CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 ottobre 2012
711.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 32

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.

5-08030 Porfidia: Sulla eventuale soppressione del Dipartimento militare di medicina legale di Caserta.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni Pag. 33a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

  Americo PORFIDIA (Misto) illustra l'interrogazione in titolo evidenziando, da un lato, i gravi disagi che la chiusura del dipartimento militare di medicina legale di Caserta arrecherebbe a molti cittadini e, dall'altro, le ripercussioni negative conseguenti all'azzeramento della presenza dell'Esercito sul territorio.

  Il sottosegretario Filippo MILONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Americo PORFIDIA (Misto), replicando, conferma al rappresentante dell'Esecutivo la disponibilità delle popolazioni del territorio di Caserta a fare sacrifici purché siano distribuiti in modo razionale. Deve, invece, prendere atto con rammarico che la risposta del sottosegretario Milone si limita a ribadire i contenuti – peraltro già noti – della recente direttiva sul riordino della sanità militare, mentre occorre fare chiarezza sulla situazione che si viene a delineare per il futuro. Ricorda, quindi, che la stessa comunità locale è stata già duramente messa alla prova dal provvedimento che disponendo la chiusura del tribunale di Caserta nonché la ridefinizione delle circoscrizioni giudiziarie, ha fortemente penalizzato il territorio.
  Formula quindi l'auspicio che lo Stato non faccia mai venire meno la propria vicinanza a una popolazione stanziata su un territorio in cui è fortemente radicata la presenza della criminalità organizzata.

5-08031 Gidoni: Sull'eventuale anticipazione delle date previste per il rientro dei militari italiani impegnati in Afghanistan.

  Franco GIDONI (LNP) illustra l'interrogazione in titolo evidenziando come negli ultimi tempi l'attenzione sulla questione del rientro dall'Afghanistan si sia affievolita a causa della drammatica situazione siriana.

  Il sottosegretario Filippo MILONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Franco GIDONI (LNP), replicando, prende atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo che, tuttavia, non cancella la sensazione che l'Esecutivo possa decidere di anticipare il rientro dei soldati italiani impegnati nel teatro afghano. In tal senso si è espresso – in un recente convegno dedicato alle missioni internazionali, svoltosi presso la Camera dei deputati – anche il sottosegretario al Ministero degli esteri. Tale sensazione risulta, peraltro, rafforzata dalle recenti decisioni che hanno visto il contingente italiano di stanza in Afghanistan cedere il controllo di una parte rilevante del territorio sottoposto alla sua responsabilità alle forze di sicurezza dipendenti dal Governo di Kabul.

5-08032 Paglia: Sull'eventuale soppressione del Dipartimento militare di medicina legale di Caserta nell'ambito del progetto di riordino della sanità militare e sulle ipotesi di reimpiego del personale.

  Gianfranco PAGLIA (FLpTP) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Filippo MILONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), sottolineando che è in fase di studio avanzato un piano che consentirà l'utilizzo del personale e delle strutture esistenti in modo efficiente e razionale.

  Gianfranco PAGLIA (FLpTP), replicando, prende atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo che non fornisce ulteriori informazioni sul progetto di riordino del servizio sanitario militare. Auspica, comunque, che l'attuazione del riassetto organizzativo del Servizio sanitario militare non pregiudichi i livelli di efficienza di questo delicato settore.

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5-08033 Di Stanislao: Sul mancato perfezionamento dell'atto di concessione a favore della cooperativa «Delfino», con riguardo alla ex caserma Donati di Sesto Fiorentino.

  Augusto DI STANISLAO (IdV), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Filippo MILONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Augusto DI STANISLAO (IdV), replicando, prende atto delle affermazioni del rappresentante del Governo, che non sembrano coincidenti con le notizie in suo possesso, secondo cui il procedimento amministrativo è giunto ormai ad un passo dalla sua conclusione. In questo senso, ricorda che vi sono anche le necessarie garanzie bancarie, mentre non è del tutto pacifico che la graduatoria cui fa riferimento l'Esecutivo debba essere formata dall'Amministrazione della Difesa. In definitiva, reputa che occorra perfezionare in tempi rapidi la procedura oggetto dell'atto di sindacato ispettivo.

5-08034 Rugghia: Sull'eventuale riduzione del numero dei posti messi a concorso nei reclutamenti del personale delle Forze armate avviati e non ancora conclusi, e sulla conseguente possibilità di mantenerne aperte le relative graduatorie.

  Amalia SCHIRRU (PD), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Filippo MILONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Amalia SCHIRRU (PD), dichiara apprezzamento per l'impegno a portare avanti una specifica modifica legislativa per innalzare la percentuale di turn over del personale dell'Arma dei carabinieri nei prossimi anni. Sollecita, quindi, a dare piena soddisfazione a coloro che si sono con sacrificio sottoposti alle prove concorsuali e che, dopo averle positivamente superate, sono stati pregiudicati dall'improvviso ridimensionamento del numeri dei posti messi a concorso.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.25.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto legislativo recante modifiche al Codice dell'ordinamento militare.
Atto n. 500.

(Rilievi alla Commissione per la semplificazione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 26 settembre 2012.

  Pier Fausto RECCHIA (PD), relatore, presenta una proposta di rilievi, che illustra (vedi allegato 6).

  Il sottosegretario Filippo MILONE si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) invita preliminarmente il relatore a precisare se il rilievo sub a) vada inteso nel senso – da più parti auspicato – di eliminare definitivamente ogni fonte di finanziamento per l'istituto della cosiddetta «mini-naja». Rileva altresì che sarebbe opportuno rendere più incisivo il richiamo al Governo in Pag. 35ordine alla necessità di un riassetto del combinato disposto degli articoli 603 e 1907, riguardante il personale militare esposto a particolari fattori di rischio.
  Infine, chiede al relatore di valutare se nella sua proposta possano trovare ingresso i principali elementi esposti nel testo alternativo che consegna alla Presidenza (vedi allegato 7).

  Pier Fausto RECCHIA (PD) relatore, precisa che il rilievo concernente la disciplina della «mini-naja» non incide sull'attuale dotazione finanziaria dell'istituto, come ultimamente ridefinita dal decreto-legge n. 95 del 2012.
  In relazione alla richiesta di modificare e integrare la sua proposta, chiede di poter svolgere i necessari approfondimenti tecnici, così da poterne riferire nella prossima seduta.

  Edmondo CIRIELLI (PdL), presidente, chiarisce che la Commissione in questa sede è chiamata esclusivamente ad indicare al Governo la migliore formulazione tecnica di disposizioni già esistenti e vigenti. Non è invece possibile proporre o chiedere modifiche di carattere innovativo della disciplina esistente, compresa quella che assicura il finanziamento per lo svolgimento delle iniziative che vengono comunemente definite «mini-naja».

  Francesco BOSI (UdCpTP), nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore nello sviluppare le considerazioni emerse nel corso del dibattito, ritiene che non vi siano controindicazioni a rinviare l'esame del provvedimento alla giornata di domani.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, prendendo atto dell'orientamento unanime della Commissione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta. Desidera tuttavia esprimente un particolare ringraziamento al relatore per aver adeguatamente valorizzato il reale significato che il principio di specificità va ad assumere nel contesto ordinamentale. L'affermazione del suddetto principio costituisce sicuramente un successo ascrivibile all'impegno comune delle forze politiche in Commissione. Aver specificato che ne costituisce naturale declinazione anche il necessario coinvolgimento del COCER nelle attività di definizione della disciplina previdenziale rappresenta, a suo avviso, il giusto riconoscimento del ruolo delle rappresentanze militari e qualifica in modo positivo l'apporto della Commissione a problematiche che sono molto sentite dal personale del comparto.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Filippo Milone.

  La seduta comincia alle 14.45.

Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2012.
Doc. LVII, n. 5-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Roberto SPECIALE (PdL) relatore, ricorda che la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2012 (DEF) costituisce uno degli strumenti nei quali si articola il ciclo di bilancio. Infatti, l'articolo 7 della legge n. 196 del 2009 (legge di contabilità) prevede che la presentazione di tale documento – che è finalizzato a tener conto delle raccomandazioni formulate dalle autorità europee – avvenga entro il 20 settembre di ogni anno.
  I contenuti del documento in esame sono stabiliti dall'articolo 10-bis della citata legge di contabilità. Essi riguardano: a) l'eventuale aggiornamento delle previsioni Pag. 36macro-economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il periodo di riferimento, nonché le eventuali integrazioni al Documento di Economia e Finanza (DEF) conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio europeo sul Programma di stabilità e al Piano nazionale di riforma; b) l'eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal DEF; c) l'obiettivo di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale; d) il contenuto del Patto di stabilità interno e le sanzioni da applicare in caso di mancato rispetto del Patto medesimo, nonché il contenuto del Patto di convergenza, e le misure volte a realizzare il percorso di convergenza in attuazione del federalismo fiscale (articolo 18 della legge n. 42 del 2009); e) l'indicazione di eventuali disegni di legge collegati.
  La Nota di aggiornamento del DEF 2012, per quanto concerne il quadro macroeconomico, presenta una revisione al ribasso delle stime formulate ad aprile sull'andamento dell'economia italiana per l'anno in corso e per gli anni successivi.
  Ciò deriva dal deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale manifestatosi a seguito dell'acuirsi delle tensioni sui mercati del debito sovrano, nonché per effetto dell'incertezza che ha caratterizzato il contesto dell'area dell'euro. Il riemergere, dal mese di aprile 2012, delle tensioni sui mercati finanziari – con un nuovo allargamento dei differenziali tra i rendimenti delle obbligazioni emesse da alcuni Stati europei rispetto ai bund tedeschi – ha, infatti, ridimensionato le prospettive di crescita dell'economia europea, che si è tradotto in una diminuzione di circa lo 0,2 per cento del PIL dell'area dell'euro, rispetto all'andamento, già piatto, del trimestre precedente.
  In considerazione dell'indebolimento delle prospettive economiche mondiali, la Nota di aggiornamento rivede, quindi, il quadro macroeconomico dell'economia italiana per l'anno in corso e per il triennio 2013-2015, evidenziando un andamento meno favorevole rispetto alle previsioni formulate nel DEF. In particolare, per il 2012, la contrazione del PIL italiano è stimata pari al 2,4 per cento rispetto all'1,2 per cento indicato nel DEF. Anche per il 2013 le stime indicano una contrazione del PIL, pari allo 0,2 per cento, principalmente dovuta all'effetto di trascinamento del calo registrato nell'anno precedente. Per gli anni 2014 e 2015, invece, è prevista invece una crescita, rispettivamente, dell'1,1 per cento e dell'1,3 per cento. Inoltre, a partire dal 2014 – secondo quanto riportato dalla Nota – comincerebbero ad emergere gli effetti positivi determinati dai recenti provvedimenti varati dal Governo.
  Rispetto alle previsioni contenute nel DEF 2012, nel documento in esame si dà altresì conto dell'andamento delle principali variabili macroeconomiche, analizzate nel dettaglio dalla documentazione degli Uffici, cui si rinvia, non essendovi profili di specifico interesse della Commissione.
  In particolare, la Nota prevede che nel 2012 i consumi nazionali: si riducano del 2,6 per cento – ben più di quanto stimato nel DEF – e che continuerebbero a contrarsi anche nell'anno successivo, attestandosi a –0,7 per cento.
  Circa il mercato del lavoro: la Nota rivede in senso peggiorativo le stime del tasso di disoccupazione che si assesterebbe nel 2012 al 10,8 per cento (+1,5 per cento rispetto al DEF), e all'11,4 per cento nel 2013, mentre nel biennio successivo dovrebbe tornare a ridursi fino al 10,9 per cento nel 2015.
  Quanto alle stime sull'inflazione, la Nota registra una minore pressione inflativa nell'anno in corso, in parte determinata dallo slittamento dell'incremento delle aliquote IVA da ottobre 2012 a luglio 2013. L'inflazione programmatica è pertanto stimata stabile all'1,5 per cento nel periodo considerato.
  L'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche: è stimata pari al 2,6 per cento del PIL, superando di circa un punto percentuale il valore indicato nel DEF. Il percorso di risanamento delle finanze pubbliche rimane sostanzialmente invariato rispetto a quanto programmato nel DEF 2012 e per gli anni 2012-2013. Il peggioramento dei dati di finanza pubblica Pag. 37rispetto alla situazione prevista ad aprile è correlato sia a un'evoluzione delle entrate meno favorevole del previsto, sia a un maggior costo del debito.
  Il rapporto debito pubblico/PIL vedrà un incremento nel 2012 a causa della revisione da parte della Banca d'Italia del consuntivo 2010 e 2011 e del peggioramento delle previsioni di crescita. Il livello del rapporto debito/PIL si assesterebbe al 126,4 per cento per l'anno in corso, con un lieve ulteriore rialzo nel 2013. Soltanto a partire dal 2014 si prevede un andamento decrescente.
  La Nota è corredata, in allegato della Relazione sulle spese di investimento e relative leggi pluriennali, recante per ciascun ministero specifiche indicazioni sullo stato di attuazione delle leggi stesse. Quanto al Ministero della difesa, i dati si riferiscono, principalmente alla missione 5 – difesa e sicurezza del territorio, che costituisce, come noto, la principale missione di spesa dello stato di previsione del Ministero, sulla quale sono allocate risorse destinate all'investimento per circa 2430,5 milioni di euro. Anche gli stanziamenti della missione 33 – fondi da ripartire, destinati all'investimento per circa 353 milioni di euro, saranno infatti ripartiti a favore della suddetta missione 5.
  Nella relazione si segnala che tutti gli adempimenti programmati risultano in linea con quanto previsto dalla legge.
  Evidenziare come, correttamente, la relazione precisi come l'impianto programmatico-finanziario del 2012 della missione Difesa e sicurezza «a seguito della necessità di adottare le misure di riduzione della spesa pubblica per il triennio 2012-2014 ...... non potrà vedere la sua naturale evoluzione ed essere finalizzato nei termini pianificati, in quanto l'applicazione delle norme sopracitate avrà necessariamente un impatto importante sull'attivazione temporale dell'intero progetto sia in termini di saldo netto da finanziare, sia come riduzione dell'indebitamento netto».
  Venendo al contenuto specifico della relazione, segnalo che in essa sono dettagliatamente richiamati 5 programmi relativi ai sistemi satellitari, per complessivi 63 milioni di euro, 6 programmi relativi ai mezzi terrestri, per complessivi 93 milioni di euro; 5 programmi relativi ai mezzi navali, per complessivi 255,7 milioni di euro; 12 programmi relativi ai mezzi aerei, per complessivi 1065,8 milioni di euro; 8 programmi relativi ai sistemi missilistici, per complessivi 78 milioni di euro; 14 programmi relativi ai sistemi d'arma e materiali di armamento, per complessivi 122,2 milioni di euro; 8 programmi relativi ai sistemi «C4I», per complessivi 203,6 milioni di euro; 7 programmi infrastrutturali, per complessivi 197,7 milioni di euro; 6 programmi relativi ad ammodernamenti minori, supporti operativi-addestrativi e logistica, per complessivi 336,7 milioni di euro; 2 programmi relativi alla sicurezza del territorio, per complessivi 14,8 milioni di euro. Nell'ambito della missione 17 – ricerca ed innovazione – sono allocate risorse destinate all'investimento per circa 60 milioni di euro, concernenti 4 programmi principali.

  Il sottosegretario Filippo MILONE, con specifico riguardo alla relazione sulle spese di investimento facenti capo al Ministero della difesa, osserva come essa evidenzi che l'impianto programmatico delineato dovrà necessariamente essere oggetto di modifiche, sul piano attuativo, sotto il profilo dei tempi di attuazione previsti. Ciò a causa degli ingenti tagli di bilancio che il Dicastero ha dovuto subire, nell'ambito delle misure di contenimento della spesa pubblica previste dai decreti legge n. 98 e n. 138 del 2011, come quantificati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 settembre 2011 in termini di saldo netto da finanziare e di indebitamento netto, che si è reso necessario imputare alle spese di investimento, non essendo risultato possibile intervenire sui settori di spesa del personale e dell'esercizio.
  A tale riguardo, si evidenzia che ulteriori effetti sul piano della tempistica dell'attuazione dei programmi d'investimento deriveranno dall'attuazione dell'articolo 7, comma 12, del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, Pag. 38dalla legge n. 135 del 2012 che ha assegnato nuovi obiettivi di risparmio per i Ministeri. In particolare, per la difesa, gli ulteriori obiettivi di riduzione della spesa da conseguire sono, in termini di saldo netto da finanziare, pari a 236,1 milioni di euro nel 2013, a 176,4 milioni di euro nel 2014 e a 269,5 milioni di euro nel 2015. In termini di indebitamento netto sono pari a 203,0 milioni di euro nel 2013, a 176,4 milioni di euro nel 2014 e a 269,5 milioni di euro nel 2015.
  Anche tali ulteriori riduzioni di bilancio dovranno essere necessariamente imputate alle risorse dell'investimento. Ciò rende ancora più evidente l'importanza di pervenire quanto prima all'approvazione del disegno di legge delega per la revisione dello strumento militare nazionale, il cui obiettivo principale è quello di conseguire, nell'ambito di una tendenziale stabilità delle risorse tra i settori di spesa, con la finalità di assicurare il mantenimento in efficienza dello strumento militare e delle sue capacità operative.

  Roberto SPECIALE (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole, che illustra. (vedi allegato 8)

  Francesco BOSI (UdCpTP) nell'esprimersi in senso favorevole sul documento in esame, invita il relatore a valutare se rendere più incisivo il rilievo espresso in premessa circa l'esigenza di assicurare la massima stabilità possibile al quadro economico di riferimento dell'Amministrazione della Difesa.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) rileva una sorta di contraddizione tra la relazione – in cui sono messi in evidenza i notevoli peggioramenti dei fondamentali economici – e l'espressione di un parere favorevole. Per tali ragioni, preannuncia il suo voto contrario.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, rimarca come la Nota in esame presenti un quadro macroeconomico assolutamente preoccupante e che, in tale contesto, non sembra esservi una particolare attenzione alle esigenze di stabilizzazione dei finanziamenti nel settore della Difesa. Per tali ragioni, concorda con le valutazioni dell'onorevole Bosi in ordine ad una possibile riformulazione del parere, dichiarandosi comunque propenso ad esprimere un voto di astensione.

  Roberto SPECIALE (PdL), alla luce del dibattito svoltosi, riformula la proposta di parere poc'anzi illustrata (vedi allegato 9).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere, così come riformulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.20.

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