro Corrado CLINI risponde alle questioni poste e fornisce ulteriori precisazioni.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, ringrazia il ministro e rinvia il seguito dell'audizione sui restanti temi ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.20.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.20 alle 16.25.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00959 Viola e 7-00995 Lanzarin: Individuazione delle migliori soluzioni, sotto il profilo ambientale, per la localizzazione del tracciato della linea AC/AV Venezia-Trieste.

Pag. 171