CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 ottobre 2012
720.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 109

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 16 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. — Intervengono il Ministro della salute Renato Balduzzi, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Dino Piero Giarda, il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Staffan de Mistura e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 14.05.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, comunica che l'on. Francesco Verducci è Pag. 110entrato a fare parte della Commissione e formula allo stesso i migliori auguri di buon lavoro.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000.
C. 5465.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 ottobre 2012.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO fa presente il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha rappresentato l'impossibilità di predisporre una relazione tecnica, in ragione del tenore del Protocollo che non consente di quantificare oneri diretti derivanti dall'approvazione del disegno di legge in esame. Si rimette quindi alla Commissione sull'atteggiamento da seguire.

  Renato CAMBURSANO (Misto), relatore, formula la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 5465, approvato dal Senato, e abb. recante ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000;
   ritenuto che le disposizioni del Protocollo hanno natura programmatica e non immediatamente precettiva;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE».

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'India sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma il 10 agosto 2012.
C. 5521.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Maino MARCHI (PD), relatore, fa presente che il disegno di legge in esame reca la ratifica e l'esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'India sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma il 10 agosto 2012 e che tale provvedimento è corredato di relazione tecnica. Passando all'esame delle disposizioni dell'Accordo e del disegno di legge di ratifica considerate dalla relazione tecnica, nonché le altre norme che presentano profili di carattere finanziario, osserva al riguardo che non si hanno osservazioni da formulare per i profili di quantificazione. Sottolinea, tuttavia, che la relazione tecnica computa, ai fini della quantificazione degli oneri, l'indennità supplementare del 5 per cento sulle spese di viaggio che spetta ai funzionari destinatari di diaria in misura intera. A tal fine, rileva che viene richiamato l'articolo 14 della legge n. 863 del 1973, che prevede un'indennità soppressa della successiva legge n. 266 del 2005. In proposito appare opportuno che venga meglio precisato il predetto rinvio normativo. In merito ai profili di copertura finanziaria, osserva che l'articolo 3 del disegno di legge di ratifica al comma 1, dispone che agli oneri derivanti dalle spese di missione previste dall'Accordo di cui al presente provvedimento, valutati in Pag. 111euro 94.120 a decorrere dall'anno 2012, e dalle rimanenti spese, pari a euro 4.500 a decorrere dall'anno 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri. Osserva che il comma 2, prevede, che, ai sensi dell'articolo 17, comma 12, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, per le spese di missione previste dall'Accordo di cui al presente provvedimento, il Ministro della giustizia provvede al monitoraggio degli oneri di cui alla presente provvedimento e riferisce in merito al Ministro dell'economia e delle finanze. Nel caso si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni di cui al comma 1, rileva che il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro della giustizia, provvede con proprio decreto alla riduzione, nella misura necessaria alla copertura finanziaria del maggior onere risultante dall'attività di monitoraggio, delle dotazioni finanziarie destinate alle spese di missione nell'ambito del programma «Giustizia civile e penale» e, comunque, della missione «Giustizia» dello stato di previsione del Ministero della giustizia. Si intende corrispondentemente ridotto, per il medesimo anno, di un ammontare pari all'importo dello scostamento, il limite di cui all'articolo 6, comma 12, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni. Al riguardo, con riferimento al comma 1, sottolinea che l'accantonamento del fondo speciale utilizzato reca le necessarie disponibilità. Tuttavia, con riferimento alla disponibilità delle risorse per gli anni successivi a quello in corso, in considerazione della presentazione del disegno di legge di stabilità 2013, appare opportuno acquisire un chiarimento da parte del Governo in ordine alla sussistenza delle suddette risorse nell'ambito del nuovo quadro dei fondi speciali per il triennio 2013-2015. Con riferimento alla clausola di salvaguardia di cui al comma 2, rileva che la stessa dovrebbe essere integrata al fine di fare riferimento alla riduzione delle dotazioni finanziarie di parte corrente aventi la natura di spese rimodulabili ai sensi dell'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

  Il sottosegretario Staffan de MISTURA sottolinea il rilievo dell'accordo del quale si prevede la ratifica, evidenziando come allo stato risultino detenuti nel nostro Paese 108 cittadini indiani, mentre i nostri concittadini detenuti nella Repubblica dell'India sono 18, oltre ai due militari che attualmente sono ristretti in un albergo. Segnala come sia essenziale che la ratifica avvenga in tempi estremamente contenuti, osservando come gli oneri per la finanza pubblica, puntualmente coperti, sono irrilevanti rispetto all'importanza dell'accordo in esame.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO rileva che non vi sono particolari profili di criticità finanziaria e quindi, pure in mancanza di una documentazione formale da parte della Ragioneria generale dello Stato, ritiene che si possa procedere nell'espressione del parere opportunamente precisando all'articolo 3, comma 2, la natura di spese di parte corrente rimodulabili in riferimento alle dotazioni finanziarie ivi richiamate.

  Maino MARCHI (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 5521 Governo recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della repubblica dell'India sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma il 10 agosto 2012;
   nel presupposto che:
    il disegno di legge di stabilità 2013, nel quadro dei fondi speciali di parte corrente per il triennio 2013-2015, confermi, con riferimento all'accantonamento del Ministero degli affari esteri, la disponibilità Pag. 112delle risorse utilizzate per la copertura degli oneri derivanti dal presente provvedimento;
    il provvedimento sia approvato definitivamente entro il 31 dicembre 2012,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
   All'articolo 3, comma 2, dopo le parole: dotazioni finanziarie aggiungere le seguenti: di parte corrente aventi la natura di spese rimodulabili ai sensi dell'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196;».

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, fatto a New York il 18 dicembre 2002.
C. 5466.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 ottobre 2012.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO fa presente che la competente amministrazione non ha ancora predisposto la relazione tecnica e chiede pertanto di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento.

  Maino MARCHI (PD), relatore, sottolinea come, trattandosi di un provvedimento dal minimo impatto finanziario e volto a recepire un accordo internazionale, sarebbe il caso di concludere l'esame del provvedimento, come anche quello relativo all'istituzione della Commissione per i diritti umani, al più presto.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO precisa che la relazione tecnica è necessaria al fine di garantire l'invarianza finanziaria, con particolare riferimento all'articolo 3.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che la richiesta di relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, è stata già deliberata dalla Commissione nella seduta di venerdì 12 ottobre 2012.

  Pier Paolo BARETTA (PD), pur comprendendo le motivazioni esposte dal rappresentante del Governo, osserva come la Commissione abbia dedicato ampio spazio alla trattazione del provvedimento in esame, che, tra l'altro, è già stato approvato dall'altro ramo del Parlamento. Considerando anche l'interesse che riveste il Protocollo che si intende ratificare, che interviene su una materia per la quale c’è grande attenzione a livello internazionale, ritiene che non sia possibile procrastinare ulteriormente l'espressione del parere. Ritiene, altresì, che un'analoga decisione dovrebbe essere assunta tempestivamente anche con riferimento al disegno di legge relativo all'istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani, al quale la Commissione bilancio ha dedicato molte sedute di discussione. Invita, quindi, il governo a fornire con la massima celerità le indicazioni di propria competenza, considerata anche la limitata portata sul piano finanziario del provvedimento, che dovrà trovare attuazione nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente

  Massimo POLLEDRI (LNP), pur comprendendo le osservazioni formulate dall'onorevole Baretta, osserva che esse potrebbero essere condivise nell'ambito di una situazione ordinaria, quale, a suo avviso, non può essere considerata l'attuale. Ricorda in proposito come sia già Pag. 113richiesto all'opposizione una compressione degli spazi a propria disposizione per il sovrapporsi dell'esame di provvedimenti complessi come il decreto-legge in materia di tutela della salute, quello sulla razionalizzazione delle spese degli enti locali e la legge di stabilità che dovrebbe essere depositata dal Governo nella giornata odierna alla Camera. Osserva come in tale quadro non sia ipotizzabile un'accelerazione su provvedimenti non urgenti come quello in esame, altrimenti l'opposizione dovrebbe chiedere anche sostanziali approfondimenti nell'esame degli altri richiamati disegni di legge.

  Pier Paolo BARETTA (PD), rispondendo all'onorevole Polledri, osserva che la Commissione non esamina oggi per la prima volta il provvedimento in discussione e, pertanto, è stato possibile a ciascun componente della Commissione valutarne le implicazioni in modo approfondito. Ritiene, tuttavia, che, ove sussista un problema politico relativo al merito della proposta di legge, la sede opportuna per la sua analisi sia la Commissione di merito, mentre la Commissione bilancio dovrebbe valutare gli effetti finanziari del provvedimento. Ribadisce, quindi, l'esigenza di esprimere quanto prima il parere sulla proposta in esame, sottolineandole la valenza umanitaria.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta, sollecitando il Governo a trasmettere nel minor tempo possibile la relazione tecnica richiesta dalla Commissione.

DL 158/2012: Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute.
C. 5440-A Governo ed emendamenti.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, constatando la presenza di numerosi deputati della Commissione affari sociali, sottolinea come la Commissione bilancio è chiamata a valutare esclusivamente i profili finanziari del provvedimento, mentre in altre sedi sarà possibile affrontarne adeguatamente gli aspetti di merito.

  Marco MARSILIO (PdL), relatore, svolge una relazione richiamando la documentazione predisposta dagli uffici e le relative richieste di chiarimento al Governo. Ricorda altresì che nella seduta di venerdì 12 ottobre la Commissione aveva deliberato di richiedere una relazione tecnica ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, entro la seduta odierna. Chiede pertanto al rappresentante del Governo se la medesima sia disponibile.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO nel fare presente che il Ministero della salute ha predisposto una nota che tuttavia non soddisfa i requisiti richiesti ad una relazione tecnica, deposita talune note tecniche predisposte dai competenti uffici del Ministero dell'economia e delle finanze nelle quali sono rappresentati i profili di criticità finanziaria del provvedimento, anche in relazione alle richieste di chiarimento richiamate dal relatore (vedi allegato 1).

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, in relazione alla corposità della documentazione depositata dal rappresentante del Governo, rileva come sia necessario per i membri della Commissione un adeguato approfondimento.

  Marco MARSILIO (PdL), relatore, al fine di agevolare i lavori della Commissione, fa presente di avere già predisposto una proposta di parere che potrà essere modificata sulla base della discussione odierna. Formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 5440-A, di conversione del decreto-legge Pag. 114n. 158 del 13 settembre 2012, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo il quale:
    occorre chiarire che la valorizzazione, in sede di patto per la salute, dell'attività remunerata svolta dai medici in formazione, di cui, all'articolo 1, comma 5, attiene esclusivamente ai profili formativi e non deve determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
    all'articolo 1, comma 6, è necessario precisare che l'adeguamento degli accordi collettivi nazionali avvenga nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 15, comma 25, del decreto-legge n. 95 del 2012;
    le disposizioni di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), capoverso c), terzo e quarto periodo determinano la necessità di integrare e aggiornare i sistemi di gestione documentale e fiscale degli enti e delle aziende del SSN e appaiono suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica non quantificati e non coperti;
    appare opportuno all'articolo 1, comma 3, che prevede l'istituzione del ruolo unico dei medici di medicina generale, inserire, al fine di evitare l'insorgere di nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, l'inciso «fermi restando i livelli retributivi specifici delle diverse figure professionali»;
    la previsione, all'articolo 2, comma 1, lettera b-bis), di diversi moduli organizzativi, in luogo di un'unica struttura telematica, per l'espletamento delle attività connesse all'esercizio della libera professione intramuraria, non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, in quanto tale disposizione di dettaglio rientra nella previsione generale di cui all'articolo 1 della legge n. 120 del 2007, in base alla quale, tutti i costi diretti e indiretti dell'apparato organizzativo devono essere coperti dalle tariffe poste a carico dei pazienti;
    occorre assicurare che dall'istituzione e dal funzionamento della commissione per la formulazione di proposte per l'aggiornamento delle tariffe di cui all'articolo 2-bis non derivino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
    i contributi da versare al fondo di cui all'articolo 3, comma 2, lettera a), non sono deducibili e non determinano, quindi, una riduzione del gettito fiscale previsto a legislazione vigente;
    le disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2, lettera c-bis), in materia di copertura assicurativa obbligatoria, non distinguendo tra colpa lieve, già assicurata a carico delle strutture pubbliche, e la colpa grave, ora a carico del professionista, ed estendendo la copertura assicurativa agli amministratori è suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
    le disposizioni di cui all'articolo 3-bis, che prevedono l'istituzione di unità di risk management, presso le strutture di ricovero del servizio sanitario nazionale, l'istituzione degli osservatori regionali dei contenziosi e dell'osservatorio nazionale per il monitoraggio del rischio clinico appaiono suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
    la clausola di neutralità finanziaria prevista dall'articolo 4, comma 1, lettera a), è idonea a garantire che dall'aggiornamento degli elenchi regionali degli idonei allo svolgimento delle funzioni di direttori generali delle aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale non derivino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
    all'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c), capoverso 5, in base alle quali l'attività professionale dei dirigenti medici e sanitari e i risultati dagli stessi raggiunti sono Pag. 115valutati da un collegio tecnico potrà provvedersi nell'ambito delle risorse già previste a tale scopo a legislazione vigente;
    le disposizioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettere e-bis) e e-ter), determinano un aumento dei contratti a tempo determinato con effetti di maggiore onerosità per gli enti del SSN non quantificati e non coperti;
    le disposizioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera e-quater), che prevedono di elevare a 67, ovvero su richiesta a 70, l'età pensionabile dei dirigenti medici e sanitari del SSN, dei ricercatori universitari, nonché la possibilità per i professori universitari di continuare a svolgere attività di ricerca anche successivamente al collocamento a riposo, comporta maggiori oneri di personale a carico delle Università, non quantificati e non coperti, e compromette l'effettivo conseguimento di risparmi connessi al blocco del turn-over nell'ambito del SSN;
    è necessario inserire all'articolo 4, comma 4, che stabilisce che ciascuna regione promuova un sistema di monitoraggio delle attività assistenziali, una clausola di invarianza finanziaria;
    occorre precisare che le disposizioni di cui all'articolo 4, comma 5, in materia pensionistica dei dipendenti del servizio sanitario nazionale, possono essere applicate solo al personale in sovrannumero al fine di escludere la riduzione dei risparmi ascritti, sui saldi di finanza pubblica, alla disciplina di riforma del sistema pensionistico di cui all'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011;
    è necessario modificare le disposizioni di cui all'articolo 4, comma 6, al fine di evitare contrasti con la vigente disciplina europea e prevenire l'attivazione di una procedura contenziosa in sede comunitaria, da cui possono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
    le disposizioni di cui all'articolo 4-bis, comma 1, che prevedono la possibilità di bandire concorsi pubblici per l'assunzione di personale a tempo indeterminato, con riferimento esclusivo alle aziende sanitarie, riproducendo il contenuto dell'articolo 17, comma 10, del decreto-legge n. 78 del 2009, riferito a tutte le amministrazioni pubbliche per il triennio 2010-2012, determinando maggiori oneri non quantificati e non coperti ed effetti emulativi difficilmente contenibili;
    le disposizioni di cui all'articolo 4-bis, comma 2, prevedendo la possibilità di superare il limite di spesa di cui all'articolo 9, comma 28, del decreto-legge n. 78 del 2010, determinano automaticamente un incremento generale della spesa sanitaria delle singole regioni;
    le disposizioni di cui all'articolo 4-bis, comma 3, differendo al 1o giugno le misure in materia di blocco del turn-over, di divieto di spese obbligatorie e di automatismo fiscale per le regioni, non garantiscono l'equilibrio di bilancio sanitario di cui all'articolo 1, comma 174, della legge n. 311 del 2004;
    le disposizioni di cui all'articolo 4-bis, comma 4, prevedendo una parziale deroga al blocco del turn-over per le regioni sottoposte a piano di rientro, comportano un grave allentamento dei vincoli vigenti e funzionali a garantire gli equilibri di finanza pubblica programmati;
    le disposizioni di cui all'articolo 5, comma 2, che prevedono l'istituzione del fondo per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone affette da ludopatia, peraltro senza indicare la relativa decorrenza temporale e lo stato di previsione nel quale lo stesso sarà istituito, disponendo l'utilizzo dei proventi dei giochi già destinati a legislazione vigente a specifici interventi, sono suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
    occorre integrare le disposizioni di cui all'articolo 6, comma 1, nella parte in cui stabiliscono che i lavori di costruzione o ristrutturazione degli ospedali devono prevedere anche interventi di risparmio energetico, al fine di prevedere una previa analisi del rapporto costi-benefici;Pag. 116
    occorre fugare alcuni dubbi interpretativi relativi all'articolo 6, comma 2, al fine di escludere che risorse pubbliche possano essere destinate a strutture private;
    le disposizioni di cui all'articolo 6, comma 2-bis, nel prevedere che, a valere sulla quota di risorse da destinare all'adeguamento delle strutture alle norme antincendio di cui al comma 2, le regioni provvedano ad adeguare le strutture dedicate alle cure pediatriche alle esigenze dei bambini e di accoglienza e soggiorno dei genitori, rischiano di pregiudicare gli interventi per l'adeguamento alla normativa antincendio già previsti a valere sulle medesime risorse;
    le disposizioni di cui all'articolo 6, comma 3, in materia di ospedali psichiatrici, presentano carattere meramente procedimentale e sono compatibili con la modulazione delle rispettive spese già scontate, a legislazione vigente, nei saldi di finanza pubblica;
    i controlli previsti dall'articolo 7, comma 9, per il contrasto al gioco minorile possono essere realizzati nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente;
    dall'istituzione, prevista dall'articolo 7, comma 10, dell'osservatorio per valutare le misure più efficaci per contrastare la diffusione del gioco d'azzardo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
    le disposizioni di cui all'articolo 7, comma 11, che estendono l'obbligo di dotarsi di defibrillatori a scuole superiori e università, non trovano adeguata copertura finanziaria nel successivo comma 11-bis, che prevede l'utilizzo delle entrate derivanti dalle modifiche dei prezzi di vendita al pubblico dei tabacchi lavorati;
    le disposizioni di cui all'articolo 8, commi da 1 a 13, in materia di sicurezza alimentare e di bevande possono essere attuate nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
    le disposizioni di cui all'articolo 8, comma 14, che prevedono che l'esclusione dal pagamento delle tariffe per i controlli veterinari ufficiali si applichi anche alle micro e piccole imprese appare suscettibile di determinare ingenti oneri a carico della finanza pubblica privi di adeguata copertura finanziaria;
    le disposizioni di cui all'articolo 8, commi da 16 a 16-ter, sono suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, potendo comportare il blocco degli impianti produttivi e determinare un contenzioso in sede di Unione europea in quanto fanno venir meno la procedura di notifica di cui alla direttiva 98/34/CE. Tali disposizioni vanno, pertanto, soppresse o, in subordine, occorre prevedere nuovamente la predetta procedura di notifica;
    le disposizioni di cui all'articolo 10, commi 1, 3 e 4 in materia di disponibilità di farmaci innovativi, possono essere attuate nel rispetto del tetto della spesa farmaceutica ospedaliera già previsto a legislazione vigente;
    le modifiche apportate dalla Commissione di merito al testo dell'articolo 11, comma 1, in materia di revisione straordinaria del prontuario farmaceutico nazionale appaiono suscettibili di ridurre, in maniera consistente, i risparmi di spesa previsti dalle disposizioni in esame;
    le disposizioni di cui all'articolo 11-bis, recante disposizioni in materia di truffe a carico del Servizio sanitario nazionale, non comportano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
    le disposizioni di cui all'articolo 15, comma 3-ter, determinano una proroga del termine per l'adozione del regolamento per il riordino degli organismi collegiali e degli altri organismi operanti nell'amministrazione centrale della salute, volto a determinare risparmi di spesa;Pag. 117
   rilevata altresì la necessità di:
    specificare all'articolo 1, comma 2, che prevede la presenza di personale dipendente del Servizio sanitario nazionale, in posizione di comando, presso le aggregazioni funzionali territoriali e le unità complesse di cure primarie nonché lo svolgimento dell'assistenza primaria presso le residenze sanitarie assistenziali che tale personale deve avere natura pubblica;
    prevedere una esplicita clausola di neutralità finanziaria all'articolo 2, comma 1, lettera b-bis);
    esplicitare all'articolo 2-bis che ai componenti della Commissione per la formulazione di proposte per l'aggiornamento delle tariffe non sia corrisposto alcun emolumento, compenso o rimborso spese;
    prevedere all'articolo 3-bis, comma 4, una esplicita clausola di invarianza finanziaria;
    con riferimento agli articoli 7, comma 11, 8, commi 14 e 16, 11, comma 1, di tornare al testo originario del decreto-legge;
    esplicitare all'articolo 10, comma 6, che ai componenti del tavolo non sia corrisposto alcun emolumento, compenso o rimborso spese;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
   All'articolo 1, comma 2, secondo periodo, dopo le parole: medesime strutture aggiungere le seguenti: , purché di carattere pubblico.
   All'articolo 1, comma 3, aggiungere, in fine, le seguenti parole: , fermi restando i livelli retributivi specifici delle diverse figure professionali.
   All'articolo 1, comma 5, dopo le parole: della salute aggiungere le seguenti: , senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica,.
   All'articolo 1, comma 6, primo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: e nel rispetto dell'articolo 15, comma 25, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, e delle disposizioni ivi richiamate.
   All'articolo 2, comma 1, lettera e), capoverso lettera c), sopprimere il terzo e il quarto periodo.
   All'articolo 2, comma 1, lettera b-bis), capoverso lettera a), dopo le parole: adozione aggiungere le seguenti: , senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica,.
   All'articolo 2-bis, comma 1, capoverso comma 17-bis, primo periodo, dopo le parole: formulazione di proposte aggiungere le seguenti: nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica,.

  Conseguentemente, al medesimo capoverso, dopo il secondo periodo aggiungere il seguente: Ai componenti della Commissione non è corrisposto alcun emolumento, compenso o rimborso spese.

  All'articolo 3, comma 2, sopprimere la lettera c-bis).

  Sopprimere l'articolo 3-bis.

  All'articolo 4, comma 1, sopprimere le lettere e-bis) e e-ter).

  All'articolo 4, comma 1, sopprimere la lettera e-quater).

  All'articolo 4, comma 4, dopo le parole: ciascuna regione promuove, aggiungere le seguenti: , senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica,.

  All'articolo 4, comma 5, primo periodo, dopo le parole: Servizio sanitario nazionale che risultino aggiungere le seguenti: in Pag. 118soprannumero all'esito delle riduzioni previste dall'articolo 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, e siano;

  Conseguentemente, al medesimo periodo, dopo le parole: 31 dicembre 2014, aggiungere le seguenti: in luogo dell'accesso a processi di mobilità guidata,.

  All'articolo 4, comma 6, capoverso comma 4-ter, primo periodo, dopo le parole: del personale, aggiungere la seguente: sanitario.

  Sopprimere l'articolo 4-bis.

  All'articolo 5, sostituire il comma 2, con il seguente: Con la medesima procedura di cui al comma 1 e nel rispetto degli equilibri programmati di finanza pubblica, si provvede ad aggiornare i livelli essenziali di assistenza con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da ludopatia, intesa come patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro, così come definita dall'Organizzazione mondiale della sanità (G.A.P.).

  All'articolo 6, comma 1, secondo periodo, dopo le parole: devono prevedere, aggiungere le seguenti: , previa analisi costi-benefici che ne accerti la convenienza,.

  All'articolo 6, comma 2, alinea, secondo periodo, sopprimere le parole: e private;
conseguentemente, dopo il comma 2, aggiungere il seguente. 2.1 La normativa antincendio, come integrata ai sensi del comma 2, si applica anche alle strutture private;.

  All'articolo 6, sopprimere il comma 2-bis.

  All'articolo 7, comma 10, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Ai componenti dell'Osservatorio non è corrisposto alcun emolumento, compenso o rimborso spese.

  All'articolo 7, sostituire i commi 11 e 11-bis, con il seguente: 11. Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un'attività sportiva non agonistica o amatoriale il Ministro della salute, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro delegato al turismo e allo sport, dispone garanzie sanitarie mediante l'obbligo di idonea certificazione medica, nonché linee guida per l'effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e l'impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita.

  All'articolo 8, sostituire il comma 14, con il seguente: 14. All'articolo 1, comma 3-bis del decreto legislativo 19 novembre 2008, n. 194, è aggiunto in fine il seguente periodo: «L'esclusione si applica per le attività di cui all'allegato A, Sezione 8, sempre che siano esercitate nei limiti delle fasce ivi previste.».

  All'articolo 8, sostituire i commi da 16 a 16-ter con il seguente: 16. Decorsi sei mesi dal perfezionamento con esito positivo della procedura di notifica di cui alla direttiva 98/34/CE, le bevande analcoliche di cui all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1958, n. 719, devono essere commercializzate con un contenuto di succo naturale non inferiore al 20 per cento.

  All'articolo 10, comma 6, aggiungere, infine, il seguente periodo: Ai componenti del tavolo di cui al presente comma non è corrisposto alcun emolumento, compenso o rimborso spese.

  All'articolo 11, comma 1, primo periodo, dopo le parole: i farmaci terapeuticamente superati aggiungere le seguenti e quelli la cui efficacia non risulti sufficientemente dimostrata, alla luce delle evidenze rese disponibili dopo l'immissione in commercio. Per i farmaci che non soddisfano il criterio di economicità, in rapporto al risultato terapeutico previsto, è avviata dall'AIFA la procedura di rinegoziazione Pag. 119del prezzo; il termine per l'eventuale esclusione di questi ultimi prodotti dal Prontuario farmaceutico nazionale è stabilito al 31 dicembre 2013.

  Conseguentemente, al medesimo comma, secondo periodo, sostituire le parole: del precedente periodo con le seguenti: dei precedenti i periodi

  All'articolo 15, sopprimere il comma 3-ter.

  e con la seguente osservazione:
   All'articolo 7, comma 4, primo periodo, per chiarire la portata della norma, occorrerebbe inserire, dopo le parole: rivolte ai minori, la congiunzione «e».

  Michele VENTURA (PD), nel ricordare che nella seduta di venerdì 12 ottobre la Commissione aveva deliberato di richiedere una relazione tecnica ai sensi della vigente normativa in materia di contabilità e finanza pubblica, chiede se le note depositate dal rappresentante del Governo presentino un valore assimilabile a quello di una relazione tecnica ovvero abbiano carattere di maggior informalità e contengano, quindi, valutazioni che non necessariamente richiedono l'espressione di un parere che richiami l'esigenza di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Osserva, infatti, come in molte circostanze la Commissione abbia richiamato l'esigenza di garantire il rispetto di tale disposizione costituzionale anche con riferimento a disposizioni che non presentavano univocamente apprezzabili effetti finanziari negativi, sottolineando l'esigenza che la Commissione mantenga un metro di giudizio coerente. Invita, pertanto, il Governo a chiarire la portata dei rilievi formulati nella documentazione depositata.

  Massimo POLLEDRI (LNP) rileva come la corposa documentazione depositata dal rappresentante del Governo non sia idonea a superate tutte le richieste di chiarimento richiamate dal relatore né quelle che anche i gruppi di opposizione intendono formulare. Chiede quindi una sospensione della seduta per consentire a tutti i commissari di approfondire la documentazione presentata dal Governo e la proposta di parere formulata dal relatore. Chiede comunque al Ministro di confermare la notizia secondo la quale sarebbe comunque intenzione del Governo porre la questione di fiducia su un emendamento interamente sostitutivo del testo che non si limiterebbe a recepire le condizioni che eventualmente esprimerà la Commissione, ma anche ad introdurre rilevanti modifiche rispetto al testo licenziato dalla Commissione di merito, in contrasto con la recente prassi in materia.

  Alfredo MANTOVANO (PdL) osserva che, di norma, al fine di pervenire ad una valutazione degli effetti finanziari di un provvedimento normativo, il Governo opera una sintesi tra le valutazioni fornite dall'amministrazione di settore competente, che mette a disposizione i dati e gli elementi di fatto di cui è a conoscenza, e quelle degli uffici del Ministero dell'economia e delle finanze, che verificano gli effetti finanziari delle singole disposizioni. Rileva, invece, che nel caso di specie si assiste ad una divaricazione tra le valutazioni delle diverse amministrazioni ministeriali, che rende oggettivamente difficile il lavoro della Commissione. Chiede, pertanto, che il Governo esprima la propria valutazione sugli effetti finanziari del provvedimento in un unico documento, che rappresenti una linea univoca e coerente.

  Alberto GIORGETTI (PdL) ritiene che la Commissione debba essere messa in condizione di svolgere correttamente i propri lavori al fine di esprimere un parere motivato e ponderato sugli aspetti di natura finanziaria, senza affrontare tematiche che attengono al merito del provvedimento. In riferimento alle osservazioni dell'onorevole Polledri, richiama quanto recentemente avvenuto in relazione all'esame del disegno di legge delega in materia fiscale, allorché il Governo non ha ritenuto di conformarsi alle deliberazioni Pag. 120della Commissione di merito. Sottolinea quindi l'importanza del parere che la Commissione è chiamata ad esprimere e auspica che il medesimo sia correttamente utilizzato. Con riferimento alle disposizioni di cui all'articolo 7, commi 3-quater, da 4 a 10 e 11-bis, ritiene che le medesime possano essere idonee a comportare una riduzione di gettito e chiede quindi le ragioni per le quali non si è ravvisata, allo stato, la necessità di formulare una condizione volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), associandosi alle considerazioni del collega Mantovano, osserva come sia cruciale che il Governo chiarisca in modo univoco la propria posizione sul contenuto di disposizioni che non solo intervengono sulla materia della salute dei cittadini, e presentano quindi un riflesso immediato sulla loro vita quotidiana, ma soprattutto incidono su una voce di spesa che ammonta a oltre 100 miliardi di euro. Considerando quindi che il Governo ha reso disponibile la documentazione istruttoria necessaria con un brevissimo anticipo rispetto all'inizio dell'odierna seduta, ritiene necessario un rinvio del seguito dell'esame del decreto, al fine di consentire a tutti i componenti della Commissione di analizzare tale documentazione e la proposta di parere presentata dal relatore. Nell'evidenziare come la Ragioneria generale dello Stato abbia ritenuto che il documento trasmesso dal Ministero della salute non soddisfi i requisiti richiesti ad una relazione tecnica, ritiene opportuno un maggiore approfondimento del testo in esame, al fine di pervenire ad una valutazione possibilmente unitaria da parte del Governo sugli effetti delle disposizioni contenute nel decreto-legge.

  Rolando NANNICINI (PD) chiede perché non sia stata proposta, al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, la soppressione delle disposizioni di cui all'articolo 4, comma 5. Inoltre, con riferimento alla materia dei giochi, evidenzia come le coperture individuate siano, a suo avviso, improvvisate. In proposito, ricorda che il volume delle giocate con i soli apparecchi automatici per i gioco d'azzardo è pari ad oltre 48 miliardi di euro e che per tali dispositivi, ai sensi dell'articolo 110, comma 6, lettera a), del regio decreto n. 773 del 1931, la quota destinata alle vincite è pari al 75 per cento. Osserva come la quota destinata alla vincita sia per gli altri giochi molto più bassa, richiamando il caso del lotto, per il quale essa supera di poco il 60 per cento. In proposito, quindi, riterrebbe corretta una modifica del richiamato articolo 110, comma 6, del regio decreto n. 773 del 1931, al fine di ridurre tale percentuale almeno di 4 punti, prevedendo un contestuale aumento del prelievo unico erariale. Precisa che con una tale modifica si potrebbe garantire all'erario un'entrata strutturale pari a circa 1,8 miliardi di euro, anche tenendo conto di una eventuale riduzione del volume delle giocate del 10 per cento a causa di tale modifica.

  Donata LENZI (PD), associandosi alle richieste di chiarimento del collega Nannicini, chiede al relatore per quali ragioni non abbia, nella propria proposta di parere, proposto la soppressione dell'articolo 4, comma 5, che, a suo giudizio, determina oneri privi di copertura finanziaria. A tale riguardo, richiama, peraltro, il parere contrario sulla disposizione espresso dalla Commissione lavoro, nel quale si evidenzia come essa determini il rischi di creare situazioni di oggettiva disparità rispetto al regime dei requisiti per la fruizione delle deroghe in materia di accesso al trattamento pensionistico definito dal decreto-legge n. 201 del 2011 e comporti un trattamento di favore per un numero ingente di unità di personale, che comporterebbe significativi effetti finanziari negativi per la finanza pubblica. Per quanto attiene alle condizioni contenute nel parere, ritiene che non siano ipotizzabili situazioni di soprannumerarietà per i dipendenti del Servizio sanitario nazionale, evidenziando altresì che il riconoscimento di un periodo Pag. 121aggiuntivo fino a trenta mesi previsto dal comma 5 dell'articolo 4 comporta oneri rilevanti privi di copertura finanziaria.

  Massimo Enrico CORSARO (PdL), nel richiamare le considerazioni svolte dai deputati Occhiuto e Polledri, osserva come l'attuale situazione presenti caratteri paradossali, sottolineando come, se fosse stato in carica il precedente Governo, per molto meno l'opposizione avrebbe preteso la sospensione dei lavori della Commissione. Osserva come, in mancanza della relazione tecnica, non si possa fare altro che sospendere, tuttavia chiede al Ministro della salute, anche al fine di valutare quale piega dovranno prendere i lavori della Commissione, di chiarire se il Governo abbia già deciso di porre la questione di fiducia.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL), con riferimento alle disposizioni dei commi 11 e 11-bis dell'articolo 7 in materia di defibrillatori semiautomatici, ricorda di essersi occupato a lungo della questione, segnalando come con il comma 11-bis si sia inteso garantire una copertura finanziaria alle prime maggiori esigenze finanziarie attraverso un incremento di 4 milioni di euro nell'anno 2013 del gettito derivante dall'accisa sui tabacchi. In proposito, ricorda come sulla base del decreto del Ministro della salute 18 marzo 2011 si renderebbero necessari circa 60.000 defibrillatori semiautomatici, per i quali può stimarsi un costo unitario di circa 1.000 euro, osservando come il ricorso in modo estensivo a tali strumenti potrebbe portare significativi benefici in termini di vite umane salvate. Ricorda, infatti, che circa 60.000 persone muoiono per attacchi cardiaci che si verificano al di fuori dell'ambito ospedaliero e che circa la metà di tali morti potrebbero evitarsi qualora si intervenisse, entro cinque minuti, con un defibrillatore. Per quanto attiene all'articolo 4, comma 1, lettera e-quater), osserva che non si comprendono le ragioni per un trattamento differenziato tra la dirigenza ospedaliera e professori universitari, rilevando che l'incremento dell'età pensionabile non determina oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.

  Lucio BARANI (PdL) esprime stupore in ordine alla richiesta di soppressione dell'articolo 4-bis, sottolineando come l'attuale formulazione sarebbe stata concordata con il Ministero dell'economia e delle finanze che ne aveva garantito la compatibilità finanziaria. Evidenzia come il tema sia particolarmente rilevante per assicurare la funzionalità delle strutture sanitarie dove non è possibile non procedere alla sostituzione delle figure professionali specifiche che accedono al pensionamento.

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) osserva preliminarmente che la Commissione deve esaminare essenzialmente i profili attinenti alla copertura finanziaria del provvedimento, segnalando che, qualora si discutesse del merito delle singole disposizioni, avrebbe potuto formulare giudizi anche critici sul loro contenuto. Quanto ai lavori della Commissione, si associa alla richiesta, formulata dal collega Corsaro, che il Governo chiarisca in modo univoco i propri intendimenti sul provvedimento, osservando come tale chiarimento potrà influire in modo significativo sull'atteggiamento che il proprio gruppo terrà nel prosieguo dei lavori della Commissione. Per quanto attiene al contenuto della proposta di parere presentata dal relatore, ritiene che esso dovrebbe essere maggiormente approfondito, anche al fine di valutare compiutamente in che misura esso recepisca le indicazioni contenute nella documentazione trasmessa dal Governo. Concorda, pertanto, sull'opportunità di un rinvio del seguito dell'esame del decreto-legge.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ribadisce, anche alla luce del dibattito svoltosi, di un adeguato approfondimento sul provvedimento, evidenziando la necessità che la Commissione si convochi anche successivamente alla seduta pomeridiana dell'Assemblea.

  Il Ministro Renato BALDUZZI fa presente che la preoccupazione del Governo è Pag. 122quella di arrivare, nei tempi previsti, alla conversione in legge del decreto-legge in esame, come sottolineato anche nel corso della discussione generale svoltasi nella seduta di ieri. Fa presente che, in ogni caso, il Ministro per i rapporti con il Parlamento è stato autorizzato dal Consiglio dei Ministri a porre la questione di fiducia sul provvedimento pur nel rispetto delle prerogative parlamentari, sia sotto il profilo costituzionale che sotto quello della prassi. Rileva che, se l'orientamento della Commissione è comunque di rinviare l'espressione del parere, ciò sarà comunque oggetto di valutazione da parte del Governo. Precisa comunque che il Ministero della salute ha trasmesso al Ministero dell'economia e delle finanze una relazione che teneva conto dei rilievi formulati dagli uffici della Camera, malgrado la medesima non sia stata considerata una relazione tecnica in senso proprio.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO, quanto al dibattito svoltosi sul percorso procedurale da seguire nell'esame del provvedimento, ritiene opportuno che la Commissione non proceda in questa fase all'espressione del parere, al fine di approfondire meglio le diverse implicazioni delle disposizioni in discussione. Quanto al contenuto delle note da lui depositate, ribadisce che la documentazione predisposta dal Ministero della salute, ad avviso della Ragioneria generale dello Stato, non è qualificabile come relazione tecnica, osservando come si sia comunque compiuto uno sforzo rilevante per trasmettere alla Commissione il maggior numero di elementi necessari alla valutazione degli effetti finanziari delle singole disposizioni del decreto, in un periodo assai intenso per le amministrazioni interessate, che sono state coinvolte nella predisposizione della manovra d bilancio per il prossimo triennio. Segnala, peraltro, che l'esame è stato condotto in tempi molto ristretti e ha avuto ad oggetto un numero rilevante di disposizioni e, pertanto, sono comprensibili ripetizioni e sovrapposizioni. Ritiene, tuttavia, che il quadro delle informazioni fornite sia, nel complesso, coerente, sottolineando come le note predisposte dalle diverse articolazioni del Ministero dell'economia e delle finanze non contraddicano, ma rafforzino e confermino le affermazioni contenute nella nota predisposta dalla Ragioneria generale dello Stato.

  Massimo Enrico CORSARO (PdL), richiamando quanto rilevato dal Ministro Balduzzi, fa presente che nell'odierna seduta della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha già ufficialmente dichiarato che il Governo porrà la questione di fiducia sul provvedimento.

  Marco MARSILIO (PdL), relatore, richiamando quanto già osservato dal collega Baretta nel corso della seduta di venerdì 12 ottobre, rileva come la Commissione bilancio si trovi assai spesso in una condizione disagevole, in quanto è chiamata ad esprimere un giudizio pressoché ultimativo sul lavoro svolto da altre Commissioni, che in molti casi hanno elaborato per lungo tempo le disposizioni che vengono sottoposte al parere. Nel ritenere pertanto assolutamente necessario un maggior raccordo tra i lavori delle Commissioni di merito e quelli della Commissione bilancio, auspica che anche il governo tenga una posizione maggiormente lineare nell'ambito dei lavori parlamentari. Quanto alla propria proposta di parere, fa presente che essa è stata elaborata in tempi ristrettissimi, grazie alla collaborazione degli uffici della Camera, e ha cercato di operare una difficile sintesi tra la documentazione predisposta dal Ministero della salute, quella trasmessa dal Ministero dell'economia e delle finanze e le considerazioni emerse nella Commissione di merito.
  Quanto ai quesiti e alle osservazioni formulate nel corso del dibattito, assicura al collega Giorgetti di aver sostanzialmente recepito nella propria proposta di parere le valutazioni contenute nella documentazione trasmessa dal Governo riferite ai giochi e ai tabacchi, anche in considerazione del fatto che un intervento non meditato in queste materie rischia di determinare Pag. 123la rottura di un equilibrio assai delicato, già messo in discussione dall'attuale situazione di crisi, che ha portato ad una contrazione dei consumi di tabacchi pari a circa il 10 per cento e a una ripresa del contrabbando. Per quanto attiene, invece, all'articolo 4, comma 5, fa presente di aver avanzato nella propria proposta di parere una ipotesi di mediazione, che cercava di salvaguardare il lavoro svolto dalla Commissione di merito, individuando alcuni paletti che potrebbero garantire un equilibrio della disposizione sotto il profilo finanziario.

  Antonio BORGHESI (IdV) comunica che la Conferenza dei capigruppo ha già deciso di rinviare a domani l'esame del decreto-legge, che si è peraltro stabilito unanimemente di rinviare in Commissione al fine di recepire le eventuali condizioni che la Commissione bilancio dovesse esprimere.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, sospende la seduta fino alle ore 15.45.

  La seduta, sospesa alle 15.30, riprende alle 15.50.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO ribadisce l'opportunità di un rinvio del seguito dell'esame del provvedimento al fine di una maggiore riflessione sul contenuto della proposta di parere.

  Paola BINETTI (UdCpTP) osserva come sia fondamentale sapere esattamente su quale testo il Governo porrà la questione di fiducia, in considerazione del fatto che il testo licenziato dalla Commissione è già il frutto di un difficile equilibrio nel merito di scelte importanti per la sanità. Ricorda come siano ormai quattro anni che la XII Commissione discuta di molte disposizioni oggi contenute nel decreto-legge e che più propriamente avrebbero, a suo avviso, dovuto formare oggetto di un disegno di legge, mancando i necessari requisiti di urgenza. Evidenzia come il testo sia stato completamente riscritto nella Commissione di merito e rileva come non si possa strumentalizzare il ricorso alla questione di fiducia per far passare disposizioni rigettate nella discussione di merito. Parimenti, ritiene occorra fugare il sospetto che anche taluni rilievi di carattere finanziario siano in realtà strumentali al rispetto a diverse impostazioni della sanità già valutate dalla XII Commissione.

  Maino MARCHI (PD), per quanto attiene all'articolo 4, comma 5, invita a considerare il contenuto del parere espresso sul provvedimento dalla Commissione lavoro, che contiene una condizione volta a sopprimere tale disposizione.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP), nel richiamare le osservazioni dell'onorevole Binetti, osserva come il parere della Commissione non possa che limitarsi, come peraltro avviene nella proposta presentata dal relatore, alla valutazione dei profili finanziari.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, osserva che la Commissione incontra rilevanti difficoltà nell'espressione dei propri pareri, che, pur presentando un rilevante contenuto tecnico, sono comunque frutto di una decisione politica. Ritiene, pertanto, necessario, al fine di agevolare i lavori, che il Governo chiarisca in modo univoco gli aspetti di carattere tecnico che giustificano la contrarietà espressa con riferimento ad alcune disposizioni, osservando come ciò consentirebbe di esprimersi in modo consapevole sugli aspetti attinenti alla copertura finanziaria del provvedimento. Ritiene, infatti, che la Commissione non possa sostituirsi alla Commissione di merito con riferimento alle scelte di fondo del provvedimento, ma debba essere posta nelle condizioni di esprimersi seguendo un criterio di giudizio affidabile e stabile nel tempo.

  Massimo POLLEDRI (LNP), confermando l'assenza di ogni volontà ostruzionistica, ribadisce l'esigenza che il Governo rappresenti una posizione coerente e che tenga anche conto dei rilievi che i gruppi di opposizione formuleranno.

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  Giancarlo GIORGETTI, presidente, sottolinea l'esigenza che il Governo abbia una posizione univoca sul provvedimento.

  Massimo POLLEDRI (LNP), riservandosi di intervenire più compiutamente nel seguito del prosieguo del dibattito, segnala come alcune disposizioni del provvedimento meritino un maggiore approfondimento, anche al fine di valutarne più compiutamente le implicazioni finanziarie, anche di carattere indiretto. Osserva, in primo luogo, come le disposizioni dell'articolo 4 del decreto, in materia di dirigenza sanitaria e governo clinico, introducano procedure farraginose, che rischiano di determinare ingenti contenziosi, con effetti onerosi per la finanza pubblica. Ritiene, inoltre, che le disposizioni dell'articolo 4-bis in materia di assunzioni nelle regioni sottoposte a piani di rientro, comporti oneri ingenti per la finanza pubblica, così come esprime serie perplessità sulle disposizioni dell'articolo 4, comma 5, che presentano, a suo avviso, anche profili di iniquità, in quanto determinano disparità di trattamento tra diverse categorie di lavoratori. Per quanto riguarda l'articolo 5, comma 1, ritiene sostanzialmente ingannevole il meccanismo di finanziamento individuato, in quanto esso si basa su un finanziamento dei nuovi livelli attraverso una riduzione di quelli attualmente in essere, mentre osserva che il comma 2 del medesimo articolo 5 prevede che i livelli essenziali riferiti alle ludopatie si finanzino attraverso risorse già di pertinenza erariale, mentre sarebbe opportuno porre tali oneri a carico delle imprese operanti nel settore, o, quantomeno, dei giocatori, attraverso una riduzione dei coefficienti di vincita, come proposto dal collega Nannicini. Esprime, inoltre, dubbi sulle disposizioni dell'articolo 6-bis, comma 1, che consentono di utilizzare i proventi delle dismissioni immobiliari anche per finalità extrasanitarie, mentre ritiene che debbano valutarsi con attenzione le disposizioni dell'articolo 11, commi 3 e 4, soppresse dalla Commissione di merito, delle quali la Ragioneria generale dello Stato richiede il ripristino. Osserva, infatti, che il ricorso alle medicine off label non solo non produce risparmi certi, ma pone anche rischi per la salute dei cittadini, come dimostrano recenti casi verificatisi proprio nel nostro Paese. Da ultimo, reputa opportuno evitare un eccesso di regolamentazione dell'attività libero-professionale degli esercenti le professioni mediche, osservando come esso potrebbe determinare effetti negativi per l'economia.

  Pier Paolo BARETTA (PD), nel sottolineare come il relatore abbia svolto un lavoro molto importante, evidenzia la necessità che, soprattutto su determinati aspetti, come quello relativo alle questioni previdenziali, si possa costruire un'opinione condivisa nella maggioranza che sostiene il Governo.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) segnala al relatore alcune questioni, invitando a considerarle nell'ottica di una riformulazione della sua proposta di parere. In primo luogo, con riferimento all'articolo 5, comma 2, ritiene che si dovrebbe cercare di recuperare lo spirito delle modifiche introdotte dalla Commissione affari sociali, eventualmente seguendo le indicazioni emerse nel corso del dibattito, che hanno segnalato l'esigenza di dare copertura ai livelli essenziali riferiti alle ludopatie attraverso interventi sui proventi del settore dei giochi. Per quanto attiene all'articolo 6-bis, segnala l'opportunità di approfondire le implicazioni delle disposizioni che prorogano di un anno la sospensione delle azioni esecutive nelle regioni sottoposte a piani di rientro. Rileva, infatti, una contraddizione tra lo sforzo del Governo di velocizzare i pagamenti ed un ulteriore proroga del blocco delle azioni esecutive nel settore sanitario, nel quale si colloca la parte principale dei debiti delle amministrazioni regionali. Ritiene, in proposito, che tale sospensione trovava in passato una giustificazione nei problemi di contabilizzazione dei debiti delle aziende sanitarie, ma, ora che i debiti sono accertati, rappresenta un grave problema per le imprese che operano nel settore. Per quanto riguarda le disposizioni Pag. 125dell'articolo 8 relative al contenuto minimo di frutta nelle bevande, ritiene che sia necessario garantire che esse siano coerenti con la normativa dell'Unione europea, mentre, con riferimento alle disposizioni dell'articolo 7, in materia di defibrillatori automatici, sottolinea l'inidoneità della copertura finanziaria individuata, osservando come l'incremento della tassazione dei tabacchi non garantisce maggior gettito in una fase, come quella attuale, caratterizzata dal calo dei consumi e della ripresa del contrabbando. Ritiene, conclusivamente, che la Commissione debba esaminare in questa sede solo gli aspetti strettamente attinenti alla copertura finanziaria del provvedimento, osservando che non si può pensare di risolvere in questa sede conflitti, potenziali o effettivi, insorti nell'ambito del Governo o della maggioranza parlamentare che lo sostiene.

  Chiara MORONI (FLpTP), nel richiamare le osservazioni svolte dall'onorevole Occhiuto, ricorda che la Commissione di merito ha già esaminato il provvedimento e la maggioranza si è espressa, sia pure con talune differenze già in quella sede. Sottolinea quindi come la Commissione sia invece chiamata ad esprimersi solo sui profili finanziari, pur non negando il valore politico del voto che si accinge ad effettuare. Rileva inoltre come sia particolarmente difficile poter lavorare con una documentazione di supporto predisposta dagli uffici del Governo frammentaria e, in taluni casi, anche contraddittoria. Rileva in proposito come sull'articolo 11 non siano chiare le motivazioni per le quali si richiederebbe il ripristino dei commi 3 e 4 soppressi dalla Commissione di merito. In particolare, osserva come le modifiche apportate dalla Commissione non necessiterebbero di ulteriori coperture per la previsione dei tetti alla spesa farmaceutica alla cui salvaguardia provvedono in ogni caso le case farmaceutiche medesime in caso di sforamento della spesa. Ritiene quindi che non vi siano ragioni per la formulazione di una condizione volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione in riferimento all'articolo 11, comma 1, come proposto dal relatore.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.20.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 16 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 18.20.

DL 158/2012: Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute.
C. 5440-A Governo ed emendamenti.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, condizioni e osservazione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO fa presente di aver esaminato la bozza di parere formulata dal relatore nella seduta antimeridiana. Con riferimento all'articolo 1, comma 2, segnala che occorre chiarire che le disposizioni ivi previste debbono trovare attuazione senza determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, che la presenza di personale comandato deve essere prevista dalla convenzione nazionale e che presso le residenze sanitarie assistenziali non può operare personale del Servizio sanitario nazionale. Con riferimento all'articolo 4, comma 5, ribadisce il parere contrario alla disposizione, anche nella riformulazione contenuta nella proposta di parere del Pag. 126relatore; infatti, oltre alla previsione di pensionamento anticipato di dipendenti in posizione non soprannumeraria, la disposizione prevede un beneficio contributivo di trenta mesi, che, oltre ad essere in assoluta controtendenza con la riforma del sistema previdenziale, che ha esteso il calcolo secondo il sistema contributivo, determina oneri rilevanti sia per maggiore spesa pensionistica sia per il trattamento di fine servizio, non quantificati né coperti. Inoltre, osserva che nella proposta di parere del relatore manca il richiamo alla definizione di un rigoroso procedimento, finalizzato all'accertamento delle posizioni soprannumerarie, all'individuazione dei dipendenti interessati e alla conseguente soppressione della posizione corrispondente al dipendente cessato per pensionamento anticipato. In ogni caso, evidenzia che la disposizione è comunque asistematica, in contrasto con la recente riforma pensionistica e determinerebbe infine richieste emulative. Pertanto, ritiene che essa debba essere espunta. In merito all'articolo 7, comma 8, in materia di contrasto alla ludopatia e al gioco d'azzardo, ribadisce che la disposizione, come evidenziato dalla nota predisposta dai competenti uffici del Ministero dell'economia e delle finanze, è suscettibile di determinare minori entrate. Con riferimento ai commi 3 e 4 dell'articolo 11, soppressi nel corso dell'esame in sede referente, ribadisce che, come anche osservato dallo stesso Ministero della salute, la soppressione dei citati commi limiti la possibilità di razionalizzazione ed efficientamento della spesa in ambito farmaceutico, anche se dalla relazione tecnica non erano scontati risparmi, quindi si rimette al relatore. In merito all'articolo 4, comma 1, lettera c), capoverso 5, ribadisce l'opportunità di precisare che resta fermo quanto previsto dall'articolo 9, comma 32, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, al fine di evitare possibili differenti applicazioni del medesimo istituto. Con riferimento all'articolo 4-bis, fa presente di poter esprimere un parere favorevole nel caso in cui l'articolo fosse riformulato nei seguenti termini: «Nelle Regioni sottoposte ai Piani di rientro dai disavanzi sanitari, ai sensi dell'articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nelle quali sia scattato per l'anno 2012 il blocco automatico del turn-over ai sensi dell'articolo 1, comma 174, della medesima legge n. 311 del 2004, ovvero sia comunque previsto per il medesimo anno il blocco del turn-over in attuazione del Piano di rientro o dei programmi operativi di prosecuzione del Piano, tale blocco può essere disapplicato, nel limite del 15 per cento e in correlazione alla necessità di garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, qualora i competenti tavoli tecnici di verifica dell'attuazione dei Piani accertino, entro il 30 novembre 2012, il raggiungimento, anche parziale, degli obietti previsti nei Piani medesimi. La predetta disapplicazione è disposta con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro della salute e il Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.».

  Marco MARSILIO (PdL), relatore, illustra una nuova formulazione della proposta di parere (vedi allegato 2).

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) dichiara di concordare sull'impianto della proposta di parere del relatore, come da ultimo riformulata, ritenendo tuttavia necessario sostituire la condizione riferita ai commi da 16 a 16-ter dell'articolo 8 con una condizione che riformuli il comma 16-ter nei seguenti termini: «16-ter. Le disposizioni di cui ai commi 16 e 16-bis si applicano a decorrere dal nono mese successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Le bevande prive del contenuto minimo obbligatorio ai sensi dei commi 16 e 16-bis, possono essere commercializzate entro i successivi otto mesi».

  Pier Paolo BARETTA (PD) chiede di quanto tempo si possa disporre per approfondire le osservazioni del rappresentante del Governo e la nuova formulazione del parere proposta dal relatore.

Pag. 127

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che alle ore 19 è prevista l'audizione del Presidente della Corte dei conti nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui contenuti del decreto-legge n. 174 del 2012, in sede di Commissioni riunite con la I Commissione. Apprezzate le circostanze, ritiene probabile che la Commissione debba convocarsi al termine dell'audizione per procedere all'espressione del parere.

  Pier Paolo BARETTA (PD) ribadisce quindi la necessità che la maggioranza che sostiene il Governo elabori una posizione comune sulle questioni principali che ancora meritano un ulteriore approfondimento rispetto al lavoro, che giudica comunque molto positivo, svolto dal relatore. Non ritiene quindi possibile procedere all'espressione del parere entro le ore 19, mentre dichiara la disponibilità del suo gruppo a proseguire i lavori dopo la citata audizione o anche nella prima mattinata di domani.

  Giuseppe PALUMBO (PdL) sottolinea l'esigenza che la Commissione affari sociali possa avere a disposizione tempi adeguati per la conclusione dell'esame del provvedimento.

  Maino MARCHI (PD) richiama quanto già rilevato nella seduta antimeridiana sulla questione previdenziale. Con riferimento all'articolo 7, comma 8, invece non ritiene condivisibile la soluzione proposta dal relatore. In proposito, ricorda che la formulazione originaria della disposizione prevedeva l'obbligo in capo agli esercenti di garantire il rispetto del divieto di accesso alle sale da gioco dei minorenni, mentre il testo approvato dalla Commissione aveva previsto, a suo avviso opportunamente, l'emanazione di un decreto ministeriale volto a specificare le idonee soluzioni tecniche volte a bloccare automaticamente l'accesso dei minorenni ai giochi. Ritiene invece peggiorativa, anche rispetto al testo iniziale, la procedura individuata nella proposta di parere da ultimo formulata dal relatore.

  Massimo POLLEDRI (LNP) si dichiara insoddisfatto del contenuto del parere predisposto dal relatore con riferimento a quanto previsto nell'articolo 4-bis, osservando come, di fatto, si consenta alle regioni sottoposte a piani di rientro di continuare ad assumere. Analogamente, giudica insufficienti le modifiche proposte all'articolo 5, comma 2, in materia di livelli essenziali di assistenza per le ludopatie. Ritiene, invece, che la soluzione individuata con riferimento ai commi da 16 a 16-ter dell'articolo 8 sia, nel complesso, accettabile, pur ricordando come la X Commissione avesse richiesto l'abrogazione dell'articolo 8, comma 16. Parimenti, giudica positiva la scelta di non richiamare l'esigenza di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione con riferimento al ripristino del testo originario dell'articolo 11, comma 1.

  Domenico DI VIRGILIO (PdL) osserva come, alla luce del parere proposto dal relatore, si rischia di licenziare un provvedimento molto deludente rispetto alle attese degli operatori del settore. In proposito, ribadisce come, a suo avviso, non vi sia alcuna ragione per non equiparare l'età pensionabile per i medici ospedalieri a quella prevista per i medici universitari. Esprime quindi profonda delusione per non avere trovato le risorse, pari a soli 4 milioni di euro, per affrontare il tema della dotazione obbligatoria di defibrillatori nelle università e negli istituti di istruzione secondaria.

  Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) dà atto al relatore di aver svolto un ottimo lavoro in un contesto non facile, osservando tuttavia come possa ritenersi opportuno rinviare ulteriormente l'espressione del parere sul provvedimento, in quanto su alcune questioni – e, in particolare, su quella, da lui segnalata in precedenza con riferimento agli effetti delle disposizioni dell'articolo 6-bis, comma 2 – sarebbe utile che il Governo formulasse una precisa valutazione. Ritiene, inoltre, che si dovrebbe fare di più sulla copertura finanziaria dei livelli essenziali di assistenza Pag. 128per le ludopatie, eventualmente riprendendo le proposte formulate dal collega Nannicini. Reputa, infine, che dovrebbero chiarirsi le ragioni per cui la Ragioneria generale dello Stato, dapprima, non ha scontato effetti finanziari con riferimento alle disposizioni dell'articolo 11, commi 3 e 4, e, poi, ha evidenziato che la loro soppressione comporta oneri per la finanza pubblica, esprimendo il timore che la Commissione venga coinvolta in possibili contese tra diverse visioni presenti nell'Esecutivo e nella maggioranza.

  Laura MOLTENI (LNP) in riferimento all'articolo 4-bis, comma 4, osserva come non è con la concessione di maggiori finanziamenti che si possono risolvere i problemi delle regioni in dissesto sanitario che si concentrano soprattutto al sud. In proposito ritiene necessario cambiare il sistema stesso di gestione della sanità.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, in ragione dell'imminente inizio dell'audizione del Presidente della Corte dei conti nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui contenuti del decreto-legge n. 174 del 2012, sospende la seduta che riprenderà al termine della predetta audizione.

  La seduta, sospesa alle 18.55, riprende alle 20.40.

  Marco MARSILIO (PdL), relatore, illustra una ulteriore nuova formulazione della proposta di parere (vedi allegato 3).

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO ribadisce la necessità, ad avviso del Governo di ripristinare i commi 3 e 4 dell'articolo 11 soppressi durante l'esame in sede referente. Esprime inoltre assoluta contrarietà in ordine alla mancata riproposizione nell'ultima formulazione della proposta di parere della condizione volta a modificare l'articolo 7, comma 8, sottolineando come dall'applicazione della dipenda una parte importante del gettito erariale dovuto ai giochi. In particolare, sottolinea l'esigenza di espungere qualsiasi riferimento a strumenti che si possano rivelare deterrenti per il gioco non solo nei riguardi dei minori, ma di tutti gli utenti.

  Marco MARSILIO (PdL), relatore, non accoglie le proposte di integrazione del rappresentante del Governo. con particolare riferimento al divieto di accesso per i minori alle sale da gioco di cu all'articolo 7, comma 8, sottolinea come si tratti di una questione di particolare rilevanza culturale oltre che economica. Evidenzia inoltre come, nella predisposizione dell'ulteriore formulazione della sua proposta di parere, si sia fatto carico non solo delle esigenze rappresentate dal Ministero dell'economia e delle finanze, ma anche dai diversi gruppi politici. Rileva che l'effettiva attuazione della disposizione, forse troppo specifica, è comunque subordinata all'emanazione di un decreto ministeriale. Manifesta tuttavia la sua disponibilità a valutare eventuali proposte in merito.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO nel ribadire la sua posizione, chiede una breve sospensione per rappresentare la situazione al Ministro dell'economia e delle finanze e per valutare la possibilità di un'eventuale riformulazione.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 20.55, riprende alle 21.

  Marco MARSILIO (PdL), relatore, propone di espungere, all'articolo 7, comma 8, ultimo periodo l'inciso: «anche mediante l'uso esclusivo di tessera elettronica, tessera sanitaria o codice fiscale». Fa presente inoltre che, con riferimento all'articolo 8, commi da 16 a 16-ter, la soluzione individuata nella sua proposta non sembra ottenere il consenso di tutti i gruppi di maggioranza, che peraltro registrano posizioni differenziate al proprio interno. Evidenzia che la proposta da lui formulata mira a garantire la compatibilità con la normativa europea, senza invadere la sfera di competenza delle Commissioni di merito.

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  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere favorevole sull'integrazione alla proposta di parere da ultimo formulata dal relatore.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che, in considerazione di quanto riferito dal relatore, si potrebbe procedere ad una votazione per parti separate del parere, mettendo in votazione la condizione formulata al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione relativa all'articolo 8, comma 16-ter separatamente dal resto della proposta.

  Pier Paolo BARETTA (PD) chiede che prima di procedere ad un voto per parti separate si chiariscano meglio le ragioni di tale modalità di voto, valutando altresì se sia ancora possibile individuare una soluzione condivisa.

  Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) propone di modificare la condizione relativa all'articolo 8, comma 16-ter, nei seguenti termini: «Le disposizioni di cui ai commi 16, 16-bis e 16-ter si applicano a decorrere dal nono mese successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, previo perfezionamento, con esito positivo, della procedura di notifica di cui alla direttiva 98/34/CE.».

  Rolando NANNICINI (PD) dichiara di non comprendere le ragioni dell'accanimento sulle disposizioni relative alle bevande alla frutta di cui all'articolo 8, comma 16 e seguenti, rilevando come non sia questa la sede per decidere la politica industriale del Paese.

  Lino DUILIO (PD) chiede di chiarire la portata della modificazione proposta dall'onorevole Marinello rispetto alla formulazione contenuta sullo stesso tema nella proposta di parere da ultimo presentata dal relatore e quali siano i connessi profili finanziari, richiamando le osservazioni dell'onorevole Nannicini.

  Rolando NANNICINI (PD) rileva come la proposta contenuta nella proposta di parere da ultimo formulata dal relatore sia idonea a mettere il Paese al riparo da qualsiasi rischio di incorrere in infrazione comunitaria e quindi corretta anche in relazione alle competenze della Commissione. Ritiene altre soluzioni esulino invece dalle competenze della Commissione.

  Pier Paolo BARETTA (PD) evidenzia come la soppressione dell'articolo 15, comma 3-ter, comporterebbe, di fatto, la chiusura del Consiglio superiore di sanità. Chiede quindi di riconsiderare la disposizione.

  Massimo POLLEDRI (LNP) con riferimento all'articolo 8, comma 16-ter, ritiene preferibile la formulazione proposta dal relatore.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, in relazione alle osservazioni dell'onorevole Baretta, chiede al relatore se sia possibile trasformare la condizione volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione in condizione semplice.

  Marco MARSILIO (PdL), relatore, accoglie la proposta del presidente e quella formulata dall'onorevole Marinello, riformulando di conseguenza la sua proposta di parere (vedi allegato 4).

  Massimo POLLEDRI (LNP) annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere da ultimo formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere da ultimo formulata dal relatore (vedi allegato 4).

  La seduta termina alle 21.30.

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