CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 ottobre 2012
712.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 101

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 3 ottobre 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 8.50 alle 9.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 3 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI.

  La seduta comincia alle 9.15.

Sull'ordine dei lavori.

  Antonio PALMIERI (PdL) esprime, anche a nome del suo gruppo, profondo cordoglio per la morte, avvenuta lo scorso giovedì 27 settembre, del professore Piero Melograni, storico di grande valore ed insigne studioso del fascismo e del comunismo, del quale ricorda anche l'esperienza in Parlamento come deputato nella XIII legislatura, unitamente ad altri noti intellettuali.

  Manuela GHIZZONI, presidente, si associa, anche a nome della Commissione, Pag. 102alle espressioni di cordoglio per la scomparsa del professore Melograni.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situazione della Società italiana degli autori ed editori.
Doc. XXII, n. 32.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 ottobre 2012.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che, degli emendamenti presentati nella seduta di ieri, risulta inammissibile per estraneità di materia l'emendamento Barbieri 1.5 nella parte in cui prevede che la Commissione di inchiesta resta in carica nel pieno esercizio dei suoi poteri per tutta la durata della legislatura, fino alla riunione delle nuove Camere. Ricorda, infatti, che l'attività di inchiesta parlamentare consentita in periodo di prorogatio è limitata alla sola definizione e approvazione di relazioni conclusive e alla definizione dei criteri per la conservazione e la pubblicazione dei documenti acquisiti o formati nel corso dell'inchiesta. Avverte che è altresì inammissibile l'emendamento Barbieri 1.1, che prevede che la Commissione può essere prorogata una volta sola e per non più di tre mesi dal Presidente della Camera, in quanto in contrasto con l'articolo 82, primo comma, della Costituzione. Avverte che sono inammissibili gli emendamenti Barbieri 4.11 e 4.4 – i quali prevedono che, salvo che il fatto costituisca più grave reato, si applica la pena dell'articolo 326 del codice penale, per la fattispecie delittuosa da essi previsti –, in quanto lesivi della riserva di legge penale. È altresì inammissibile l'emendamento 6.17 Barbieri, in quanto in contrasto con l'articolo 64 comma 1 della Costituzione.
  Si passa all'esame dell'articolo 1 e degli emendamenti ad esso riferiti.

  Manuela GHIZZONI, presidente, constata l'assenza della presentatrice degli emendamenti Carlucci 1.7, 1.9 e 1.8; si intende vi abbia rinunciato.

  Paola GOISIS (LNP), relatore, invita al ritiro degli emendamenti riferiti all'articolo 1, altrimenti il parere è contrario.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Barbieri 1.4.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.3, segnalando l'opportunità di inserire nel testo la specificazione «per la durata della legislatura».

  Manuela GHIZZONI, presidente, sottolinea che, ove approvato, l'emendamento Barbieri 1.3 sarebbe in contrasto con quanto stabilito dall'articolo 7 del provvedimento, laddove esso prevede che «la Commissione conclude i lavori entro sei mesi dalla data dell'elezione dei vice presidenti e dei segretari».

  La Commissione respinge, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Barbieri 1.3, 1.1, 1.2, 1.5 e 1.6.
  Si passa quindi all'esame dell'articolo 2 e degli emendamenti ad esso riferiti.

  Manuela GHIZZONI, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Carlucci 2.24; si intende vi abbia rinunciato.

  Paola GOISIS (LNP) invita al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 2, altrimenti il parere è contrario.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Barbieri 2.6.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che gli emendamenti da 2.4 a 2.18 presentano variazioni di cifre, per cui per prassi dovrebbero essere messi in votazione l'emendamento più lontano e quello più vicino al testo. Chiede quindi al presentatore Pag. 103se mantiene gli indicati emendamenti o intende ritirarli.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira i suoi emendamenti 2.12 e 2.18. Raccomanda invece l'approvazione del suo emendamento 2.4, anche al fine di consentire un risparmio dei costi che dovranno essere sostenuti nella composizione della Commissione.

  Manuela GHIZZONI, presidente, ricorda che, non ricevendo i commissari alcun compenso, l'istituzione della Commissione non comporterebbe costi aggiuntivi, aggiungendo, inoltre, che la composizione della Commissione stessa dovrà rispecchiare la proporzione tra i diversi gruppi parlamentari.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) insiste per la votazione del suo emendamento 2.4.

  Paola GOISIS (LNP) prospetta l'opportunità di accantonare l'esame dell'emendamento Barbieri 2.4.

  Manuela GHIZZONI, presidente, propone quindi di accantonare l'emendamento Barbieri 2.4.

  La Commissione concorda.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) insiste per la votazione del suo emendamento 2.5.

  Giorgio LAINATI (PdL) ribadisce l'importanza e la rilevanza dell'emendamento 2.5 e l'opportunità della sua approvazione, al fine di valorizzare il ruolo dei singoli gruppi parlamentari nell'indicazione dei componenti della Commissione.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) segnala l'opportunità di garantire la rappresentatività di tutti i gruppi parlamentari e la salvaguardia del ruolo istituzionale del Presidente dell'istituzione parlamentare. Ritiene che l'approvazione dell'emendamento Barbieri lederebbe le prerogative del Presidente della Camera.

  Giorgio LAINATI (PdL), intervenendo per una precisazione, ribadisce la pertinenza e l'importanza dell'emendamento Barbieri 2.5, che si augura possa essere approvato.

  Manuela GHIZZONI, presidente, ricorda che già il Regolamento della Camera prevede che la composizione delle Commissioni debba rispecchiare la proporzione tra i diversi gruppi parlamentari.

  Paola GOISIS (LNP), relatore, ribadisce il parere già espresso sull'emendamento Barbieri 2.5, precisando che occorre evitare un uso discrezionale del potere dei presidenti di gruppo nell'indicazione dei membri delle Commissioni, salvaguardando, invece, le prerogative in tal senso del Presidente della Camera.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Barbieri 2.5.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che sono imminenti votazioni in Assemblea. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 3 ottobre 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 3 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Intervengono il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Roberto Cecchi, ed il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco rossi Doria.

  La seduta comincia alle 14.40.

Pag. 104

Proposte di nomina del dottor Stefano Rulli, in qualità di presidente, nonché del dottor Nicola Giuliano, del professor Aldo Grasso e del dottor Carlo Verdone a componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia.
Nomine nn. 153-154-155-156.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Pareri favorevoli).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto delle proposte di nomina all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 1o ottobre 2012.

  Il sottosegretario Roberto CECCHI dà conto del lavoro svolto dal Ministero nella valutazione e conseguente selezione dei curricula delle personalità da indicare nelle proposte di nomina in esame, rilevando, altresì, che è stata inoltrata al Ministero dell'economia e delle finanze la richiesta di designare una candidatura che rappresenti il mondo femminile. Sottolinea, quindi, che le nomine già indicate sono state favorevolmente accolte dall'intero mondo della stampa, precisando, tuttavia, che in futuro il ministero terrà preventivamente conto della necessità di proporre una candidatura femminile per il consiglio di amministrazione.

  Emerenzio BARBIERI (PdL), preannunziando, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulle proposte di nomina in esame, ritiene necessario sottolineare che la richiesta al ministero dell'economia e delle finanze di proporre una candidatura femminile è stata avanzata dal ministero per i beni e le attività culturali e non dalla Commissione.

  Emilia Grazia DE BIASI (PD) preannunzia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulle proposte di nomina in esame, riconoscendo il grande prestigio ed il forte spessore culturale delle personalità ivi indicate. Auspica, quindi, che possa essere data la più ampia applicazione possibile al principio della parità di opportunità tra uomini e donne nell'accesso alla vita pubblica, come previsto dalla nostra Carta costituzionale.

  Ricardo Franco LEVI (PD) ritiene che una candidatura femminile di consolidato spessore possa essere indicata dal ministero dell'economia e delle finanze, come ad esempio avvenuto in occasione della nomina della dottoressa Anna Maria Tarantola al vertice della RAI.

  Giuseppe GIULIETTI (Misto) esprime soddisfazione per il metodo seguito dalla Commissione nell'instaurazione di una proficua dialettica tra il Governo e l'istituzione parlamentare in occasione della proposta di nomina di personalità di altissimo livello culturale e professionale. Preannunziando quindi, anche a nome del suo gruppo, il voto favorevole sulle proposte di nomina in esame, ritiene doveroso affrontare anche in futuro la problematica relativa alla rappresentanza di genere nei consigli di amministrazione.

  Benedetto Fabio GRANATA (FLpTP) condivide la soddisfazione espressa dai colleghi, sia con riferimento all'alto profilo e agli oggettivi meriti professionali dei soggetti individuati nelle proposte di nomina, sia con riguardo al metodo seguito dalla Commissione. Preannunzia, quindi, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulle proposte di nomina in esame.

  Enzo CARRA (UdCpTP), nel preannunziare, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto favorevole sulle proposte di nomina in esame, esprime soddisfazione per il lavoro svolto dalla Commissione per non essersi limitata a ratificare scelte compiute dall'Esecutivo.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) manifesta la sua soddisfazione sia per la qualità professionale dei soggetti individuati nelle proposte di nomina, sia per il metodo seguito dalla Commissione, volto ad instaurare una proficua dialettica tra il Pag. 105Governo ed il Parlamento. Preannunziando, quindi, il voto favorevole sulle proposte di nomina in esame, evidenzia la necessità di affrontare in futuro la problematica relativa alla rappresentanza di genere nei consigli di amministrazione.

  Paola GOISIS (LNP), pur sottolineando l'altissima competenza e la comprovata professionalità dei soggetti individuati nelle proposte di nomina in esame, preannunzia, anche a nome dei deputati del suo gruppo, il voto contrario, stigmatizzando il fatto che la Commissione si sia limitata a ratificare scelte compiute dall'Esecutivo.

  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP), relatore, nel ribadire la proposta di parere favorevole sulle proposte in esame, condivide le osservazioni espresse dai colleghi, peraltro già da lei stessa formulate nella seduta di ieri.

  Si procede quindi alla votazione per scrutinio segreto della proposta di parere favorevole del relatore sulla nomina n. 153.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, comunica il risultato della votazione sulla proposta di nomina del dottor Stefano Rulli, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia:
   Presenti e votanti  26   
   Maggioranza  14   
    Hanno votato  23    
    Hanno votato no   3    

  La Commissione approva.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Bachelet, Barbaro, Barbieri, Capitanio Santolini, Carlucci, Enzo Carra, Cavallotto, Centemero, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Di Centa, Ghizzoni, Giulietti, Goisis, Granata, Lainati, Levi, Pes, Rivolta, Rossa, Russo, Siragusa, Tocci e Zazzera.

  Si procede quindi alla votazione per scrutinio segreto della proposta di parere favorevole del relatore sulla nomina n. 154.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, comunica il risultato della votazione sulla proposta di nomina del dottor Nicola Giuliano, in qualità di componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia:
   Presenti e votanti  26   
   Maggioranza  14   
    Hanno votato  23    
    Hanno votato no   3    

  La Commissione approva.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Bachelet, Barbaro, Barbieri, Capitanio Santolini, Carlucci, Enzo Carra, Cavallotto, Centemero, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Di Centa, Ghizzoni, Giulietti, Goisis, Granata, Lainati, Levi, Pes, Rivolta, Rossa, Russo, Siragusa, Tocci e Zazzera.

  Si procede quindi alla votazione per scrutinio segreto della proposta di parere favorevole del relatore sulla nomina n. 155.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, comunica il risultato della votazione sulla proposta di nomina del professor Aldo Grasso, in qualità di componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia:
   Presenti e votanti  26   
   Maggioranza  14   
    Hanno votato  23    
    Hanno votato no   3    

  La Commissione approva.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Bachelet, Barbaro, Barbieri, Capitanio Santolini, Carlucci, Enzo Carra, Cavallotto, Centemero, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Di Centa, Ghizzoni, Giulietti, Goisis, Granata, Lainati, Levi, Pag. 106Pes, Rivolta, Rossa, Russo, Siragusa, Tocci e Zazzera.

  Si procede quindi alla votazione per scrutinio segreto della proposta di parere favorevole del relatore sulla nomina n. 156.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, comunica il risultato della votazione sulla proposta di nomina del dottor Carlo Verdone, in qualità di componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia:
   Presenti e votanti  26   
   Maggioranza  14   
    Hanno votato  23    
    Hanno votato no   3    

  La Commissione approva.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Bachelet, Barbaro, Barbieri, Capitanio Santolini, Carlucci, Enzo Carra, Cavallotto, Centemero, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Di Centa, Ghizzoni, Giulietti, Goisis, Granata, Lainati, Levi, Pes, Rivolta, Rossa, Russo, Siragusa, Tocci e Zazzera.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, avverte che comunicherà i pareri favorevoli testé espressi alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  La seduta termina alle 15.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 3 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 15.20.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei.
Atto n. 501.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Manuela DI CENTA (PdL), relatore, ricorda, innanzitutto, l'iter che ha portato all'emanazione del provvedimento in esame, frutto di un lavoro di elaborazione normativa che ha tenuto in considerazione anche le esperienze già esistenti in materia. Osserva, quindi, che lo schema di regolamento in esame, deliberato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri l'8 settembre 2011, disciplina l'organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei, disponendone l'incardinamento nel liceo scientifico. Esso si compone di sette articoli e un allegato, che ne forma parte integrante e definisce il piano degli studi, le indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi di apprendimento, i risultati di apprendimento. In base all'articolo 7, le nuove disposizioni si applicano a decorrere dall'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di pubblicazione del regolamento nella Gazzetta ufficiale. Lo schema attua, pertanto, parte della previsione recata dall'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010, con il quale si è proceduto alla revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei. L'articolo 1 individua l'oggetto del regolamento, in particolare esplicitando, come ante accennato, che la sezione ad indirizzo sportivo si inserisce strutturalmente, a partire dal primo anno di studio, nel percorso del liceo scientifico. Dunque, la sezione in questione si affianca all'opzione «scienze applicate», già attivabile nei licei scientifici ai sensi dell'articolo 8, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010. Inoltre, l'articolo 1 dispone che le istituzioni scolastiche che richiedono l'attivazione della sezione devono Pag. 107disporre di impianti e attrezzature ginnico-sportive adeguati. Segnala che all'articolo 1, comma 3, è opportuno sostituire la parola «adeguate» con «adeguati», in modo da riferirla anche agli impianti.
  Osserva che l'articolo 2 esplicita le finalità della sezione ad indirizzo sportivo: essa è volta all'approfondimento delle scienze motorie e sportive e di una o più discipline sportive (scelte – in base a quanto indicato nella relazione illustrativa – dalla scuola, che a tal fine deve tener conto delle richieste degli studenti e delle esigenze del territorio), all'interno di un quadro culturale che favorisce, in particolare, l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali, nonché dell'economia e del diritto. Il percorso guida lo studente a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per individuare le interazioni fra le diverse forme del sapere, l'attività motoria e sportiva e la cultura propria dello sport, assicurando la padronanza di linguaggi, tecniche e metodologie relative. Con riferimento all'accesso al percorso, l'articolo 2 dispone che le istituzioni scolastiche assicurano, anche attraverso le attività di orientamento, pari opportunità a tutti gli studenti, compresi quelli che si trovano in condizioni di criticità formativa e di disabilità, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente. Al riguardo, la relazione illustrativa specifica che non sono previste prove selettive di accesso, poiché la sezione non è finalizzata alla formazione scolastica di giovani che praticano sport a livello agonistico – i quali, ovviamente, possono comunque frequentarla – ma si rivolge agli studenti particolarmente interessati ai valori propri della cultura sportiva, inclusi i disabili. Il Consiglio nazionale della pubblica istruzione (CNPI) ha evidenziato nel suo parere che il Comitato Orizzontale relativo alla Scuola Secondaria Superiore (COSSS) ha proposto, con riferimento all'inserimento degli studenti in condizione di disabilità, la cancellazione del riferimento ai limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, ritenendo tale previsione in contrasto con la sentenza della Corte costituzionale n. 80 del 2010, in materia di diritto fondamentale dei disabili all'istruzione. Con riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del percorso, l'articolo 2 fa riferimento a quello di cui all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010, integrato con i risultati di apprendimento specificamente previsti per la sezione ad indirizzo sportivo e riportati – come già accennato –, insieme con il piano degli studi e gli obiettivi specifici di apprendimento, nell'allegato A dello schema. Da quanto si evince dall'Allegato A, rispetto al piano degli studi del Liceo scientifico, il piano degli studi della sezione ad indirizzo sportivo non prevede l'insegnamento di Lingua e cultura latina – come per l'opzione Scienze applicate – e l'insegnamento di Disegno e storia dell'arte, e vede ridursi (negli anni dal terzo al quinto) l'insegnamento di Filosofia di 33 ore annue, corrispondenti ad 1 ora media settimanale. Il monte orario annuale della sezione, tuttavia, è identico a quello del liceo scientifico, in quanto risultano potenziati di 33 ore annue gli insegnamenti di Scienze motorie e sportive, negli anni dal primo al quinto, e di Scienze naturali nel primo biennio e sono introdotti gli insegnamenti di Discipline sportive (99 ore annue, corrispondenti a 3 ore medie settimanali, nel primo biennio; 66 ore annue, pari a 2 ore medie settimanali, negli anni dal terzo al quinto) e di Diritto ed economia dello sport (99 ore annue, corrispondenti a 3 settimanali, negli anni dal terzo al quinto). L'articolo 3 reca vari contenuti. Innanzitutto, dispone che la sezione ad indirizzo sportivo adotta le forme di flessibilità organizzativa e didattica previste dal decreto del Presidente della Repubblica n. 275 DEL 1999, anche al fine di adeguare il percorso formativo agli specifici bisogni degli studenti, inclusi i disabili (comma 1). Al riguardo, la relazione tecnica evidenzia che l'esigenza di dare rilievo alla flessibilità didattica e organizzativa deriva dal fatto che la sezione ad Pag. 108indirizzo sportivo sarà frequentata anche da studenti impegnati in attività agonistiche che comportano assenze concentrate in uno o più periodi dell'anno scolastico. Con riferimento alla quota dei piani di studio rimessa all'istituzione scolastica, l'articolo 10, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010, prevede che la stessa non può essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio e nel quinto anno, e al 30 per cento nel secondo biennio, fermo restando che l'orario previsto dal piano di studio di ciascuna disciplina non può essere ridotto in misura superiore a un terzo nell'arco dei cinque anni e che non possono essere soppresse le discipline previste nell'ultimo anno di corso. L'orario annuale degli insegnamenti obbligatori, come già accennato, è quello previsto, in generale, per il liceo scientifico: 27 ore medie settimanali nel primo biennio (per un totale annuo di 891 ore) e 30 ore medie settimanali nel secondo biennio e nel quinto anno (per un totale annuo di 990 ore) (comma 2). Riprendendo quanto previsto, in linea generale, dall'articolo 11, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010, si dispone, inoltre (commi 3 e 4), che, al superamento dell'esame di Stato conclusivo del percorso, è rilasciato il diploma di liceo scientifico con l'indicazione di «sezione ad indirizzo sportivo». Il diploma – che è integrato dalla certificazione delle competenze acquisite dallo studente – consente l'accesso all'università ed agli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, agli istituti tecnici superiori (ITS) e ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), fermo restando il valore del diploma medesimo a tutti gli altri effetti previsti dall'ordinamento giuridico. Segnala che all'articolo 3, comma 4, poiché vengono richiamati i capi II e III del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008, le parole «ai percorsi di istruzione tecnica superiore» devono essere precedute dalle parole «agli istituti tecnici superiori e». Al comma 5, invita ad approfondire l'utilizzo del verbo «evitare». I commi 5 e 6 riguardano il numero di sezioni ad indirizzo sportivo attivabili. In prima applicazione, nel rispetto della programmazione regionale di cui all'articolo 138 del decreto legislativo n. 112 del 1998, in ogni regione non possono essere costituite sezioni in numero superiore a quello delle relative province. Resta in ogni caso fermo il conseguimento, a regime, dei risparmi previsti dall'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, evitando che l'attivazione delle sezioni possa determinare esuberi di personale in una o più classi di concorso. La relazione tecnica prevede che, in prima applicazione, saranno istituite circa 100 sezioni, mentre la relazione illustrativa evidenzia che, poiché le esperienze finora realizzate dalle scuole nel campo dell'indirizzo sportivo non sono state regolate da provvedimenti autorizzatori, non si prevede la confluenza di percorsi sperimentali nella sezione ad indirizzo sportivo. L'AIR specifica che le scuole interessate presentano la richiesta di attivazione del percorso alla regione e all'Ufficio scolastico regionale (USR) competenti. Se la regione, in base all'articolo 138 del decreto legislativo n. 112 del 1998, inserisce il percorso nel piano regionale della rete scolastica, l'USR decreta l'istituzione del percorso, dopo aver verificato la sussistenza delle condizioni di fattibilità, sotto il profilo delle strutture e della formazione degli organici. Il CNPI ha osservato che, al fine di garantire pari opportunità di distribuzione dell'offerta formativa su tutto il territorio regionale, la previsione dovrebbe essere modificata prevedendo che le sezioni ad indirizzo sportivo sono assegnate in ogni regione in modo da assicurare prioritariamente il numero di una per ogni provincia. Con riferimento alla situazione a regime, si dispone che eventuali sezioni aggiuntive possono essere istituite qualora l'organico annualmente assegnato lo consenta e sempre che in tal modo non si determinino esuberi di personale. Al riguardo, la relazione tecnica evidenzia che la «sostituzione» delle ore settimanali di «latino» con le ore di «discipline sportive», e delle ore di «disegno e storia dell'arte» con le Pag. 109ore di «diritto ed economia dello sport» non creerà esuberi degli insegnanti di latino e di disegno e storia dell'arte, che potranno trovare collocazione nell'ambito degli altri licei, nei quali le iscrizioni aumentano di circa il 3 per cento ogni anno. Al contempo, l'introduzione di «diritto ed economia dello sport» consente di alleviare la situazione di esubero della classe di concorso 19/A – Discipline giuridiche ed economiche. Ricorda che sull'argomento il parere del CNPI ha richiamato la nota della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e l'autonomia scolastica del MIUR, prot. 7820 del 21 novembre 2011, emanata in risposta ad un quesito formulato dal medesimo Consiglio, nella quale si precisa che gli insegnamenti «diritto ed economia dello sport» e «discipline sportive» saranno tutti rimessi a docenti e riferiti a classi di concorso già istituite (che confluiranno nelle nuove) o da istituire, escludendo, dunque, l'affidamento di insegnamenti obbligatori a tecnici ed esperti esterni. Conseguentemente, il CNPI ha proposto – oltre all'affidamento dell'insegnamento di «diritto ed economia dello sport» alla classe 19/A, già previsto dalla relazione tecnica –, l'affidamento dell'insegnamento di «discipline sportive» alla classe di concorso 29/A – Educazione fisica negli istituti e scuole di istruzione II grado.
  Ricorda, quindi, che l'articolo 4 prevede la realizzazione di accordi e collaborazioni con soggetti qualificati – senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica – al fine di assicurare il pieno raggiungimento delle finalità istituzionali delle sezioni ad ordinamento sportivo. Segnala che all'articolo 4, comma 1, lettera a), occorre indicare per esteso la denominazione dei due Comitati (con la sigla fra parentesi) la prima volta che essi si citano; nelle successive citazioni, è sufficiente utilizzare la sola sigla. In particolare, si prevede la stipula di convenzioni con i comitati regionali del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) in materia di rapporti tra le istituzioni scolastiche interessate e i soggetti associati ai due Comitati o da essi riconosciuti (quali, ad esempio, federazioni e società sportive): nel caso delle scuole statali, le convenzioni sono stipulate dai competenti USR, sulla base di linee programmatiche concordate tra MIUR, CONI e CIP, nel caso delle scuole paritarie sono stipulate dai gestori. Al riguardo, il Consiglio di Stato, nel parere reso il 17 aprile 2012, ha suggerito di prevedere che anche le scuole paritarie facciano riferimento, nella stipula delle convenzioni, alle linee programmatiche definite a livello nazionale. Inoltre, tutte le istituzioni scolastiche interessate, statali e paritarie, singole o collegate in rete, possono stipulare convenzioni con università statali o private e con altri soggetti operanti sul territorio che intendono collaborare per la realizzazione di specifici obiettivi legati alla formazione e all'attività sportiva. Al riguardo, la premessa del parere della Conferenza unificata, reso il 27 ottobre 2011, evidenzia che l'UPI, anche a nome dell'ANCI, aveva chiesto l'inserimento delle province tra i soggetti con i quali gli USR possono stipulare convenzioni e l'inserimento delle province e dei comuni fra i soggetti con i quali le scuole possono stipulare direttamente convenzioni. Evidenzia, inoltre, che con nota n. 3971 del 21 ottobre 2011 (non allegata allo schema trasmesso alle Camere) il MIUR ha trasmesso una nuova formulazione dell'articolo 4, che recepisce tali richieste. Conclusivamente, la Conferenza unificata ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto come riformulato. Al riguardo, evidenzia che il testo trasmesso alle Camere non contiene, all'articolo 4, comma 1, lettera a), alcun riferimento alle province (mentre, nella lettera c), l'utilizzo dell'espressione «istituzioni» può includere sia le province che i comuni). L'articolo 5 riprende i contenuti dell'articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010, salvaguardando l'autonomia delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano e prevedendo che le disposizioni del regolamento si applicano anche alle scuole con insegnamento in lingua slovena, fatti salvi gli opportuni Pag. 110adattamenti agli specifici ordinamenti di tali scuole e fermo restando il limite massimo di ore annuali – identico a quello stabilito per il liceo scientifico dal decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010 – fissato in 1188 ore. L'articolo 6 dispone che il MIUR verifica periodicamente l'efficacia dell'attività delle sezioni ad indirizzo sportivo, anche in collegamento con le iniziative del sistema nazionale di valutazione di cui all'articolo 2, commi dal 4-septiesdecies al 4-undevicies, del decreto-legge n. 225 del 2010, convertito in legge n. 10 del 2011. Sull'argomento, il Consiglio di Stato ha suggerito di specificare l'organo ministeriale che procederà alla verifica periodica, la quale dovrebbe riguardare anche l'adeguatezza degli impianti e delle attrezzature sportive. Il CNPI, invece, ha suggerito che le verifiche vengano effettuate al termine di ogni biennio e a fine quinquennio. Segnala che all'articolo 6, comma 1, il riferimento all'articolo 2, co. 4-septiesdecies, del decreto-legge 225/2010 non sembra pertinente, in quanto riguarda la proroga del commissario di un organo che è ormai soppresso e che, dunque, non sarà parte del nuovo sistema nazionale di valutazione. L'articolo 7 contiene, oltre alla decorrenza dell'applicazione delle nuove disposizioni la clausola di neutralità finanziaria e ribadisce che restano fermi gli obiettivi di cui all'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008. Segnala che all'articolo 7, comma 1, le parole «alla data della sua pubblicazione» dovrebbero essere precedute dalle seguenti: «a quello in corso». Ricorda, poi, che l'articolo 64 citato ha previsto l'adozione di un piano programmatico di interventi volti ad una maggiore razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili, al fine di conferire al sistema scolastico maggiore efficacia ed efficienza. Gli interventi sono incentrati su tre linee direttrici: ridefinizione degli ordinamenti scolastici; revisione delle dotazioni organiche dei docenti e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA); dimensionamento della rete scolastica. Ai sensi dell'articolo 64 citato, il piano ha costituito il presupposto per l'emanazione di regolamenti di delegificazione. Dalle misure previste devono derivare risparmi lordi non inferiori, dal 2012, a 3.188 milioni di euro. Dispone, inoltre, che il regolamento entra in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Al riguardo, osserva che trattasi di previsione non necessaria, poiché corrisponde alla regola generale. La fonte normativa primaria che ha autorizzato la ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola, attraverso regolamenti di delegificazione, è l'articolo 64, comma 4, lettera b), del decreto-legge n. 112 del 2008. Nel caso specifico il decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010 – con il quale, in attuazione di tale previsione, si è proceduto alla revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei – ha rinviato a successivo decreto del Presidente della Repubblica la riorganizzazione, fra gli altri, dei percorsi delle sezioni ad indirizzo sportivo. Rileva che appare, pertanto, necessario citare esplicitamente l'articolo 64, comma 4, lettera b), del decreto-legge n. 112 del 2008 sia nel titolo che nella premessa dello schema di regolamento, in quanto esso costituisce la disposizione legislativa di autorizzazione all'esercizio della potestà regolamentare.
  Invita, quindi, i colleghi della Commissione a prendere parte attiva al dibattito sul provvedimento in esame, eventualmente proponendo rilievi e modifiche che potranno migliorarne il testo.

  Sabina ROSSA (PD), dopo aver ringraziato il relatore per il lavoro svolto con competenza e professionalità, intende segnalare che lo scorso venerdì 21 settembre 2012 è stata inaugurata, presso l'Auditorium «Giovanni Paolo II» del Convitto Nazionale di Roma, la Sezione di Liceo Scientifico a indirizzo Sportivo istituita presso il Centro di Preparazione Olimpica «Giulio Onesti» dell'Acqua Acetosa a Roma. Al riguardo, rileva come le relative procedure di autorizzazione siano state solo annunciate, prevedendosi corsi Pag. 111di studio con materie che ancora non sono previste come oggetto di classi di concorso, di guisa che non risulta chiaro se saranno docenti di educazione fisica che potranno assumere la titolarità dell'insegnamento di tali materie. Paventa, quindi, che sia rilasciata ancora una volta una delega in bianco al CONI che, come in passato, ha riempito ampi vuoti che lo Stato colpevolmente lascia nell'insegnamento della materia dell'educazione motoria. Auspica, quindi, l'inserimento nella proposta di parere del relatore di opportune condizioni e osservazioni sul testo in esame.

  Giovanni LOLLI (PD) intende stigmatizzare il fatto che l'Italia è ancora l'ultimo Paese d'Europa per il numero di ore riservate all'attività motoria nella scuola. Al riguardo, ricorda come l'attività motoria sia anche una efficace medicina preventiva che può ridurre i costi degli interventi sanitari sulla popolazione. Osserva, poi, come il compito di promuovere l'attività motoria nella scuola non può essere delegato al CONI, ma deve essere assunto direttamente dallo Stato. Ricorda, infine, il problema della carenza di sbocchi professionali per gli studenti che si diplomano o si laureano in scienze motorie in Italia, segnalando la necessità che l'insegnamento delle discipline motorie vada affidato elusivamente a personale specializzato in tali materie.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) ringrazia il relatore per il lavoro svolto, invitando a tenere nella dovuta considerazione i rilievi problematici indicati, in particolare, dall'onorevole Rossa.

  Manuela DI CENTA (PdL), relatore, ringraziando i colleghi che sono intervenuti, si riserva di ascoltare gli ulteriori interventi al fine di formulare una proposta di parere sul provvedimento in esame.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

SEDE LEGISLATIVA

  Mercoledì 3 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 15.50.

Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche statali.
Testo unificato C. 953 Aprea, C. 806, 808 e C. 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale, C. 1710 Cota, C. 4202 Carlucci, C. 4896 Capitanio Santolini, C. 5061 Centemero e C. 5075 Di Pietro.

(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione dei progetti di legge in esame, rinviata, da ultimo, nella seduta del 26 settembre 2012.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, ai sensi dell'articolo 65, comma 2 del regolamento. Così rimane stabilito.
  Avverte, quindi, che sono pervenuti tutti i pareri delle Commissioni competenti, di cui dà lettura. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Pag. 112

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 3 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 15.55.

Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
C. 5291 Governo.

(Parere alla VI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Bruno MURGIA (PdL), relatore, osserva che il disegno di legge in esame reca, all'articolo 1, una delega al governo ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge in commento, uno o più decreti legislativi, recanti la revisione del sistema fiscale. La relazione illustrativa chiarisce che la delega è volta a perseguire gli stessi obiettivi di crescita ed equità già messi in campo attraverso il decreto-legge n. 201 del 2011 (cosiddetto SalvaItalia). La proposta di riforma non si pone quindi come un intervento radicale, volto ad attuare un particolare modello teorico di tax design, ma intende intervenire per correggere alcuni aspetti critici del sistema per renderlo più favorevole alla crescita e all'equità. Attraverso la riforma del catasto degli immobili, all'articolo 2, si intende invece correggere le sperequazioni insite nelle attuali rendite, accentuate dall'aumento generalizzato disposto con il decreto-legge n. 201 del 2011. Tra i principi e criteri direttivi da applicare per la determinazione del valore catastale delle unità immobiliari urbane censite al catasto fabbricati la delega indica, in particolare, la definizione degli ambiti territoriali del mercato immobiliare, nonché la determinazione del valore patrimoniale utilizzando la superficie dell'unità immobiliare in luogo del numero dei vani attualmente utilizzato. Tra gli obiettivi delineati dal governo emerge inoltre la certezza del sistema tributario, da perseguire attraverso la definizione dell'abuso del diritto, la revisione delle sanzioni penali e amministrative, che deve essere attuata secondo criteri di predeterminazione e proporzionalità rispetto alla gravità dei comportamenti, dando rilievo alla configurazione del reato tributario per i comportamenti fraudolenti, simulatori o finalizzati alla creazione e utilizzo di documentazione falsa; la revisione del regime della dichiarazione infedele; la possibilità di ridurre le sanzioni per le fattispecie meno gravi, ovvero di applicare sanzioni amministrative anziché penali. Osserva che si intende inoltre attuare una semplificazione sistematica dei regimi fiscali e degli adempimenti «inutilmente complessi» ed è quindi previsto il miglior funzionamento del contenzioso attraverso lo snellimento dell'arretrato e l'estensione della conciliazione giudiziale alla fase di appello e al giudizio di revocazione nonché il riordino della riscossione delle entrate locali secondo criteri di certezza, efficienza ed efficacia, di competitività e di trasparenza.
  Ricorda che la riforma fiscale è anche orientata a proseguire il contrasto all'evasione e all'elusione nonché al riordino dei fenomeni di erosione fiscale (cosiddette tax expeditures), con l'obiettivo di eliminare distorsioni e rendere più efficiente il sistema economico. A questo fine sono previste misure volte a definire metodologie di stima dell'evasione e di monitoraggio dei risultati della lotta all'evasione stessa, nonché norme volte alla costruzione di un migliore rapporto tra fisco e contribuenti attraverso forme di comunicazione e cooperazione rafforzata. Le imprese di maggiori dimensioni dovranno costituire sistemi aziendali strutturati di gestione e controllo del rischio fiscale, con una chiara attribuzione di responsabilità nel sistema dei controlli interni. A fronte di ciò saranno previsti minori adempimenti Pag. 113per i contribuenti, con la riduzione delle eventuali sanzioni. L'articolo 9 indica quindi i principi e i criteri da perseguire nell'introduzione di norme volte al rafforzamento dei controlli fiscali. Si intende dunque prevedere il rafforzamento dei controlli mirati, possibilmente in sinergia con altre autorità pubbliche. Si prevede l'obbligo di garantire la riservatezza nell'attività conoscitiva e di controllo fino alla completa definizione dell'accertamento il quale, deve essere ispirato al principio di riduzione al minimo degli ostacoli al normale svolgimento dell'attività economica del contribuente. Deve inoltre essere rispettato il principio di proporzionalità e rafforzato il contraddittorio con il contribuente. Si prevede poi che, nella riforma dell'attività di controllo, siano espressamente previsti i metodi di pagamento sottoposti a tracciabilità e che sia potenziato l'utilizzo della fatturazione elettronica.
  Osserva che l'articolo 11 reca i principi e i criteri direttivi cui deve uniformarsi il governo nell'introdurre norme per la ridefinizione dell'imposizione sui redditi di impresa: in particolare, i decreti legislativi devono prevedere l'assimilazione dell'imposizione su tutti i redditi d'impresa commerciale o di lavoro autonomo, da assoggettare a un'imposta unica; devono disporre l'introduzione di regimi forfettari per i contribuenti di minori dimensioni, coordinandoli con analoghi regimi vigenti; devono introdurre forme di opzionalità per i contribuenti. Allo stesso tempo, la revisione del reddito d'impresa è volta a migliorare la certezza e la stabilità del sistema fiscale; in particolare si prescrive l'introduzione di norme volte a ridurre le incertezze nella determinazione del reddito e della produzione netta e per favorire l'internazionalizzazione dei soggetti economici operanti in Italia, l'introduzione di criteri chiari e coerenti con la disciplina di redazione del bilancio, estendendo il regime fiscale previsto per le procedure concorsuali anche ai nuovi istituti introdotti dalla riforma fallimentare e dalla normativa sul sovraindebitamento; la revisione della disciplina impositiva delle operazioni transfrontaliere; la revisione dei regimi di deducibilità degli ammortamenti, delle spese generali e di particolari categorie di costi. L'attuazione della delega in materia di IVA deve avvenire attraverso la semplificazione dei sistemi speciali e l'attuazione del regime del gruppo IVA; allo stesso tempo, il governo è delegato ad introdurre norme per la revisione delle altre imposte indirette, attraverso la semplificazione degli adempimenti, la razionalizzazione delle aliquote nonché l'accorpamento o la soppressione di fattispecie particolari. Le misure in materia di tassazione ambientale, all'articolo 14, sono ritenute necessarie sia sotto il profilo della riduzione delle emissioni nocive che per consentire una migliore distribuzione del carico fiscale, più compatibile con uno sviluppo sostenibile. Al fine di migliorare la qualità del prelievo tributario negli Stati membri, la Commissione europea ha indicato proprio le imposte ambientali, insieme a quelle sui consumi e sulla proprietà, tra gli strumenti in grado di attuare una redistribuzione virtuosa della composizione del prelievo, con impatto positivo sulla crescita. L'articolo 15 reca la delega al Governo in materia di giochi pubblici, nell'ambito della quale sono previste – oltre ad una raccolta sistematica della disciplina e ad un riordino del prelievo erariale sui singoli giochi – specifiche disposizioni volte, tra l'altro, a tutelare i minori dalla pubblicità dei giochi e a recuperare i fenomeni di ludopatia, sulla base di linee di indirizzo tecnico scientifiche e con il finanziamento di specifici progetti a valere sulle risorse destinate al fabbisogno del servizio sanitario nazionale, nonché sugli introiti derivanti dalle sanzioni. L'articolo 16 reca le norme procedurali per l'emanazione dei decreti legislativi di attuazione della delega – per i quali è prevista l'espressione dei pareri parlamentari – mentre l'articolo 17 reca la norma di invarianza finanziaria.
  Con particolare riguardo alle competenze della Commissione Cultura, evidenzia nel dettaglio che l'articolo 11 delega il Governo ad introdurre, con i decreti legislativi di cui all'articolo 1, norme per la Pag. 114ridefinizione dell'imposizione sui redditi, secondo fra l'altro, il seguente criterio direttivo: assimilazione dell'imposizione su tutti i redditi d'impresa commerciale o di lavoro autonomo, compresi quelli prodotti in forma associata, dei soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e dell'imposta sul reddito delle società (IRES), assoggettandoli a un'imposta unica e, in particolare, prevedendo che siano deducibili dalla base imponibile della predetta imposta unica le somme prelevate dall'artista o professionista e dai soci o associati ovvero dall'imprenditore e dai soci e che le predette somme concorrano alla formazione del reddito complessivo imponibile ai fini dell'IRPEF dell'artista o professionista e dei soci o associati ovvero dell'imprenditore e dei soci. Segnala, inoltre, che l'articolo 13, inoltre, delega il Governo ad ad introdurre, con i decreti legislativi di cui all'articolo 1, norme per la revisione delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali, sulle concessioni governative, sulle assicurazioni e sugli intrattenimenti, secondo i princìpi e criteri direttivi: della semplificazione degli adempimenti e razionalizzazione delle aliquote e dell'accorpamento o soppressione di fattispecie particolari.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.10.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei festival musicali ed operistici italiani di assoluto Prestigio internazionale.
C. 5419 sen. Possa, approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato.